Capitolo diciottesimo

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La speranza è una fiamma solitaria nel buio della notte, basta uno spiffero di vento per spegnerla e farti sprofondare nell'oscurità più totale. Puoi viaggiare per anni nel deserto, ma non cesserà mai il terrore di rimanere senza luce, la paura di non avere più alcun punto di riferimento. Non è una questione di esperienza, ma di fiducia. Fiducia nel fato e nella fortuna, se ciò può essere d'aiuto.

«Perchè mi hai bloccato?»

Gli occhi di Lucia lo fissarono carichi di odio. Avrebbe potuto immergersi in quelle iridi scure, e gli sarebbe piaciuto, ma non lo fece. Distolse lo sguardo. Non voleva vedere la rabbia della ragazza, la sua delusione.

«Si stava facendo buio, lo sai bene.»

Il crepitio del fuoco lo riportò indietro nel tempo, giusto di qualche ora. Avevano appena sconfitto l'immagine di Belial e scoperto l'ubicazione di Andrea: erano al settimo cielo.

"Allora dobbiamo partire, ora" aveva ruggito Lucia.

Ma Elia non era d'accordo. Aveva scosso la testa, osservando il sole tuffarsi sotto la superficie del lago. "E' rischioso, ormai è notte."

"Rischioso? Lasciare Andrea nelle loro mani è rischioso. Andare in giro al buio, no!"

"Puoi anche aver ragione, ma sono io quello che sa dove andare."

Da quel momento, si era rintanata in un broncio ostinato.

"Faccia come le pare" bofonchiò Elia tra sè. Afferrò l'attizzatoio e rimestò con melanconia le ceneri incandescenti del camino. In fin dei conti, aveva fatto la scelta giusta. Lo sapeva, e sapeva anche che la collera della ragazza era sola passeggera. Ma...

"Fa male." Una voce profonda lo prese alle spalle.

Diede il bentornato a Lucifero con un cenno del capo. «Ti sei deciso a tornare, finalmente» bisbigliò.

L'altro fece spallucce. "Un po' di riposo ogni tanto non fa mai male. Dovreste dormire anche voi."

«Dormirei con piacere, ma ho paura che la signorina mi scappi sotto al naso» disse con tono più alto.

«E' ricomparso Lucifero?»

«In persona, più o meno.»

«E lui che dice?»

Elia lanciò un'occhiataccia all'amica. «Che dovremmo riposare.»

«Balle.»

Quando c'era di mezzo Andrea, non riusciva a farla ragionare. Era sempre stato così, e sempre lo sarebbe stato. Scrutò di sottecchi la fanciulla e, per l'ennesima volta, rimase affascinato dal suo volto pallido e delicato. Tra i bagliori delle fiamme, pareva un essere quasi evanescente. Un angelo dalle fattezze sovrannaturali, capace d'incantare ogni creatura, ma anche di condannarla per sempre.

Lucifero chinò il capo e gli rivolse uno dei suoi soliti sorrisetti. "Bella, vero?"

Elia annuì, in silenzio.

"Tanto bella da far male." Gli occhi rossi del demone si posarono su di lui. Il sorriso era scomparso. "Stai attento, Elia?"

Il ragazzo sussultò. "Attento?"

"Uomini ben più forti di te sono crollati per colpa di una donna. Non lasciarti influenzare dai sentimenti, mantieni sempre un velo di indifferenza. Solo così sarai salvo."

"Parli per esperienza personale?"

A quelle parole, Lucifero si tirò in piedi e scoppiò in una fragorosa risata. "Quale pazza si innamorerebbe di un demone?" Detto ciò, spiccò un balzò e sparì tra le ombre.

Innamorarsi di un demone... Si guardò le mani sfregiate e non potè far altro che incupirsi. Non era forse diventato anche lui un mostro? Con quelle stesse mani, avrebbe potuto uccidere con facilità un essere vivente.

«Lucia?»

«Che c'è?» sbottò la ragazza. Era spaparanzata su una piccola poltroncina, con il capo poggiato su un bracciolo e gli occhi chiusi.

«Dove stiamo andando?»

«Da Andrea, ma, grazie a qualcuno, ci andiamo solo domani.»

Scosse il capo. «Non intendo questo.» Giocherellò con un filo della maglia, titubante. «Cosa succederà di noi? Stiamo cambattendo contro esseri superiori, che non hanno nulla a che fare con la nostra realtà. Ho paura, ma non di morire.»

«E di cosa?»

«Di scomparire.» Le ombre danzavano alle loro spalle, un balletto sinistro e grottesco. «Ho il terrore di cambiare. Alla fine di tutto, sarò ancora il ragazzo di prima? No, ecco la risposta. Io sono già morto un paio di giorni fa. Sto mutando, e non sono sicuro che tutto ciò sia un bene.»

«Elia...»

«Per te è diverso. Hai un obiettivo, vuoi salvare Andrea. Io, invece, perchè lo faccio? Ci ho pensato molto, ma non ho ancora trovato una risposta. Per aiutarti? Per avvicinarmi a te? Non credo.» Si alzò in piedi. «Sono alla ricerca di un'identità che non ho mai avuto. Mi sono sempre affidato agli altri, ho vissuto una vita a metà. Ma chi sono veramente?»

Sentì la mano calda della ragazza sulla guancia. Aprì gli occhi e si trovò a pochi centimetri da lei. Le accarezzò i capelli e sorrise.

«Sto impazzendo, Lucia.»

«Quello un po' tutti. Ma vedrai che le cose andranno meglio. Quando riusciremo a...»

«A fare cosa? Salvare Andrea?» Allontanò con gentilezza la mano della ragazza. «Quello è il tuo obiettivo, Lucia, non il mio.»

«Lui è tuo amico.»

«Già, mio amico.» Quell'ultima parola gli risuonò in testa per qualche secondo. Amico? Lo era veramente? Erano cresciuti insieme, poco ma sicuro. Ma, tra loro, c'era sempre stato un muro invalicabile. Andrea era il ragazzo perfetto, colui in grado di risolvere ogni problema con un sorriso. Elia, invece, era il problema. Lo aveva invidiato per anni, nascosto dietro la sua ombra. Era il suo fantasma, un ragazzo invisibile, di cui nessuno si accorgeva. Amico?

Era la persona che odiava maggiormente, dopo se stesso.

«Sai, credo di essermi sbagliato.» Lucia annuì. «Non devo aver paura di trasformarmi in un mostro.»

«Vedi che capisci!» lo consolò la ragazza. Afferrò le mani dell'amico e andò alla ricerca di un sorriso che non trovò mai.

«Sono sempre stato un demone.» Chinò il capo e si diresse verso la camera da letto.

«Elia, ti prego...»

«Sveglia alle cinque, partiamo presto.» E chiuse la porta alle sue spalle.

"Sciocca è la vita del saggio, che s'illude di illuminare il cammino. Più è grande la fiamma, più lunghe son le ombre che nasconde." Schioccò la lingua al pensiero del suo pupillo. Così giovane, così inesperto.

Luciferò alzò lo sguardo verso il cielo, da cui era stato cacciato molti secoli prima. "Ti odierò per sempre" sibilò alle stelle, "per aver maledetto l'umanità con l'amore."

Luci di tenebraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora