My Alpha & My Omega [Revisione]

Capitolo 8

P.O.V Harry

Il braccio che è stato colpito prima in bagno mi fa un male cane, Draco e sceso al piano inferiore con i genitori mentre io sono qui nella sua camera, dopo aver fatto un'incantesimo silenziate alla stanza, a piangere per il dolore e la stanza e riempiti di singhiozzi e guaiti.
Le bede sono ricoperte di sangue, anche se il pigiama e di lana rossa posso esserne certo poiché ho solo appoggiato la mano sopra la stoffa del pigiama ed essa è diventata rossa.
Quelle lacrime non sono solo di dolore ma anche di rabbia, rabbia verso la persona che vuole uccidermi, rabbia per essere sempre un punto da uccidere per le altre persone.
«Hey piccolo smettila di piangere» sobbalzo, quando cavolo è entrato Draco nella stanza?, Si viene a sedere affianco a me sul letto mentre io rimango steso e mi accarezza i capelli.
«Come ti senti?» domanda mentre mi alza la manica per cambiare la benda.
«Mi fa male...Ma il resto bene» dico sorridendo e asciugandomi le lacrime con il braccio non leso e sorrido timidamente mentre Draco ridacchia e mi dà un bacio a stampo.
«Sei stato molto coraggioso» sussurra dandomi dei buffetti sul naso con il dito e dopo mi stringe le guance con entrambe le mani.
«Grazie e...Smettila non sono un bambino» dico scostando la sua mano dal mio volto gonfiando leggermente le guance e faccio un adorabile broncio, per Draco, lui sorride dandomi un bacio molto più romantico.

P.O.V Draco

Dopo averlo fatto sistemare meglio nel letto e dato una pozione antidolorifica esco dalla stanza mentre sento il suo respiro sempre più pesante.
«Madre...Padre» dico raggiungendo la libreria e mi siedo al tavolo con loro.
«Harry si è addormentato...La ferita perde ancora molto sangue» dico incrociando le braccia e poggiandole sul tavolo affondando il volto in esse «Io ancora non so chi vuole fare del male ad Harry...Lui è un bravo ragazzo» dice mia madre borbottando.
«Guarda madre non lo so...Secondo te perché Voldemort lo voleva uccidere?...Sarà un'altro per lo stesso motivo» dico sarcastico sbuffando e mi volto verso mio padre che continua a leggere
Mi volto verso l'orologio e vedo he tra meno di 3 ore dobbiamo mangiare così decido di leggere un libro.

P.O.V Harry

Mi sveglio e vedo che il sole ormai non c'è più e c'è un vassoio con del cibo appoggiato sopra al comodino alla mia sinistra, le bende sono state cambiate e credo che hanno aggiunto anche l'essenza di Dittamio per cicatrizzarla subito così che il sangue smetta di uscire. Sbadiglio e mi appoggio il vassoio sulle gambe incominciando a mangiare tutto ciò che c'è sopra.
«Oh vedo né ti sei svegliato» mi volto con un cosciotto di pollo fra i denti e la mano sull'osso per non farlo cadere e annuisco vedendo che è Draco.
«Vedo che avevi molta fame» dice ancora e io annuisco continuando a mangiare mentre lui si siede accanto a me dandomi un bacio sulla tempia e accarezzandomi la schiena.
«Voglio i libro da leggere» dico bevendo il succo di zucca e dando un bacio a stampo a Draco.
Ridacchia annuendo e mi scompiglia i capelli mentre si dirige verso la sua libreria posta nella camera e prende un libro con poche pavone immagino.
«questo è un libro speciale» mi sussurra mentre mi pulisco le labbra col tovagliolo e faccio scomparire il vassoio, mi accoccolo al suo petto e lui ci avvolge con le braccia mentre apre il libro che incomincia a a far vedere delle figure stupende come se fossero in 3D.
«Stupendo» dico per svogliato e incomincio a guardare il racconto, e come vedere una televisione babbana, penso tra me e me, dopo un po' sento il respiro di Draco sempre più pesante e capisco che si e addormentato.
Con la bacchetta lo sistemo sotto le coperte e, con un altro incantesimo faccio ritornare il libro al suo posto è subito dopo mi accoccolò al petto di Draco mentre lui mi circonda i fianchi con le braccia.
«Dormi piccolo» dice lui stringendomi ancora di più a se, inalo il suo bellissimo profumo e sospiro soddisfatto.

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P.O.V Harry

Mi sveglio e tendo un braccio verso la parte del letto di Draco trovandola vuota, perché non c'è? Mi alzo sulle ginocchia poiché ero a pancia sotto e mi guardo in giro e non trovo nessuno così decido di alzarmi e indosso l'abito che mi ha dato ieri Draco e mi dirigo nella sala da pranzo.
«Draco?» domando ma non vedo nessuno, vado nella biblioteca ma nulla, in giardino, nel salone e in tutte le stanze del Manor ma non trovo nessuno.
Vado nella camera e vedo il gufo di Hermione.

Caro Harry,
Come stai? Qui tutto bene e Rose cresce sana anche se è difficile sopportare la gravidanza ma grazie a ciò che abbiamo passato sono forte e non mollerò!
Ron ti saluta e ti dice che gli manca scherzare con il suo migliore amico
Be adesso vado

A presto la tua amica
Hermione Granger

Hermione e Ron non mi hanno fatto gli auguri di Natale, Draco e la sua famiglia è scomparsa e io sono qui da solo.
Chiamò un elfo domestico di Draco e lui comprare subito.
«Ha chiamato signorino?» dice d io annuisco «Dov'è Draco e la sua famiglia??» «I padroni sono andato a festeggiare a casa dei loro amici» dice inchinandosi «È quando ritorneranno?» «il nuovo anno come ormai da tradizione»e subito dopo scompare.
Mi vengono le lacrime agli occhi al solo pensiero che mi hanno rimasto qui da solo, insonorizzo la stanza e incomincio a piangere disperatamente mentre come ormai da sempre la stanza si riempie dai miei singhiozzi e dai guaiti.
Mi alzo e prendo pergamena e piuma incominciando a scrivere la risposta per Hermione.

Cara Hermione,
Mi fa piacere che tutto sta andando bene anche a me manca scherzare con Ron e qui a casa di Draco va tutto bene ieri ci siamo addormentati, come al solito accoccolati.
Buon Natale a voi e alla famiglia di Ron

Il vostro migliore amico
Harry Potter

Lego la pergamena alla zampetta del gufo che vola subito via, riprendo il libro di ieri, sedendomi sì una poltrona verde con un plaid verde trasfigurando anche il vestito in un pigiama e incomincio a vedere le figure muoversi e sospiro frustrato di nuovo con le lacrime agli occhi. Non posso crederci che realmente mi hanno rimasto qui io volevo passare le vacanze con Draco no rimanere qui da solo.