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"Un giorno mi dirai come fai a non ingrassare mangiando così tanto" Yoongi alzò la testa dal suo secondo hamburger facendo sorridere Hoseok, che prelevava la bibita dalla cannuccia, mangiando di tanto in tanto una patatina.
"Non ho mangiato tanto" si difese il corvino sistemando il berretto che aveva in testa fingendosi offeso, assumendo però le sembianze di un cucciolino infuriato. Dondolò i piedi da sotto il tavolo, e afferrò la gamba di Hoseok con i talloni che saltò in aria dallo spavento, facendo ridere il più basso.
"Poi andiamo al parco?" il ragazzo dai capelli neri guardò con i suoi occhi sottili le mani del castano che giocavano nervosamente con la tovaglietta di carta e alzò lo sguardo fino a fissarlo in viso. Al ricordo di quel parco Hoseok sorrideva come un ebete, e quella volta fu ancor più difficile trattenersi, trovandosi davanti al ragazzo che animava ogni suo pensiero.
"Mi piacerebbe sì" rispose soltanto e una volta finito di mangiare si pulì le mani scendendo dalla sedia e rubando un po' di Coca-Cola dal bicchiere all'altro, che protestò dando una pacca leggera sulla testa di Hoseok. Uscirono dal fast food, e inaspettatamente sentì la sua mano combaciare con quella pallida e grande del ragazzo accanto a lui. Un perfetto contrasto di carnagione, le dita ossute di Yoongi con quelle un po' più paffute di Hoseok, quasi come disegnate, da uno tra i più bravi pittori.
E camminavano per le strade illuminate e piene di persone che si godevano il venerdì sera, approfittandone per uscire con gli amici per mangiare in compagnia. Non si vergognò di tenere la mano ad un altro ragazzo, non rientrava nemmeno nelle sue preoccupazioni immginare cosa avrebbe pensato la gente. Camminò insieme a lui non lasciandolo nemmeno per un secondo, e si sentì bene, come raramente si sentiva da troppo tempo. La monotonia dello studio lo aveva allontanato da quello che era il comune vivere di un ragazzo di appena ventun'anni.
Si sedettero su una panchina, a gambe incrociate, facendo sfiorare le ginocchia e le braccia, mentre le mani erano ancora unite tra loro. Il parco era vuoto, e sembrava un'altra realtà rispetto a quella che avevano vissuto poco prima, passando per i negozi e i locali pieni di musica assordante. Chiuse gli occhi, respirando a pieni polmoni, e guardò con la coda dell'occhio Yoongi, con la testa premuta contro la sua spalla.
"Non mi immaginavo questo tipo di uscita con te" sussurrò.
"C-che intendi?"
"Beh" il corvino gli sorrise e si mise di fronte a lui, pericolosamente vicino al suo viso "Innanzitutto ti avrei portato dei fiori. Non dei fiori qualunque: avrei chiesto a Jin i tuoi preferiti, solo per vederti sorridere nel modo in cui amo"
Il battito di Hoseok aumentò a dismisura, e quasi ebbe paura che il ragazzo potesse udirlo. Sulle guance aveva un rosa acceso, e le sentiva accaldate. Yoongi portò le sue mani fredde alla base del collo, strofinandole su e giù con una lentezza straziante.
"Ti avrei portato in un ristorante di lusso, e avrei pagato io. Ti avrei riportato a casa" E mentre lo diceva le fronti erano praticamente attaccate tra loro, facendo sfiorare i nasi. "E ti avrei baciato contro il portone"
"Puoi sempre rimediare" rispose ormai a corto di fiato, e finalmente le loro labbra si scontrarono, provocando uno schiocco tutt'altro che volgare. Le mani di Yoongi raggiunsero il viso del castano, che gli circondò il collo con le braccia. Catturò il labbro inferiore del più grande, distanziandosi per respirare. Tornarono a guardarsi, più vicini rispetto a prima e con i cuori che battevano all'unisono, di un nuovo sentimento che cresceva in entrambi.

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