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"Hobi va tutto bene?" Yoongi aveva passato la serata insieme al suo ragazzo e Jin, ridendo e dimostrandosi gioioso come sempre. Rare erano invece le volte in cui il castano aveva proferito parola, troppo sopraffatto dai pensieri.
"Sì" disse con poca convinzione e tornò a guardare il soffitto della sua stanza, avvolta nel buio.
"Non è vero" con il naso strofinò sul suo collo, prima di incrociare nuovamente i suoi occhi con quelli di Hoseok "Qualcosa ti preoccupa?"
E per un momento valutò se parlargliene, ricordandosi successivamente l'ultima volta che aveva nominato Jimin. Ma a quel punto le labbra si mossero da sole.
"Oggi pomeriggio ho incontrato Jungkook"
Il corpicino accanto al suo si irrigidì e il castano fu sicuro di aver colpito nel centro.
"Ti ha detto qualcosa vero?"
"Mi ha parlato... di te e Jimin"
Descrivere l'espressione di Yoongi a parole sarebbe stato impossibile: era un misto di rabbia, tristezza, sorpresa, e forse paura. Perché adesso che il suo Hobi sapeva i suoi errori del passato, il terrore di perderlo era aumentato già più di prima.
"Non piangere" mormorò il castano aprendo le braccia e abbracciandolo e sfiorandolo come un qualcosa di fragile, capace di rompersi con un soffio. Ed era così, perché in quel momento, il biondo si sentì vulnerabile. Non era pronto ad ascoltare e ricordare ciò che era successo, si vergognava di quella parte del passato, ma era disposto a cambiare. A cambiare per Hoseok.
"Non ti piaccio più vero? Dopo aver saputo le cose cattive che ho fatto, non vuoi più stare con me"
Il cuore del castano era ormai stretto in una morsa di dolore e compassione per il ragazzo di fronte a lui, e scosse la testa, avvicinandosi al viso ormai bagnato dalle sue salate lacrime. Con i polpastrelli gli accarezzò guance per asciugarle, e quella vicinanza riuscì a calmarlo. "Scusa se non sono come ti aspettavi"
"Non aspettavo niente di meglio, Yoongi. Davvero"
Cercò di incontrare i suoi occhi, ormai persi e confusi, che non riuscivano a guardarlo. "Guardami. Non mi importa se hai sbagliato in passato, tutti sbagliano, quello che importa è che tu sappia che non hai fatto una cosa bella"
"Io voglio cambiare. Per te. Non voglio farti soffrire come ho fatto soffrire Jimin" e con le braccia ormai prive di ogni forza si gettò al suo collo, facendolo cadere indietro. Gli baciò le labbra a stampo ripetute volte, facendo cadere delle lacrime che raggiunsero il viso dell'altro.
"Non succederà, te lo prometto: ti darò motivo di amarmi ogni giorno di più del precedente"

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