🔯al chiaro di luna🔯

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-ti prego basta- sussurra lei con voce lievemente roca per via del sonno, continuo a tenerla ferma e mi lecco le labbra, indeciso su quale parte mordere prima. Ecco perché mi sono tenuto lontano dal resto del mondo, più sangue bevo, più ne voglio.

...E questa ragazza non mi basterà neanche per domani se continuo a questo ritmo. Gli darò solo un'altro morso.. anche perché è completamente pallida e non ha un minimo di forza.

.. Presto non si agita più, non che la cosa mi dispiaccia. Anche se, sinceramente. Non c'è gusto se la preda è così facile da prendere..

Sospiro e mi lecco lentamente le labbra, tengo ferma la ragazza e poggio lentamente le mie labbra sul suo collo. Ghigno vedendo che trattiene le lacrime e salgo con le labbra sul suo collo fino al suo lobo dell'orecchio

-se resti ferma farà meno male..- sussurro guardandola e scendo sulla sua clavicola, guardandola mentre mi godo la sua espressione di puro terrore...

Oh sì.. da quanto tempo non mi sentivo così tanto bene ? Non lo ricordo neanche.

-basta ! Basta fai male!- cerca di dire la ragazza mentre io alzo un sopracciglio, donne.. sono così inutili e sanno solo importunare noi uomini.

- È proprio questo il punto. Io le devo farle male.- sussurro facendola singhiozzare mentre io ghigno -Sennó perderei ogni piccolo interesse..- sussurro avvicinandomi con le labbra alle sue -ma per fortuna ci sono molti altri modi..- sussurro leccandomi le labbra - sa..- sussurro nuovamente, portando le mani sui suoi polsi e il bacino sul suo, guardandola negli occhi facendo cambiare il colore di quest'ultimi

-fortunatamente ho molti.. molti modi per farla soffrire.. e non solo questo..- sussurro e bacio la donna mentre lei si dimena.

Ghigno e mi stacco leccandomi le labbra -per esempio le mie labbra sono.. molto.. molto velenose- bisbiglio sul ciglio delle sue labbra mentre lei inizia a dimenarsi e a sudare.

Scoppio a ridere appena la vedo mano a mano scoppiare in un pianto disperato.. oh dio.. gli umani sono così.. come dire.. ingenui e schiocchi..

-Sogni d'oro Isabel- sussurro al suo orecchio mentre lei sviene nuovamente, ghigno e mi alzo leccandomi le labbra, quest'oggi sono stato proprio fortunato.. finalmente posso mangiare qualcosa che non sappia di cervo o lupo.

~~~~~~Eloise~~~~~~

Continuo a dimenarmi fino a quando non risento nuovamente nulla, oh mamma aiutami.. che ho fatto per meritarmi ciò ? Ti prego.. ti prego fa qualcosa.. mamma..

[.....]

-io vado- dico a mia sorella guardandola seriamente negli occhi mentre stringo forte la mia valigia, ora che anche mamma è morta niente mi tiene qui.

-ci sentiamo per messaggi caso mai, va bene ?- chiedo e lei annuisce senza neanche guardarmi in faccia. Alzo un sopracciglio e mi giro iniziando a camminare verso la bara di mamma, mi chino e la bacio lentamente accarezzando poi la rosa che le avevo messo

-meno male che dovevi venire con me..- sussurro piano e mi lascio sfuggire una lacrima.

Stringo i pugni e mi alzo iniziando a camminare, ignorando completamente il compagno, o almeno, l'ex compagno di mia madre. Che ahimé, rompe i coglioni più di lei. Lo guardo alzando un sopracciglio e lui sospira per poi avvicinarsi

-non c'è bisogno che mi dimostri ciò che non hai mai dimostrato in dieci anni.- sibilo guardandolo e mi allontano da lui, apro la porta e stringo la maniglia -addio.- dico a voce alta e sbatto la porta per farmi sentire da tutti i presenti. Odio questa famiglia..

Stringo con forza la mia valigia e cammino velocemente verso la fermata dell'autobus. Ho deciso, andrò al college e cercherò di entrare li dentro per rimanerci. Almeno.. fino a quando non trovo qualcosa per prendere un appartamento..

Sospiro e appena il bus passa ci salgo su, sistemo il mio cappello e mi siedo stringendo la valigia tra le gambe, prendo il telefono e inizio a cancellare tutti i numeri e tutti i contatti.

Molto dopo sento una botta. Una botta che maledirò sempre da oggi in poi. Alzo lo sguardo e sussulto appena vedo il conducente che si alza e scende dal bus.. oh no.. ditemi che non è vero. Non so neanche dove mi trovo..

[....]

Singhiozzo stringendomi nelle mie stesse braccia e scuoto il viso a quel ricordo, se fossi stata a conoscenza di questa fine non mi sarei completamente mossa da casa... Maledetta me.. maledetta mia sorella..

Apro gli occhi lentamente e mi guardo intorno spaventata da morire, sospiro di sollievo appena non mi ritrovo quel.. quell'essere in questa stanza e spalanco gli occhi.

Il mio telefono.. forse.. forse se riesco a prenderlo.. alzo il busto e stringo le gambe al busto, ricordo che mi aveva legata... Allora... Allora perché non ho più le corde..?

Mi sembra perfino un'altra stanza... Forse sarà solo una mia impressione dopo tutto.. o forse no. E la seconda opzione, aimé, sembra quella più reale. Scendo dal letto e sospiro morendomi le labbra, devo scappare.. e prendere la mia valigia. Ora.

Isaac EdwardDove le storie prendono vita. Scoprilo ora