16 - EUMEO

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In preparazione a tutto il resto Mr Bloom spazzolò via il grosso dei trucioli e restituì a Stephen cappello e bastone di frassino, per dargli una sistemata generale secondo l'ortodossia del Samaritano, della qual cosa egli aveva un disperato bisogno. La sua mente (di Stephen) non era esattamente quel che si dice distratta, ma un po' incerta sì, e all'esplicita richiesta di una qualche bevanda, Mr Bloom data l'ora e la circostanza per cui non vi fossero in giro pompe dell'acqua Vartry per le abluzioni, figuriamoci per bere, colse l'occasione per suggerire, di punto in bianco, il locale noto come il Ritrovo del vetturino, a non più di un tiro di schioppo nei pressi di Butt Bridge, dove avrebbero potuto cogliere l'occasione di giovarsi di bevande quali latte e soda, o una gazzosa. Ma il punto restava come arrivarci. Per il momento era abbastanza perplesso, ma dal momento che aveva chiaramente ricevuto il compito di fare una qualche scelta a riguardo, ponderò le varie strade percorribili e le possibilità, mentre per tutto il tempo Stephen continuò a sbadigliare. Aveva l'impressione che Stephen fosse alquanto pallido, e così gli venne in mente, come opzione altamente consigliabile, quella di reperire un qualche mezzo di locomozione che al presente facesse al caso loro, sempre che esistesse davvero una tal cosa, essendo entrambi stanchi morti, sfiniti, soprattutto Stephen. Di conseguenza, dopo questi pochi brevi preliminari, come il fatto di averlo spazzolato, nonostante avesse finito per dimenticarsi di prendere il fazzoletto ancora abbastanza insaponato avendolo usato a modo durante la rasatura, camminarono entrambi per Beaver street o, più precisamente, per Beaver lane, fino al maniscalco per poi inoltrarsi nell'aria decisamente fetida a causa delle stalle a noleggio all'angolo di Montgomery street, dove svoltarono a sinistra e sboccarono in Amiens Street, oltre l'angolo di Dan Bergin. Ma, come previsto con una certa sicurezza, non v'era traccia in giro di vetturini che stazionassero in attesa di clienti, se non per una carrozza a quattro ruote, probabilmente noleggiata da un gruppo di compagnoni lì dentro a fare baldoria, fuori dal North Star Hotel, e non dava affatto l'impressione di volersi muovere di un centimetro, quando Bloom, che non era affatto un prodigio in materia di fischi, provò a chiamarlo emettendo uno strano fischio, con le braccia ad arco sopra la testa, per ben due volte.

Era un bel problema, ma sforzandosi di usare il buon senso, non vedeva palesemente altra via d'uscita che far buon viso a cattivo gioco e incamminarsi a piedi, il che i due prontamente fecero. E così, voltando accanto al Mullett's e alla Signal House, lì a poca distanza, procedettero per forza di cose in direzione della stazione dei treni di Amiens Street, Mr Bloom imbarazzato perché uno dei bottoni sul retro dei pantaloni aveva, tanto per compiere una variazione sul venerando adagio, fatto la fine di tutti i bottoni, sebbene, conformandosi totalmente allo spirito della situazione, egli fece eroicamente finta di niente. Ma poiché si dava il caso che nessuno dei due avesse troppa fretta, essendo nel frattempo rinfrescato dopo la recente visita di Giove Pluvio, continuarono a passeggiare superando il luogo dove il veicolo vuoto attendeva senza passeggero né vetturino. Capitò intanto che una macchina spargisabbia della Dublin United Tramways Company fosse di ritorno, e allora il più anziano si rivolse al suo compagno à propos dell'evento riguardante il fatto di averla miracolosamente scampata bella qualche tempo addietro. Superarono l'entrata principale della stazione ferroviaria Great Northern, da dove partono i treni per Belfast, ma a quell'ora tarda non ve n'erano di carrozze in giro, e allora oltre la porta dell'obitorio (località non proprio amena, per non dire raccapricciante in un certo senso, soprattutto di notte), giunsero infine alla Dock Tavern, e subito dopo imboccarono Store street, nota per la stazione di polizia della divisione C. Tra questo punto e gli alti magazzini, al momento al buio, di Beresford Place, Stephen credette di dover pensare a Ibsen, per associazione con Baird, lo scalpellino di Talbot Place che per qualche motivo gli era venuto in mente, avendo prima svoltato a destra, mentre l'altro, che fungeva per lui da fidus Achates inalava per la soddisfazione degli organi interni l'odore del panificio di James Rourke, sito lì nelle loro vicinanze, l'odore molto appetitoso del nostro pane quotidiano, tra tutti i beni principali per una società, il primo e più indispensabile. Il pane, sostegno della vita, guadagnatevi il pane. Oh, dimmi dove troverai il pane dei tuoi sogni? Al panificio Rourke, si dice.

ULISSE [ITALIAN TRANSLATION] (Completato)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora