Café Guy

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È circa un mese che sono a New York, mi sono trasferita qui per iniziare tutto da capo. Nuova vita nuova città no?
Ho preso un appartamento vicino al centro della città da cui c'è una vostra spettacolare.
La città mi piace molto, è molto rumorosa e c'è un sacco di gente che va avanti indietro.
Mi sono ormai abituata alla gente e allo stile di vita dei newyorchesi.
Entro nella solita caffetteria dove tutti i giorni faccio colazione con la compagnia di un buon libro, e ordino la solita tazza di cioccolata e una brioche.
Amo il cioccolato, so che può sembrare una cosa da bambini ma odio il caffè e le cose amare.
La caffetteria è piena di gente per fortuna è rimasto un tavolo per due. Prendo posto iniziando a leggere da dove ero rimasta ieri. Sto leggendo "I Miserabili" di Victor Hugo.
Mentre sono immersa nella lettura una voce mi richiama, alzo lo sguardo e davanti a me c'è un ragazzo. È molto bello, lunghi capelli scuri e ricci, occhi verdi ed è molto alto.
Indossa un paio di jeans neri aderenti accompagnati da una semplice t-shirt nera da cui posso intravedere dei tatuaggi sulle braccia muscolose.
《Questo posto è libero?》mi chiede indicando la sedia vuota.
《Uh sì》rispondo nel tono di voce più normale possibile. Il ragazzo misterioso tira fuori un libro e inizia a leggerlo. Non sono riuscita a leggere il titolo del libro ma a dirsi dalla grandezza sembrerebbe un libro vecchio.
Linda la cameriera viene verso di noi con i nostri ordini.
《Ecco a voi ragazzi》
Appoggia la mia cioccolata e la brioche sul tavolo, sposto leggermente sul ragazzo davanti a me scoprendo che anche lui ha ordinato le mie stesse cose.
《Impressionante vero?》dice. La sua voce è così profonda.
《Cosa?》
《Abbiamo ordinato le stesse cose e stiamo leggendo lo stesso libro》sorride mostrando delle splendide fossette.
《È vero》dico un po imbarazzata. Di solito non sono nervosa davanti ai ragazzi fatta eccezione per ragazzi carini come questo riccio.
《Harry piacere》mi porge la mano《Y/n》
Harry...bel nome, come quello del principe inglese. Ha una bella stretta di mano potente ma non troppo.
《Allora... bel posto non credi》
《Sì lo adoro, fanno una cioccolata buonissima e il clima di New York mi piace molto》
《Quindi anche tu non sei di qui?》
《Già, sono italiana mi sono trasferita a New York un mese fa. Tu da dove vieni?》
《Inghilterra, sono qui a New York da cinque mesi circa》
Bevo un lungo sorso di cioccolata per pensare a cosa dire. Il mio sguardo si posiziona sulle sue labbra, se le lecca mordendole di tanto in tanto. Sono molto belle, come sarebbe baciarle?
《Posso farti una domanda?》mi chiede svegliandomi dal mio stato di trans.
《Sì》
《Non vorrei sembrarti un maniaco ma sei fidanzata?》ridacchio leggermente alla sua domanda. Non ho un fidanzato dalla terza media.
《No sono sola come un cane. Perché me lo hai chiesto?》
《Non lo so, sei una ragazza molto bella e mi sembrava impossibile che non avessi un ragazzo》
Arrossisco abbassando lo sguardo.
《Sei bella anche quando arrossisci lo sai?》
《Smettila che sto per sciogliermi》
La sua risata mi contagia facendomi andare quasi di traverso la brioche. Gli tiro un calcio sullo stinco da sotto il tavolo.
《Non pensavo fossi così aggressiva mi hai quasi rotto uno stinco piccola》
Abbiamo finito la colazione da ormai un quarto d'ora ma diciamo che stiamo entrambi facendo finta di niente. La caffetteria è quasi vuota, siamo rimasti sono noi è un vecchietto che sta leggendo il giornale. Sposto lo sguardo sull'orologio sul muro e quasi non mi viene un colpo, devo essere a lavoro fra meno di dieci minuti. Per arrivare a lavoro a piedi ci vogliono almeno 20 minuti.
《Merda...》mormoro. Le sopracciglia di Harry si corrugano facendolo sembrare preoccupato. 
《Va tutto bene?》
《Non proprio, sono in ritardo per il lavoro》dico mettendo nella borsa il mio libro. Quando sto per andarmene ma Harry mi afferra per un braccio facendomi voltare immediatamente verso quelle iridi verdi.
《Se non ti arreca disturbo potrei accompagnarti io, ho la macchina》
《Sei un dono del cielo Harry》
Passiamo insieme davanti alla cassa dove Harry paga per entrambi anche se non ho acconsentito non dico niente.
La sua auto è parcheggiata appena fuori il locale. È una range Rover nera trattata benissimo e lucente. Mi apre la portiera come un perfetto galantuomo ed entro sedendomi sui sedili di pelle scuri. Noto che il nero prevale nella sua vita.
《Dov'è devo portati?》
《Holland Street 21th》
《Ma dai proprio vicino a dove lavoro anch'io》gira a destra poi svolta sul secondo isolato. Abbiamo fatto infretta.
《Grazie tantissimo non so come ringraziarti》
《Beh un modo ci sarebbe. Domani ci possiamo vedere ancora in quella caffetteria?》
Lui vuole riverdermi? Wow forse ho fatto colpo chissà. Mi sporgo e gli bacio la guancia.
《Certamente ne sarei onarata》
Mi sorride come un bambino durante la mattina di natale quando sta per scartare i suoi regali.
《Ciao y/n》
《Ciao Harry》lo saluto prima di uscire dall'auto e sparire tra la folla di persone. Non vedo l'ora che sia domani.

Hiiiii guys come va? Vi è piaciuta questa oneshot? Secondo voi dovrei fare una seconda parte oppure conclusiva così?
Ho notato che alcuni leggono la mia storia senza votarla, per favore fatelo così so che vi piace.
BACIONES

 Harry Styles  imaginesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora