Il sigillo dell'abbandono

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Oggi c'è stato il funerale. Non mi piacciono i funerali. Ho pianto, tanto. Mi fanno male gli occhi e non riuscivo a tenermi in piedi. Ho avuto mal di testa e nausea. Sono riuscito a pranzare senza problemi, eppure, da quando la bara è salita su quella macchina, mi è rimasto un groppone in gola. Avevo gli occhi rossi ed il volto cinereo. Non ho mai pianto ad un funerale. Forse perché questo è stato il mio primo. Hanno chiesto informazioni: sembra fosse tutto premeditato. Il cugino della mia amica mi ha posto dei quesiti e mi sono offerto di far giungere notizie. Ma qui c'è in gioco anche un'altra mia amica: certo, sto soffrendo ancora, ma cosa potrei fare? Dicono che anche lei abbia fatto qualcosa o che c'entri qualcosa. Dicono che avevano deciso di farlo assieme. Non è venuta oggi a salutarmi in chiesa. L'ho vista e ho sentito che è tornata a casa. Stava male, dicono. Non so che pensare. Eppure tutto questo si era aperto come un fantomatico discorso su amore, vita e gioia. Il volto di una madre distrutta è bastato a farmi traboccare e a decidere di parlare di questo oggi. Si dice che lo sconforto duri tre giorni: questo è il quarto che piango e sembra che sia stato più male io, rispetto che quelli che veramente avrebbero dovuto penare per le loro colpe. Ma non sono nessuno per giudicare le persone. Spero solo che adesso, lei abbia trovato l'amore che cercava e l'affetto che il suo cuore ha così tanto disperatamente pensato di poter ottenere così. La parte più brutta è stato vedere la bara da vicino con la sua foto. Immaginare il suo coraggio o la sua stupidità in quel momento. Mi domando se si fosse pentita o se avesse chiuso gli occhi mentre cadeva. Mi domando come fosse caduta e se avesse sparso molto sangue. Mi immagino la scena e non mi disgusta, non mi altera. Non sarebbe dovuto accadere e basta. I genitori non devono seppellire i propri figli, semmai il contrario. Semmai nessuno dovrebbe morire. Nessuno dovrebbe soffrire. Nessuno in nessun luogo e nessun modo. Lei nemmeno credeva in Dio e il sacerdote si è vantato reputandola Sua figlia' Resurrezione o vita eterna o tutte quelle galimatie non le erano mai interessate. Spero che ora sia in un corpo degno di lei. Spero non soffra. Spero viva veramente la sua nuova vita. Avrei voluto fare qualcosa e aiutarla: ma, di certo, anche il bullismo ne ha la colpa. C'è chi parla d'istigazione o complotti o premeditazione. Io penso solo che una mia amica sia morta e nulla di queste idiozie terrene o divine potrà riportarmela indietro, né tutti i trapassati prima di lei.

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