Il sigillo degli elementi|Aria di Anassimandro

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Anassimenandro, il famoso pensatore greco, riteneva che il principio fosse l'aria. Da essa, per condensazione e rarefazione si formava tutto ciò che esisteva e non. Il mondo era, in sostanza, un essere vivente: un animale che respirava, un'entità indipendente e simbiotica, una divinità e un essere mortale. L'aria era  ovunque, intoccabile, incorruttibile e ingenerata: si distingueva dall'etere, l'aria respirata dagli dèi sull'Olimpo. Perché l'aria? Dove c'è aria, c'è vita, no?  Tutti gii esseri viventi respirano e questo li rende più simili di quanto non sembri. Inoltre, l'aria è qualcosa di immateriale e spirituale in sé: basti pensare che gli stessi venti, cone Borea o Meltemi, fossero divinità per i Greci. Ecco spiegato, quindi, il motivo di tale scelta fra i possibili elementi come principio generatore.

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