Il sigillo del pianeta|Panthalassa dei segreti

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Questo pianeta presenta un'unica terra emersa: la Pangea emozionale. I vari ecosistemi possono variare, così come la loro presenza o meno, nei precordi di una persona. Tuttavia, c'è sempre uno sconfinato oceano che attornia quest'unico continente: la Panthalassa dei segreti. Non vi è vita in queste acque, ma solo segreti, per l'appunto. Le maree sono rare, ma, le poche volte che avvengono, sono proporzionalmente distruttive quanto il segreto che viene a galla. Esse, infatti, non sono influenzate da alcuna luna o satellite. Nelle acque acque basse, bagnate dall'aria, vi sono quei segreti che possiamo rivelare a coloro con cui non intratteniamo rapporti anche stretti o che, probabilmente, sono già noti a tutti. Immergendoci, percepiamo la presenza di segreti più consistenti, che difficilmente riusciremmo a rivelare a qualcuno di cui non ci fidiamo. Qui, i raggi di luce non sono molti. Trapassare la coriacea superficie della mente, non è affatto facile. Scendiamo ancora di più: fagocitati dall'oscurità, dimorano, in quest'eremo liquido, i segreti più inconfessabili e turpi. Tutto ciò che una persona può nascondere anche ai proprii genitori, coloro che l'hanno generato, ecco cosa vive in questi abissi. Giunti sul nero fondo sabbioso, ci rendiamo conto che è questa la fine dei giochi: segreti personalissimi che, magari, teniamo chiusi con un lucchetto nella nostra anima. Sono oppressi e anelano la luce, l'aria, la terra. Vorreste rivelarli tutti, quei segreti, e sentirvi leggeri come piume. Ma nessuno ha il coraggio di giungere alla porta della Morte a cuor leggero. Nessuno o quasi. Sono come vulcani, quei maledetti segreti: basta un attimo, una parola di troppo, uno spingersi più in là ed è finita. Implodono ed esplodono. Le maree si scatenano e sommergono la terra, così come le lacrime sommergono il volto reo. Reo di aver avuto segreti, starete pensando. No, reo di non averli condivisi. Se qualcosa ci fa soffrire o ridere o piangere, perché non condividere quell'emozione suscitataci? Perché tenerla per noi? Perché isolarsi da coloro che ci amano? Anche il condividere è amore. Anche il sopportare e supportare insieme è amore. Mentre risaliamo, pensate a questo viaggio come un viaggio dentro di voi, dato che, adesso, visiteremo la Pangea, ecosistema per ecosistema.

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