Capitolo 5

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Scarlett pov

Sono ancora in quel piccolo bagno quando Cloe si poggia sulla mia spalla entrando dalla finestra. Gli accarezzo le piume e lei chiude gli occhi. Qualcuno si schiarisce la voce ed è il ragazzo biondo a cui ho conficcato la scheggia nella gamba quando era lupo. "Ciao." Dice imbarazzato. "Ciao." Dico guardandolo negli occhi e vedo che è nervoso. "Quella è una Civetta delle Nevi?" Chiede indicando Cloe. "Sì, lo è." Dico accarezzando la testa di Cloe. "Sono molto belle e feroci quando vogliono. Non ne ho mai vista una." Dice avvicinandosi e Cloe prende il volo ed esce dalla finestra. "Non ama gli estranei." Dico semplicemente. "Ha un bel caratterino. Comunque sono venuto a mostrarti la tua camera." "Ok, fai strada." Dico guardandolo. Lui annuisce e mi porta in una stanza con le mura rosse e con i mobili neri e rossi. "Questa è la tua stanza." "Avevo una stanza prima?" Chiedo guardandomi intorno. "Ehm no. Prima stavi nella camera di Ares e poi in cella..." "In cella?" Dico con una risata amara. "Beh... sì. È complicato da spiegare ma ora è tutto passato." Dice nervoso. "Perché sei così nervoso?" Dico sedendomi sul letto e guardandolo negli occhi. "Non sono nervoso." "Oh sì che lo sei. Perché? Cosa ero per te?" Dico guardandolo curiosa. "Ok, forse un po' sì ma il perché non lo so nemmeno io. Non posso ancora crederci che sei davanti a me anche se con un look diverso. Eri mia sorella e non so perché mi sento così nervoso ora." Dice senza guardarmi negli occhi. "Guardami negli occhi." Lui alza un po' lo sguardo ma un attimo dopo lo riabbassa. "Ah ho capito. Sono i miei occhi. Intimoriscono molti." Dico alzandomi in piedi. "Devo immaginare che prima ero meno... spaventosa di ora. Insomma da quello che mi hanno detto avevo i capelli rossi e occhi verdi, giusto?" Lui annuisce ma senza guardarmi ed io inizio ad avvicinarmi. "Mi guardavi prima negli occhi?" Lui annuisce di nuovo. "Capisco." Arrivo vicino a lui e gli metto due dita sotto il mento e gli faccio puntare i suoi occhi nei miei. "Non sono belli anche così?" Li continua a guardare e dopo chiude gli occhi. Lo lascio andare e mi allontano. "Lo prendo come un no. Almeno puoi dirmi il tuo nome, fratellino?" Dico non guardandolo. "Daniel..." "Ok, Daniel. Puoi andare ora, non voglio spaventarti ulteriormente." Sento dei passi e dopo la porta chiudersi. Ho anche un fratello che al momento si spaventa di me, non sono per niente curiosa di scoprire la reazione degli altri componenti di questo posto.

Daniel pov

Non ci sono riuscito. Ci ho provato ma non riuscivo a togliermi la sua faccia nel bosco. I suoi occhi mentre teneva nella mano quella scheggia. Non è Scarlett. Non è mia sorella. Quegli occhi... sono spaventosi anche peggio di quelli di Ares. Come può essere Scarlett quella creatura?

Ares pov

Ok, è tutto pronto per il pranzo ora devo solo andare a chiamarla. Salgo le scale e busso alla sua porta e dopo un paio di secondi mi viene ad aprire. Ha solo un asciugamano addosso ed è tutta bagnata, mi guarda infastidita. "Che vuoi?" "Io..." Perché non riesco a parlare? Lei sbuffa e chiude la porta. Ma che! Busso di nuovo e lei mi riapre. "Stavo facendo la doccia. Che vuoi?" "Sono venuto per chiamarti, visto che il pranzo è pronto." "Devo proprio venire? Non amo mangiare con gente intorno." "Ma non è gente qualsiasi. È la tua famiglia e poi ci sono io." "Ah allora se ci sei tu sia lodata la luna. Bleah." E mi richiude la porta in faccia. È diventata abbastanza stronza devo ammetterlo ma non mi arrendo. "Ti aspetto sotto, ok?" "Sì, ora va!" Dice scocciata. Ritorno giù e trovo gli altri seduti, sembra che stiano aspettando la morte in persona. "Ragazzi, sono io di solito che ho quella faccia. Un po' di allegria." Dico sedendomi al mio posto. "Ha ragione, ragazzi. Proviamo ad essere felici del suo ritorno anche se è un pochettino diversa." Dice Eric. "Un pochettino?" Chiede Liz.

15 minuti dopo

Scarlett pov

Dopo essermi lavata e vestita, sono pronta. Andiamo a questa riunione di famiglia. Che seccatura però. *Tu vuoi stare qui, almeno non lametarti.* Dice Sam guardandomi male. "Lo so, Sam ma se questo mi da una possibilità di trovare quei maledetti frammenti prima che scada il tempo lo farò. Dopo aver salvato quel cristallo me ne andrò dalle loro vite, già mi stanno stressando. Sono troppo buoni per me." Apro la porta e scendo sotto. Arrivo nella stanza e trovo tutti che mi guardano, odio questa cosa. "È superfluo sottolineare che mi state tutti fissando?" Tutti smettono di fissarmi ed io vado vicino Ares. Mi siedo e mi verso del buon vino nel bicchiere. Alcuni uomini vengono con delle portate e servono il cibo. Inizio a mangiare senza guardare o aspettare qualcuno e sento che iniziano anche loro. "Allora... cosa hai fatto in questi mesi?" Chiede una ragazza con i capelli neri. "Chi desidera saperlo?" Chiedo guardandola e lei mi guarda ferita. "Non ti ricordi..." "Credo che ve lo abbia detto Ares che non ricordo nessuno di voi. Non fate quella faccia ogni volta." Dico irritata. La ragazza guarda il ragazzo accanto e quest'ultimo gli prende la mano. "Io... io sono Liz, la tua migliore amica e lui è il mio ragazzo Eric. Tu... sei sempre stata come una sorella per me." Dice intimorita. "Uhm. Capisco... ma io non ricordo nulla di te e nemmeno del tuo ragazzo." Lei sembra ferita e abbassa la testa. "Scusatemi." Dice alzandosi e andando via seguita dal ragazzo. Io la guardo impassibile andare via.

"Dai, Scarlett! Canta anche tu! Come fai a non cantare quando c'è Shawn?!" Dice Liz gridando per farsi sentire mentre siamo al concerto. "Perché non voglio perdere la voce come accadrà a te domani!" Lei ride e dopo mi abbraccia. "Sono felice che sei venuta con me! Grazie di essere la mia migliore amica!" Dice abbracciandomi.

Un altro ricordo. Dovevamo essere molto legate io e quella ragazza... Giro lo sguardo e incontro gli occhi dell'uomo di prima. Mio padre... "Lei dev'essere mio padre, giusto?" Chiedo guardandolo. "Sì... sei mia figlia." "Non ricordo nemmeno lei ma immagino... sia stato molto triste sapendo che fossi morta." Lui annuisce. "Sì. Devi sapere che io e te siamo stati molto poco insieme. Io sono stato via per molto e ti avevo incontrato da poco, mi sei mancata molto e quando ti ho rivista... sono stato così felice e fiero della ragazza che sei diventata." "Allora perché sei stato via? Perché non sei rimasto con me e mia madre? Per lei?" Dico fredda e Allison abbassa la testa. "È una storia complicata..." "Rendila semplice." Lui mi guarda negli occhi e ingoia a vuoto. "Ero andato via per andare a caccia ma un giorno incontrai Allison e m'innamorai di lei. Lei mi disse la verità su cosa fosse e su cosa volesse dire essere compagni. Io avrei voluto tornare da voi ma non potevo lasciare lei anche perché l'Alpha non me lo avrebbe permesso. Subito dopo Ares mi morse e io diventai un licantropo e mi rinchiuse in una cella." "Quindi tu hai tradito mia madre con un'altra donna e hai avuto anche un bambino con lei. Lasciandoci sole." Dico fredda e alzandomi. "Dove vai?" Mi chiede Ares guardandomi ma io guardo ancora mio padre. "Non mi ricordo nemmeno di te ma preferisco non farlo. Non voglio ricordare il padre che ha abbandonato me e mia madre per un'altra. Sono felice di non ricordarmi di te." Dico guardandolo negli occhi per poi andarmene.

Angolo Autrice

Che ne pensate del capitolo? Che ne pensate della nuova Scarlett?

Prossimo aggiornamento: Sabato 27 Gennaio 2018

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