Era il terzo giorno di seguito che Jimin si faceva trovare sotto casa di Yoongi per poi recarsi insieme a scuola.
Il terzo giorno che Yoongi riusciva a sorridere di prima mattina, perché nonostante non volesse darlo a vedere, sapere che il biondo era lì, sotto casa sua ad aspettarlo, lo faceva sentire meglio.
Cercava sempre, come al suo solito, di essere distaccato e freddo, e ci riusciva, ma Jimin era davvero troppo gentile e si preoccupava per lui, quindi perché trattarlo male?
"Giorno" fece il biondo con un sorriso.
"Ma tu non hai proprio nient'altro da fare la mattina, eh?" gli rispose Yoongi, guardandolo male.
Jimin sbuffò alzando gli occhi al cielo. "No, problemi?"
"Senti" iniziò il più grande, cominciando a camminare. "Facciamo una cosa, io non cerco di seminarti velocizzando il passo, se tu mi fai fumare una dannata sigaretta, ci stai?"
"E se ti dicessi che mi da fastidio il fumo?" replicò il più piccolo incrociando le braccia al petto ed inarcando un sopracciglio.
"Beh allora affari tuoi, perché a me piace e voglio proprio sentire la sensazione che mi dà" replicò lui,
"Ugh, va bene, va bene, fumati questa cavolo di sigaretta" borbottò Jimin alzando gli occhi al cielo.
Yoongi fece un sorrisetto soddisfatto e prese il pacchetto dalla tasca, tirando fuori una sigaretta e portandola tra le labbra, l'accese ed iniziò ad aspirare la nicotina, chiudendo gli occhi.
"Davvero ti piace quella roba?" fece Jimin, mentre continuavano a camminare, girandosi verso di lui.
"Ormai è un vizio, Jimin-ah, ed è un'impresa ardua togliersi un vizio" rispose l'altro ricambiando lo sguardo.
"Non hai risposto alla mia domanda, hyung" insistette lui.
Yoongi sospirò. "Ho iniziato pensando che potesse aiutarmi ad alleviare lo stress, e poi...beh poi capisci che il tuo corpo ormai si abitua e quindi ne ha bisogno fisiologico" spiegò poi.
Jimin rimase in silenzio, annuendo...per quanto odiasse che Yoongi avesse quel maledetto vizio non poteva evitare di pensare che con una sigaretta tra quelle labbra screpolate fosse terribilmente attraente.
"Che c'è?" fece il maggiore, notando i suoi occhi indagatori su di sé.
Jimin scosse la testa, distogliendo lo sguardo. "Come?"
"Mi stavi guardando, cosa c'è?" fece ancora.
"Oh no, niente, stavo solo...stavo pensando" quasi balbettò Jimin, sentendo le proprie guance accaldarsi improvvisamente.
Yoongi annuì semplicemente, ed in pochi minuti arrivarono a scuola, così buttò la sigaretta a terra ed entrò nel cortile, seguito dal piccolo.
"Ci vediamo in quarta ora hyung?" fece Jimin, cercando Taehyung con lo sguardo.
"Sì, a dopo" rispose lui salutandolo freddamente con un gesto della mano ed entrando nella propria classe in completo e religioso silenzio.
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La quarta ora arrivò quasi con troppa velocità, e subito Jimin si recò in classe, sedendosi accanto al suo compagno di banco e poggiando a terra il proprio zaino. "Come va con l'ematoma sullo stomaco? Stamattina mi sono dimenticato di chiedertelo" domandò girando la tesa verso di lui.
"Oh...bene, insomma...credo stia migliorando con la crema che mi hai dato, quindi uhm...grazie" rispose Yoongi, mentre chiudeva il suo quaderno e lo rimetteva nello zaino, mordicchiandosi il labbro.
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𝐁𝐞𝐬𝐭 𝐨𝐟 𝐦𝐞 [𝐦.𝐲𝐠+𝐩.𝐣𝐦]
Fanfiction"Non posso permetterti di entrare nelle tenebre in cui vivo da una vita, non voglio che tu soffra come ho fatto io" "E se invece il mio compito fosse quello di portare luce nella tua vita? Di portare via tutto il dolore che ti ha distrutto l'anima?"...