X

3K 354 27
                                    

Yoongi aprì lentamente gli occhi, con fatica, il suo corpo era ancora dolente a causa dei colpi ricevuti, ma si costrinse ad allungare un braccio verso il comodino dove era poggiato il suo cellulare, che accese per controllare l'orario.

19:07

Aveva dormito per due orette circa, e il mal di testa gli era fortunatamente passato, ma sentiva comunque ogni muscolo del suo corpo dolorante, soprattutto la pelle sopra il suo stomaco, praticamente tumefatto e ricoperto di ematomi.

Chiuse nuovamente gli occhi, confermando che quel letto fosse veramente comodo, e rimase così nonostante avesse sentito che qualcuno aveva appena aperto la porta della stanza, non aveva le forze per muoversi.

Percepì la parte sinistra del letto abbassarsi quando Jimin ci si sedette sopra, e, inconsapevole che l'altro fosse sveglio, gli accarezzò delicatamente il viso ed i capelli.

Yoongi si godette quel tocco così gentile e sospirò lievemente.

"Hyung, sei sveglio?" domandò Jimin sospettando qualcosa e piegando la testa, ma il più grande non rispose. "Yoongi? Se ti svegli andiamo a mangiare qualcosa e ti do un antidolorifico" propose poi.

Lui subito aprì gli occhi, mugolando. "Sono sveglio" biascicò poi, tentando di alzarsi a sedere.

Jimin sorrise lievemente ed annuì aiutandolo ad alzarsi, facendo poggiare la mano sulla sua spalla per farlo scendere dal letto.

"Mi sento un vecchietto infermo, Dio santissimo" borbottò il ragazzo con i capelli verde acqua, ora in piedi a fatica.

Il più piccolo rise lievemente a quell'affermazione, per poi portare un braccio dietro la sua schiena e camminare vicino all'altro fino a scendere al piano di sotto.

"C'è del pollo fritto" disse camminando verso la cucina e rivolgendosi al più grande. "Lo vuoi?"

"Oh, è una vita che non lo mangio" disse Yoongi a bassa voce, entrando nella stanza e sedendosi con lentezza, sbuffando.

Allora Jimin assentì e poggiò due piatti sulla tavola già apparecchiata, ponendo su di essi porzioni eque del pollo ancora caldo e prelibato, versò dell'acqua nei bicchieri e solo allora si sedette di fronte al maggiore. "Buon appetito Yoongi hyung" sorrise dolcemente.

"Buon appetito Jiminie" rispose educatamente lui, cominciando poi a mangiare, assaporando il pollo. "Dio, è buonissimo" fece chiudendo gli occhi e godendosi quella prelibatezza.

"Merito di mia madre, le piace cucinare quelle poche volte che sta a casa" spiegò Jimin con un piccolo sorriso.

"Beh, falle i complimenti allora" fece spallucce e lo guardò, continuando a mangiare.

"Va bene hyung, sarà fatto" assentì il più piccolo. "Oh giusto, l'antidolorifico" fece poi allungando un braccio verso il piano affianco al lavandino, per prendere la scatolina con le pastiglie. "Prendilo subito dopo mangiato"

"M-mh" annuì Yoongi, dando ascolto al minore e seguendo le sue istruzioni.

Finirono entrambi di mangiare, e solo allora prese la pasticca, aiutando il minore a sparecchiare la tavola nonostante le sue proteste, per poi seguirlo nella grande sala di quella casa, sedendosi sul divano.

"Hyung, mi dispiace così tanto..." disse Jimin a voce bassa, avvicinandosi di più all'altro e poggiando la mano sul suo braccio con delicatezza.

"Ci sono abituato Chim, non preoccuparti per me, non ne vale la pena" rispose Yoongi facendo spallucce.

"Non puoi essere serio, Yoongi" fece il più piccolo, alzando gli occhi su di lui. "Non puoi davvero pensare che non valga la pena che mi preoccupi per te" lo guardò con attenzione. "Perché non vuoi farti aiutare? Perché cerchi sempre di allontanarti? Non lo capisco, io ci provo con tutto me stesso, Yoongi, ma se tu non lasci che ti aiuti non posso fare niente" buttò fuori.

𝐁𝐞𝐬𝐭 𝐨𝐟 𝐦𝐞 [𝐦.𝐲𝐠+𝐩.𝐣𝐦]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora