~capitolo 1~

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"Anno 3029. La storia narra di guerre, massacri, bombe e distruzione, almeno, è quello che ci raccontano. Nei dati storici si parla di una terza guerra mondiale, datata intorno all'anno 2100. È un fatto molto antico direi. Gli umani avevano terminato tutte le risorse energetiche, il petrolio, il carbone e i gas.... L'acqua si era appropriata di un colore marroncino a causa dell'inquinamento e le creature che ci vivevano piano piano si estinsero. E nemmeno il sole si vedeva più. Una nube nera lo copriva impedendo alla luce di toccare la terra. Il pianeta azzurro era freddo e buio, stava morendo assieme ai suoi abitanti. E questi ultimi, presi dal panico e dal desiderio di mettersi in salvo, scatenarono una grande guerra, a suon di bombe atomiche create con l'unico elemento ancora disponibile, l'idrogeno. L'obiettivo di tutti era un'unica meta, la famosa "Terra della Salvezza". Si credeva fosse un'isola in mezzo al mare ancora illuminata dal sole dove vi erano parecchie risorse vitali. Nessuno però ci arrivò. La guerra spazzò via tutti, i malvagi, i buoni, gli avidi e gli innocenti.
Dalla leggenda solo un gruppo di scienziati riuscì a salvarsi. Un gruppo di persone che misero in pratica le loro conoscenze per costruire un rifugio in grado di resistere agli attacchi delle bombe nucleari. E ci riuscirono. Quelle persone sopravvissero al massacro e grazie a loro, piano piano, la terra fu ripopolata. La storiella che oggi raccontano tutti i giorni ai bambini dice proprio questo, che quegli scienziati riportarono la luce al mondo, donandogli nuove invenzioni uniche e utili alla vita. La natura rinacque e i pochi animali rimasti si rimoltiplicarono. Il clima ritornò alla normalità e le persone felici. Non ci furono più guerre ma soltanto armonia. Ed è grazie a tutto ciò se ora posso scrivervi".
Chiudo il quaderno con i fogli giallastri e secchi e ci infilo la penna dentro. Nessuno sa l'esistenza di questa specie di diario, il fatto è che ho bisogno di annotare ogni informazione di questo periodo. Chissà, un giorno quelli che ci saranno dopo di me lo leggeranno e capiranno come si viveva nella mia epoca. Ormai nessuno scrive più, nessuno annota più niente. Si vive giorno per giorno senza pensare al futuro, perché ormai il futuro è così prevedibile da essere noioso. <<Apri cassetto>> dico e il piccolo cassettino del mio comodino grigio si apre. <<Il cassetto si chiuderà tra 30 secondi>> dice la voce automatizzata, ripongo il quaderno e la penna e aspetto che si chiuda. Se qualcuno mi beccasse.... Non so che succederebbe. È vietato utilizzare oggetti antichi come fogli, penne o quaderni. È la legge che lo impone, anche se non ho la minima idea di chi scriva le leggi qui....
Forse non conoscete nulla del mio mondo e io non conosco nulla del vostro. Qui è tutto automatizzato ed elettronico, il letto, l'armadio e perfino la doccia. <<Prendi accappatoio>> affermo davanti all'armadio, le porte grigie si spalancano e il braccio automatizzato mi consegna l'accappatoio bianco. Cammino fino alla porta del mio bagno e dico <<Doccia>>. La porta si apre e il getto della doccia inizia a spruzzare acqua mischiata con sapone e shampoo, per risparmiare il tempo. Dopo due minuti ho già terminato la mia doccia e, con un mio ordine, i phon incorporati alle pareti mi asciugano i capelli in 30 secondi. E mi basta entrare ed uscire dall'armadio che ho già indosso la mia tuta grigia e attillata con una striscia rossa sul braccio che mi identifica. È tutto immediato qui. E anche noioso. Ma è la mia vita no?
Qui si nasce da una coppia di umani ai quali viene affidato il compito di riprodursi. Ci spiegano a scuola che alcune cose si fanno per questione di principio e per il bene comune. Qui l'amore non esiste e, se chiedete ai ragazzi della mia età che cosa sia, credo assumerebbero un'espressione alquanto confusa udendo questa parola. Io lo so grazie a mia madre, lei era proprio come me: una ribelle. Conservo ancora tutti i libri che mi ha regalato, i libri che narrano di favole e fiabe che si raccontavano un tempo. Cenerentola, la bella addormentata, la Bella e la Bestia, conservo quei libri impolverati sotto al mio letto chiusi in una cassaforte. Ogni tanto li tiro fuori e ci do un'occhiata, qui si parla di parole dolci e sentimenti che vengono dal cuore.... Si parla di sacrificio per un'altra persona, si parla di dolore ma anche di una felicità immensa.... si parla di amore. E in questo mondo non viene dato spazio all'amore. Siamo solo esseri umani che hanno il compito di riprodursi e di rendere migliore il mondo per chi arriverà in seguito. A nessuno importa niente dei sentimenti.
Dicevo, ad ogni bambino dopo la sua nascita viene affidato "un migliore amico" o meglio, un qualcuno su cui fare affidamento o a cui chiedere consigli. I migliori amici sono dei robottini simpatici e gentili, ognuno ne ha uno personalizzato a seconda del proprio carattere. Vi chiederete come si fa a conoscere il carattere di un bambino appena nato.... Ebbene, esistono dei macchinari con il quale si può analizzare il cervello dei neonati e capirne la natura, qui ormai nulla è più un mistero. Si sa già tutto prima di viverlo. Si prevede tutto. È una noia mortale, almeno per me.
I bambini vanno a scuola per istruirsi e rimangono sotto la tutela dei genitori fino ai 14 anni. Dopodiché ad ogni ragazzo, come agli adulti, viene affidata una stanza fornita di tutto ciò di cui una persona ha bisogno: un letto, un bagno, armadi e comodini e un sacco di apparecchiature elettroniche tali computer, televisore e mille altre cose. Non si può uscire dalla propria stanza escludendo i ritrovi comuni come la scuola, i pasti o i momenti di ricezione, che comunque occupano gran parte della giornata. Chi viene sorpreso infragrante fuori dalla stanza viene severamente punito e nemmeno si sa quale può essere la punizione. So soltanto che chi trasgredisce le regole non si vede più in giro per molto tempo.... E quando torna.... beh, preferirebbe essere morto.
Qui si vive da soli, non si hanno amici o persone che ti aiutano.... Bisogna sbrigarsela da soli e soprattutto non trasgredire le regole.
E ora vi racconterò un po' della mia vita! È monotona e regolare, alla gente però piace questo tipo di vita. A me no.... La mia stanza è la 3841. Ce ne sono almeno un miliardo e se va bene ne ho viste soltanto dieci.... Tanto sono tutte uguali. Ogni mattina la sveglia è alle 8:00, i miei occhi si aprono da soli grazie all'apparecchio installato nella mia testa e poi il televisore si accende, rallegrandomi la giornata con la solita canzoncina che racconta le origini del mondo. La storia della guerra e degli scienziati e bla bla bla, sempre solite cose. La scuola inizia alle dieci, perciò di solito navigo sul mio computer. Inutile dire che in realtà non si può "navigare liberamente in Internet", la verità è che soltanto un sito è ammesso ed è quello del World National Games. È un sito di giochi e quiz con domande inerenti ai programmi di scuola, almeno è divertente. Dimenticavo di dire che non esistono più le lingue come un tempo, io lo so perché nei libri che mi ha lasciato mia madre si parla di questo.... Ora c'è una lingua unica per tutti e chi viene sorpreso a parlarne un'altra viene punito. I libri di mia madre sono in Italiano, lei me lo ha insegnato.... È una lingua affascinante, ricca di suoni e sfumature di tutti i tipi. Peccato che adesso non si possa più parlare.
La scuola non richiede una grande fatica, anzi, non la richiede affatto. Tutti i ragazzi fino ai 20 anni stanno a scuola per un'ora, nella quale bisogna indossare un casco che
invia direttamente le informazioni al cervello. Nessuno sforzo o fatica. Le persone sanno quello che devono sapere e nient'altro. Ecco cosa vuole la società, farci diventare delle pedine perfette per il loro Monopoli. Ci dominano e ci comandano come vogliono loro, perché noi non ce ne accorgiamo nemmeno. E io non voglio ribellarmi più di quanto io stia facendo, intendo vivere normalmente come tutti gli altri e magari studiare qualcosa per conto mio. Non voglio mettermi nei guai, non prima di aver compiuto i miei 18 anni. Perché a 18 anni ad ogni essere umano viene data la "Bevanda della vita felice", un mix chimico da bere in grado di proteggere una persona da ogni malattia fino alla morte. In pratica si vive molto a lungo, finché la vecchiaia non si fa sentire. È un modo per aumentare il numero della persone nel mondo, sicuramente per favorire gli interessi altrui.
Detto ciò, non mi sono nemmeno presentata! Il mio nome è Shine Chester e ho 17 anni. I miei capelli sono biondi come il sole che risplende ogni giorno e i miei occhi azzurri come il cielo che lo ospita. Sono una grande sognatrice e una ragazza ambiziosa, sto tutto il giorno sui libri per cercare qualcosa, una risposta forse.... E nel frattempo ammiro il cielo che forse è l'unica cosa misteriosa di questo mondo.... Anzi non lo è. È perennemente azzurro e il sole splende senza sosta, tranne di notte dove il buio ricopre ogni strato della terra. E dopo le 22:00, ogni sera i miei occhi si chiudono da soli. Siamo programmati per questo, quasi come se fossimo dei robot. Perché di notte nessuno può rimanere sveglio, tutti devono dormire per arrivare carichi e pieni di energie il giorno dopo. E il giorno dopo è esattamente uguale a quello precedente. Non c'è né un inizio ne una fine.
<<Shine.... Shine, smettila di stare lì a scrivere!>> Ruby, la mia "migliore amica" mi sgrida sempre perché invece di riposarmi scrivo e osservo il cielo che si imbatte sopra la mia stanza. E Ruby è una robot, una carinissima e dolcissima robot. Lei sa che infrango qualche regola ma l'ho programmata perché sia fedele a me. Sono brava con i computer e con gli aggeggi elettronici, so come modificare ciò che è stato programmato in un certo modo. <<Ruby, sto per finire>> sospiro chiudendo il quaderno <<Tra poco devi andare a mangiare! È meglio se ti prepari!>> esclama con la sua voce robotica. Mi alzo dal letto e le accarezzo i capelli rossi posizionati sulla sua testolina quadrata. I suoi occhi e le sue labbra sono truccate e risaltano sul metallo grigio di cui è ricoperta. Ha un vestito rosa e bianco a fiori, è così carina e perciò quando mi sgrida non riesco mai a prenderla sul serio. <<Ora mi preparo.... Dammi cinque minuti>> inizio a cantare e lei fa <<Shhh>> e i suoi occhi diventano rossi. Ora è arrabbiata. <<Lo sai che non puoi cantare! Vuoi per caso che ti puniscano!>> grida <<Scusa Ruby.... Non lo farò più>> lei incrocia le braccia metalliche e mi apre l'armadio portandomi il bracciale identificativo. <<Dai, ora è tardi.... Va fuori>> <<Grazie Ruby>> le sorrido ed esco dalla mia stanza. Fuori c'è un lungo corridoio bianco dove sopra di esso sosta sempre il cielo immutabile. C'è un via vai di persone e "migliori amici" all'ora di pranzo, seguo i ragazzi col bracciale rosso che corrispondono a quelli della mia età. <<Sempre in ritardo Shine?>> ho un sussulto quando sento la sua voce da dietro <<Landon hahaha, mi hai spaventata!>> esclamo mettendogli un braccio sulla spalla <<Scusa, ho notato hahaha>>. Landon è un mio amico, è l'unico con cui abbia stretto un rapporto qui dentro. Gli altri mi sembrano tutti così.... antipatici! <<Sai, dovevo finire di.... Tu sai cosa>> dico. Landon sa che scrivo su un quaderno e che leggo i libri, lui sa praticamente tutto di me e io so praticamente tutto di lui.
Andiamo insieme nel salone da pranzo, la coda che c'è davanti alle macchinette è sempre immensa. <<Dai, più veloci!>> urla Landon tirando le trecce alle ragazze davanti, scoppio a ridere perché quelle due mi stanno antipatiche <<Ma che maleducato!!>> urla la ragazza dai capelli bruni <<Non toccarmi!!>> urla l'altra. I robot di sorveglianza sentono tutto quel fracasso e si avvicinano a Landon, tirandogli un laser sul collo. <<Ahi! Dà la scossa!>> grida <<Prossima volta sii più educato>> ripete il robot azzurro con una voce robotica, io sbuffo quando mi accorgo che la cosa sta avanzando. Finalmente tocca a noi. <<Che vuoi Shine?>> mi chiede Landon <<U17 e C26>> dico, il mio amico schiaccia dei pulsanti e dalla machinetta fuoriescono due sacchetti, uno per me e uno per lui. Andiamo a sederci al tavolo, i bicchieri d'acqua cadono dal tubo sopra di noi e li prendiamo al volo. <<Uffa, me la apri tu?>> gli chiedo, lui annuisce sorridendo. È possibile che in questi diciassette anni non abbia ancora imparato ad aprire una bustina? Landon tira fuori una pasticca e me la dà, la butto giù con un po' di acqua. <<Ecco, ora che abbiamo mangiato parliamo>> mi dice e sbuffo. Dopo un secondo mi sento piena, forse ho esagerato a mangiare due pasticche di vitamine e proteine. <<Parlare di cosa? Fra un po' non si può nemmeno parlare qui>> sbuffo e Landon fa lo stesso. I suoi capelli biondo cenere si illuminano sotto la luce del sole e i suoi occhi marroni sembrano delusi proprio come i miei azzurri. Lui è l'unico che sembra capirmi. <<Senti, manca ancora mezz'ora prima di rientrare nelle nostre stanze.... Ti va di andare in un posto?>> mi chiede alzandosi in piedi <<Dove?>> domando confusa, lui mi prende per mano e mi fa alzare. <<Lo scoprirai....>> e così corriamo e ci alziamo, superiamo il corridoio e arriviamo in un vicolo sconosciuto, non ci ero mai venuta qui. In fondo c'è una porta bianca, questo non promette nulla di buono....
VI PIACE? DITEMI COME VI SEMBRA, SIAMO SOLO ALL'INIZIO E NEI PROSSIMI CAPITOLI CI SARÀ PIÙ MOVIMENTO!😏💪

UN MONDO SCONOSCIUTO, UN MONDO PERDUTODove le storie prendono vita. Scoprilo ora