POV'S XENORT
Il mondo mi ha davvero stufato. Non sono fatto per vivere qui io. Ovunque vada, qualsiasi azione io compia tutto mi si ritorce contro, come se la mia esistenza fosse sbagliata. E lo so anche da solo che è sbagliata, ma che ci posso fare?
È da tanti anni che sono qui ma ultimamente non riesco più a sopportare nessuno in questo stupido villaggio. Tanya è assillante, Guildeon lasciamo perdere, per non parlare di Morgana e Jace.... Uno peggio dell'altro e per di più sono tutti pettegoli. Chissà quanti "segreti" su di me avranno rivelato a Shine, già, Shine.... Sto iniziando a non sopportare nemmeno più.... Aaah! Ma perché quando va tutto bene succede sempre qualcosa che rovina tutto?! Perché?! Shine ed io ci stavamo divertendo, come al solito direi. Lo ammetto, passare il tempo con lei non è affatto noioso. È divertente. Ok, è molto divertente.... Però Shine ha rovinato tutto chiamandomi.... Così! Non le bastava chiamarmi semplicemente col mio nome? No, doveva essere creativa e usare quello stupido soprannome che avrei giurato di dimenticare! Era da troppi anni che non lo sentivo.... Essere chiamato così di nuovo mi ha fatto rabbrividire. E per di più ora sono tutto bagnato per colpa di Shine! Ecco, è tutta colpa sua!
Come si fa a prendersela con lei però.... Lei è ingenua e sempre gentile, anche quando io sono scorbutico con lei. Perché si impegna tanto per essere gentile con me? Perché fa di tutto per farmi comprendere che ci sono dei lati buoni in me? Più insiste più io la tratto male.... Sarà sempre così e dubito che riuscirò a cambiare. Forse sarebbe meglio che se ne vada.... Ma che sto dicendo. Se lei non fosse qui non so nemmeno se avrei ancora la forza di sorridere. Tuttavia se ci penso è da quando lei è qui che il mio equilibrio si è smontato completamente....Aaaah, che casino!
Le mie scarpe bagnate fanno rumore mentre cammino sull'erba verde ma per fortuna arrivo presto nella capanna. So che Shine verrà sicuramente presto a cercarmi oppure si recherà qui solamente per cambiarsi.... E io non ho voglia di parlare con lei ora. Non voglio vedere nessuno, tanto meno una curiosa come lei. Perciò faccio in fretta a cambiarmi e apro l'armadio per prendere il mio arco. No, ora non voglio andare nel bosco a tirare.... Sprecherei un sacco di frecce solo per soddisfare la mia ira. Io mio sguardo cade sul cassetto del mio comodino chiuso, il libro.... Prendo la chiave e, dopo aver aperto il cassetto, recupero il libro e la penna. Devo distrarmi da tutto e l'unico modo che possiedo per farlo è scrivere. Almeno in quel mondo detto le mie regole.
POV'S SHINE
Fuori inizia a fare freddo, la sera è scesa nella valle ancora prima che potessi accorgermene. Ho aspettato a sufficienza, spero che Xenort si sia calmato. Forse dovrei chiedergli scusa anche se non so bene cos'abbia fatto di tanto grave.... Gli chiederò comunque scusa. I miei piedi fanno "ciaf ciaf" camminando sull'erba e sento che il vento gelido si posa sulla mia pelle. Corro più veloce che posso ed arrivo nella capanna. La porta è socchiusa, quindi non busso. <<Xenort?>> chiedo ma nessuno risponde, sicuramente sarà imbronciato e starà facendo il suo solito "sciopero delle parole". <<Xenort? Ma dove si è cacciato adesso?>> sbuffo, qui chiaramente non c'è nessuno. Sempre sbuffando tiro fuori delle coperte e un vestito pulito, mi cambio e lo indosso. Fa freddo qui, io però non so accendere un fuoco.... Questo vuole dire che dovrò sotterrarmi con le coperte.
Forse sarei dovuta andare da Guildeon per scusarmi anche con lui.... L'ho lasciato solo mentre io ho fatto una "piacevole nuotata" con Xenort. Però ora sono stanca e mi mancano le forze. In questo momento solo una persona potrebbe risollevarmi il morale con un suo abbraccio, Landon. Il mio migliore amico che ho lasciato solo.... Un'altra persona sulla lista della gente con cui mi devo scusare. Devo dire che sono tanti.... Ma dove ho sbagliato? Volevo solo essere libera e guardate che casino che ho combinato.... Forse ha ragione Xenort, la libertà non esiste. Ma poi perché do ragione a uno che non ragiona nemmeno, uno che si fa prendere dalla rabbia e impazzisce! Vorrei che Ruby fosse qui con me ora per consolarmi, lei era brava a farlo. Tiro fuori il suo portachiavi a forma di stellina e me lo stringo in una mano, mentre con l'altra mi metto in bocca una delle caramelle di Landon. Me ne sono rimaste ancora quattro, devo farmele durare a lungo. Questi sono gli ultimi ricordi che ho dei miei amici.... E poi c'è la lettera di mia madre. Cosa darei perché lei sia qui.... Lei era il mio angelo custode, colei che mi faceva sentire sempre speciale. L'ultimo ricordo che ho di lei è il suo abbraccio, l'ultimo abbraccio.... Mi avevano assegnato la mia camera e lei era venuta a salutarmi di nascosto. Poi non l'ho più vista....
Le lacrime iniziano a cadere involontariamente e mi nascondo sotto le coperte <<Ci fosse qualcuno che mi consolasse a questo mondo>> sussurro mentre stringo il portachiavi di Ruby con una mano. Mi addormento senza nemmeno aver cenato, Xenort o non Xenort, non lo aspetterò di certo per spegnere la luce come tutte le notti. E non aspetterò nemmeno che mi rimbocchi le coperte, anche con quel gesto mi addormentavo serena....
È mattina, non lo so, le sue urla mi fanno andare nel panico. Mi sveglio di soprassalto e per poco non sbatto la testa contro il comodino. Xenort è nel suo letto e si sta rigirando come un pazzo, mentre urla. Ma che gli sta succedendo? <<Xenort!>> grido correndo verso di lui <<No! Aiuto, no!>> urla con gli occhi chiusi. È un incubo.... Devo assolutamente svegliarlo. <<Xenort svegliati! Svegliati!>> lo scuoto tirandolo per la maglietta e lui apre gli occhi spaventato, poi urla ancora. <<Xenort.... Che....>> rimango bloccata quando si siede e mi guarda confuso, con gli occhi rossi. <<Perché mi hai svegliato?! Ti sembra il modo?!>> dice con la vergogna e la rabbia negli occhi. <<M-mi dispiace, stavi urlando e allora....>> non riesco a parlare se mi guarda così, col suo sguardo cupo e pungente. <<E chissene frega! Fatti gli affari tuoi una volta tanto!>> urla forte e inizio a tremare. Ma che gli sta succedendo? <<Xenort, calmati ti prego!>> esclamo e lui mi lancia un cuscino in faccia <<Ahi!>> grido <<Lasciatemi in pace, tutti! D-devo, devo andarmene da qui!>> Xenort si alzato in piedi con le mani nei capelli, sta delirando. È impazzito e io non so come fare per trattenerlo. Forse dovrei chiamare qualcuno? Non servirebbe, ne sono certa. Nemmeno un esercito potrebbe placare la sua ira. Xenort prende il suo arco e fa per uscire, mi metto davanti alla porta. <<No! Non ti lascio uscire se urli così!>> grido <<Spostati Shine, spostati! Giuro che se non mi lasci passare io....>> ringhia <<Tu cosa?! Ti ho già detto che non mi fai paura!!>> esclamo decisa. <<Basta, spostati!!>> Xenort mi prende per un braccio e mi scaraventa dall'altra parte della stanza. Per fortuna cado sul mio letto. Inizio a tremare per la paura ed a piangere. Che gli è preso.... È diventato una belva. <<Xenort, ti prego smettila. Mi stai sp-spaventando>> bisbiglio e lui lancia il suo arco a terra <<Bene, ora faccio anche paura! Basta, non ce la faccio più!>> è così arrabbiato che scaraventa in aria tutto quello che gli passa davanti. Infine prende uno degli animaletti in legno sul mobiletto e lo lancia contro il muro rompendolo in due. Non oso nemmeno immaginare quanta forza ci abbia messo per spaccarlo a metà. Non so nemmeno più cosa dire, sono bloccata contro la parete con il fiato sospeso. Qualunque cosa dica o faccia peggiorerei soltanto le cose. Xenort mi guarda infuriato e se ne va con il suo arco in mano, correndo. Poi mi lascio scivolare a terra e scoppio a piangere.
<<Shine! Shine cos'è successo?>> sicuramente le urla di Xenort avranno attirato l'attenzione della metà del villaggio. Tanya arriva in mio soccorso oltrepassando la porta socchiusa. Non so nemmeno quanto tempo sia passato da quando Xenort se n'è andato.... So solo che non ho smesso un attimo di piangere. <<Shine! Stai bene?>> Tanya è di fronte a me, accovacciata sulle sue gambe per guardarmi negli occhi. Scuoto la testa portandomi le ginocchia al petto e rinizio a tremare. <<Xenort.... Io non....>> bisbiglio impaurita e Tanya mi abbraccia. <<Era lui che urlava non è vero? Che è successo?>> chiede <<I-io non lo so>> sospiro <<Ha avuto un incubo e quando l'ho svegliato ha iniziato a scaraventare tutto in aria.... Mi ha persino spinta>> sussurro spaventata e anche Tanya sospira. Poi mi aiuta ad alzarmi da terra. <<L'importante è che tu stia bene.... Xenort a volte fa così, gli succede spesso>> dice e spalanco gli occhi <<Vuoi dire che ogni tanto fa così? Tanya, era una belva!>> esclamo preoccupata e lei annuisce. <<Non bisogna insistere e credo che tu lo abbia fatto.... Resterà nel bosco per un po' e quando tornerà si sarà calmato. Devi lasciare che si sfoghi da solo>> mi raccomanda ed annuisco. Ma io non posso sopportare l'idea che Xenort stia da solo nel bosco per molto tempo triste e arrabbiato.... Se mi parlasse so che potrei consolarlo. Lui però non me ne ha data la possibilità.
<<Ho paura Tanya, non è che Xenort si metterà nei guai adesso? Ha preso il suo arco e....>> Tanya mi interrompe <<È normale, fa spesso così. E tranquilla, se c'è una cosa che sa fare quella è badare a se stesso. Riuscirà a calmarsi da solo>> dice ed annuisco un po' insicura. <<Ora vieni con me, raccogliamo qualche frutto dagli alberi vicino al fiume.... Sono carichi oggi>> mi dice prendendomi sottobraccio, la seguo quasi costretta. Il sole è caldo oggi e gli uccellini cantano sonoramente. Scorgo Morgana dietro ad un albero che mi fissa quando usciamo dalla capanna, lei deve aver sentito le urla e si sarà di certo preoccupata. La guardo per qualche secondo senza dire nulla mentre Tanya mi trascina verso il fiume. <<Ciao Shine! Oggi non giochi con noi?>> tutti i bambini si trovano nel prato con la loro palla per giocare. Non so cosa dirgli, oggi avrei dovuto badare a loro ma sento di non farcela. Per fortuna Tanya risponde per me <<Shine non si sente tanto bene oggi.... Verrò io a giocare con voi un attimo più tardi>> dice e la ringrazio con lo sguardo <<Grazie sorellona>> commenta Giada sistemandosi il suo vestitino. <<Non stai bene Shine? Xenort ti ha trattata male?>> chiede la piccola Mélanie avvicinandosi a me. Oh sì Mélanie, mi ha trattata come una foto da scartare, mi ha lanciata nel cestino! <<No piccola tranquilla, è tutto a posto.... Domani giocherò con voi>> <<Ti voglio bene Shine>> <<Anche io piccola>>. Mélanie mi abbraccia chiudendo gli occhi e le accarezzo le trecce bionde morbide. Quando Ben la chiama lei corre verso i bambini e lui mi fa l'occhiolino da lontano. Quel ragazzino è davvero simpatico e soprattutto è un ottimo fratello. L'avrei voluto io un fratello così.
Tanya ed io abbiamo raccolto i frutti sugli alberi e la verdura nell'orto, poi abbiamo acceso un fuoco e abbiamo pranzato. <<Non le avevi mai mangiate le carote?>> mi chiede <<No>> ne addento una e sorrido <<Sono buone>> dico e lei annuisce. All'improvviso sentiamo abbaiare, è Argo che arriva di corsa saltando addosso alla mia amica. <<Argo! Bello, vieni qui!>> il cane la lecca e lei ride, se ne avessi la forza riderei anch'io. <<Scusa Tanya, mi è scappato.... Oh, ciao Shine!>> subito dopo è arrivato anche Jace, il padre di Tanya. Appena lo vede lei sorride <<Ciao papà>> <<Ciao cucciolotta>> i due si danno un bacio sulla guancia e sorrido per come lui l'ha chiamata. Forse avere un padre significa questo. Magari anche mio padre mi avrebbe chiamata "cucciolotta". <<Che state facendo? Avete mangiato?>> chiede ed io annuisco <<Sì papà. Sei andato a cacciare?>> domanda la figlia e lui sorride <<Sì certo, anche se nel bosco non ho visto Xenort.... A proposito, dov'è?>> chiede ed io spalanco gli occhi. <<Xenort non era nel bosco?>> domando spaventata e lui scuote la testa <<E allora dov'è?>> mi domando. <<Ma che è successo?>> chiede Jace <<Solita storia papà, Xenort è arrabbiato e se n'è andato>> risponde Tanya e lui scoppia a ridere. <<Oh, allora sarà andato al di là del fiume. Nel bosco c'è un ponte per superarlo, almeno lì sa di non essere disturbato.... Non preoccuparti Shine, ritornerà>>. Perché tutti sono sicuri che Xenort tornerà ma io no lo sono per niente? Sembrava così arrabbiato, forse è perché non sono abituata.... Ma era davvero infuriato.
È quasi sera e Tanya è andata a giocare con i bambini. Guildeon non si è fatto vivo e sinceramente non ho voglia di parlare anche con lui oggi. Ho già fatto abbastanza danni, non vorrei peggiorare la situazione. Tanya mi ha imprestato la colla e, per passare il tempo, riparo ai suoi errori. Sto cercando di risistemare l'animaletto di legno di Xenort, anche se è la prima volta che faccio una cosa del genere e mi sento un po' impedita. Quando è pronto lo appoggio sul comodino, spero che lo apprezzerà. Non volevo farlo arrabbiare, forse è che sono troppo curiosa. Mi fanno stare male questi suoi sbalzi d'umore, devo ammetterlo ma mi preoccupo tanto per lui. Mentre il sole sta tramontando odo dei passi, la porta che cigola e che si chiude. È arrivato....
<<Xenort>> sussurro e lo sento respirare. È fin troppo calmo per essere lui, ma so che è lui. Il suo respiro è affannato e profondo. Non ho nemmeno il coraggio di girarmi. <<Shine....>> ma poi sento la sua voce flebile e tremolante e mi giro all'istante. I suoi occhi sono rossi, gonfi.... E pieni di lacrime. Spalanco la bocca e lui abbassa la testa, come se si vergognasse. <<M-mi dispiace>> dice deglutendo e lo guardo attenta senza proferire parola. <<Ho perso la calma stamattina, mi dispiace tanto>> ripete con la testa bassa. Ora non è più arrabbiato, è triste. E mi fa tanta pena. <<Io....>> inizio una frase senza concluderla e poi sospiro. Mi avvicino al comodino e afferro il piccolo cavallo di legno che ho riparato e glielo consegno. Lui lo prende in mano e lo osserva a testa bassa. <<L'ho aggiustato.... Ci ho provato, non so se fosse così>> dico fredda e lui accenna un sorriso piegando il labbro all'insù. <<Sì, sì era così....>> sussurra posandolo sul mobiletto dietro di lui. Quando si gira non ho il coraggio di guardalo negli occhi, tuttavia è impossibile non guardarlo adesso. Xenort si avvicina e fa qualche passo, poi mi guarda confuso con gli occhi rossi e lucidi. <<Ma io.... Io ti ho trattata male. E tu....>> guardo a terra e poi ritorno sul suo sguardo <<Dispiace anche a me, ti ho fatto arrabbiare. E poi non ho fatto niente, ti ho solo riparato....>> mentre parlo le sue braccia mi circondano i fianchi, a rallentatore, come se non sapesse nemmeno lui che cosa stia facendo. E poi la sua mano si appoggia sulla mia testa per avvicinarmi al suo petto ed avvolgermi in un suo abbraccio. Chiudo gli occhi ormai colmi di lacrime e rimango zitta e immobile. <<Grazie>> sussurra e spalanco gli occhi. Mi ha appena ringraziata.... Xenort che mi ringrazia e che mi abbraccia? <<Xenort io.... Ero solo preoccupata per te. Lo sono ancora a dir la verità>> sussurro e lui annuisce dispiaciuto. <<Non devi preoccuparti per me.... Non mi arrabbierò più così, te lo prometto>> questa volta lo abbraccio io, perché ho avuto tanta paura che gli succedesse qualcosa. <<Ho sbagliato Shine....>> dice quando siamo ancora abbracciati <<È solo che.... Non ce la facevo più>> dice con la voce strozzata e gli accarezzo la schiena. <<Neanche io ce la facevo più.... Era uno strazio non sapere dove fossi andato>> ammetto e lui accenna un sorriso. <<Se mi sono arrabbiato non è stata colpa tua, tu sei l'unica che mi fa dimenticare tutti i miei problemi>> dice e sorrido <<Non importa Xen....ort>> aggiungo l'ultima parte del suo nome e Xenort sorride rendendo più vivo il suo sguardo. Quando sorride è meraviglioso....
VI PIACE? CHE SUCCEDERÀ?😍😂 #SHINORT?😏
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UN MONDO SCONOSCIUTO, UN MONDO PERDUTO
Fiksi Ilmiah"Anno 3029. La storia narra di guerre, massacri, bombe e distruzione, almeno, è quello che ci raccontano" "Non c'è uomo che sia innocente a questo mondo. Non c'è uomo che non sappia mentire, ingannare, rubare o uccidere. A volte uccidiamo e nemmeno...