~capitolo 22~

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La mela è appesa all'albero, dopo essere stata trapassata dalla freccia. <<Non ci credo>> Guildeon è rimasto ancora paralizzato da prima, credo che la freccia abbia sfiorato la sua mano. Solo un colpo di grande maestria avrebbe potuto centrare perfettamente la mela, o forse solamente tanta fortuna. Xenort esce allo scoperto dall'albero dietro il quale si era nascosto e, con sguardo fiero, si mette l'arco sulle spalle con la faretra piena di frecce. <<Allora? Non merito un applauso?>> dice avvicinandosi a noi, con passi lenti e decisi. Io rimango a bocca spalancata mentre Guildeon stringe il pugno mostrando un certa rabbia. <<Ancora tu>> mormora il biondo inspirando profondamente, Xenort gli rivolge un'occhiata di sfida. <<Sì, ancora io. Che cosa ci fate voi due qui.... nella foresta?>> domanda schiarendosi la voce, come per attirare l'attenzione. <<Noi....>> mi zittisco quando Guy sbatte un piede a terra <<Noi stavamo facendo una passeggiata tranquilla finché non sei arrivato tu e hai scagliato quell'inutile freccia! Avresti potuto colpirmi!>> grida e Xenort ridacchia sottovoce. Io rimango impassibile ed analizzo tutto ciò che si sta svolgendo intorno a me. <<Sì sì, avrei potuto..... ma non l'ho fatto>> afferma ridendo e scuoto la testa accennando un sorriso. Oggi è allegro? <<Cos'è tutta questa simpatia?>> Guildeon sottolinea quest'ultima parola. <<Ci hai interrotti! Stavo dicendo a Shine che....>> <<Sì sì, le stavi dicendo che avrei dovuto farle assaggiare prima le mele e bla bla bla.... E scusate se vi ho interrotti, volevo solo portare un po' di umorismo in questo "mortorio"!>> anche Xenort sottolinea l'ultima parola e Guy stringe i pugni arrabbiato più che mai. Forse è l'ora che io dica qualcosa <<Ok ok, calmiamoci tutti!>> affermo e i due stanno in silenzio non aspettandosi il mio intervento. <<Cos'è successo tra voi due? È da qualche giorno che siete strani, avete litigato?>> domando ingenuamente e subito Xenort scoppia a ridere. Guildeon lo minaccia con lo sguardo <<Hahaha, litigato! Credi che sprecherei il mio prezioso tempo a litigare con uno come lui?>> <<Senti chi parla!>> borbotta Guy con un espressione triste. <<Smettila Xenort, stai esagerando!>> esclamo mentre lui va a prendere la mela che ha trapassato. <<Io?>> pulisce la punta della freccia e morde la mela <<Mmm, buona!>> commenta, ma mi sta ascoltando?! <<Hey!>> esclamo di nuovo e lui si gira verso di me. Guildeon ha ancora i pugni serrati. <<Che c'è? Ora se volete vi lascio soli, così lui può flirtare quanto vuole>> afferma Xenort indignato. Ma che ha detto? <<Flirt che? Parla la mia lingua per favore!>> sbuffo e lui ride <<Tranquilla, capirai da sola>> mi dà fastidio il modo in cui si sta comportando ora. <<Beh allora vattene a fare il lupo solitario>> commenta Guildeon, Xenort si gira. <<Già, io non ho bisogno mica di voi....>> il suo sguardo è.... Mi fa terribilmente paura. Gli occhi neri sono ancora più neri (non so come sia possibile questa cosa) e le sue labbra carnose sono strette, quasi come se si stesse trattenendo per esplodere. <<Hai ragione, però quando eri soltanto uno stupido poppante e sei arrivato qui piangendo chiedendo dove fosse la mammina.... Lì avevi bisogno di noi, non è vero?>> Guy si avvicina a Xenort puntandogli lo sguardo negli occhi.... E lui stringe così forte il pugno che si sente il rumore delle nocche che scricchiolano. Lo sguardo di Guy è implacabile, mentre quello di Xenort è furioso, con gli occhi spalancati pieni di fuoco. So cosa succederà ora. Improvvisamente Xenort alza il braccio e con la mano stringe forte la maglia di Guildeon, avvicinandolo a sè. <<No, fermati!>> grido d'istinto mettendomi le mani davanti alla bocca. Dai miei occhi si potrà sicuramente leggere la paura, proprio come in quelli di Guildeon. Il silenzio del bosco rende tutta la scena ancora più con il fiato sospeso, ho paura per Guildeon e che Xenort compi un'azione del quale potrebbe pentirsene. Poi però quegli occhi neri cadono su di me e tutta quella rabbia in un attimo sembra trasformarsi in qualcos'altro. Non è tristezza, né felicità né inquietudine.... È vergogna. È amarezza. Xenort lascia Guildeon e lui chiude gli occhi tirando un sospiro di sollievo. Poi il ragazzo dagli occhi neri prende il suo arco e se ne va via senza voltarsi, ritornando sul sentiero che si disperde nella fitta foresta. <<Xenort! Non andartene!>> grido tentando di inseguirlo, Guy mi prende per un braccio e mi ferma. <<No Shine, lasciamo andare>> afferma <<Perché? No!>> urlo staccandomi dalla sua presa <<Fidati è meglio se lo lasci. Ora è arrabbiato e vuole stare da solo>> dice ed annuisco. Poi mi arrabbio però <<Sei tu che lo hai fatto infuriare! Tu che gli hai detto quelle cose!>> Guy non nega ed abbassa la testa <<Se l'è cercata.... Non sono certo stato io ad iniziare>> sussurra con uno sguardo triste. Scuoto la testa, questi due sono uno peggio dell'altro. Xenort infastidisce Guildeon, lo vedo, sembra che lo faccia apposta.... E Guy di certo non è da meno a farsi provocare. Beh, sono stufa di essere coinvolta nei problemi altrui, ne ho già tanti di miei. Sbuffo e me ne vado <<Shine! Aspetta!>> cammino sempre più veloce, non so nemmeno dove stia andando. <<Shine!>> Guildeon mi raggiunge con il fiatone <<Ti prego, fermati!>> esclama e mi blocco incrociando le braccia. <<Mi dispiace.... Volevo solo portarti nel bosco per stare un po' con te e poi è arrivato lui a rovinare tutto>> dice sincero. Arrossisco e lo guardo confusa <<E p-perché volevi restare un po' con me?>> riprendo le sue stesse parole, lui ride. <<Voglio conoscerti meglio, so poco di te>> afferma ed accenno un sorriso. <<M-ma tu.... Non dovevi trattarlo così!>> esclamo ritornando arrabbiata, Guy sospira. <<Ho sbagliato, è vero.... Ma tu non sai nulla di lui>> dice stringendo i pugni <<Allora raccontami, dimmi quello che non so>> sussurro curiosa. Guy sa cosa di Xenort che io non so.... questa è la mia occasione per capire che cosa nasconde sempre.
<<Sediamoci>> Guy mi porta fino a due grandi pietre appoggiate ai piedi di un albero, poi mi invita a sedermi. Lui è accanto a me e si frega continuamente le mani, è nervoso. <<Xenort ha un caratteraccio, è veramente una persona ingestibile>> fin lì c'ero arrivata anch'io, tuttavia io non mi permetterei mai di dire una cosa del genere. So che Xenort ha passato una vita difficile, come o forse peggio della mia. Lo capisco. <<Lo so Guy, ma bisogna avere pazienza con lui>> sentenzio e lui scoppia a ridere. <<Pazienza? E chi ha pazienza con lui? Io ho cercato di essere suo amico ma è impossibile! Si vuole allontanare da tutti e ha un istinto autodistruttivo>> afferma e scuoto la testa. Non sono d'accordo <<Lui è.... Lui ha paura di confessarsi con le altre persone, non vuole mostrare ciò che ha dentro>> sussurro timida e Guy spalanca gli occhi. <<Ah sì? E tu come fai a saperlo così bene? Lo consoci soltanto da un mese, neanche!>> esclama arrabbiato. <<Xenort è soltanto un antipatico menefreghista, ultimamente si sta comportando male anche con chi ha fatto sempre tutto per lui!>> grida sbattendo un pugno sulla pietra grigia. Mi mordo il labbro e sbatto gli occhi più volte prima di dire questo nome <<Morgana>> bisbiglio e Guy annuisce <<Già, lei. L'altro giorno ho sentito urlare Morgana e Xenort nella sua capanna! Lui la stava insultando e le diceva che doveva vergognarsi! Non può fare così con la persona che l'ha cresciuto e che gli ha dato tutto!>>. In questo momento Guildeon pare in preda alle critiche, come se per un attimo avesse dimenticato definitivamente il rapporto di amicizia con Xenort e passasse all'attacco per affondarlo. Forse anche per Xenort ora è così, ma perché? Che è successo tra i due? <<Aspetta, hai detto che li hai sentiti urlare?>> domando confusa <<Sì, l'altro giorno. In questo ultimo periodo Xenort se la prende con tutti, con Morgana non ne parliamo. Non so che gli stia succedendo>> io lo so cosa sta succedendo invece. Sono io. È colpa mia. Sicuramente Xenort se l'è presa con Morgana per ciò che mi ha detto l'altro giorno ed è andato da lei per sgridarla. Un ragazzo che sgrida una donna, questa sì che è una novità. Pertanto, Guy non sa quanto Morgana sia stata crudele con me da quando sono qui, Xenort mi ha soltanto difeso. E lo apprezzo. <<Beh, possiamo cambiare argomento?>> chiedo stufa. Non voglio continuare a "sparlare" di Xenort con Guildeon. Ha detto che vuole conoscermi meglio, bene, è ora che noi due parliamo un po'.
<<Raccontami qualcosa di te>> mi dice ritornando improvvisamente più felice. Annuisco e inizio a parlare. <<Non c'è molto da dire.... Ho vissuto rinchiusa fra quattro mura per tutta la vita e ora mi sento improvvisamente libera. Anche se Xenort dice che la libertà non esiste>> è incredibile come ad ogni discorso riusciamo sempre a parlare di Xenort. Neanche a farlo apposta. <<Lascialo dire, non sa nemmeno che cos'è la libertà quello. È continuamente tormentato da pensieri oscuri e contorti, è ovvio che per lui non esiste la libertà! Mai noi siamo liberi, su continua!>> mi sorride e vado avanti. <<Beh, mia madre mi ha cresciuta fin da piccola con uno spirito ribelle. A volte non seguivamo le regole come tutti gli altri, a noi piaceva distinguerci e voler pensare che la vita non fosse soltanto quella. Sono certa che mia madre era a conoscenza dell'esistenza del mondo "esterno".... Lei mi ha insegnato tante cose, tante parole che quelli come me nel mio mondo non conoscono.... E soprattutto mi ha trasmesso la passione per la lettura>> sorrido <<Ah, proprio come Xenort!>> esclama Guildeon quasi in automatico, poi abbassa la testa e si schiarisce la voce. Ma allora è vero, Xenort ormai si trova in ogni nostro discorso! <<Comunque, sono riuscita a scappare dal mio mondo anche so ho dovuto lasciare lì i miei amici.... O meglio, il mio unico amico, Landon. E anche la mia piccola robottina mi manca tanto>> dico malinconica e Guy mi appoggia un braccio sulla spalla. <<Parlami di loro, sempre se vuoi>> mi accarezza la guancia con un dito per farmi ritornare il sorriso ed annuisco. <<Beh, vediamo....>> gli racconto alcuni episodi della mia vita nei quali Ruby e Landon hanno dimostrato quanto mi volessero bene. <<....E anche se è un robot io le voglio un mondo di bene.... Ruby è stata come una madre per me e lo sarà sempre, anche se è una macchina e non può provare veri sentimenti>> sussurro un po' imbarazzata e Guy mi sorride. <<Quando parli di lei ti si illuminano gli occhi.... Io non so come sia un robot e nemmeno so immaginarmelo, ma so che Ruby è speciale. Lo capisco da come ne parli>> sussurra spostandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio. Parlare con lui è stato quasi come una liberazione. Ora mi sento decisamente meglio. È come se mi fossi svuotata, mi sento più leggera. <<Sai Guy, mi ricordi tanto Landon....>> bisbiglio e lui mi guarda negli occhi. I suoi occhi sono verdi quasi tendenti al giallo, sono davvero curiosi. <<Davvero?>> ride ed annuisco sorridendo. <<Sei spontaneo, simpatico, hai carisma.... E soprattutto mi fai sentire meglio ogni volta che parlo con te>> Guildeon arrossisce un poco e tenta di nascondersi <<Beh.... Mi piacerebbe conoscere questo Landon. Probabilmente andremmo molto d'accordo!>> afferma e rido. <<Oh sì, ne sono sicura! E sono anche sicura che Landon non sopporterebbe Xenort!>> ed eccolo di nuovo nei miei pensieri. Nelle mie parole, nelle mie azioni. Il ragazzo dagli occhi neri si è infiltrato in ogni parte di me ormai.
<<Ora che ne dici se torniamo sulla strada di casa? È quasi ora di pranzo ormai>> <<Sì, d'accordo>> affermo alzandomi dalla pietra. <<Però intanto mi racconti qualcosa di te?>> domando sorridendogli <<Sì, certo>> mi appoggia un braccio sulla spalla e cominciamo a camminare. Il sentiero nel bosco si fa sempre più luminoso man mano che ci avviciniamo alle praterie del villaggio e l'odore di muschio si sente sempre meno. Stiamo quasi per arrivare presumo, sento le urla dei bambini che giocano e sorrido. <<....mia sorella è riservata e non esce molto di casa. Preferisce lavorare a maglia tutto il giorno piuttosto che andare nel bosco. E chi la capisce quella! Però lei ed io siamo molto uniti, abbiamo soltanto un anno si differenza!>> Guildeon mi continua a parlare e lo ascolto in concomitanza ai pensieri che mi turbano. Dove sarà Xenort adesso? Si sarà nascosto nel bosco come fa sempre? Oppure sarà alla capanna a rimuginare? L'unica cosa certa è che si è offeso alle parole di Guildeon. E Xenort offeso.... non l'ho mai visto prima d'ora. Devo dire che la faccenda mi mette molta inquietudine. Usciamo finalmente dal bosco, Gulldeon mi tiene sempre il braccio sulla spalla e sorrido alle sue battute incentrate sulle persone del villaggio. Credo che ormai il nostro hobby preferito sarà trovare un soprannome ridicolo a ciascuna persona che vive qui, sicuramente così tutti mi odieranno ancora di più ma mi divertirò il doppio. <<Dovremmo scrivere su un foglio tutti i soprannomi, così tra qualche anno lo leggeremo e ci faremo due risate>> commenta Guildeon e ridacchio. <<Hai ragione, forse dovremmo....>> i miei passi si bloccano quando raggiungiamo i pressi del fiume. Sotto l'albero più vicino alla riva sosta il ragazzo dagli occhi neri, solo da lontano riesco a percepire la sua rabbia e la sua malinconia. <<È lui>> penso, ma in realtà l'ho detto e quindi arrossisco. <<Sì....>> Guildeon non sembra volere esporsi più di tanto <<Dai, vieni con me. Vorrei presentarti la mia famiglia>> dice cercando di afferrare la mia mano, la tiro via in tempo per potermi girare ancora verso la scena malinconica. Xenort è seduto sotto quell'albero con lo sguardo rivolto verso il fiume, e chissà da quanto tempo sta lì.... <<Non vorrai mica andarci!>> mi dice <<Quello è il posto dove va di solito quando è triste. Sì, lo conosco abbastanza per dirlo>> afferma e rimango zitta. <<Se fossi in te mi terrei alla larga, fa delle stragi se qualcuno lo disturba in questi momen....>> non mi importa, strage i non strage io ora parlerò con lui, che lui lo voglia o no. <<Shine, ti prego non....>> <<Aspettami qui, ti prometto che dopo verrò con te. Voglio solo parlargli>> dico sicura di me e continuo a camminare. So che sto andando incontro alla morte, stranamente non ho la minima paura. Cammino a pugni serrati con lo sguardo fisso su di lui, testa alta e passi accelerati man mano che mi avvicino. <<Hey>> la mia voce esce spontanea disturbando i pensieri di quel ragazzo oscuro tanto tormentato. E quando lui si gira, beh.... Credo proprio che la mia ora sia arrivata....
VI PIACE? SCUSATE IL RITARDO!😏❤️

UN MONDO SCONOSCIUTO, UN MONDO PERDUTODove le storie prendono vita. Scoprilo ora