~capitolo 19~

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<<Allora bambini, che cosa....>>. Badare ai bambini non sarà così male. Sono bravi e gentili, subito che faticherò ad occuparmi di loro. Ma, appena Xenort se ne va.... <<Evviva! Giochiamo tutti con Shine!>> urlano e ogni bambino inizia a correre da una parte diversa. Scherzavo, mi faranno diventare matta. <<Bambini fermatevi! Bambini? Venite qui vi prego!>> li imploro ma loro continuano a correre per tutto il prato. Sono passati soltanto due minuti e sto impazzendo. Tuttavia se Xenort mi ha affidato questo lavoro significa che sa che io posso riuscirci. Non devo deluderlo, ricorda Shine, devi far vedere a tutto il villaggio quanto vali.
Set e Malcom, suo fratello, stacco correndo al fiume. Non posso permettere che si avvicinino alla riva, potrebbero caderci dentro. <<Fermiiii!>> grido correndo più veloce di un fulmine. I due bambini si sporgono per raccogliere i sassi nell'acqua e, appena mi avvicino a loro, li acchiappo prendendoli in braccio ed entrambi si mettono a ridere. <<Non è divertente, potevate farvi male!>> li sgrido riportandoli nel prato <<Scusa Shine.... Non lo faremo più>> dice Set dispiaciuto e poi i due fratelli si siedono a terra, da bravi. <<Bene.... Ora che siamo tutti qui....>> e quando mi giro scopro che sta succedendo una catastrofe. Giada e Vlad sono in cima ad un albero stanno saltando giù, Ben sta lanciando il pallone contro alcune capanne e Mélanie sta giocando con un coltello che ha trovato per terra. <<Noooo!>> mi precipito verso la piccola dalle trecce bionde e le levo il coltello di mano, poi lo lancio via. <<Mélanie, va a sederti con loro!>> le ordino e lei annuisce, poi saltellando si avvicina verso i due fratelli. <<Giada, Vlad, fermatevi!>> urlo scattando sotto l'albero dal quale si vogliono buttare. <<Uno, due, tre!!!>> appena i due bambini saltano mi metto sotto per prenderli al volo, tuttavia più che prenderli mi faccio schiacciare da loro e cado a terra. <<Siii! Atterraggio perfetto!>> esclama Giada che è sopra di me <<Shine è morbida!>> dice Vlad alzandosi in piedi e ridendo. <<B-bambini, a-andate a sedervi>> mi rimetto seduta con la testa che gira un po'.... Non pensavo sarebbe stato così difficile! <<Ahi>> mi accarezzo il braccio, certo che due bambini caduti dal cielo non sono così leggeri! In seguito mi rialzo e corro da tutti quei biricchini che mi aspettano. Per fortuna Ben ha finito di tirare calci al pallone ed è venuto a sedersi con gli altri. <<Ben, se vuoi giocare a palla non farlo vicino alle case! Potresti rompere qualche finestra!>> lo sgrido <<Scusa Shine.... Non lo faccio più>> sussurra posando il pallone marrone a terra. Finalmente tutti sembrano ascoltarmi, i bambini sono seduti in cerchio ed io mi metto insieme a loro. <<Shine, perché non ci insegni qualche gioco?>> chiede Vlad <<Beh, veramente....>> <<Sì Shine, insegnacelo!>> la piccola Mélanie, che è vicino a me, mi abbraccia come fa sempre e sorrido. <<Scusala Shine, mia sorella è un po' appiccicosa a volte>> afferma Ben <<Zitto tu!>> borbotta la bambina. <<Io veramente non conosco molti giochi.... Dovreste insegnarmeli voi>> ammetto e tutti i bambini sorridono. <<Ci sono! So anche gioco giocare!>> esclama Giada alzandosi in piedi. <<Stai pensando a quello che penso io?>> chiede Malcom e la bambina dai capelli scuri annuisce. <<Ruba bandiera!>> esclamano Set e Ben. <<Ruba che?>> domando confusa <<Ruba bandiera>> sussurra Mélanie <<Però ci serve una bandiera>> aggiunge con la sua vocina. <<Shine, ce l'hai un fazzoletto?>> chiede Ben <<Perché? Devi soffiarti il naso?>> <<No, per la bandiera!>> afferma Giada e tutti si mettono a ridere. Io compresa, anche se sono arrossita per l'imbarazzo. Odio ammetterlo ma questi bambini sanno più cose di me.
<<Vado a prenderlo, nella capanna ne troverò uno di sicuro>> corro verso casa e cerco di fare in fretta per non lasciare quelle pesti da sole. So che sarebbero capaci di scappare ancora, soltanto per farmi uno scherzo. Ma sono bambini, è giusto che siano così vivaci. Subito trovo dei fazzoletti di stoffa nel cassetto del comodino e corro di nuovo in fondo al villaggio, nel grande prato dove i bambini stranamente mi attendono seduti. <<Eccola! La bandiera!>> dico e tutti saltano in piedi felici <<Perfetta! Ora ti insegnamo come si fa! Siediti>> esclama Giada e faccio come mi dice. I bambini con una breve dimostrazione pratica mi spiegano come si svolge il gioco e devo dire che non è poi così difficile. Solo questione d'abitudine. <<Ok ok, ora credo di aver capito.... Facciamo due squadre>> prendo il fazzoletto in mano e tutti i bambini si schierano davanti a me, pronti per essere scelti. <<Allora, i capitani sono.... Ben e Set!>> esclamo e i due ragazzini si fanno avanti più decisi che mai. <<Vincerò io!>> <<No io!>> ed ecco che iniziano a litigare <<Bambini, è soltanto un gioco! Vincerà chi se lo merita>> affermo e i due continuano a lanciarsi sguardi di sfida. <<Ora scegliete i componenti della vostra squadra>> dico <<Inizia il più grande>> dice Ben e Set gli fa la linguaccia. <<Scelgo Malcom>> afferma <<No, lo volevo io! Allora io scelgo Vlad!>> esclama Set arrabbiato per non avere il fratello in squadra con lui. <<E io scelgo Giada!>> dice Ben lasciando Mélanie con Set. La piccola sembra offesa perché il fratello non l'ha scelta. <<Ben sei cattivo! Io volevo stare con te!>> grida <<Ma Giada è più forte di te! Tu sei piccola!>> le dice e lei incrocia le braccia. <<Shine, Ben dice che sono scarsa!>> Mélanie viene da me a lamentarsi <<Tranquilla piccola, ora gli farai vedere che noi ragazze siamo più forti di qualsiasi ragazzo. Ora giochi?>> le accarezzo le trecce bionde e lei annuisce raggiungendo la sua squadra. <<Ok, bene! Ora ognuno scelga il proprio numero>> esclamo e ogni squadra si riunisce per decidere. Dopodiché i bambini si schierano in due file, una di fronte all'altra. <<Siete pronti?>> chiedo e tutti esclamano <<Siiii!>>. Solo ora vedo come si solo schierate le due squadre, le coppie che si affronteranno sono Vlad-Giada, Set-Malcom e infine Ben-Mélanie. Sono sicura che Mélanie darà del filo da torcere a suo fratello, anche se è più piccola. Ad ogni coppia è affidato un numero, io chiamo un numero ogni volta e i due bambini devono correre verso di me e prendere la bandiera. Chi prende la bandiera e la porta per primo dalla sua squadra vince. <<Partono i numeri.... >> tutti i bambini mi guardano attenti, i maschi corrono sul posto e le femmine sorridono concentrate sulla bandiera che sventola al vento. <<3!>> Vlad e Giada partono in corsa, il bambino arriva per primo ma Giada, che è più furba, aspetta che ritorni indietro per rubargli la bandiera. È così Giada porta a casa il punto. <<Siiii! Visto che è forte?>> rinfaccia Ben alla squadra avversaria, Set incrocia le braccia. <<E ora partono i numeri.... 2!>> dopo il secondo round disputato dai due fratelli, Set ne esce vittorioso ed esulta insieme alla sua squadra. <<Bene, ora siete pari. Questo sarà il round decisivo>> mi sto divertendo tantissimo, i bambini prendono sul serio qualsiasi gioco come se fosse una questione di vita o di morte. Li ammiro tanto perché io da piccola non ero così, come non lo era nessuno nel mio mondo. Non eravamo abituati a lottare fino in fondo, dovevamo solamente sottostare alle regole senza fiatare. Non c'erano giochi o gare, soltanto regole rigide uguali per tutti. Nessuno vinceva o perdeva. Nessuno aveva un motivo per vincere e nulla da perdere.
I bambini mi guardano impazienti con gli occhi fissi sulla bandiera. <<E ora partono i numeri.... 1!>> la sfida decisiva tra Ben e Mélanie ha inizio. La bambina corre quasi saltellando sui suoi piccoli piedini, mentre il fratello sfreccia come una scheggia a prendere la bandiera. La piccola si ferma quando vede che il fratello sta per vincere e le vengono le lacrime agli occhi. <<Dai Mélanie, forza! Ce la puoi fare!>> la incito e, grazie alle mie parole, riacquisisce sicurezza ed insegue il fratello. Ad un certo punto Ben scivola sulla terra e cade a terra, lasciando il fazzoletto. Mélanie ne approfitta per rubarlo e, senza pensarci due volte, corre dalla sua squadra che la acclama da vincitrice. <<Siiii! Brava Mélanie!>> affermano Set e Vlad sollevandola in aria, lei sorride. Tutti gli altri bambini battono le mani, me compresa. Tutti tranne.... <<Ben!>> vado verso di lui quando mi accorgo che non si rialza da terra. <<Ben ti sei fatto male?>> domando preoccupata abbassandomi, lui scuote la testa e sorride. Subito tiro un sospiro di sollievo. <<Tranquilla, sono caduto apposta....>> Ben guarda la sorella che sembra felice <<Per farla vincere. È questo che devono fare i fratelli più grandi>> dice e gli scompiglio i capelli sorridendo. <<Sei davvero un ragazzino leale, lo sai?>> gli do una mano per aiutarlo ad alzarsi e lui la afferra. Poi si pulisce i pantaloni sporchi di terra <<Grazie. E tu sei la ragazza più simpatica che conosca>> mi dice ed arrossisco. Sono sicura che un giorno Ben sarà uno splendido ragazzo amato da tutti. È così generoso e gentile, è un bambino coraggioso e soprattutto protegge sempre sua sorella. Lo ammiro davvero tanto.
Dopo aver corso così tanto noto che i bambini sono stanchi ma contenti. <<Che ne dite se adesso vi racconto una storia?>> chiedo <<Siii! Ti prego!>> in implora Giada e sorrido. <<Va bene!>> esclamano Malcom e Set. <<Solo se racconti una storia fantastica>> commenta Vlad. Ben tiene sulle sue gambe la piccola Mélanie che pare molto stanca. <<Vai Shine, inizia la storia>> sbadiglia la piccola sorridendomi. <<C'era una volta una principessa di nome Anastasia che viveva in un regno fatato, dove draghi e creature fantastiche volavano nel cielo....>> durante la storia tutti i bambini stanno attenti e non si perdono il minimo dettaglio. A volte qualcuno mi fa persino delle domande interrompendomi e con piacere tento di rispondergli. <<Shine, ma perché il principe non è scappato via? Il mostro cattivo non gli faceva paura?>> chiede Giada e le rispondo <<Ovvio che gli faceva paura. Però lui doveva salvare la principessa e non poteva lasciarla lì>> le dico. <<E perché il principe doveva a tutti i costi salvarla? Ce ne sono tante di principesse nel mondo!>> afferma Vlad e scoppio a ridere insieme a tutti i bambini. <<Beh vedi hai ragione, di principesse ce ne sono tante.... Ma nessuna era come lei e il principe lo sapeva. Lei era diversa da tutte le altre che il principe avesse incontrato nella sua vita, lo faceva ridere, lo faceva divertire, lei era l'unica che riuscisse a far battere il suo cuore. Lui la amava e per questo fece di tutto per salvarla>> Giada in questo momento ha gli occhi a cuoricino mentre i bambini non aspettano altro di sentire il combattimento tra il principe e il mostro. <<E dopo aver sconfitto il mostro, il principe sposò la principessa nel suo castello, e tutti vissero felici e contenti!>> tutti mi applaudono ed esultano dalla gioia e io mi sento la persona più realizzata sulla faccia della terra. <<Brava Shine! È la storia più bella di sempre!>> commenta Giada quasi commossa <<Siiii! Anche io voglio sconfiggere un mostro!>> Malcom e Set recitano la scena del principe e del mostro e tutti scoppiamo a ridere. <<Allora ti è piaciuta la storia Mélanie? Mélanie?>> Ben parla alla sua sorellina ma lei è caduta nel mondo dei sogni. Si vedeva già da prima che era stanca. <<Sta dormendo? Ma allora la mia storia era noiosa!>> affermo e tutti ridono <<No, è che Mélanie dorme sempre>> commenta Vlad. <<Shine, mettiamola sotto l'albero.... Così sta all'ombra>> dice Ben <<Ok>> prendo delicatamente in braccio Mélanie e la porto sotto l'albero più vicino, poi la appoggio sull'erba soffice e le faccio una carezza. È così dolce questa bimba e così innocente.... mi fa tanta tenerezza. <<Shine, giochiamo a palla!>> <<Ok, arrivo!>> esclamo correndo verso i bambini. Set mi lancia la palla e la afferro al volo, poi do un'ultima occhiata a Mélanie per vedere se sta ancora dormendo. Aspettate un attimo.... Ma Mélanie non c'è.... Che cosa?! <<Bambini aspettate!>> esclamo correndo sotto l'albero, Mélanie è sparita nel nulla. <<Ben, dov'è tua sorella?!>> chiedo preoccupata e lui apre le braccia per dire che non lo sa <<Stava dormendo, non può essere scappata>> dice Giada. Ed ecco che mi assalgono i sensi di colpa, la paura di aver preso una bambina, il timore che tutti mi giudichino come un'irresponsabile.... Mi lascio cadere con le ginocchia a terra e mi metto le mani nei capelli. <<Shine, dobbiamo cercarla, non può essere andata lontano!>> afferma Ben <<Dai, ti aiutiamo noi!>> dice Set <<Non capite, è colpa mia!>> mi alzo in piedi sospirando. <<Ora Xenort arriverà e....>> cammino all'indietro e vado a sbattere contro qualcosa, o meglio, qualcuno. E chi se non Xenort?! <<Shine? Tutto bene?>> <<Ciaoooo, tutto bene e tu?!>> dico urlando e fingo di sorridere, poi lui mi guarda confuso ed inizio nuovamente a disperarmi. <<Hey, ma che è successo?>> domanda non capendo, i bambini stanno tutti in silenzio con la testa bassa <<Mélanie, I-io.... L'ho persa>> dico <<Come sarebbe a dire che l'hai persa?! Shine, dimmi che questo è uno scherzo altrimenti....>> Xenort mi guarda minaccioso ed abbasso la testa. <<Non è colpa sua, mia sorella stava dormendo e quando ci siamo girati non c'era più! In un secondo non può essersi svegliata e scappata via!>> Xenort guarda Ben che coraggioso ha osato rispondergli. <<Non mi importa come, Shine ti avevo detto che ne eri responsabile! Ora se le succede qualcosa....>> lo interrompo <<Ti prego Xenort, non è stata colpa mia! Aiutami a trovarla!>> dico con le lacrime agli occhi e lui annuisce guardando tutti i bambini intorno a me. <<Vieni con me>> mi prende per il polso e mi tira più lontano per parlarmi. <<Hey!>> mi lamento staccandomi da lui. Xenort mi guarda con i suoi occhi neri e sembra quasi volermi fulminare con il suo sguardo. <<Come cavolo ti è venuto in mente di lasciare una bambina sotto un albero a dormire e nemmeno controllarla?!>> mi urla e trattengo le lacrime <<T-ti ho già detto che non è colpa mia! Sono bastati due secondi in cui mi sono girata e lei è spartita!>> esclamo innervosita e lui mi guarda pensieroso. <<Xenort mi devi credere, è scomparsa nel nulla! È impossibile!>> affermo e lui annuisce. <<Ti credo.... Però ora aspettami qui. Andrò a cercarla nel bosco>> mi dice <<No fermo! Se la cerchiamo in due forse....>> <<Mi rallenteresti e basta! Hai già fatto abbastanza per oggi, non credi?>> dice ed abbasso la testa sconfitta. Ho già fatto abbastanza.... Significa che è meglio che me ne vada piuttosto che combinare altri guai. <<Ora controlla gli altri, io vado a cercarla. Ci vediamo dopo>> mi dice e se ne va ancora nel bosco. Spero solo che la ritrovi, non posso averla persa così. Non può una bambina che dorme svegliarsi e scappare in due secondi. Qui c'è qualcos'altro sotto....
VI PIACE? SECONDO VOI CHE COS'È SUCCESSO?

UN MONDO SCONOSCIUTO, UN MONDO PERDUTODove le storie prendono vita. Scoprilo ora