Io e lei sorridevamo sempre quando eravamo insieme. Unite dalla stesso spirito competitivo e dallo stesso affetto. Eravamo una cosa sola fino a poco tempo fa, quando mi hanno separata da lei.
Mia madre sorride nella foto e, osservandola, mi viene in mente la sua risata. Ridevo sempre dopo di lei, perché il suo modo di ridere era buffo. Ma era anche la miglior melodia che potessi sentire a quel tempo. Prima mi sembrava tutto così facile, così normale.... E ora perfino la normalità è diventata troppo normale, tanto da essere strana. So che non mi capirete ma sono alquanto confusa. Io non riesco a capire il senso di questo mondo. Il cielo sopra di me è sempre azzurro, con il sole, non cambia mai. E la notte? E chi l'ha mai vista la notte? So soltanto che quando i miei occhi si chiudono tutto diventa nero.... E poi non ci è consentito sapere altro. Ma chi è che decide che cosa dobbiamo sapere e cosa no? Chi è che sta sopra a tutti?
Mi manca mia madre, mi mancano le sue parole, i suoi gesti, le sue cure e le sue attenzioni. È da ormai tre anni che vivo senza di lei.... E da quel giorno non l'ho più vista. Spero solo che stia bene e che ogni tanto mi pensi.... Ma che dico, da come la conosco lei mi penserà sempre. Ero tutto per lei e lei era tutto per me.
<<Shine? Tra poco devi andare a cena>> mi dice Ruby che sta ripiegando i miei vestiti nell'armadio, sorrido. È stata Ruby a farmi da madre in questi anni. Anche se è un robot, anche se non è una persona reale. Io le voglio bene. <<Sono quasi pronta>> do un'ultima occhiata alla foto e con un comando faccio aprire il cassetto per riporla dentro. Mi manca pettinare i capelli di mia madre, lo facevo sempre e a volte glieli annodavo tutti. I suoi capelli dorati, proprio come i miei. Era una donna così forte, so che ne ha dovute passare tante. Non ho mai conosciuto mio padre, in fondo in questo mondo non c'è spazio per l'amore o la famiglia. È solo un continuo riprodursi, con lo scopo di far avanzare la specie umana per più tempo possibile e nel miglior modo. Mamma non mi ha mai parlato di mio padre, non so né come si chiami né come sia fatto.... So solo che lei provava un minimo di sentimenti per lui, in fondo gli voleva bene. Cosa che per lui non sembrava lo stesso. Ci ha abbandonate. È sparito e non si è più fatto vedere. Forse è per questo che mia madre non me ne ha mai voluto parlare.
<<Shine mancano cinque minuti! Indossa la tua tuta e il bracciale!>> mi ordina Ruby, distogliendomi dai miei pensieri <<Sì padrona!>> dico in modo ironico, Ruby inizia a scuotere le braccine metalliche. <<Non scherzare, lo sai che gli orari vanno rispettati! Non vorrei mai vederci nei guai signorina!>> esclama e i suoi occhi diventano rossi, sorrido ed entro nell'armadio per cambiarmi. Dopo due secondi la mia tuta grigia attillata è sulla mia pelle. <<Lo so che ci tieni a me Ruby.... È per questo che ti preoccupi>> <<Sto solo svolgendo il mio lavoro>> ripete e scoppio a ridere. <<Non mentirmi>> <<Noi robot non proviamo sentimenti! E comunque sì, sei una figlia per me!>> dice e sorrido a trentadue denti. È vero che i robot non possono provare sentimenti.... ma Ruby è diversa da ogni altro robot. Lei è speciale. <<Sono pronta, ci vediamo tra qualche ora>> la saluto <<A dopo Shine, e non fare tardi mi raccomando!>> <<D'accordo mamma!>> la prendo in giro e quando la porta si apre la sento ancora borbottare. Ridacchio perché è troppo divertente.
Ed è di nuovo la stessa storia, come tutti i giorni. Il corridoio dai muri bianchi si riempie di gente e il cielo, sebbene sia già sera, è ancora azzurro e il sole di un colore rossastro. Come tutte le sere, che noia. Mi avvicino alla stanza di Landon che è ancora chiusa, stranamente oggi è lui quello in ritardo. <<Scusa Shine, Kyz mi ha fatto la solita ramanzina>> esce parlandomi, sapendo già che sono lì ad aspettarlo. Sorrido <<Sai che c'è, io Kyz e Ruby li vedrei bene insieme>> <<È quello che dico anch'io! Possiamo chiuderli in una stanza da soli?>> scoppio a ridere e gli appoggio un braccio sulla spalla, lui sorride. Kyz è il "migliore amico" di Landon, è premuroso e a volte un po' assillante, un po' come Ruby.... anche se lui è molto peggio!
<<Come stai?>> mi chiede mentre ci stiamo recando in mensa. Vedo i ragazzi che camminano in fila in modo ordinato, nessuno sgarra di un passo. E poi ci siamo io e Landon che ciondoliamo da un lato della strada all'altro. <<Ragazzi, bene in fila!>> un robot con una specie di spada laser in mano ci sgrida, io sbuffo. <<Ma che modi!>> sussurro, Landon mi tira una gomitata e sorrido <<Occhio che poi offendi i suoi sentimenti!>> <<Che battuta Landon, che battuta!>> esclamo e scoppiamo a ridere entrambi. <<Comunque sto come al solito e soprattutto mi annoio come al solito>> sbuffo <<Lo so.... Dobbiamo continuare così ancora per tre anni e poi sarà tutto diverso>>. Intanto ci avviciniamo alla macchinetta per prendere il cibo. <<Credi che fra tre anni le cose saranno diverse? Solo perché saremo adulti e avremo finito la scuola?>> domando ridendo perché io non ci credo neanche un po' <<Sì, lo credo.... Gli adulti non sono obbligati a seguire tutte queste inutili regole>> Landon preme un tasto e dalla macchinetta escono due piccoli sacchettini, uno per me e uno per lui. <<Lo dici tu.... Io mia madre non la vedo da anni, chissà cosa le staranno facendo fare>> sospiro <<Beh, non penso che ci possa essere una cosa peggiore di questa.... È tutto così monotono! Se non ci fossi tu a farmi ridere un po' non so che farei!>> esclama e scoppio a ridere, poi lo abbraccio. <<Comunque non credo che sarà meglio fra tre anni.... Ci obbligheranno ad "accoppiarci" con qualcuno e dovremo eseguire un sacco di altri ordini senza poterci ribellare.... Io voglio solo essere libera>> sospiro camminando verso il tavolo con Landon. <<Lo so Shine, anche per me è così.... Ma non sarà poi così male. In fondo noi umani siamo nati per questo>> mi blocco all'istante, non ci posso credere che lo abbia detto. <<Per cosa Landon, per riprodursi e fare le marionette di qualcuno? Eh? Per imparare informazioni inutili e farci comandare? Siamo davvero fatti per questo?>> esclamo, forse un po' troppo forte perché attiro l'attenzione di molta gente. Ma che dico, l'attenzione di tutti. <<Shine, ci stanno guardando tutti....>> il mio istinto mi dice di urlare e fare una strage ma il mio cervello mi dice di stare zitta e andare a sedermi. Seguo il mio cervello e mi siedo sui cuscini volanti con Landon. <<Non volevo farti arrabbiare>> sussurra mentre gli altri mormorano intorno a noi <<Non è per questo.... È solo che è snervante stare qui>> sospiro e lui mette la mano sulla mia, lo guardo negli occhi. I suoi occhi sono così dolci <<Dobbiamo guardare il lato positivo di ogni cosa.... Ad esempio guarda quei due che stanno litigando! Hahaha>> Landon si gira e indica dietro di me. Quando mi volto osservo Ruby e Kyz che litigano e si tirano le loro braccia di ferro in testa a vicenda. È davvero uno spettacolo comico. <<Io l'ho detto che quei due sono fatti l'uno per l'altra, hahaha!>> scoppiamo a ridere mentre continuano a discutere.
E poi, il mio sguardo è catturato da altro. Mentre tutti ridono per la scena comica il volume della risate si abbassa nella mia testa. E vedo solo lui, con quegli occhi neri e quello sguardo penetrante che si osserva intorno. E poi guarda me. E io sposto immediatamente lo sguardo, anche perché rimane parecchio a fissarmi. La sua espressione è concentrata, pensierosa e arrabbiata allo stesso tempo. Non riesco a capire che cosa stia pensando.... È un mistero per me quel ragazzo. <<Shine, ci sei? Non hai visto che.... Aspetta, non dirmi che stai guardando di nuovo quello....>> sospira ridacchiando e io arrossisco. <<Shine? Ma ci sei?>> <<S-sì, sì che ci sono>> sbotto guardando ancora quel ragazzo. Per un attimo ho pensato di
andarmene subito appena l'ho visto.... Dopo averci litigato ho promesso a Landon che non gli avrei più parlato ma.... Non so perché, quel ragazzo ha qualcosa di diverso dagli altri. E io devo scoprire cosa. Anche se è vestito come noi e sembra uno di noi. Lui è diverso.
<<Non dirmi che vuoi andare a parlarci! No, non dirmelo!>> dice Landon quasi sbraitando, io scoppio a ridere. <<Mi incuriosisce.... Ma tu lo conosci, sai come si chiama!>> esclamo voltandomi di nuovo verso di lui. <<Non lo sa nessuno come si chiama.... Nessuno glielo ha mai chiesto>> <<Non ha amici lui?>> chiedo e Landon scuote la testa ridendo. <<Amici? Lui? Non hai visto quanto è scorbutico? Devi starci alla larga, e poi non avevi detto che non volevi più vederlo?!>> Landon mi fa un sorrisetto e nascondo un sorriso sotto un espressione seria. <<Sì ma.... un'eccezione posso farla>> mi alzo decisa dal tavolo con il mio pranzo in mano. <<Aspettami qui, torno subito>> Landon sbuffa e sospira allo stesso tempo e cammino decisa verso quel ragazzo. È seduto da solo e.... un po' mi fa pena. È possibile che non abbia amici? Sì, visto che è così antipatico.... Eppure in fondo, ma proprio in fondo, mi sembra un bravo ragazzo.
<<Hey!>> esclamo per fare la simpatica e mi siedo di fronte a lui sul cuscino volante. Il ragazzo mi guarda e poi sbuffa, senza rispondere. <<Puoi salutare o sprechi troppe energie?>> gli chiedo aprendo il mio sacchetto e tirando fuori la pastiglietta di vitamine, lui ride e si volta dall'altra parte. Ma.... che maleducato! <<Hey!>> esclamo sbattendo una mano sul tavolo, lui sussulta e poi rotea gli occhi. <<Che vuoi ragazzina?>> ogni volta che questo ragazzo apre bocca mi stende. Non so se sia per la sua voce, o il suo sguardo, o le sue labbra carnose, o i suoi occhi pungenti.... Shine, basta! <<Mi hai chiamato ragazzina?>> ripeto forte, lui sbuffa ancora <<Sì, esattamente! E non c'è bisogno di urlare, non sono sordo!>> esclama e spalanco gli occhi, non ci posso credere di quanto sia odievole. Roteo gli occhi e, stranamente, questa volta è lui a parlare. <<Seriamente, perché sei qui? Non avevi detto che sono maleducato!>> sottolinea l'ultima parola quasi come per lanciarmi una sfida. <<Lo sei, ma eri qui da solo e mi facevi pena, così sono venuta a parlarti>> sbotto <<Ma che gentile!>> afferma ridendo antipaticamente. È spregievole. <<E ora scusa ma devo mangiare>> tiro fuori la pasticca e lui mi guarda confuso, tra un po' scoppia a ridere. <<E tu non mangi?>> ecco, ora sta ridendo come un matto. <<Mangiare? Tu quello lo chiami davvero mangiare?>> sembra divertito e sconvolto allo stesso tempo <<Sì! Scusa e tu cosa mangi per vivere?>> domando disorientata, lui scuote la testa e non risponde. Sbuffo <<Almeno mi dici come ti chiami?>> <<No>> risponde annoiato, evitando di guardarmi. <<Nemmeno con che lettera inizia?>> <<No>> <<Ma dai, un indizio!>> esclamo impaziente. <<No, no e ancora no, devi già considerarti fortunata che ti abbia rivolto la parola!>> sbotta e lo guardo male. <<Sei antipatico!>> grido e alcune persone si girano, mi alzo in piedi e prendo il mio sacchettino per andarmene. <<Lo so che sono antipatico, non c'è bisogno che tu me lo dica>> risponde tranquillo, con un'aria di chi non gliene frega proprio niente. <<Non hai amici qua dentro? E come fai a vivere?>> urlo, lui sbatte una mano sul tavolo arrabbiato e altre persone si girano a guardarci. È già strano che i robot non siano venuti a sgridarci. <<Vivere?! Tu questo lo chiami vivere?!>> grida puntandomi i suoi occhi neri come il buio nei miei azzurri come il cielo <<Qui non c'è vita, c'è soltanto una successione di giorni tutti uguali! Voi non siete esseri umani, siete solamente macchine comandate che eseguono ordini senza senso!>> ringhia a bassa voce e lo sento solo io. Non riesco più a dire nulla, mi ha completamente spiazzata. Questo ragazzo che sembrava così calmo e implacabile ora è pieno di ira e di odio. Come se avesse vissuto chissà quali esperienze. <<T-tu.... Come puoi dire questo?>> sussurro sconvolta mentre lui non stacca quello sguardo pieno di odio da me. Mi faccio un po' di coraggio e continuo <<S-siamo tutti esseri umani e viviamo insieme.... E se la vita è questa noi non possiamo cambiarla!>> esclamo malinconica, lui sbatte ancora un pugno sul tavolo. <<Allora non capisci proprio eh.... Tutto questo è una finzione! Non è vero nulla di quello che vedi, sei proprio inge....>> appena i robot passano accanto a noi il ragazzo si zittisce, come se avesse paura di farsi sentire. Lo guardo con gli occhi spalancati e sento Landon avvicinarsi. <<Shine.... Tutto a posto?>> mi domanda il mio amico e non do il minimo segno di vita. <<E ora vattene. Vattene!>> mi grida quel ragazzo oscuro, annuisco spaventata e ritorno a sedermi al mio tavolo con Landon. E poi lo vedo andarsene, arrabbiato, con un passo veloce.... E non lo avevo ancora visto da un piedi. Alto, magro, con le spalle possenti e il petto muscoloso.... Perché un ragazzo che sembra così perfetto da fuori mostra tutti questi problemi all'interno? E perché credo di più alle parole che mi ha detto lui rispetto a quello che mi ripetono mille volte a scuola?
<<Shine....>> Landon sembra triste nel vedermi così ma.... non ci posso fare niente. <<Scusa Landon, credo che tornerò in stanza.... Sono stanca e voglio andare a dormire>> sospiro triste, lui annuisce e mi alzo. Prima che possa andarmene, però, mi blocca per un braccio. <<Shine.... Io ci sono per qualsiasi cosa ok? Non ho sentito bene quello che ti ha detto ma, se ne vuoi parlare....>> <<È tutto a posto Landon, davvero>> gli accarezzo i capelli con una mano e fingo un sorriso. <<Buonanotte>> <<Notte>> ci salutiamo e ritorno in stanza senza nemmeno aver mangiato, e il bello è che mi sento piena. Piena di informazioni, piena di idee e pensieri strani che mi girano nella testa. Come può essere finzione tutto questo.... Questo è il mondo! È il nostro mondo e dobbiamo convivere tutti qui!
Ripenso alle parole forti di quel ragazzo, mi hanno colpito davvero in basso. <<Shine, sei già qui?>> mi chiede Ruby appena entro in stanza, mi butto sul letto e incomincio a piangere. <<I-io non ce la faccio più!>> singhiozzo sprofondando con la faccia nel cuscino, sento il rumore elettronico di Ruby che si avvicina e, con il suo braccio meccanico, mi porge un fazzoletto. <<Non piangere piccola.... Prima o poi tutto andrà bene>> prendo il suo fazzoletto e le sorrido. Era da tanto che non mi chiamava così, sì, da quando ero piccola. <<Sai come rendermi felice vero?>> dico <<Sì, lasciandoti il permesso di leggere e di scrivere quanto vuoi>> <<Grazie Ruby!>> la abbraccio sentendo il metallo freddo, che però con il calore di un abbraccio diventa più tiepido.
"16 settembre 3029. Caro diario, le persone a volte sono strane e non si possono giudicare a prima vista. Alcune ti colpiscono e altre ti fanno indietreggiare, ma spesso le cose si invertono dopo aver approfondito la conoscenza. E nemmeno il mondo lo conosciamo, è sconosciuto a noi tutti esseri umani. E io credo a quegli occhi scuri, io credo che questo mondo sia finto.... Perché non può essere tutto qua. Nei libri c'era altro, molto altro"....
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UN MONDO SCONOSCIUTO, UN MONDO PERDUTO
Bilim Kurgu"Anno 3029. La storia narra di guerre, massacri, bombe e distruzione, almeno, è quello che ci raccontano" "Non c'è uomo che sia innocente a questo mondo. Non c'è uomo che non sappia mentire, ingannare, rubare o uccidere. A volte uccidiamo e nemmeno...