CAPITOLO 18 -NIKITA-

56 9 0
                                    

Sono passati cinque giorni da quando non ho firmato i documenti, passo le giornate in camera mia a studiare, Atena continua a tormentarmi chiedendomi sempre le stesse cose se ho litigato con Lion, se voglio andare con lei a fare un giro in centro o un tuffo in piscina, rifiuto categoricamente ogni distrazione il mio unico obiettivo è superare brillantemente gli esami e laurearmi al più presto solo cosi posso realizzare il mio progetto, il mio tiranno non ha preso bene la mia scelta e di tanto intanto butta li frasi allusive e provocatorie che non raccolgo, lo lascio parlare perche so che il suo intento e quello di farmi ricapitolare sulla mia decisione, ci prova in tutti i modi possibili del tipo sono sotto stretta sorveglianza, più del solito, ora che Ivan e tornato a casa anche se non spiaccica una parola me lo ritrovo alle costole in ogni mio spostamento, dopo l'ennesima lite con Lion zia Sofia e zia Elena stanno organizzando una festa in grande stile per annunciare il fidanzamento ufficiale di Atena l'intera tenuta è in fermento per i preparativi, la serata sarà un evento mondano e tra poco mi toccherà andare in giro con Atena alla ricerca del vestito adatto per lei, naturalmente senza neanche bussare il mio tiranno fa il suo ingresso (NON SI USA PIÙ BUSSARE ?) chiudo i libri con lui nei paraggi non riesco a concentrarmi (PERCHÉ NON STUDI IN CAMERA NOSTRA) figurati se risponde in modo coerente (QUI HO TUTTO QUELLO CHE MI SERVE) sono giorni che non dormo più in camera mia se ci provo mi viene a prendere e con i suoi modi "gentili" mi carica in spalla e mi riporta indietro (DEVO ANDARE CON ATENA PER ...) (NON VAI DA NESSUNA PARTE) ricomincia lo fa apposta ma gli va male sono giorni che non raccolgo le sue provocazioni (OK ALLORA VUOL DIRE CHE CONTINUERÒ A STUDIARE) riapro il libro a caso giusto il tempo di vederlo sparire dalla mia vista (STAI GIOCANDO CON IL FUOCO) (NO STAVO STUDIANDO) sento il tonfo del libro che è atterrato in malo modo dall'altra parte della stanza (NON HAI LA BENCHÉ MINIMA IDEA DI COME LA MIA PAZIENZA SIA AL LIMITE) ( LO SÓ SI STANNO LAMENTANDO TUTTI) vado a raccogliere il libro (QUESTO L'HO COMPRATO E COSTA UN BEL PO' E POI DI CHE TI LAMENTI NON STO FACENDO NIENTE CHE TU NON VOGLIA) (VOGLIO CHE FIRMI QUEI DOCUMENTI DEL CAZZO) dal tono direi che è esasperato (SCORDATELO NON FIRMO IL MIO ERGASTOLO) mi afferra per il braccio e mi strattona (CREDEVO CHE FOSSI UNA RAGAZZA INTELLIGENTE) ( SONO DI POCHE PRETESE L'HAI DETTO TU) siamo faccia a faccia con la bocca a pochi centimetri dalla mia sento il profumo della sua pelle mi fissa la bocca (PAGHERAI LE CONSEGUENZE) e capirai sono giorni che lo dice per ora l'unica conseguenza e che non mi sfiora neanche con un dito dormo nel suo letto accanto a lui ma niente di più ho sempre pensato che viaggiamo su due binari diversi prima era lui che non voleva firmare i documenti ora io non troveremo mai il giusto equilibrio (SE NON VADO CON ATENA VUOL DIRE CHE DOMANI SERA NON AVRÒ UN VESTITO DA METTERE PER LA SERATA) se a lui piace istigarmi io non sono da meno (BUGIARDA) sento il suo respiro che profuma di caffè (SEI UNA BELLISSIMA BUGIARDA) la voce bassa resa rauca dal desiderio che da giorni sta soffocando, perche lo so lo sento che si trattiene (ANCHE TU MENTI BENE) sono incastrata tra il suo corpo e la scrivania meglio di così non potrebbe andare (NON MENTO LO SAI, A TE MAI) con le labbra sfioro la sua bocca scatta di lato per poi tornare a sfiorarmi (INVECE SI, AVEVI DETTO CHE NON BARATTI IL SESSO...) non lo so cosa gli scatta nella testa mi afferra per i capelli in modo violento fino a farmi piegare all'indietro (NON TI PERMETTERE NEANCHE DI PENSARE UNA COSA DEL GENERE) dagli occhi sembra un pazzo (STO A POCHI CENTIMETRI DA TE ASPETTO CHE SIA TU A CERCARMI NON LO FAI E STRONZA COME SEI MI ACCUSI DI BARATTARE TE CON DELLE STUPIDE FIRME...) oh Dio Santo mi brucia il cuoio capelluto ho le lacrime agli occhi dal dolore (MI FAI MALE) mi lascia immediatamente (...METTO IN CONTO ANCHE QUESTO) mi massaggio la testa nel punto dolente è sento un bernoccolo - stronzo maniaco psicopatico - (NON TI AZZARDARE A CHIEDERMI SCUSA) gli punto contro il dito indice, fa un passo indietro si fruga nella tasca posteriore dei pantaloni (PRENDI QUESTA E COMPRA TUTTO QUELLO CHE TI SERVE PER...) vedo che tra le dita ha una carta di credito (SPARISCI IMMEDIATAMENTE DALLA MIA STANZA) cerco di spingerlo verso la porta ma non si muove e piantato a terra porca miseria (HO TUTTO QUELLO CHE MI SERVE, VATTENE) ok ottengo l'effetto opposto (SE NON LA PRENDI TU LA DARÒ AD ATENA...) (OHHH LEI SARÀ FELICISSIMA E CAPACE DI SVUOTARLA IN POCHI MINUTI) stavolta mi afferra per i fianchi ma con delicatezza (È ILLIMITATA ED È INTESTATA A TE, LEI NON PUÒ USARLA PER QUESTA CI VOGLIONO LE IMPRONTE DIGITALI) (ANCHE SE CI VUOLE IL DNA NON LA VOGLIO) mi stringe più forte a se con tenerezza affonda il viso tra i miei capelli (LASCIAMI ALMENO LA SODDISFAZIONE DI VIZZIARTI PER QUESTA VOLTA) mi stringo a lui con le braccia al collo (SOLO QUESTA VOLTA) (BRAVA MIKRÓ) il suo respiro caldo mi solletica il collo (VIVO QUANDO LE TUE MANI MI SFIORANO RESPIRO IL PROFUMO DELLA TUA PELLE MI DISSETANO I TUOI GEMITI...TI DESIDERO DA IMPAZZIRE) e come se niente fosse apre la porta se ne va lasciandomi di stucco.
Fare shopping in queste condizioni è il colmo io e Atena, quattro uomini della sicurezza e Ivan, Atena sbuffa e io impreco silenziosamente, Simon non è con noi, lui non puo vedere il vestito di Atena, sarà una sorpresa, in auto non faccio che pensare alle sue parole, in tutti questi giorni o meglio notti aspettava che fossi io a cercarlo, anch'io ho fatto lo stesso pensavo che mi tenesse a distanza per colpa di quei documenti e invece... questa stupida faccenda non ha fatto altro che allontanarci, arriviamo alla galleria delle follie creando un certo scompiglio all' ingresso, la galleria é un edificio di cinque piani dove sono raggruppate le più grandi firme della moda si va da Armani a Versace, da Cavalli a Yves Saint Laurent e tanti altri ancora.
Ho perso il conto di quanti vestiti ho provato (MI ARRENDO NON TROVERÒ MAI UN VESTITO ADATTO) Atena si specchia cercando di vedere come le scendono i drappeggi di seta oltre la spalla ( NON DIRE SCIOCCHEZZE QUELLO NERO E STUPENDO) (SI CONTINUA A CONFONDERMI LE IDEE IO OPTAVO PER QUESTO BLU) (PRENDILI ENTRAMBI) (SEI MATTA) guardo i cartellini con i prezzi e strabuzzo gli occhi quasi venticinquemila euro per tutti e due ai quali poi dovrei aggiungere tutti gli accessori, butterei via una fetta dei miei risparmi (HAI DETTO CHE HERAKLION VUOLE VIZZIARTI PERCHÉ NON PRENDERLI ALLORA) piuttosto che spendere tanti soldi in abiti preferisco investire le mie risorse in un altro modo infondo il mio guardaroba e già molto ricco ho ancora capi d'abbigliamento con il cartellino mai messi, lascio Atena in compagnia delle commesse che si fanno in quattro per soddisfare le esigenze di clienti ben disposte a spendere molto e mi dirigo in un negozio d'intimo e lingerie sempre con Ivan e Nick alle costole (VOI MI ASPETTATE QUI) alzo la mano per impedirgli l'ingresso, sono alla ricerca di un capo particolare che sia semplice ma d'effetto, dopo circa un ora mi ritrovo con Atena e decidiamo di pranzare nel lussuoso ristorante situato all'ultimo piano dell'edificio, è una bella giornata di sole ci accomodiamo fuori sulla terrazza (HAI TROVATO IL VESTITO ?) si studia il menù con una strana espressione (SI SI CERTO) non alza gli occhi e questo vuol dire solo che mi nasconde qualcosa (QUALE HAI SCELTO ?) continua a non guardarmi (QUELLO LUNGO) ok ho capito ce l'ha con me forse perche l'ho lasciata sola a scegliere il suo vestito (ERANO TUTTI LUNGHI) (ALMENO QUALCOSA HAI VISTO) ora alza gli occhi e mi fissa con una finta aria incazzata ( E TU COSA HAI COMPRATO OLTRE AI VESTITI) (HO PRESO UN...) ho sentito bene ? (NON HO PRESO NESSUN VESTITO) (QUELLI LI HO PRESI IO CIOÈ NON IO, HO CHIAMATO HERAKLION E LUI LI HA PRESI PER TE) salto dalla sedia (COSA, COSA HAI FATTO) e nello stesso momento lui si materializza come se fosse apparso dal nulla trascina una sedia e si accomoda, guardo Atena sfoggiare un sorriso smagliante che mi fa incazzare, con lui ce Simon che mi saluta con un cenno prende Atena per mano e vanno ad accomodarsi ad un altro tavolo, guardo quella perfida della mia socia allontanarsi da tavolo meditando vendetta (PERCHÉ NON HAI COMPRATO I VESTITI ?) abbasso lo sguardo (ERAVAMO DACCORDO CHE ALMENO QUESTA VOLTA TI POTEVO VIZZIARE) (PER DUE VESTITI TUTTI QUEI SOLDI MI SEMBRA UN ESAGERAZIONE) sbuffa sorride e io mi sciolgo sulla sedia, è unico tremendamente bello, rasato e con i capelli mossi dal leggero venticello che soffia dal mare (LI HAI VISTI ? INDOSSO VESTITI COME QUELLI SOLO QUANDO SFILO) (NON LI HO VISTI MA ATENA DICE CHE TI STANNO D'INCANTO) e capirai vatti a fidare di Atena se me li vede addosso gli viene una sincope (SEI VENUTO FIN QUI SOLO PER QUESTO ?) si strofina il mento e quasi mi sembra di avvertite il suo tocco su di me (NO MIKRÓ QUANDO ATENA MI HA CHIAMATO GIÀ STAVO NEL PARCHEGGIO, PRANZIAMO INSIEME E POI TI RIACCOMPAGNO A CASA) prende il menù gli da uno sguardo veloce (VUOI QUALCOSA IN PARTICOLARE O POSSO ORDINARE IO PER ENTRAMBI) (SALMONE AFFUMICATO CON INSALATA MISTA) mi sorride soddisfatto della mia scelta con eleganza e discrezione chiama un cameriere e ordina per entrambi, e versa il vino (HAI DETTO CHE GIÀ ERI NEL PARCHEGGIO) (SI SONO VENUTO PER COMPRARTI UNA COSA È VISTO CHE CI SIAMO) posa la bottiglia di vino sul tavolo e inizia a frugarsi nelle tasche della giacca blù navy, mi manca il respiro non sento più il battito cardiaco sta per darmi quello che per tradizione è l'emblema del fidanzamento ufficiale (NO, TI PREGO) non so se mi ha sentito, non ho il coraggio di guardare sono terrorizzata, come immaginavo ha tra le dita una scatolina di velluto rosso a forma di cuore, mi agito sulla sedia e vedo Atena che dall' altro tavolo ci osserva in trepidante attesa, l'ipocrita lo sapeva, lo sapeva e non mi ha detto niente (SE NON TI PIACE POSSIAMO SEMPRE CAMBIARLO) apre la scatolina e quasi non respiro il cuore fa una capriola nel petto poi tiro un respiro di sollievo quando vedo il contenuto della scatolina è un orecchino per il piercing all'ombelico (PERCHE QUESTO SILENZIO ? NON TI PIACE ?) mi sporgo di lato per vedere Atena e le faccio una linguaccia, Lion ride divertito, il ciondolo è bellissimo ha la forma di un cuore che luccica di mille colori (GRAZIE È BELLISSIMO, PER UN ATTIMO HO TEMUTO IL PEGGIO) non posso fare a meno di dirlo, la cosa non lo fa arrabbiare (LO IMMAGINAVO PER QUESTO NON HO PRESO UN ANELLO) ripone il ciondolo nella scatolina di velluto.
~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
La mia regina è una bellissima stronza che mi tiene per le palle, l'unica che può farmi vivere o morire con un battito di ciglia, faccio di tutto per mostrarmi freddo e distaccato, tanto distaccato che per non farmi venire un ictus ho ripreso a masturbarmi, averla nel letto non toccarla non sfiorarla neanche con un dito non è facile ma non voglio che vada a dormire in camera sua, due porte dopo la mia troppo lontano, e una sofferenza fingere che non ci sia, in cinque giorni non mi ha mai cercato, solo al mattino me la ritrovo avvinghiata addosso faccio uno sforzo sovrumano ad alzarmi quando l'unica cosa che vorrei e stringerla tra le braccia e affondare nelle spire calde del suo corpo, crede che centrino quei fottuti documenti, sono sempre stato io a cercarla di giorno di notte sotto la doccia voglio che sia lei a cercarmi che senta il bisogno delle mie mani della mia bocca sul suo corpo e finché non cede sarà una tortura per me è spero anche per lei, ho visto il suo sguardo terrorizzato quando pensava che gli stessi dando un anello ha tirato un sospiro quando ha visto il vero contenuto della scatolina (SO CHE HAI LITIGATO DINUOVO CON TUA MADRE E ZIA ELENA) sorseggia il vino guardo le sue labbra poggiarsi sul bordo del calice e ingoiare il liquido fresco e mi sento ribollire (SI ORMAI È DIVENTATA UNA CONSUETUDINE) (ULTIMAMENTE SEI PIÙ INTRATTABILE DEL SOLITO) (NON TIRARE TROPPO LA CORDA) l'arrivo del cameriere ci interrompe per un attimo (SCUSA E CHE IN QUESTI GIORNI...) (BASTA) che cosa dovrei dirgli che in parte c'entra anche lei, infilza un pezzo di salmone la forchetta le scivola tra le labbra chiuse una piccola goccia d'olio le brilla sul labbro inferiore mastica lentamente, avverto un brivido, mi viene duro solo a guardarla mangiare, mi guarda e per un breve istante vedo un lampo di malizia nei suoi occhi, non so se stiamo pensano alla stessa cosa (NON MANGI ?) (SI CERTO, BUON APPETITO) (SCUSAMI NON L'HO DETTO, BUON APPETITO) sorride cercando di scusarsi anche se non me ne frega niente (SEI AFFAMATA) si pulisce la bocca con il tovagliolo e sorseggia il vino (SI HO FAME...MOLTA FAME) quasi mi va di traverso il salmone non lo so se ho capito bene sta flertando o mi sta prendendo per il culo, non dormo da giorni e lei con una battutina a doppio senso mi disorienta, in questo momento mi è impossibile alzarmi (DOPO PRANZO HO DEL LAVORO DA SBRIGARE, RESTI QUI O VIENI A CASA CON ME ?) mi guarda diritto negli occhi (VENGO...A CASA) questa volta non ho dubbi il suo sguardo e molto eloquente (SE PER TE NON È UN PROBLEMA) mi sa che il problema ce l'avrà lei dopo.
~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
Mi sento un po'stronza a comportarmi in questo modo, non l'ho mai fatto e non so se sono credibile o sembro una scema, che cosa vuole ? sapere se lo desidero, si da impazzire, ho mangiato troppo in fretta e ora sento lo stomaco che si contorce o forse è la tensione ma vado avanti come avevo deciso, torniamo a casa che non so nemmeno come, ho un piano per rendere la cosa piu piccante e spero solo di non sembrare ridicola, abbiamo lasciato Atena e Simon al loro tavolo, la mia socia e tanto stronza quanto me ha capito e mi strizza l'occhio ma con lei faccio i conti più tardi, arrivati a casa corro in camera mia (DOVE VAI) mi blocca sulle scale (POSO QUESTO NELL'ARMADIO E POI CONTINUO A STUDIARE) sembra deluso, sghignazzo tutto procede come volevo (AVEVI DETTO CHE HAI DEL LAVORO DA SBRIGARE CI VEDIAMO DOPO) (ASPETTA...) (HERAKLION STAVO PER CHIAMARTI) zia Elena questa volta si è proprio quello che ci voleva, Lion sembra aver preso una botta in testa (VOLEVO PARLARTI SAI GLI ULTIMI PREPARATIVI PER DOMANI SERA) mi lascia il braccio e ne approfitto per sgattaiolare via, mi chiudo in camera mia, chiudo anche la porta finestra che da sul terrazzo, metto in atto il mio piano spero perfetto, doccia shampoo e abbondante crema corpo cambio il piercing all'ombelico mi brucia un po ma subito passa, scarto e indosso il completo intimo di Victoria Secret's e mi guardo allo specchio, cazzo resto senza fiato la pelle abbronzata il completo in pizzo color corallo -consigliato dalla commessa- fa molto sexy spero solo di non sembrare ridicola, il ciondolo del piercing brilla sulla pelle abbronzata dell'addome, tocco finale capelli bagnati e un po di gel ed entro in azione, apro la porta finestra che da sul terrazzo prendo il cellulare e vado a chiudermi in bagno, capperi mi sta venendo la tachicardia l'ansia il panico e tutto il resto respiro vado avanti e indietro respiro respiro, vedo la mia immagine riflessa nello specchio e mi decido ad agire cerco il suo numero in rubrica inizio con il primo messaggio <<S T O L E>> premo invio spero solo che non si spaventi, e via subito il secondo <<D V E I>> pochi attimi e arriva la risposta <<È UN INDOVINELLO ? OPPURE IL VINO 🦁>> mi viene da ridere mi copro la bocca per non farmi sentire quasi fosse qui, mi sento euforica la situazione mi elettrizza e allo stesso tempo mi spaventa, se scopre che sto fingendo di star male non oso immaginare cosa sia capace di farmi <<ALLORA PERCHÉ NON RISPONDI>> ecco ora sono nel panico totale il cuore mi batte forte <<NIKITA NON FARMI SPAVENTARE RISPONDI>> sono terrorizzata trattengo il fiato lo immagino preso dalpanico, il suono del cellulare mi fa sussultare e quasi mi cade dalle mani, non rispondo oh Dio che gli dico, se scopre tutta la farsa andrà fuori di testa, sento la porta cazzo e fuori la porta di camera, mi trema la mano rispondo non ho il coraggio di parlare mi assale la sua voce (CHE SUCCEDE DOVE SEI) ho solo un filo di voce (IO...SONO IN BAGNO) (LA PORTA CAZZO TI SEI CHIUSA A CHIAVE IN CAMERA) se è per questo anche la porta del bagno e chiusa a chiave, ha staccato la chiamata corro a bagnarmi il viso per calmarmi (NIKITA APRI) come pensavo e passato dalla porta finestra, dallo specchio vedo la maniglia che si muove immagino che stia cercando di forzare la serratura, un colpo violento e la porta si apre di schianto il suo volto e trasfigurato dal panico, mi reggo al lavabo per non crollare mi sa che ho esagerato.

Destinazione ParadisoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora