CAPITOLO 6 - NIKITA-

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Mi guardo allo specchio allibita, sembro una cartina geografica appena mi capita tra le mani gliela faccio pagare, mi sono rivestita e sono sgusciata in camera mia, e andato a chiudersi in bagno portandosi dietro quel'lenzuolo macchiato, fortunatamente non divido più la camera con Atena, cosa le dico se mi vede in questo stato, la prima cosa che faccio e una bella doccia rigenerante, l'acqua calda mi distende il muscoli contratti, sono dolorante non riesco nemmeno a camminare come si deve, non faccio altro che dirmi -ho fatto una stronzata- una grandissima stronzata e sicuramente l'avrà pensato anche lui se no non si spiegano le mille miglia che ha fatto in camera, ora le cose cambieranno, non so quali possono essere le conseguenze, non mi faccio illusioni, con un po di fondotinta e fard copro il malefico succhiotto che fa bella mostra sul mio collo, mi do un occhiata in giro questa nuova camera è troppo anonima, svuoto le mie valigie ancora poggiate accanto alla porta, Maria lo sa non voglio che nessuno metta mano nelle mie cose personali, va bhe ora e inutile, infilo un legghis e una canotta Adidas le converse e scendo giù in cucina non ci metto nemmeno piede (EHI BUONGIORNO) Atena e seduta accanto a Maria (BUONGIORNO, ANCHE TU GIÀ SVEGLIA) si tiene la testa tra le mani (HO UN MAL DI TESTA MICIDIALE MARIA MI HA DATO UN ANALGESICO) mi siedo difronte a lei (IVAN?) (E IN OSPEDALE, TU COME STAI CI HAI FATTO PRENDERE UNO SPAVENTO) ma si gli dico che sono tutta dolorante che non posso stare seduta (STO BENE COME STA MESSO IVAN) (TRAUMA FACCIALE SETTO NASALE ROTTO E UNA FRATTURA ALLO ZIGOMO) merda tutta colpa mia se solo...un momento ma come a fatto a vederci (SEI SICURA DI STARE BENE HAI UNA FACCIA) no non sto bene affatto, sono seriamente preoccupata (SIAMO TORNATI ALLE TRE DALL'OSPEDALE IVAN DEVE RESTARE IN OSSEVAZZIONE PER CINQUE GIORNI) sento un rumore indistinto di qualcosa che cade e si frantuma (HAI SENTITO) guardiamo verso la porta della cucina sicure che stia per entrare qualcuno (COSA) (UN RUMORE DI COCCI) un forte schianto mi fa scattare all'inpiedi Atena corre verso l'enorme salone dell'ingresso le corro dietro per vedere cosa stia succedendo nello stesso momento David scende di corsa le scale che portano ai piani superiori (CHE SUCCEDE ?) non c'è tempo per la risposta, la porta dello studio si apre di colpo facendo spazio a Lion e Simon che se le danno di santa ragione, si colpiscono con pugni e calci mi sembra di assistere ad un incontro di Krav Maga, David cerca di fermarli inutilmente non ragiono mi butto nella mischia per fermarli sperando solo di non essere colpita per sbaglio (SMETTETELA LION FERMATI) mi aggrappo al suo braccio per impedirgli di colpire Simon (SIMON SEI IMPAZZITO CHE STATE FACENDO) i loro vestiti sono sporchi di sangue Atena gli salta al collo facendolo barcollare, continuano a colpirsi come se fossimo invisibili David chiamo Nick alla radio, hanno frantumato il tavolino e una lampada (STRONZO NON SAI QUELLO CHE DICI) si colpiscono con forza inaudita (SO QUELLO CHE VEDO, MI DISPIACE CHE...) oh Dio lo colpisce con un pugno allo stomaco (LION TI PREGO SMETTILA, SIMON ANCHE TU BASTA SMETTETELA) Atena urla invano l'arrivo di Nick e determinante lui e David riescono a sedare gli animi, dalla cucina arriva Maria che brandisce una scopa, un disastro vasi rotti porte sfondate lampade e tavolini a pezzi ho l'impressione di assistere ai resti di una rissa da bar Lion e inchiodato a terra da Nick e David tiene Simon schiacciato contro la ringhiera di legno delle scale, hanno il fiatone, vedo Atena seduta a terra con le mani sullo stomaco (CHE MALE OH DIO COME FATE A QUEST'ORA DEL MATTINO...) cerco di tirarla su con l'aiuto di Maria (SIETE IMPAZZITI CHE CAZZO VI PRENDE SIETE DEI SPOSTATI...VIENI TIRATI SU) Lion si libera di Nick con uno strattone (COS'HAI ATENA CHE...) Simon lo spinge via (SEI STATO TU L'HAI COLPITA) mi strappo i capelli dai nervi (BASTA SI PUO SAPERE CHE VI È PRESO...NICK AIUTAMI LA PORTIAMO IN CAMERA SUA) Atena si alza dal pavimento barcollando si regge sulla mia spalla (AIUTAMI PORTAMI IN CUCINA) ( NON È MEGLIO IN CAMERA TUA) (NO DEVO PARLARE CON QUESTI DUE SQUILIBRATI MENTALI) Nick e David si allontanano senza fiatare, la sistemo sulla sedia con un cuscino dietro la schiena subito metto il bollitore sul fuoco per il tè, Maria sparisce per riordinare il caos e il disordine che hanno creato due idioti, gli stessi che entrano in cucina (MI DISPIACE ATENA NON VOLEVO COLPIRTI) resto in silenzio, mi fingo indaffarata tra piattini e tazzine (SI PUO SAPERE COS'È SUCCESSO PERCHE VI STAVATE PICCHIANDO IN QUEL MODO DICO MA SIETE IMPAZZITI) (NON CI STAVAMO PICCHIANDO) guardo Simon con la coda dell'occhio se se raccontala bene questa bugia (STAVAMO PARLANDO DEGLI ALLENAMENTI E UN ESEMPIO CI È SFUGGITO DI MANO) (SI IO SONO LA BELLA ADDORMENTATA NEL BOSCO E LEI E ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE...CI AVETE PRESE PER SCEME) (E LA VERITÀ) Lion lo segue a braccetto inutilmente, prendo dal mobiletto dei medicinali il disinfettante e tutto il necessario per medicarli (DOPO AGÁPI MOU) sbatto con forza la bottiglia di disinfettante sul tavolo (GUARDATI, MI CORREGGO GUARDATEVI VORRESTE FARCI CREDERE CHE VI SIETE RIDOTTI IN QUESTO STATO PERCHÉ PARLAVATE DI ALLENAMENTO TU) Lion alza lo sguardo dal tavolo e mi guarda (AI IL LABBRO ROTTO E TU) mi rivolgo a Simon che tiene tra le mani un fazzoletto sporco di sangue (UN SOPRACCIGLIO SPACCATO...) Atena poverina non riesce a stare dritta si piega su se stessa per il dolore allo stomaco (TI PREGO NICOLE VEDI SE IL TÈ E PRONTO, LASCIA STARE TANTO NON DIRANNO MAI LA VERITÀ) (NON VOGLIO LA VERITÀ MA NON TRATATECI COME DUE RINCOGNIONITE) sistemo sul tavolo il vassoio con il tè zucchero latte e tutto il resto, verso il tè nelle tazze, Maria torna con una busta piena di cocci di ceramica e pezzi di vetro (BEVI TI SENTIRAI MEGLIO) Atena fulmina Simon con uno sguardo gelido (PERCHE SEI ARRABBIATA SOLO CON ME) (E CHI TE LO DICE CHE CE LO SOLO CON TE) (ATENA PERCHE NON VAI A STENDERTI UN PO) Maria mette in tavola latte biscotti frutta e tante altre cose per la colazione (NO DOPO VADO A DISTENDERMI IN GIARDINO....TU CHE FAI VIENI CON ME ?) resto con la tazza del tè a mezz'aria (NO VADO IN OSPEDALE PER VEDERE...) (TU NON VAI DA NESSUNA PARTE) rieccolo il tiranno e tornato quanti minuti e durato lo sguardo basso sul tavolo due tre minuti forse, decido di agire inutile fare storie farò a modo mio almeno finché non avremo chiarito le nostre rispettive responsabilità, Simon continua a tamponarsi il taglio sul sopracciglio che continua a sanguinare, ha la camicia stropicciata e sporca di sangue Lion invece ha solo il labbro spaccato e gonfio, indossa una canotta di quelle che mette per la palestra e un pantalone cargo grigio molto largo, noto dei graffi sulla spalla e dietro al collo oh Dio il tè mi va di traverso ha un morso sul pettorale e uno sul collo inizio a tossire, sono stata io credevo che fossero i segni della lotta con Simon, ha capito mi guarda e sorride mi viene voglio di strozzarlo, non so se li hanno notati mi sento morire la tosse non si placa mi lacrimano gli occhi, costato che la giornata è iniziata in modo anomalo, si può morire annegati in una tazza di tè credo che a me può succedere (SIMON RESTIAMO D'ACCORDO QUESTE TRE SETTIMANE VANNO COSÌ COME ABBIAMO GIÀ ORGANIZZATO POI PER IL RESTO NE PARLIAMO PIÙ TARDI) Atena alza la testa dalla tazza (OK CONTINUATE IL ROUND PIÙ TARDI CAPITO) prendo la bottiglia di disinfettante dal ripiano della cucina (FAI TU) passo a lui tutto il necessario per medicarsi (COME FACCIO IO ? NON VEDO) si sistema meglio sulla sedia per farmi capire che devo pensarci io Atena mi guarda sorride facendomi l'occhiolino (INVECE DI RIDERE SOCCORRI QUEL POVER'UOMO CHE SI STA DISSANGUANDO) prendo un batuffolo d'ovatta e la inzuppo di disinfettante, china la testa all'indietro poggiandosi sullo schienale e imbarazzate non riesco a cavarmela in questo modo con Atena e Simon a pochi passi da noi, l'ha capito e sorride come uno stronzo ok arriva la mia vendetta, prendo il batuffolo imbevuto di disinfettante e gli tappo la bocca facendolo saltare dalla sedia (OH DIO BRUCIA FAI PIANO) si sistema dinuovo sulla sedia continuo con un tocco leggero sul'labbro, sulla guancia fino al mento dinuovo sulle labbra leggermente, cambio il batuffolo con uno pulito e stavolta mi avvicino di più strusciando il seno sulla sua spalla poi mi chino conscia che scollatura della mia canotta e larga sotto indosso un reggiseno di pizzo bianco lo sento inspirare facendo gonfiare il torace si sposta leggermente verso il basso scivolando sulla sedia (NON TI MUOVERE) (MI FAI MALE ) (NON COME VORREI) infila la mano sotto la canotta cerco di spostarmi mi afferra per il fianco, guardo Atena che sta scartando un cerotto, sento la sua mano che sale sotto la canotta larga mi accarezza il fianco sale delicatamente sull'addome fino a raggiungere il pizzo del reggiseno mi si ferma il respiro siamo faccia a faccia, sono così vicina al suo viso vedo ogni dettaglio ogni singolo poro, sento il respiro caldo che sa di caffè restiamo cosi fermi come ipnotizzati dai nostri sguardi, la sua mano resta li ferma (I KARDIÁ MOU) lo sussurra a pochi centimetri dalla mia bocca , la sua mano si sposta sui fianchi fino ad accarezzarmi la schiena scendendo fino ai reni, cerco di spostarmi mi afferra dinuovo con più forza spingendomi su di lui mi appoggio al tavolo per non cascargli addosso con l'altra mano mi afferra per la nuca mi appoggio alle sue spalle mi stampa un bacio sulle labbra con la lingua invade la mia bocca, cerco di allontanarmi ma in realtà gli sono crollata sopra e affondo le mani tra i capelli (EHI MA DICO UN PÒ DI DISCREZIONE NO EH) la voce di Simon mi strappa dal suo abbraccio prepotente vedo Atena a bocca aperta per lo schok gli è cascata la mascella (QUANDO È SUCCESSO...) farfuglia con evidente imbarazzo (NOOO NON È COME PENSATE) cerco una giustificazione valida anche se in questo momento l'unica cosa valida sarebbe ucciderlo cerco di allontanarmi, non mi lascia libertà di movimento (LASCIAMI...ATENA NON È COME PENSATE...) (INFATTI NON È COME PENSATE È MOLTO MEGLIO DI QUELLO CHE PENSATE) cerco di recuperare le facoltà mentali oh Dio che cazzo ha detto voglio morire che vergogna, Atena sorride ad ogni tentativo che faccio per giustificare l'accaduto (NO NON DARGLI RETTA...) la vedo che si mette con le braccia conserte la sua solita posa da interrogatorio (SPIEGATEMI CHE STA SUCCEDENDO...) Lion si alza dalla sedia stringendomi ancora di più (E SUCCESSO CHE ANCHE NOI STIAMO INSIEME) questa volta casca a me la mascella Atena fa un salto da stadio con un urlo di gioia (NON È VERO NON GLI CREDERE) gli mollo uno schiaffo sul braccio per farlo smettere di ridere (LA SMETTI DI DIRE STRONZATE) (NON STA DICENDO STRONZATE SAPEVAMO TUTTI CHE PRIMA O POI VI SARESTE MESSI INSIEME) bene ora anche Simon ci si mette a rincarare la dose, Atena continua a gongolare (MA CERTO È SUCCESSO IERI SERA QUANDO ABBIAMO PORTATO IVAN IN OSPEDALE) il mio livello di esasperazione è arrivato al limite (NON È SUCCESSO PROPRIO NIENTE) lo afferro per il gomito e lo trascino fuori mi meraviglio della collaborazione se piantava i piedi a terra col cavolo che riuscivo a trascinarlo, usciamo dall'ingresso di servizio (SPIEGAMI IL TUO IMPROVVISO CAMBIAMENTO, ORA SUBITO IMMEDIATAMENTE) urlo come una matta a cui hanno pestato un piede (E NON DIRMI STRONZATE) ride oh cazzo quando vedo quel sorriso da mascalzone mi annullo (ALLORA...STÒ ASPETTANDO) si strofina il mento e sussulta forse Simon gli ha assestato un colpo (PRIMA O POI SAREBBE SUCCESSO) (HO DETTO CHE NON VOGLIO SENTIRE STRONZATE) si siede su una sedia di ferro e mi trascina sulle sue gambe cerco di alzarmi ma non posso mi stringe le braccia intorno ai fianchi (NON STO DICENDO STRONZATE...DA QUANTO TEMPO CI VOGLIAMO, CI DESIDERIAMO PERCHE ASPETTARE ANCORA) (MI DISPIACE MA NON MI INCANTI TROPPO REPENTINO IL TUO CAMBIAMENTO) si passa un dito sul labbro spaccato (NON QUI, VIENI) si alza mi prende per mano manco fossi una bambina, ci inoltriamo nel parco e arriviamo alla panchina segreta (COME HAI FATTO IERI A SAPERE CHE ERAVAMO QUI) si siede con un aria di noncuranza si schiaffeggia la gamba (SIEDITI) sta fresco se pensa che mi siedo sulle sue gambe prima di tutto voglio delle spiegazioni, mi siedo sulla panchina non faccio nemmeno in tempo che mi afferra per un braccio e mi ritrovo a cavalcioni sulle sue gambe (LION VOGLIO DELLE SPIEGAZIONI) (IL PARCO È PIENO DI TELECAMERE, SAI QUANTE VOLTE TI HO VISTA SEDUTA QUI A LEGGERE A STUDIARE, SDRAIATA A FUMARE UNA SIGARETTA DI NASCOSTO) stranamente il tono è calmo e tranquillo (NON IMMAGINI COSA HO PROVATO A VEDERTI ADDOSSO A IVAN COSÌ COME ORA TI TENGO IO) prende le mie braccia e se le passa intorno al collo (E PER QUESTO MI HAI PORTATO IN CAMERA TUA) non mi sbaglio quando dico che è un pazzo psicopatico (SEI MIA SOLO IO POSSO TENERTI COSÌ, VEDERE UN ALTRO LI DOVE VORREI ESSERE IO OGNI SANTO GIORNO MI HA FATTO TREMARE LA PAURA DI PERDERTI DI NON AVERE PIÙ TEMPO A DISPOSIZIONE PER CONQUISTARTI) gli passo un dito sul labbro seguendo il contorno della sua bocca (NON HAI BISOGNO DI CONQUISTARMI SONO SEMPRE STATA TUA ANCHE QUANDO NON VOLEVI) mi morde il dito indice (NON VOLEVO CHE SUCCEDESSE COSI, VOLEVO PIÙ TEMPO PER SISTEMARE LE COSE CON CALMA...) siamo faccia a faccia seduti l'una sull'altro parlare di noi così in questo clima sereno tranquillo quasi coccolandoci i toni caldi della sua voce assumono un significato profondo (SISTEMARE COSA) mi accarezza la schiena con movimenti lenti e teneri con delicatezza (SIMON MI HA APERTO GLI OCCHI, MI HA FATTO CAPIRE CHE RISCHIO DI PERDERTI IN OGNI MOMENTO...) (NON MI AVRESTI MAI PERSA IO SONO SEMPRE STATA TUA COME SO CHE TU SEI MIO SEMPRE MIO) tira un profondo respiro gonfiando il torace fa sempre così (E BELLISSIMO SENTIRTELO DIRE, VOLEVO SISTEMARE LE COSE TRA NOI CON UN FIDANZAMENTO UFFICIALE E DOPO UN PÒ CHIEDERTI DI SPOSARMI...MA SICCOME SEI UNA STREGA CHE MI HA SEMPRE TENTATO ORA DOVRÒ CAMBIARE TUTTI I MIEI PIANI...CI SPOSEREMO IL PIÙ PRESTO POSSIBILE) se ieri temevo i frutti di mare al mercurio oggi temo che Simon gli abbia assestato un brutto colpo in testa (PERCHE NON RISPONDI) (TE L'HO DETTO NON VOGLIO SENTIRE STRONZATE) con uno scatto rabbioso mi afferra i capelli tirandoli forte facendomi innarcare la schiena mi sento spezzare in due (BHE IO TI AVEVO DETTO CHE STAVI GIOCANDO CON IL FUOCO...NON È UNA STRONZATA È QUELLO CHE VOGLIO) (SE NON SONO D'ACCORDO) (E SI PUO SAPERE DI GRAZIA SUA MAESTÀ COSA CHIEDE) in questo momento mi fa paura sembra posseduto la voce gli viene fuori come un ringhio rabbioso (VOGLIO ANDARE IN OSPEDALE) stringe di più la mano tra i miei capelli (MI FAI MALE) (ANCHE TU E NON SAI QUANTO, DEVI CORRERE DA IVAN, ACCERTARTI CHE NON LO RIDOTTO MALE) non ho pensato a Ivan sono preoccupata per un altra cosa (LASCIAMI I CAPELLI, HO BISOGNO IO DI UN DOTTORE...) cambia completamente atteggiamento (STAI MALE TI HO COLPITO PRIMA E PER STANOTTE DOVEVO FARE PIÙ ATTENZIONE SONO STATO IRRUENTE TI FA MALE HO CERCATO DI ESSERE...) cazzo parla a raffica preoccupato e ansioso gli tappo la bocca con la mano ha lo sguardo allarmato (HO BISOGNO DELLA PILLOLA DEL GIORNO DOPO...CHIARO) sento un sospiro di sollievo che sguscia tra le dita (NON SERVE CI SPOSEREMO) (NO SE È PER QUELLO CHE E SUCCESSO STANOTTE NO) (NON È PER STANOTTE E PER TUTTO QUELLO CHE C'È E CHE CI SARÀ SEMPRE TRA NOI) affonda il viso nei miei capelli, quando fa così è snervante (NON MI HAI ANCORA DETTO PERCHÉ QUESTO CAMBIO DI ROTTA) sospira spazientito (TE L'HO DETTO, SIMON IL DISCORSO QUELLO CHE MI HA DETTO MI HA FATTO CAPIRE CHE RISCHIAVO DI PERDERTI...) il suo tono fiacco e debosciato mi fa ridere (E COSÌ IN UNA NOTTE AI DECISO DI RECUPERARE) faccio la finta acida queste confessioni mi piacciono troppo mi fa il solletico sui fianchi sotto le ascelle dietro la schiena mi raggomitolo su me stessa cercando di difendermi (EPPURE STANOTTE NON MI SEMBRAVI CONTRARIA...ANZI PORTO I SEGNI DELLE TUE UNGHIE COLORATE) non riesco a fermarlo (TI PREGO) (SI LO DICEVI ANCHE STANOTTE) sghignazza soddisfatto (SMETTILA...TI PREGO) smette di colpo guardandomi con finta perplessità (MI SA CHE STO SBAGLIANDO QUALCOSA ERA SI TI PREGO...NO SMETTILA TI PREGO) oh Dio ricomincia con il solletico (HO ANCH'IO I SEGNI SIAMO PARI...BASTA TI PREGO) rischio di cadere mi afferra per le spalle e mi aggrappo al collo stringendomi forte a lui (MI ACCOMPAGNI IN OSPEDALE) si rabbuia dinuovo (NO NIKITA NIENTE OSPEDALE) lo strozzerei con queste mani e bene mettere le cose in chiaro una volta per tutte (NON HO INTENZIONE DI SPOSARMI E TANTO MENO DI AVERE UN BAMBINO STO COMPLETANDO GLI STUDI UNIVERSITARI E HO UNA CARRIERA...) hai presente quando salì sulle giostre e vedi tutto sottosopra bhe in questo momento vedo gli alberi all'incontrario, uno scatto repentino e sono a testa in giù il cielo è sotto, gli alberi sopra (SE GIOCHI CON IL FUOCO POI TI SCOTTI E NE SUBISCI LE CONSEGUENZE) (NON È GIUSTO CHE PER TE NON CAMBIA NIENTE E LE CONSEGUENZE SONO SOLO MIE) mi scuote come se fossi un ramo (PAGO LE MIE CONSEGUENZE DA ANNI...) (BUGIARDO) mi sta andando il sangue alla testa (È LA VERITÀ DA QUANDO AVEVI SEDICI ANNI CHE SEI UNA TENTAZIONE MI FAI IMPAZZIRE NE HAI FATTI DICIOTTO E LA COSA E PEGGIORATA) e comodamente seduto sulla panchina sono io ad essere in una posizione svantaggiata con le gambe in aria e la testa penzoloni (SEI ARRIVATA AI VENTI E LA SITUAZIONE È DIVENTATA INSOSTENIBILE) (IN CHE SENSO...TIRAMI SÙ) niente in questa posizione è difficile anche parlare (IN TUTTI I SENSI AGÁPI MOU) (TI RIFERISCI AL FATTO CHE NON SCOPAVI DA UN BEL PÒ...) mi ribalta con una capriola e mi stringe a se siamo faccia a faccia con i capelli scompigliati il mio seno schiacciato contro il suo torace si lecca il labbro spaccato (NON MI PIACE CHE PARLI DI NOI IN QUESTO MODO, TRA NOI NON È SESSO E DI PIÙ...MOLTO DI PIÙ) la punta della lingua guizza nella mia bocca con un tocco leggero accarezza la mia e vi si insinua lasciandomi senza fiato sono a cavalcioni su di lui la sensazione è sconvolgente e dolce delicato quasi premuroso, protettivo fino a quando le sue mani iniziano a vagare sul mio corpo le sento ovunque, sul collo sul fianco, infila dinuovo la mano sotto la canotta mi accarezza delicatamente il ventre apre il palmo della mano, gli stringo le braccia al collo mi incendio di un fuoco liquido che si adensa tra le gambe mi muovo su di lui ce l'ha duro, grosso e duro non lo bacio lo divoro gli mordo il labbro e lo sento sussultare i suoi gemiti sono rauchi gluttuali e profondi gli tengo ferma la testa tra i gomiti e affondo le mani tra i suoi capelli continuo a strusciarmi sulla sua granitica erezione la sua mano sale fino a sfiorare il pizzo del reggiseno, pizzica un capezzolo una scossa di desiderio si libra corre sul ventre fino ad affondare tra le cosce non mi fermo voglio di più (ETAIREÍA) e tremendamente eccitante quando parla senza lasciare la mia bocca, gemo senza vergogna inarco la schiena lo voglio sentire lo voglio dentro di me (FERMA STA FERMA) non puo chiedermi di fermarmi ora ( TI PREGO TI PREGO TI PREGO) sto implorando vergognosamente ma non mi interessa ho bisogno di lui (LA MIA REGINA IMPLORA) appoggio la testa sulla sua fronte ho il fiatone continuo a cavalcarlo languida bramo l'orgasmo che sento vicino, si alza di punto in bianco rischio di cadere con il culo perterra disorientata e senza fiato (ANDIAMO IN OSPEDALE) ora sono anche senza parole ( PER LA PILLOLA) lo vedo che si aggiusta la patta dei pantaloni, sorrido beffarda ho vinto (NON GONGOLARE FACCIAMO UN TEST DELLA FERTILITÀ POI VEDIAMO IL DA FARSI) resto basita (COSAAAAA ?) ora e lui a gongolare (E PRESTO PER SAPERE SE SEI INCINTA MA POSSIAMO SAPERE SE SEI NEL PERIODO FERTILE) no dico ma crede davvero che sono cosi scema (LO SO COS'È NON CAPISCO PERCHÉ FARLO E TUTTO PIÙ SEMPLICE SE PRENDO LA PILLOLA) prende il cellulare dalla tasca del pantalone (NIKITA NON FARMI INCAZZARE FARAI IL TEST SE SEI NEL PERIODO FERTILE ASPETTEREMO UNA SETTIMANA E FARAI UN PRELIEVO DEL SANGUE PER VEDERE SE SEI INCINTA, SE IL TEST È NEGATIVO POSSIAMO DISCUTERE PER UN SISTEMA DI CONTRACCEZIONE) si schiaffa il telefono vicino all'orecchio (NON PUOI... NON PUOI DECIDERE DELLA MIA VITA NON TE LO PERMETTO CHE DIRITTI HAI SU DI ME) urlo incazzata ma a quanto pare anche lui è incazzato posa il telefono in tasca senza aspettare risposta (HO TUTTI I DIRITTI DI QUESTO MONDO E TU ME LI HAI DATI STANOTTE MI HAI DATO TUTTO DI TE E SE SEI INCINTA HO LE MIE RESPONSABILITÀ E ANCHE MIO FIGLIO NON TI PERMETTERÒ MAI DI BUTTARLO) oh cazzo urla più di me e temo che da un momento all'altro possa perdere davvero le staffe (E SE NON SONO INCINTA CHE FAI VISTO CHE DECIDI TUTTO TU) (CI SPOSIAMO DOPO LA TUA LAUREA...E SCORDATI LE SFILATE TE L'HO DETTO CHE LA TUA CARRIERA DI MODELLA E FINITA) mi cascano le braccia davvero crede che possa fare una cosa cosi abominevole (NON LO FAREI MAI...) sento le lacrime che mi rigarono le guance (NON BUTTEREI MAI IL MIO BAMBINO...IL NOSTRO...PER NIENTE AL MONDO...LA LAUREA...LE SFILATE) non riesco più a parlare sono scossa da violenti singhiozzi e mi sfogo in un pianto liberatorio (SYNCHORÍSTE, PERDONAMI NON VOLEVO DIRE...E CHE PER UN ATTIMO HO AVUTO PAURA CHE...) mi stringe tra le braccia, affondo con il viso sul suo torace affogando i singhiozzi continuando a ripetermi che ho fatto una stronzata, ma se davvero aspetto un bambino sarà la cosa più preziosa di questo mondo, cerco di spostarmi da lui che mi stringe teneramente mi bacia i capelli la fronte (NON POTREI MAI BUTTARE IL NOSTRO BAM...) non riesco a continuare un coniato di vomito mi stringe la gola mi piego in due cercando di resistere non capisco perché non ho fatto colazione, sicuramente lo stress mi sta divorando da dentro, le gambe non mi reggono Lion cerca di tenermi su non ho le forze di aggrapparmi a lui (NIKITA PER L'AMOR DI DIO NO...TI PREGO NOOO) lo sento urlare come un pazzo disperato lo stomaco si contorce dolorosamente non riesco a stare all'inpiedi, mi aggrappo al suo braccio lo sento che parla al telefono, la bile mi fa bruciare la gola sento di essere ad un punto di non ritorno mi allontano di pochi passi giusto in tempo per liberare lo stomaco, tremo sono scossa da brividi di freddo, subito corre accanto a me mi regge la testa (VATTENE LASCIAMI SOLA) cerco di parlare mi viene difficile tremo scossa da forti spasmi (MAI NON POTREI MAI LASCIARTI IN QUESTO MOMENTO) quasi mi fa ridere (NON SONO I VOMITI DELLA GRAVIDANZA....VATTENE) il mio stomaco continua a ribellarsi (ANCHE IN QUESTE CONDIZIONI DICI STRONZATE...SIEDITI HO CHIAMATO ATENA MA ANCHE LEI NON SI SENTE BENE LE FA MALE LO STOMACO PER IL COLPO CHE LE HO DATO) scoppio in una fragorosa risata una situazione più paradossale di questa non la immagino neanche in un film comico (POVERINA...DAMMI DUE MINUTI POI SALGO IN CAMERA MIA MI FACCIO UNA DOCCIA VELOCE E ANDIAMO IN OSPEDALE) non finisco neanche di parlare che mi prende imbraccio e mi porta in casa.



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