CAPITOLO 17 - LION -

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Sono stato mezz'ora sotto la doccia fredda cercando di farmelo passare ero tentato di metterci le mani per alleviare lo stress e il desiderio che mi divora, mi sono trattenuto perché solo lei puo mettermi le mani addosso, stanotte gli faccio scontare tutti i suoi capricci e tutte le volte che mi istiga, fortuna che il tempo è buono se fossimo in pieno inverno rischierei una bronchite, scendendo le scale sento la voce graffiante di zia Elena, secondo lei sta dando a mia madre dei buoni consigli, secondo me sta dicendo un mare di stronzate, appena si accorge della mia presenza assume un aria di buonismo (HERAKLION, CARO) giuro che la sua voce è irritante e non solo (TUTTO BENE ZIA ?) (DICIAMO DI SI È MEGLIO) il solito formicolio al collo (C'È FORSE QUALCOSA CHE NON VA ?) sbuffa e le sue guance sembrano due palloncini mosci (FIGLIOLO NON FARE FINTA DI NON CAPIRE) grazie a Dio non sono il suo figliuolo, ho come l'impressione che si stia per oltrepassare il limite della mia pazienza (SONO GIORNI CHE LE FOTO DI TUA FIGLIA E QUEL RAGAZZO SONO SU TUTTI I GIORNALI, IN TELEVISIONE PER NON PARLARE DEI SOCIAL, ERA MEGLIO SE QUESTA STORIA RESTAVA SEGRETA) mia madre cerca di azzittirla voglio sperare che non la stia assecondano (L'ANNO PROSSIMO SI SPOSANO SI SAPRÀ IN GIRO...NON CREDI ?) almeno le risponde a tono la molla che regge la mia pazienza si tende come la corda di un arco pronta a scagliare frecce avvelenate, sono più suscettibile del solito sarà perché la doccia fredda non mi é bastata (ANCHE TU NON È DECOROSO FARSI FOTOGRAFARE IN CERTI ATTEGGIAMENTI CON LA TUA RAGAZZA) ora la predica la fa a me tiro un lungo respiro per mantenere la calma e mi servo un drink (NON ME NE FREGA NIENTE DI QUELLO CHE PUBBLICANO I GIORNALI) la vedo impallidire sgrana gli occhi dalla sorpresa ha capito bene che non mi piacciono i suoi commenti (PENSA ANCHE A LEI POVERINA COSÌ COMPROMETTI LA SUA REPUTAZIONE) mi sfugge un ghigno, stronza ha cambiato atteggiamento lo sa bene che non le conviene andare oltre il limite della mia calma (NON È LA SUA REPUTAZIONE CHE MI PREOCCUPA) scende le scale in compagnia di mia sorella, sembra rilassata e sorridente (DOV'È SIMON ?) (SI È FERMATO UN ATTIMO NEL SUO STUDIO HA DIMENTICATO IL CELLULARE) (SIGNORINE E BUONA EDUCAZIONE SALUTARE QUANDO SI ENTRA IN UNA STANZA DOVE GIÀ CI SONO ALTRE PERSONE) qualcuno la porti via non la sopporto più hanno ragione le ragazze quando dicono che questa donna e irritante (SCUSA ZIA ELENA MA...) Atena cerca di giustificarsi (ZIA ELENA STA SCHERZANDO) e mamma subito interviene togliendo Atena dall' imbarazzo, i miei occhi non la lasciano un attimo, non mi guarda evita il mio sguardo, perché ? non capisco la cosa mi manda in bestia, arriva anche Simon (SCUSATEMI AVEVO DIMENTICATO IL CELLULARE DI LÀ) (NON È POSSIBILE CON QUESTI TELEFONINI ANCHE A TAVOLA QUANDO SI...) dentro di me sento un urlo bestiale che spingo giu nelle viscere sbatto con piu forza del dovuto il bicchiere sul tavolino (VOGLIO SPERARE ZIA CHE LA TUA PERMANENZA QUI NON METTA A SOQQUADRO LE NOSTRE ABITUDINI) lo sguardo di mia madre mi fulmina e poco me ne importa, é il suo sguardo che voglio e che continua a negarmi, guarda ovunque tranne me (ELENA, SIMON È IL RESPONSABILE DELLA SICUREZZA HA BISOGNO DEL CELLULARE PER RESTARE IN...) (NON É IL CASO CHE GIUSTIFICHI QUESTO COMPORTAMENTO, SE LA MIA PRESENZA NON È GRADITA TOLGO IL DISTURBO) guardo Atena sfoggiare un sorriso smagliante (NON DIRE SCIOCCHEZZE ELENA NON DISTURBI AFFATTO) puff le si è spento il sorriso, con l'arrivo di mio padre siamo pronti per metterci a tavola, va a sedersi lontano da me ok è guerra non so perche ma visto che si comporta cosi parto al contrattacco (SIMON, DOMANI IVAN SARÀ DIMESSO DALL'OSPEDALE) solo ora vedo i suoi occhi per un breve istante, distoglie dinuovo lo sguardo a che cazzo di gioco sta giocando, sento su di me gli occhi stupiti di tutti sanno che sono stato io a spedirlo in ospedale e sanno anche perché, non sanno perché gli ho chiesto di restare e sinceramente ora mi sento di stare meglio con me stesso, Maria e Chiara iniziano a servire a tavola (MARIA PORTA VIA QUELLA FRUTTA NIKITA PRANZA COME NOI) ci sono ancora occhi puntati su di me nessuno fiata solo Atena vorrebbe replicare la mia dea stronza la trattiene per un braccio, e cosi che mi manda fuori di testa, continuando a sfidarmi, Maria riporta la tagliata di frutta in cucina anche lei mi fulmina con lo sguardo (HA RAGIONE DEVI FARE UNA SANA E CORRETTA ALIMENTAZIONE, GUARDA COME SEI MAGRA SEMBRI UN RAMO RINSECCHITO) zia Elena con i suoi commenti poco opportuni rischia di innescare una bomba ad orologeria (GRAZIE PER IL COMPLIMENTO ZIA) (NON ERA UN COMPLIMENTO) (PER ME SI ANCHE SE DEVO PERDERE ALTRI QUATTRO CHILI) stavolta mi fissa con aria di sfida (SE CONTINUI COSÌ RISCHI DI AMMALARTI SERIAMENTE) (NON PREOCCUPARTI ZIA SOFIA STO BENE) ancora per poco perché appena riesco a metterle le mani addosso la spacco, mio padre e zia Elena non fanno altro che battibeccare a bassa voce (SE LA SMETTETE DI PARLARE DI ME ALLE MIE SPALLE VI RINGRAZIO) mi sono perso qualcosa non è da me (NON PUOI PRETENDERE CHE TUTTA LA FAMIGLIA TOLLERI IL TUO COMPORTAMENTO SCONSIDERATO) e lei sempre e solo lei la causa della mia distrazione (SONO IO CHE NON TOLLERO IL TUO CONTINUO INTROMETTERTI NELLE FACCENDE DALLA MIA FAMIGLIA) e sulla -mia famiglia- rincaro la pronuncia (CHE SIA CHIARO UNA VOLTA PER TUTTE E PER TUTTI CHE LE DECISIONI LE PRENDO IO NEL BENE E NEL MALE SE TU E TU) indico mia madre e zia Elena (NON SIETE D'ACCORDO NON MI INTERESSA) mi alzo da tavola non resisto più a stare seduto fingendo una calma inesistente (QUAL'È IL PROBLEMA NON PUOI VANTARTI CON LE TUE STUPIDE AMICHE DI COM'È RICCO TUO GENERO DI QUANTE IMPRESE POSSIEDE LA SUA FAMIGLIA) giro intorno alla tavola le gambe se ne vanno per i cazzi loro non so dove (BEH SAI CERTI MARITI OLTRE AD AVERE TANTI SOLDI HANNO TANTI DIFETTI) mi fermo dietro la sedia di Atena e le metto le mani sulle spalle (IL TUO PRETENDENTE IDEALE, E NON FACCIO IL NOME TIRA DELLE STRISCE DI COCAINA LUNGHE DIECI CENTIMETRI) mi fissano tutti a bocca aperta (E POI C'È L' ALTRO SI LO SO BENE CHE HAI LA RISERVA, QUELLO BEVE COME UNA SPUGNA E SI É BECCATO UNA DENUNCIA PER MOLESTIE...DOVE VIVI MAMMA) urlo tanto che mi brucia la gola (APRI GLI OCCHI NON VEDI IL MARCIO CHE HAI SOTTO GLI OCCHI MA LO CERCHI CON OSTINAZIONE DOVE NON C'È E COSÌ CHE RISCHI DI PERDERE UN ALTRA FIGLIA) tiro un lungo respiro per riacquistare la calma mia madre si copre il viso con le mani e zia Elena e finalmente senza parole mio padre ha un espressione allibita solo Simon sembra essere caduto dalle nuvole il tempo sembra essersi fermato per un lungo istante, un rumore assordante costringe tutti a scattare dalle sedie Maria e Chiara si sono scontrate facendo capovolgere il carrello e tutti i piatti sono rovinosamente fracassati a terra, immagino che la mia dea stronza stia facendo dei salti di gioia anche se resta immobile al suo posto (MI DISPIACE...) (NON FA NIENTE MARIA) mia madre le raggiunge (CHIAMA QUALCUNO E FAI PULIRE, SERVI PURE IL RESTO DEL PRANZO) come se fosse facile ho un macigno nello stomaco ora capisco Nikita quando dice che non riesce a mandare giù niente, stringo per un attimo le mani sulle spalle di mia sorella per farle sentire che ha tutto il mio appoggio (CONTINUATE PURE SENZA DI ME, NIKITA QUANDO HAI FINITO TI ASPETTO NEL MIO STUDIO) lascio la sala da pranzo sotto lo sguardo stupito di tutti, mi rifugio nel mio studio tiro un lungo respiro io per primo ho bisogno di metabolizzare quello che ho fatto o meglio detto, troppo stress gioca brutti scherzi ho perso le staffe prima il colloquio con Ivan in ospedale, zia Elena che mi devo ricredere hanno ragione le ragazze è una rompi palle, e poi lei sempre lei la mia regina che mi fa andare in tilt con i suoi tira e molla il desiderio che ho di lei mi fa sclerare, anche ora che cerco un po di calma in realtà mi sento un leone in gabbia vado su e giù nello studio guardo l'orologio spero che Nikita venga sù prima dell'arrivo degli avvocati.
Intanto che aspetto dò un ultima occhiata ai documenti ho fatto stillare un contratto con alcune clausole e sono sicuro che la signorina avrà da ridire, su alcuni punti faremo battaglia, guardo dinuovo l'orologio sono impaziente, sento bussare alla porta non aspetta neanche un attimo entra come una furia si ferma difronte alla mia scrivania con le braccia conserte (SI PUÒ SAPERE CHE TI SUCCEDE HAI DATO I NUMERI PRIMA...) (BUONASERA, PREGO ACCOMODATI) le indico la poltrona ma sembra non ascoltarmi mi punta contro il dito accusandomi di chissà cosa (NON FARE IL DAMERINO HAI DATO DI MATTO LASCIANDO TUTTI SENZA PAROLE) è bella da morire arrabbiata (SONO INCAZZATA NERA MI HAI MESSO IN UNA SITUAZIONE IMBARAZZANTE) non capisco lei cosa centri con la mia sfuriata di poco prima (NON FARE FINTA DI NON CAPIRE) giro intorno alla scrivania non smette di blaterare assecondo il mio desiderio (NON PUOI CAPIRE MI SONO SENTITA MORÌ...) non la lascio continuare le tappo la bocca con la mia, invado la sua bocca con la lingua approfitto della sua sorpresa assaporo la sua lingua sa di frutta, stronza, ecco cosa ha mangiato quando sono andato via l'afferro per i capelli cerca di divincolarsi dalla mia stretta gioco sporco e la spingo contro al muro la schiaccio quel poco per impedirle di allontanarsi da me mi morde il labbro inferiore, il suo corpo si plasma sotto di me morbida e voluttuosa risponde al mio bacio dapprima irruente ora delicato e lento, sento bussare alla porta - porca miseria- entrambi cerchiamo di assumere un aria indifferente Nikita si passa le mani tra i capelli per sistemarli mi abbottono la giacca e tiro un lungo respiro mi sistemo dietro la scrivania meglio se sto seduto (AVANTI) e chi entra Simon -vaffanculo- (SCUSATEMI MA SONO ARRIVATI GLI AVVOCATI) Nikita gli da le spalle (TI CHIAMO IO QUANDO FARLI SALIRE) restiamo tutt' é due sorpresi, assecondo la sua pretesa (VA PURE SIMON TI CHIAMO IO) si sistema sulla poltrona difronte a me (QUALE È IL PROBLEMA ?) (E LO CHIEDI A ME SEI TU QUELLO CHE STA DANDO I NUMERI, PRIMA A PRANZO HAI SCIOCCATO TUTTI, ORA NON MI FAI PARLARE MI SEI VENUTO ADDOSSO COME UNA FURIA) (LA COLPA È TUA ...) (MIA...QUESTA È BELLA) (SPIEGAMI PERCHE PRIMA STIAMO IN GIARDINO TUTTO D'AMORE E D'ACCORDO SORRIDENTE SCHERZOSA E DOPO NEMMENO MEZZ' ORA SEI VENUTA GIÙ CON MIA SORELLA NON MI GUARDI FAI DI TUTTO PER IGNORARMI) mi fa incazzare dinuovo scimmiotto le sue pose con un sarcasmo acido (SONO PIENA DI LIVIDI MORSI E SUCCHIOTTI) si sporge sulla scrivania continuando a puntarmi contro l'indice (ATENA MI HA CHIESTO SE HAI UNA STANZA DEI GIOCHI) per un attimo non capisco ( COSA ?) (NON CAPISCI, TI RENDI CONTO COME MI SONO SENTITA) resto per un attimo basito, la guardo sistemarsi dinuovo sulla poltrona (NON DIRAI SULSERIO SPERO) si infuria dinuovo (STAI DICENDO CHE MENTO) (NO NON DICO QUESTO) (E ALLORA ?) porca miseria stronza siamo dinuovo ai ferri corti, se becco Atena lei e la sua lingua lunga questa me la paga (ANCH'IO SONO SEGNATO DALLE TUE UNGHIETTE COLORATE) (NON FAI TESTO NESSUNO SE NE ACCORTO) si alza di scatto e va su e giu per lo studio (L'ALTRO IERI SONO STATO IN PALESTRA CON SIMON HA SICURAMENTE NOTATO I TUOI DENTI AGUZZI STAMPATI SUL MIO PETTORALE HA AVUTO LA DELICATEZZA DI NON FARE NESSUN COMMENTO) continua a girovagare di qua e di là (MI STAI FACENDO GIRARE LA TESTA PIUTTOSTO SIEDITI E PARLIAMO DI COSE SERIE) (E SECONDO TE QUESTE NON SONO COSE SERIE ?) sto perdendo la pazienza e tra poco se ne accorgerà (QUELLO CHE SUCCEDE TRA DI NOI, IN CAMERA DA LETTO O IN QUALSIASI ALTRO POSTO SONO CAZZI NOSTRI ATENA MI SENTIRÀ APPENA MI CAPITA A TIRO) il mio tono di voce la dice lunga si sistema sulla poltrona e finalmente sta zitta
abbassa lo sguardo e gioca con i braccialetti come fa di solito (MI AVEVI CHIESTO DI IMPUGNARE IL TESTAMENTO E...L'HO FATTO) gli metto sotto gli occhi tutta la sfilza di fogli spillati (VOLEVI FIRMARE UNA RINUNCIA E QUI CI SONO TUTTI I DOCUMENTI CHE HO FATTO PREPARARE DAI MIEI BARRACUDA) stavolta sbatto con più forza i fogli sulla scrivania sobbalza per lo schianto dei fogli anche questi spillati (DOVE DEVO FIRMARE) (DA NESSUNA PARTE PER ORA) (COME SAREBBE ?) mi alzo per versarmi qualcosa da bere sono a stomaco vuoto ma sono anche agitato, mi manca l'aria tolgo la giacca e arrotolo le maniche della camicia fino ai gomiti (VUOI QUALCOSA DA BERE ?) ( NO ANDIAMO AL SODO) le verso lo stesso un Martini (BENE, QUI CI SONO TUTTI I DOCUMENTI PRONTI DA FIRMARE, MA PRIMA DI ANDARE AVANTI CE QUESTO) tiro fuori quello che per me è il documento piu importante, ha tutta l'aria di essere sorpresa (CHE COS'È QUESTO ?) (QUESTO È IL PRIMO PASSO FIRMATO QUESTO POI FIRMEREMO ANCHE GLI ALTRI) (SONO LE TUE PRETESE ?) mi siedo sulla scrivania proprio difronte a lei (DICIAMO CHE SONO DELLE RICHIESTE SE LE ACCETTI E FIRMI PASSEREMO A FIRMARE ANCHE GLI ALTRI DOCUMENTI) (E SE NON ACCETTO ?) butto giù l'ultimo sorso di whisky (SE NON ACCETTI TUTTO RESTERÀ COSÌ COM'È MI SEMBRA LOGICO) (TU GIRALA COME VUOI PER ME È UN RICATTO) sempre schietta sincera senza peli sulla lingua un tratto della sua personalità che adoro, alzo le spalle con un aria di finta strafottenza (LO POSSO LEGGERE PRIMA ?) comunque sempre ingenua (CERTO HAI TUTTO IL TEMPO CHE VUOI) prende i fogli dalla scrivania con circospezione (E I BARRACUDA GIU CHE ASPETTANO ?) mi sistemo sulla mia poltrona (SONO PAGATI PROFUMATAMENTE ANCHE PER ASPETTARE) mi accendo una sigaretta e la guardo sfogliare avidamente il plico non ci vorrà molto sono solo quattro fogli (SEI IMPAZZITO) e non ha ancora finito di leggere il resto (TE L'HO GIÀ DETTO... SEI TU LA MIA PAZZIA) posa i fogli sulla scrivania (QUI E DIVERSO SEI DA RICOVERO) prende il Martini e manda giù un bel sorso (TI RENDI CONTO CHE SE FIRMO QUESTE CARTE NON AVRÒ PIÙ UNA VITA MIA) (NON ESSERE DRAMMATICA) si alza dalla poltrona e va dinuovo in giro per lo studio (NON POSSO PIU LAVORARE COME MODELLA DEVO TRASFERIRMI QUI NON POSSO VIVERE A LONDRA SARAI TU IL PROMOTORE FINANZIARIO DEL MIO PROGETTO, CI SPOSIAMO DOPO LA MIA LAUREA NON POSSO USARE ANTICONCEZZIONALI E QUESTO LO CHIAMI VIVERE) ( STAI GUARDANDO LE COSE SOTTO LA PROSPETTIVA SBAGLIATA) ride a scuarciagola tanto che mi fa preoccupare (E SENTIAMO QUALE SAREBBE LA TUA DI PROSPETTIVA ?) verso un altro whisky e mi accendo una sigaretta ( SONO TUTTE COSE CHE HO PENSATO PER IL TUO BENE) mi divertono da morire queste polemiche tra noi mi piace pungolarla fino a farle perdere la pazienza é testarda vuole sempre averla vinta e il più delle volte glielo concedo, stavolta no a questa mano vinco io, devo vincere io, si prende una sigaretta dal mio pacchetto l'accende e tira una lunga boccata, questa è un altra cosa che dobbiamo discutere (QUESTA È COSTRIZIONE O DEVO DIRE RIDUZIONE IN SCHIAVITÙ, LA PROSPETTIVA GIUSTA...LASCIAMO LE COSE COSÌ COME STANNO NON FIRMO NIENTE)
(IMMAGINAVO CHE LO AVRESTI DETTO, SE LA METTI SU QUESTO TONO LASCIA PERDERE IL TUO PROGETTO PERCHÉ TRA TRE ANNI NON SARÒ PIÙ IL TUO TUTORE NON AMMINISTRERÓ I TUOI BENI LAVORERAI AL MIO FIANCO IN QUANTO SOCIA AL CINQUANTA PER CENTO) spalanca la bocca forse dallo shock (NON OSERAI FARLO) (METTIMI ALLA PROVA E VEDRAI)

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