CAPITOLO 23 -LION-

75 6 0
                                    

Non ho mai visto nessuno addormentarsi piangendo, l'adagio delicatamente sul letto osservo le lunghe ciglia ancora bagnate di lacrime, sapere di essere il bersaglio di un pazzo psicopatico é stato uno shock per lei, e anche tanto per me, mi sfrego le mani in faccia cercando di allentare la tensione e la stanchezza che comincia a farsi sentire, prima di uscire la copro delicatamente con il lenzuolo, prendo il cellulare e chiamo Simon.
Quando entro nel mio studio lo trovo accanto alla finestra che già mi sta aspettando con il cellulare tra le mani (ATENA ?) (SI È ADDORMENTATA È STATA SVEGLIA TUTTA LA NOTTE) posa il cellullare in tasca (NICOLE DOV'È?) (ANCHE LEI È CROLLATA NON HA DORMITO PER NIENTE) mi siedo sulla poltrona e lui prende posto di fronte a me (HAI NOTIZIE DI IVAN) questa è la seconda volta che va a finire in ospedale (RESTERÀ UN PAIO DI GIORNI IN OSSERVAZIONE) (AVVISA NICK DI PREPARARE L'AEREO) (NON SARÀ PERICOLOSO FAR TORNARE LE RAGAZZE A LONDRA ?) si poggia con le mani sulla scrivania (ATENA E NICOLE CORRONO UN GROSSO RISCHIO ANCHE TUO PADRE PENSA CHE SAREBBE MEGLIO ASPETTARE) mi alzo con calma e giro intorno alla scrivania (SECONDO I DETECTIVE PER UN PO QUESTO STRONZO PSICOPATICO NON CI DARÀ FASTIDIO SA CHE ORA ABBIAMO LA GUARDIA ALTA ASPETTERÀ PRIMA DI RIPROVARCI) mi si piazza davanti (ATENA È MOLTO SPAVENTATA) lo scanso e mi avvio verso la finestra (NON È L'UNICA ....) mi afferra per un braccio (E ALLORA NON FARLE PARTIRE QUI SONO PIÙ AL SICURO) (NON LO DIRE DOPO QUELLO CHE È SUCCESSO IL TUO È UN EUFENISMO) con uno strattone mi libero dalla sua presa (DI A NICK DI PREPARARE L'AEREO NON FARTELO RIPETERE ANCORA) lo lascio li nello studio e vado diritto in cucina c'è solo Maria, appena nota la mia muta presenza si asciuga gli occhi con il grembiule (NIKITA NON HA MANGIATO NIENTE...) (ATENA MI HA DETTO CHE È STATA MALE DI NUOVO) apro il frigo ma in realtà non sto cercando niente (SI È STATA MALE, ORA STA DORMENDO) Simon mi raggiunge in cucina si serve da solo una tazza di caffè (NICK HA CONFERMATO L'AEREO E PRONTO PER LE DICIASSETTE E TRENTA) lascia la tazzina sul tavolo e va via (SONO MOLTO PREOCCUPATA KÝRIOS) (NON PERMETTERÒ CHE SUCCEDA QUALCOSA ALLE RAGAZZE MA FAMMI LA CORTESIA DI NON PIANGERE) si asciuga dinuivo gli occhi facendomi un cenno con la testa, prendo anch'io un caffè ed esco fuori in giardino incomincio a girovagare, le gambe mi portano alla panchina quella incriminata quella che una volta era la panchina segreta, accendo una sigaretta e mi sdraio di lungo pensando a quante volte ho visto Nikita qui sdraiata chissa a cosa pensava, alzo gli occhi al cielo e solo ora vedo quello che vedeva lei, i rami e le foglie creano una tenda naturale solo in alcuni punti i raggi del sole penetrano attraverso i rami creando scie luminose , i pensieri corrono veloci nella mia mente, la paura e l'angoscia mi avvolgono come una cappa nera il senso di impotenza diventa rabbia pensando a quello che sarebbe potuto succedere, la serata di ieri sembra essere così lontana non sono passate neanche ventiquattrore la tenuta piena di gente, di musica e sorrisi allegri, ora c'è un silenzio surreale un atmosfera quasi funerea, sto di merda perche l'unica cosa che vorrei adesso e mettere le mani addosso a questo stronzo psicopatico e fargli sputare tutti i denti, il suono del mio cellulare e porca troia non un attimo di pace, guardo il display è Maria (CHE SUCCEDE ?) sento un forte rumore uno schianto di oggetti frantumati a terra e urla (MARIA....MARIA CHE CAZZO SUCCEDE ?) scatto dalla panchina e inizio a correre verso casa spalanco la porta sul retro che da direttamente alle cucine (KÝRIOS VIENI SU...NICOLE...) mi infilo il cellulare in tasca senza neanche chiudere la chiamata, si sente il baccano in fondo alle scale e accorre anche Andy (CHE SUCCEDE ?) non gli rispondo ma anche lui corre su per le scale piu mi avvicino alla camera di Nikita piu il fracasso e i rumori diventano forti spalanco la porta e quello che mi si para davanti va altre ogni mio pensiero la stanza è a soqquadro a terra c'è di tutto gingilli e tazze rotte, frutta e vestiti, ovunque guardo è il kaos, Maria cerca di fermare Nikita che continua a lanciare oggetti per aria, la sedia e il tavolino sono rovesciati a terra, per entrare sono costretto a camminare su tutto quello che è stato buttato a terra (SI PUO SAPERE CHE STA SUCCEDENDO ?) affero Nikita per un gomito cercando di calmarla, continua a lottare per divincolarsi, la strattono costringendola con le spalle al muro (SONO SALITA PER PORTARGLI QUALCOSA DA MANGIARE E L'HO TROVATA CHE BUTTAVA TUTTO PER ARIA DICE CHE C'È UN UOMO) Maria cerca di spiegarmi cosa sia successo, mi si rizzano i cappelli sento un brivido lungo la schiena (COME UN UOMO ? DOVE ?) guardo Andy che subito spalanca le porte della cabina armadio, Nikita scalcia come un mulo cerco di tenerla ferma ma porco cazzo mi colpisce con un calcio (NON C'È NESSUNO KÝRIOS HO VISTO DAPPERTUTTO) (SI C'È, L'HO VISTO C'È UN UOMO...) ( SIGNORE HO CONTROLLATO ANCHE IN BAGNO NON C'È NESSUNO) Andy ha controllato ovunque (C'È, L'HO VISTO) sicuramente è preda di un incubo un delirio, ha lo sguardo sconvolto il viso rigato di lacrime si poggia con la testa contro il muro gli tremano le labbra (ANDY CHIAMA TUTTI A RACCOLTA SCANDAGLIATE OGNI MILLIMETRO DELLA CASA E IL PARCO NON TRALASCIATE NIENTE) so che è una perdita di tempo sicuramente non troveranno nessuno ma se serve a tranquillizzarla va bene cosi (MARIA FA VENIRE QUALCUNO A PULIRE QUESTO DISASTRO) questa volta non la carico in spalla, non la isso sui fianchi reggendola con le mani sotto il culo la prendo in braccio con delicatezza come si fa con una bambina con le ginocchia sbucciate, la stringo teneramente si lascia andare con la testa sulla mia spalla nascondendo il viso nell' incavo del collo sento il suo respiro lento sulla pelle (HO PAURA) (SARESTI SCIOCCA A NON AVERNE) mi stringe le braccia al collo (ANDIAMO TI PORTO IN CAMERA) (SONO GIA IN CAMERA) (APPENA PARTI FACCIO SMANTELLARE PEZZO PER PEZZO LA TUA STANZA COSÌ TI DECIDERAI A TRASFERIRTI DEFINITIVAMENTE IN CAMERA NOSTRA) non replica piu, una volta in camera la porto fuori al terrazzo un po' d'aria fresca non puo che farle bene, dopo l'attacco isterico è molto provata (VUOI UN TÈ CON I TRAMEZZINI ?) scuote la testa con un espressione disgustata (IL SOLO PENSIERO MI FA VOMITARE) inspiro ed espiro con forza cercando di restare calmo (NIKITA L'ULTIMA VOLTA CHE HAI MANGIATO E STATO IERI A PRANZO) la voce tradisce il mio stato d'animo (HO MANGIATO IL CIOCCOLATO) (L'HAI VOMITATO, SEI STANCA SPOSSATA E SENZA FORZE NON COSTRINGERMI...) ( OK OK PRENDO SOLO IL TÈ) la sistemo sulla poltroncina e chiamo in cucina sorpreso dalla sua resa (ATENA MI HA DETTO...) (MIA SORELLA DICE SOLO SCIOCCHEZZE) mi appoggio alla ringhiera per starle proprio difronte (TU NON CAPISCI, HO PAURA MA NON PER ME, ORA È STATO IVAN A RIMETTERCI E GRAZIE A DIO SI RIMETTERÀ A BREVE, LA PROSSIMA VOLTA CHI CI ANDRÀ DI MEZZO ? E SE SARÀ PEGGIO ?) (NON CI SARÀ UNA PROSSIMA VOLTA, LA POLIZIA STA INDAGANDO...) si alza di scatto e va avanti e indietro per tutto il terrazzo (NON POSSIAMO ESSERNE SICURI, SONO UN PERICOLO PER TE PER ATENA SONO DIVENTATA UN PERICOLO ANCHE PER IVAN PENSAVO CHE...) l'afferro per il gomito fermando il suo via vai (DOVE STAI ANDANDO A PARARE ?) faccio il conto alla rovescia dentro di me ho ancora trenta secondi di autonomia (MI FAI MALE) senza rendermene conto le ho stretto con forza il braccio allento la presa ma non la lascio (SONO UN PERICOLO PER CHIUNQUE MI STIA INTORNO) intuisco perfettamente quali sono le sue intenzioni e mi ribbolle il sangue (HO INGAGGIATO DEI DETECTIVE PRIVATI E RADDOPPIATO LA SICUREZZA) non parlo ringhio tra i denti a pochi centimetri dal suo viso (QUALSIESI PENSIERO TI STIA BALENANDO IN MENTE E MEGLIO CHE LO SCARTI A PRIORI) mi guarda con occhi sgranati la mia reazione l'ha ammutolita, i suoi occhi sono puntati nei miei la sua espressione cambia il suo sguardo scivola sulla mia bocca, sposta il suo peso da un piede all'altro si morde il labbro, tutto succede in meno di un secondo le sue labbra sulle mie preme con forza la lingua mi invade la bocca resto interdetto per lo schok iniziale uno scatto reciproco le sue mani tra i cappelli vado a mille le tengo la testa per impedirle di allontanarsi dalla mia bocca avvinghiati e senza mollarci cerchiamo di rientrare in camera sballottoliamo di quà e di là restando avvinghiati nella tenda (PORCA TROIA) ride sommessamente senza staccare le sue labbra dalle mie riesco a raggiungere il letto trascinandola con me le lascio la bocca solo il tempo di togliermi la maglia le nostre labbra si ritrovano in un vortice che ci infiamma non ci stiamo baciando ci stiamo divorando a vicenda (SE VIENE QUALCUNO) i suoi denti mi graffiano il mento, finisco la frase al suo posto ( È UN UOMO MORTO) ride lasciandosi scivolare sul mio corpo duro dal desiderio, le sfilo la t-shirt il suo reggiseno di pizzo non mi nasconde i capezzoli ne catturo uno tra i denti mordo delicatamente attraverso la stoffa leggera, reclina la testa all'indietro sospira lasciandosi inebriare dalla mia bocca, geme portandomi al confine della lucidità mentale la spingo verso il letto e ci casca di peso disorientata cerca di alzarsi sui gomiti (ASPETTA) quasi mi strappo i pantaloni resto solo con i boxer (COSA ? COSA DEVO ASPETTARE ? CHE SUONI IL CELLULARE CHE QUALCUNO BUSSI ALLA PORTA, MI SONO ROTTO LE PALLE IN QUESTE DUE SETTIMANE NON C'È STATA UNA VOLTA, UNA SOLA VOLTA CHE QUALCUNO NON CI ABBIA ROTTO IL CAZZO NEI MOMENTI MENO OPPORTUNI) sto urlando come un matto buttando fuori tutta la rabbia e lo stress che ho accumulato (OGGI TORNI A LONDRA E CI STO MALE E STO MALE PERCHÉ LA FUORI C'È UN PAZZO PSICOPATICO CHE VUOLE FARTI CHISSÀ CHE COSA E CHE NON RIESCO A TROVARE E TU CHE PARTI E SEI LONTANA CHILOMETRI NON POSSO TENERTI ACCANTO A ME E MI CHIEDI DI ASPETTARE CHE CAZZO COSA DEVO ASPETTARE ?) la rabbia mi ha offuscato la vista sono sicuro che le mie urla si sono sentite a chilometri di distanza lo testimonia la mia gola in fiamme il respiro affannato e il suo sguardo terrorizzato, bene ora ci vuole solo che mi senta una merda e sono al completo, mi siedo sul bordo del letto con la testa tra le mani cercando di riacquistare un po di autocontrollo mi sono lasciato andare buttando fuori i miei pensieri alla rinfusa, sento che si muove sul letto alle mie spalle sicuramente l'ho spaventata, stringo forte i capelli quasi me li strappo dai nervi cerco di avere il controllo ma sto sbagliando tutto questo non è il momento per certe....cose (HAI INTENZIONE DI RESTARE LI TUTTO IL GIORNO ?) mi colpisce alle spalle con un piede e con il suo tono di voce non faccio in tempo a girarmi che mi cinge il collo da dietro avverto i capezzoli strusciare contro la schiena (MIKRÓ....) mi morde sulla guancia (MIKRÓ TI AMA DA MORIRE ANCHE SE SEI UN PAZZO PSICOPATICO STRONZO NARCISISTA ECOCENTRICO PEZZO DI...) mi tira e faccio forza per non caderle addosso avvinghia i piedi sul mio ventre e con un ultimo strattone le crollo addosso mi viene quasi da ridere lei sotto e io sopra peccato che sono di schiena ma comunque ho paura di stritolarla con la mia mole (GRAZIE PER I COMPLIMENTI) (SONO SINCERI) cerco di alzarmi ma mi afferra per i capelli (DOVE SCAPPI?) (NIKITA LASCIAMI RISCHIO DI SCHIACCIARTI)(ALLORA SONO IO CHE RISCHIO) continua a non mollarmi sistema meglio i piedi incrociandoli (E SE VOLESSI ESSERE SCHIACCIATA ?) (DICO SULSERIO NON RIUSCIRÒ A STARE COSI PER MOLTO) non e vero lo dico solo perché preferirei stare faccia a faccia (DAI POGGIATI A ME, LASCIATI ANDARE) rilasso cautamente gli addominali contratti (SI COSI ANCORA UN PO TI SENTO CHE NON STAI COMODO) (NON POSSO STARE COMODO SERENAMENTE SE RISCHIO DI FARTI MALE) perche cazzo ride la cosa la diverte tanto, la lascio fare perche gliele do sempre vinte tutte e sentirla ridere dopo tutto quello che è successo mi rincuora (RILASSATI) (CAZZO NIKITA MOLLAMI) la contraddico solo per il gusto di vederla combattiva (SI PUO SAPERE PERCHE MI STAI BRACCANDO COSI SEMBRO UN CAPRETTO) potrei divincolarmi in qualsiasi momento ma come vi ho gia detto prima la lascio sempre vincere (DOBBIAMO PARLARE) fingo di sussultare come se avessi preso una scossa elettrica (QUANDO LE DONNE DICONO COSI MOLTI UOMINI SCAPPANO A GAMBE LEVATE) il suono della sua risata profonda e cristallina e idilliaco (ECCOTI SPIEGATO PERCHE TI HO BLOCCATO, NON PUOI SCAPPARE) continua a ridere (NON TI LASCIO ANDARE SE PRIMA NON SPUTI IL ROSPO, NON SONO COSI STUPIDA) non capisco perché si da della stupida non l'ho mai pensato (NON HO ROSPI DA SPUTARE E NON TI REPUTO UNA STUPIDA) sospiro rassegnato a lasciarla fare ma non riesco a rilassarmi del tutto ( CHE COSA VUOI SAPERE ?) merda l'ho detto ora farà una sfilza di domande che la tiriamo fino a domani (SEI INCAZZATO PERCHE PARTO ?) non rispondo grugnisco come un rinoceronte inferocito mi arpiona i fianchi stringendo le gambe (ALLORA ?) (CHE RAZZA DI DOMANDA CERTO CHE SONO INCAZZATO, INCAZZATO NERO PER ESSERE PRECISO) se tutte le domande girano cosi sono tranquillo (SONO PARTITA ALTRE VOLE E ALTRE VOLTE SEI PARTITO TU, SIAMO STATI MESI SENZA VEDECI PERCHE ORA DOVREBBE ESSERE DIVERSO ?) giuro che se mi lascia mi do con la testa al muro che cazzo di domande mi fa (PERCHÉ ?) e dinuovo che mi strattona (CHE RAZZA DI DOMANDE MI FAI PRIMA ERA DIVERSO) uno strappo improvviso e la mia testa viene tirata all'indietro cazzo i capelli, credo che non le sia piaciuta la mia risposta (FORSE PER TE È DIVERSO PERCHÉ MI HAI AVUTA, PER ME NON CAMBIA NIENTE E SEMPRE LO STESSO) come sempre lo stesso ? che cazzo dice ? dove stiamo andando a finire non lo capisco più, qualcuno abbia pietà di me (SONO SEMPRE STATA TUA) no no questo discorso non mi piace cerco di liberarmi mi basta un colpo di reni e siamo faccia a faccia e io dove volevo, sopra di lei (COME FAI A DIRE CHE NON È CAMBIATO NIENTE, DOMANI TI SVEGLIERAI DA SOLA... SENZA...DI ME) mi tappa la bocca con la mano (SI OK È COME DICI BLA BLA BLA) resto disorientato mi sta prendendo per il culo stronza malefica, le mordo con decisione il palmo (NON FARE LA STRONZA LO SAI BENISSIMO CHE TUTTO È CAMBIATO, HAI FIRMATO E ORA PIU CHE MAI SEI MIA) quella firma non c'entra niente lei e mia a prescindere, le strappo via il leghins e il perizoma in un attimo è tremendamente e splendidamente nuda ammiro ogni centimetro del suo corpo esposto al mio sguardo, stringe le gambe lunghe e affusolate per nasondermi la sua femminilità, il ventre piatto i seni armoniosi e sodi, i capezzoli turgidi invitanti come frutti maturi, con una mano le tengo i polsi bloccati sopra la testa (CI STAI GIRANDO INTORNO MA MI VUOI) sgrana gli occhi e sprofondo nel verde cristallino del suo sguardo riesco a distinguere perfettamente tutte le sfumature delle iridi metto a fuoco ogni dettaglio (VUOI LA MIA BOCCA SUL TUO CORPO) bacio l'incavo del collo sento il pulsare accelerato del suo cuore (VUOI CHE ASSAPORI LA TUA PELLE) con la lingua percorro il solco dello sterno tra i seni succhio delicatamente la pelle candida, ha il respiro corto, metto in atto ogni mia parola sul suo corpo come un pittore che dipinge il suo più grande capolavoro ( VUOI CHE DIVORI LA TUA CARNE) sono quasi senza voce tanto è il desiderio che mi brucia, mordo un capezzolo tra i denti tirando piano lo succhio e lo lecco, dedico la mia attenzioni prima ad uno e poi all'altro, allenta la stretta alle gambe e con il ginocchio mi faccio spazio tra le cosce resisto alla tentazione di calarmi i boxer e sfondarla, prenderla con irruenza (SI...VOGLIO...TUTTO) ora resistere divanta ancora piu difficile, continuo a tenerla bloccata ma con una sola mano con l'altra le torturo un capezzolo tra il pollice e l'indice pizzicandolo strizzandolo, innarca i fianchi venendomi incontro cercando un contatto piu intimo, geme e si dimena, sussulta quando le prendo tra i denti l'altro capezzolo punta i talloni nel materasso per tirarsi su cercando sollievo mi muovo su di lei divarica di piu le gambe piegando le ginocchia (NON VOGLIO...) -cazzo cazzo sto per avere un infarto morirò con le palle blu - mi fermo all'istante ho il fiatone un dolore mi attraversa da capo a piedi rispetto il suo volere ma sono frastornato come se una tegola mi avesse colpito in testa (...PARTIRE) mi sgonfio per un attimo ho trattenuto il respiro ma subito mi rianimo, mi tiro su, il suo sguardo offuscato dal desiderio si riflette nei miei occhi la divoro con lo sguardo (MIKRÓ ANCH'IO NON VORREI LASCIARTI ANDARE...) (DOPO L'ESAME...) (PRIMA HAI DETTO CHE NON SAREBBE CAMBIATO NIENTE) sospira, mi sposto per non schiacciarla (MENTIVO CERCANDO DI CONVINCERE ME STESSA) con le mani ora libere mi accarezza il viso affonda le dita tra i miei capelli le mordo la clavicola succhiando forte lasciando sul suo corpo il segno del mio possesso scivolo con la mano tra le pieghe calde della sua carne morbida e deliziosamente bagnata spingo dentro un dito con delicatezza anche se vorrei sbranarla come una belva innarca la schiena cercando un contatto piu profondo con il pollice stuzzico il clitoride gonfio emette un grido soffocato, piano mi impongono di andare piano di assaporare questo momento quasi come un disperato, infilo il secondo dito giro e piego esco e ripeto dinuovo dentro fuori dentro giro fuori ad un ritmo sempre piu incalzante i nostri gemiti riempiono il silenzio i corpi scivolosi e unti di desiderio si sfregano creando un attrito incendiario sono duro da farmi male, sfrego sul clitoride l'erezione granitica, in pochi attimi tira su la testa dal cuscino per mordermi la spalla il dolore si insinua sotto la pelle facendomi scattare mi graffia i fianchi per tirarmi giù i boxer (NIKITA STO LOTTANDO CON ME STESSO) mi afferra per i capelli schiacciando la sua bocca sulla mia mordendomi il labbro, la mia lingua si avvinghia alla sua ci stiamo maledettamente divorando come disperati affamati l'uno dall'altro la mia forza di volonta va a farsi benedire il sesso soft e svanito le catturo le mani dinuovo sopra la testa mi basta muovere i fianchi per strisciare sulla sua carne bagnata gonfia di desiderio si punta sui talloni per innarcare la schiena spingo con forza penetrando il suo corpo con un unico affondo, sussulta sgranando gli occhi tirando su la testa, per un attimo resto immobile la sensazione sublime di essere risucchiato nel suo ventre e paradisiaca, ricade con la testa sul cuscino sospirando (OH DIO...SI) scivolo fuori solo per meta per poi affondare dinuovo tra le pieghe morbide del suo sesso, geme e si contorce sotto di me le labbra socchiuse, gli occhi offuscati dal delirio, mi muovo con un ritmo costante ad ogni spinta faccio ruotare i fianchi creando un attrito delirante (...MIKRÓ...) mi stringe i fianchi con le gambe dandomi spazio per andare più a fondo, ad ogni mia spinta il suo corpo è scosso e va su spinto verso la testiera del letto che sbatte contro il muro (LION...DI PIÙ, PIÙ FORTE...) alla mia regina piacciono le maniere forti e mi basta poco per darle il benservito, le lascio le mani per afferrarle con forza le gambe, per un attimo resta disorientata ci metto poco meno di un secondo per caricarmi le sue gambe sulle spalle, in questa posizione e bloccata sotto di me senza possibilita di muoversi tranne che per le mani che subito vanno a perdersi tra i miei capelli, in questa posizione sbatto ancora piu forte tra la pieghe morbide del suo sesso aperto ed esposto alle mie spinte mi tengo sui palmi delle mani per darmi piu slancio, pompo con forza ad ogni spinta vado sempre più a fondo sento la cappella che sbatte contro qualcosa credo la cervice, sussulta sgranando gli occhi (TI FACCIO MALE ???) forse sto esagerando (NO...È BELLISSIMO NON TI FERMARE) è a dir poco stupenda sotto di me, una cascata di capelli rosso fuoco sparpagliati sul cuscino, sento il suo corpo che vibra scosso dai primi spasmi del orgasmo che sta per travolgerla (NO, NIKITA NON ANCORA) continuo a martellarla con forza i suoi muscoli interni si stringono intorno al mio cazzo facendomi avvertire i primi brividi voglio resistere, le palle mi tirano tanto da farmi male, spingo con foga sgroppando come una bestia i miei grugniti sono sovrastati dal suo urlo di liberazione, viene urlando il mio nome, mi lascio andare liberando l'orgasmo che mi sconquassa da capo a piedi come una scarica elettrica, crollo su di lei che mi accoglie sui suoi seni (TI HO FATTO MALE I KARDIÁ MOU ??) lancio un urlo quando mi sento strattonare i capelli (CUORE MIO, HO DETTO CUORE MIO, CAZZO NIKITA MI LASCERAI SENZA CAPELLI) ride divertita ( E SE GUARDI UN ALTRA DONNA TI LASCERÒ ANCHE SENZA PALLE) mi arrampico sul suo corpo per guardarla negli occhi (SEI GELOSA ???) giuro che mi si gonfia il petto dall'emozione (TI HO APPENA DETTO CHE SEI IL MIO CUORE COME POTREI GUARDARE UN ALTRA ?) ( HO VISTO COME TI GUARDA LA SORELLA DI SIMON) potrebbe essere chiunque per me esiste solo lei, oggi domani e sempre (PUO GUARDARMI QUANTO VUOLE SOLO TU HAI IL MIO CUORE LA MIA MENTE IL MIO ANIMO) mi riafferra per i capelli (E DEL CORPO COSA MI DICI ?) mi sporgo per prendere il cellulare (SONO LE UNDICI E UN QUARTO L'AEREO PARTE ALLE DICIASSETTE, FA DI QUESTO CORPO CIÒ CHE VUOI) mi giro sulla schiena trascinandola su di me sono ancora unito a lei nel profondo del suo sesso (E SE ENTRA QUALCUNO ?) scoppio in una fragorosa risata (DOPO IL BACCANO CHE ABBIAMO FATTO POCO FA ??? NON CREDO CHE QUALCUNO SI AZZARDI) mi cavalca nuda come un amazzone dai capelli di fuoco, un immagine che mi terrà sveglio per molte notti .

Destinazione ParadisoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora