Andai all'appuntamento.
C'erano tutti più altri ragazzi mai visti.
<Ah, Levi. Eccoti. Sei l'ultimo> mi disse Erwin.
<Scusate il ritardo> mi sedetti vicino a Petra, che mi salutò con un movimento della mano. Ricambiai con lo stesso gesto.
<Bene, ci siamo tutti> cominciò Hanji: <Ragazzi, prima di iniziare, vi presento Levi, il nuovo membro dell'armata ricognitiva>
<Ciao, Levi> dissero in coro tutti quanti.
<Il motivo per cui vi abbiamo riuniti tutti è che, ieri, io, Erwin e Levi, abbiamo letto la storia sulla famiglia Jaeger>
Tutti si girarono a guardare me e il biondo.
Sembravano scocciati e preoccupati della notizia.
<So che tutti voi non sono d'accordo nell'affrontare questa sfida, ma sappiate che potreste essere dei fifoni e addirittura rischiate di essere cacciati dal gruppo>
<Cosa? Perché? Perché dovresti cacciarci? Solo perché teniamo alla nostra vita?> disse una ragazza dai corti capelli di un biondo chiaro.
<Nanaba, sappi che se sei entrata nel gruppo è perché hai coraggio da vendere. È solo grazie a te se delle volte riuscivamo a tornare a casa senza farci male, però stavolta è diverso. Scegli: vuoi ritirarti come una codarda o donare il tuo cuore per il bene dell'umanità?>
<Sai che sono disposta a farlo, ma cosa c'entra adesso l'umanità?>
<Se riuscissimo a sconfiggere il fantasma di Eren Jaeger, non ci saranno più delle morti inutili e la casa sarà finalmente libera di essere abitata>
La ragazza non parlò.
<Ok, chi altro ha domande?>
Nessuno parlò.
<Va bene. Come stavo dicendo, il piano è quello di eliminare la presenza di Eren in quella casa. Ho cercato su internet dei modi per sconfiggere un fantasma e ho trovato questo: alcuni siti dicevano che bisogna svelargli il vero motivo della loro morte, che però noi non sappiamo, oppure c'era anche scritto che bisogna aiutarlo a risolvere delle situazioni rimaste in sospeso>
<In che senso?> chiese una ragazza dai capelli rossi, gli occhi verdi e abbastanza bassa.
<Ad esempio; se tu morissi in questo istante, ma devi ancora terminare una questione importante, rimani un fantasma, finché quella questione non viene risolta>
<Ah, capisco>
<In ogni caso, abbiamo letto che Eren era un assassino, quindi se entrassimo in quella casa...> esitò, prima di continuare: <Potremmo... morire...>Gli sguardi dei presenti divennero pieni di paura.
Nessuno voleva morire per un capriccio della Quattrocchi, mio e di Erwin.<Cosa ti fa credere che vogliamo... morire, per certe sciocchezze?> chiese, di nuovo, Nanaba.
Questa volta, venne appoggiata dal gruppo, che annuì.<Te l'ho detto. O ti sacrifichi per una buona causa o te ne vai> le rispose con sguardo fisso, Hanji.
<Ma guarda un po' tu che mi tocca fare> rispose al suo sguardo con un gesto che tutti ripeterono.
Anche Erwin e l'occhialuta.
Feci lo stesso, per non essere l'unico rincoglionito a starsene fermo a guardare.
Come gli altri, appoggiai la mano destra, chiusa a pugno, sul cuore e l'altra la portai dietro la schiena.<Questo è il nostro saluto! Doniamo i nostri cuori!> urlò il biondino, che in risposta ricevette un 'sì'.
Dopodiché, Hanji spiegò il suo piano: <Dobbiamo partire nel tardo pomeriggio, di modo che si faccia sera. Solo a quel punto, la casa prenderà vita e anche Eren lo farà>
<Che cosa ci portiamo?> chiese Gunter.
<Porteremo un po' di cibo e un crocifisso ciascuno>
<Ma... a cosa serve?>
<In teoria, il crocifisso scaccia i fantasmi cattivi>
Il ragazzo annuì.
<Comunque, non sappiamo dove si trovi la casa, ma so che è molto distante dal villaggio>
<E come la mettiamo con la scuola? Oggi, voglio ricordarti che è Domenica>
<Andremo tra un mese>
<Un mese!?> chiesi stranito.
<Si, ti ricordo che tra un po' ci sono le vacanze di carnevale e sarà proprio in quel momento che partiremo, così avremo più tempo per decidere ed elaborare meglio un piano>
<Va bene>
<E poi, tu, potresti provare a fare amicizia un po' con tutti, che ne dici>Tutti i presenti mi sorrisero e Erwin appoggiò una mano sulla mia spala per rassicurarmi.
<E va bene> risposi.
Lunedì, sarebbe stato il mio primo giorno si scuola.
Non ero proprio dell'umore giusto, ma almeno sarei stato con i miei nuovi amici.La mattina dopo, mi svegliai con il rumore di quell'insopportabile sveglia di merda.
Mi preparai con un semplice maglione e dei jeans.
Misi il giubbotto, salutai mio zio e uscì di casa.Hanji aveva detto che sarebbe venuta a prendermi, dato che lei e suo padre abitavano non molto distante da noi.
Trovai, come promesso, la ragazza ad aspettarmi sotto un palo della luce: <Eih, Levi!>
<Buongiorno> la salutai, con fare annoiato.
Odio la gente che urla di mattina presto: <Allora? Trovato niente su come "uccidere" un fantasma?> le chiesi.
<Si! Ho scoperto che si può anche bruciare il suo corpo, o per lo meno i suoi resti>
<Quindi... stai dicendo che dovremmo bruciare lo scheletro di Eren?>
<Esatto! Ho trovato solo questo...>
<Mi sembra impossibile, dato che i loro corpi defunti saranno stati portati via>
<No no no no, mio caro Levi! Nel libro non dicono di aver ritrovato i corpi della famiglia Jaeger, quindi è probabile che siano ancora lì dentro! Forse nella cantina!>
<Se ci è andato ad abitare qualcuno, non credi che se ne siano già sbarazzati?>
<Probabilmente si, ma forse non li hanno mai trovati>
<Stento comunque a crederci>Arrivammo a scuola con 10 minuti di anticipo, che la ragazza usò per parlarmi dello stesso argomento.
Quando la campanella suonò, ci salutammo, ma prima lei mi porse una domanda: <In che classe sei?>
<Non lo so. Devo andare dal preside>
<Ah, già. Beh, sappi che in una ci siamo io, Erwin, Mike, Nanaba e Moblit, in un'altra Oruo, Petra, Erd e Giunter e nell'ultima Isabel e Furlan! Quindi, non sarai mai solo e poi, ci potremmo vedere nella ricreazione e dopo scuola in piazza!>
<Ottimo> le mostrai il cellulare con l'orologio e lei sbiancò, correndo in classe.
Sentii un 'ciao' da parte sua e poi sparì dietro il corridoio.<Giovanotto? Non vai in classe?> mi chiese una bidella. Era abbastanza vecchia.
<Non so qual'é, sono arrivato oggi>
<Aaaah, si si, mi segua>La donna mi portò fino all'ufficio, che presumevo, fosse del preside.
<Entra pure, il preside Springer l starà aspettando!> disse.Bussai e una voce mi disse di entrare.
Un uomo, anch'esso abbastanza vecchio, era seduto dietro la sua scrivania con una patata in mano.
'Ma che cazz...?'
<Grazie Sasha, tiè> l'uomo lanciò l'alimento alla donna dietro di me, che lo prese al volo.
I 2 si fecero l'occhiolino e poi quella uscì.
'Si insomma, una gabbia di matti' pensai.<Si accomodi pure> mi disse quello ed io mi sedetti davanti a lui sulla morbida poltrona.
L'uomo non parlo, su limitò solo a squadrarmi, il ché mi dava fastidio.
<Beh, ragazzo, tu sei...> guardò un documento: <Levi Ackerman, dico bene?>
<Si>*angolo autrice*
Avrete già capito chi sono i 2 personaggi finali!
Voglio provare ad introdurli tutti, ma non so come.
Per adesso ho messo loro 2, poi vedrò.
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The Ghost (in revisione)
FanfictionLevi, insieme ai suoi amici, si ritrova a vagare in un grande bosco. Il loro obbiettivo era quello di trovare la "casa", famosa per le numerose morti che avvenivano là dentro. Voci di corridoio affermano che era infestata dalla famiglia Jaeger. La l...