IL CADAVERE

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Tornai all'entrata principale dove vi erano ancora Hanji e il fantasma del signor Arlert.
Stavano parlando su quanto tenebra fosse la morte, ma anche bellissima.
Certo, non potevi più fare ciò che di solito facevi da vivo, ma almeno non soffrivi più.
Armin, poi, era pure speciale; di solito, se venivi ucciso da Eren Jaeger, rimanevi triste tutta la vita, lui, invece era contento.

<Hanji, vieni con me. Dobbiamo andare a cercare la chiave di Eren> dissi, attirando la sua attenzione.
<Eh?> chiese.
<Ho detto che dobbiamo andare a cercare la chiave di Eren> ripetei, mentendo la calma.
<La chiave? Di cosa> la castana si avvicinò a me.
<Della sua stanza. Dice che forse possiamo trovare qualcosa lì dentro>
<Ma scusa, non facciamo prima a buttarla giù? È di legno, no?>
<Non credo gli faccia molto piacere>
<E va bene... dove si trova?>
<A me ha detto di trovarsi nel giardino sul retro della casa. Dobbiamo disseppellire la sua tomba e trovare il suo corpo> risposi, mentre al solo pensiero mi venne la nausea.

La ragazza fece una faccia schifata per poi annuire.
Armin, nel frattempo, si era portato due dita sotto il mento per pensare: <Mmmh... credo... che la tomba di Eren non si trovi nel giardino> disse.
<Come?> chiese Hanji.
<No, non è lì. Forse una volta questa cosa di seppellire i proprietari delle rispettive case nei rispettivi giardini si faceva, ma io, sinceramente, avevo già fatto il giro del giardino da bambino e non vi era nessuna lapide. Se ci fosse stata, l'avrebbero seppellito al centro> disse, mentre io sbuffavo: <Però, potrebbe trovarsi nel cimitero del paese, o addirittura al museo, dato che, in passato, è stato un ragazzo di grande fama> ipotizzò.

<Allora proviamo prima con il cimitero, ok?> chiesi all'amica, mentre lei scuoteva la testa.
<Ci vai tu lì, io penso al museo> rispose.

Entrambi uscimmo dalla casa e ci dirigemmo verso ognuno la propria meta.
<Qua le nostre strade si separano, Levi. Vai sempre dritto e poi svolta a destra, ok? Chiedi pure informazioni al signor Pixis. Lui conosce chiunque sia sepolto là dentro... decisamente inquietante>
<Va bene, allora a dopo Quattrocchi> risposi.

Arrivai al cimitero dopo una decina di minuti.
Era deserto se non per le migliaia di tombe che vi erano.
Assomigliava a quei cimiteri dei film horror, se non fosse che era giorno; almeno quello.
Entrai dentro quella distesa di cemento ed erba e notai un uomo vecchio, intento a fare un discorso abbastanza vivo con una delle lapidi.
'Si, Hanji, è inquietante'.

<Mi scusi, signor Pixis?> lo chiamai, attirando la sua attenzione.
Si avvicinò a me e potei notare che le sue guance avevano un colore roseo e puzzava di alcool, ma non sembrava ubriaco, dato che parlava da lucido: <Mi dica, giovanotto, come posso aiutarti?> chiese.
<Sto cercando la tomba di Er->
<Eren Jaeger, eh? Si... non sei l'unico che me la chiede... non so perché vi siete fissati tanto con quell'assassino> commentò, mentre la rabbia cresceva in me.
<Si, ok, dove posso trovarla?> chiesi, cercando di mantenere un tono freddo e distaccato come al mio solito.
<Non c'è, l'ho già detto. Quasi quasi ci faccio un cartello e lo attacco fuori dal cancello. Ah! Ho pure fatto la rima!> esclamò, mimando ogni parola.

<Capisco... beh, io-> l'uomo mi interruppe ancora.
<Hai un viso familiare, sai? Mmmmh... dov'era... ah, già! Seguimi> disse, avviandosi verso il centro del cimitero a passo deciso: <Ah, eccola. La conosci?> chiese, indicando una lapide.
Mi avvicinai e provai a guardare la foto; una donna, con occhi azzurri come il cielo e dei capelli nero pece, sorrideva all'obiettivo.
<Maria Carbone. Morta all'età di 58 anni. Le somigli, è tua parente?> chiese, mentre io scuotevo la testa: <Oh, allora conoscerai sicuramente lei> disse, avviandosi verso un'altra tomba piena di fiori: <Angelica Mosaico. Sembri quasi un suo gemello. Morta a soli 23 anni. Aaaah, povera> aggiunse, guardando la foto di una donna che assomigliava vagamente a mia madre, solo coi capelli biondi.
<No, non so chi sia>

L'uomo fece una smorfia, prima di avvicinarsi alla tomba più nascosta nel cimitero.
La mancanza dei fiori e la pietra rovinata, faceva intuire che era vecchia di almeno 100 anni.
Era posta in un punto molto oscuro e riservato.

<Allora conosci lui. Rivaille Ackerman. È identico a te se non fosse che lui ha i capelli lunghi. Morto a soli 27 anni. Lo conosci?> chiese, mentre scrutavo un suo piccolo ritratto, dato che all'epoca non vi erano le macchine fotografiche.
Era davvero identico a me: <Si, è tipo mio nonno... non so di preciso che nonno, ma siamo parenti> dissi.
<Aah, ecco perché allora pensavo di averti già visto. Beh, grazie per il tuo tempo e mi dispiace per la sua perdita>
<In ogni caso non lo avrei mai conosciuto, perciò...> lasciai la frase a metà.

<Giusto. Allora, alla prossima> fece per andarsene, ma lo bloccai.
<Dove posso trovare dei fiori?> chiesi.
<Dal fioraio qui dietro> rispose.
Non so perché, ma mi faceva pena vedere la sua tomba senza un minimo di colori.

Presi dei fiori da una vecchietta simpatica e tornai al cimitero per posarli sulla lapide: <Beh, mio caro nonno Rivaille. Mi dispiace dirtelo così, ma sono innamorato del tuo fidanzato. Certo, detta così è brutta, ma io lo trovo fantastico. Farò di tutto per proteggerlo, anche se, essendo un fantasma,  non è poi così in pericolo> feci un mezzo sorriso: <Lo amo tanto, sai. Ora capisco perché ci stavi insieme... e poi... penso che, se potesse, lo farei tornare in vita... ma è una cosa impossibile, no?>

Dopo aver capito di stare impazzendo, mi alzai e me ne andai, salutando e ringraziando il signor Pixis.

Appena fuori dal cimitero, Hanji mi chiamò: <Pronto, Quattrocchi?>
<L'ho trovato>

Mi avviai di corsa verso il Museo e trovai la castana fuori che mi aspettava.
Quando mi vide, fece un sorriso: <Missione compiuta. Ho trovato il corpo!>
<Il corpo? Lo scheletro vorrai dire> la corressi.
<No, Levi. È qualcosa di assolutamente fantastico! Tu non immagini quanto!> mi prese per il braccio e mi condusse verso un reparto storico, non molto affollato.

Dentro una tomba di vetro al centro della stanza, c'era il corpo, completamente perfetto, di Eren.
Nessun segno che stava andando in putrefazione o cose simili.
Era bellissimo, semplicemente fantastico e intatto: <Com'è possibile?! Sono passati più di mille anni> dissi, notando l'anno in cui era deceduto.
<Lo so! Lo so! Ma è fantastico! Strano ma fantastico! Ho letto la sua piccola storia e, secondo gli scienziati, Eren non era definitivamente morto, ma solo in coma! È una cosa strepitosa!> quasi gridava, presa dall'emozione.

<Stai scherzando? Non vedi che ha la testa mozzata? E poi manco respira, ma, cosa più importante, è un fottuto fantasma, genio!> le dissi, mentre scoppiava in una risata fragorosa.
<Ma non capisci? La sua è una maledizione! Non è mai stato ucciso per davvero e poi, guarda là> disse, indicando altre due tombe di vetro, dove al suo interno i corpi dei genitori di Eren andavano in putrefazione: <Dopo che la luce gli ha colpiti, loro sono morti veramente! Ma la cosa fica è che, se si recita alla perfezione il malefico al contrario, possiamo farlo tornare in vita!> la ragazza si girò a guardarmi.
Avevamo avuto la stessa idea.

<Ok, ma come facciamo? Non sappiamo l'incantesimo, il cadavere di Eren è senza testa, ma, cosa più importante, è in Museo. Non sarà facile portarlo via finché è qui dentro> conclusi, prendendo la castano per mano e portandola via: <È tutto inutile...>
<No, non lo è!> disse lei, staccandosi dalla mia presa: <Ciò che dovremo fare è chiedere aiuto a un mio vecchio amico, che, guarda caso, lavora qui>
<Dici sul serio?!> chiesi, stupefatto.
<Si! Si chiama Nick e ci vogliamo un bene dell'anima!> disse.

<E dov'è?> chiesi, mentre scendavamo le scale per andare all'entrata principale.
<È un giardino" guardiano notturno, quindi dovrebbe essere qui tra... circa 2 ore> disse, guardando l'ora sul cellulare.
<Allora lo aspettiamo> dissi, sedendomi sui gradini del Museo.

Se fossimo riusciti a riportare in vita Eren, avrei potuto finalmente abbracciarlo, stringerlo e baciarlo con tutta la foga possibile.

*angolo autrice*
Un rito di passaggio per far tornare in vita Eren? Wow.
Poi tralasciamo Levi e la sua mente piena di immagini hot riguardanti il suo amato.

The Ghost (in revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora