<Indietro nel tempo?!> chiesi, guardandomi in giro.
In effetti, la gente vestiva con abiti antichi e le case non erano come quelle del nostro tempo.
Erano solo condomini di circa 3 piani se non uno di più.<Eih, voi! Come diamine vi siete conciati con 'sto freddo?! Volete ammalarvi?> chiese una donna, avvicinandosi a noi.
Faceva molto freddo e noi tre avevamo dei pantaloncini ed una maglia a maniche corte.
<Signora, vede noi...> tentò di parlare la bionda, ma si bloccò.
Faceva troppo freddo e non riusciva a parlare.<Venite con me, mocciosi> disse lei, conducendoli verso una delle case.
Dentro non c'era molto caldo, ma si stava bene.
<Sedetevi pure... NOBITAAAAAA! PORTA DEI VESTITI!> urlò lei.
Sentimmo dei passi e poi un ragazzino bassotto, magro e con degli occhiali enormi spuntò.
<Madre! Perché mi deve svegliare in questo modo! Chi sono loro?> chiese, notandoci e salutandoci.<Tre poveri che girovagavano per la strada. Porta alcuni vestiti e daglieli. Prendi i più caldi che abbiamo, mi raccomando!> ordinò, mentre il figlio spariva dietro la porta.
Dopo mezz'ora, eravamo vestiti con degli abiti molto vecchi, ma anche decisamente caldi e comodi.
La donna ci preparò una zuppa, che finimmo quasi subito.<Allora, da dove venite, mocciosi?> quel nomignolo dava fastidio, ma, dato che la donna ci aveva aiutato, non dimmo nulla.
<Volevamo... fare un giro> mentì Hanji.
<Un giro eh? Beh, questo non mi sembra il posto ideale per fare una passeggiata, soprattutto se eravate vestiti così!> la donna ci sorrise.<Eeeh... mi scusi, in che anno siamo per la precisione?> chiese sempre lei.
<Ma come cara, non te lo ricordi? Siamo nell'851> rispose la donna, alzandosi dalla sedia per sparecchiare.Noi ci lanciammo uno sguardo ricco di preoccupazione.
Eravamo tornati veramente indietro nel tempo!Le campane suonarono e il ragazzino di prima scese le scale: <Andiamo mamma! È il ritorno degli eroi!> gridò, mentre la donna indossava in fretta il cappotto.
<Venite anche voi a vedere i soldati?> chiese.
Soldati...!
Hanji mi guardò: <Eren!> disse.Corremmo di sotto e, appena fuori, notammo l'esercito tornare in groppa a dei cavalli.
La gente gridava contenta del successo ottenuto.
<Guarda mamma! C'è papà!!!> urlò Nobita, indicando un uomo basso e cicciottello che marciava lì vicino.<PADRE!!! SIAMO QUI!!!> gridò il piccolo, attirando l'attenzione dell'uomo, che corse subito ad abbracciare il figlio.
Quella era una scena bellissima.<ECCOLO!> gridò uno accanto a me, indicando un punto lontano.
Tutti cominciarono a guardare in fondo alla fila.
<Scusi, ma di chi sta parlando?> chiesi al tizio, intento ad indicare uno dei soldati.
<Ma come chi? Sto parlando del famoso assassino Eren Jaeger! È laggiù, lo vede? Dicono che abbia ammazzato più di mille soldati da solo durante la guerra!> disse.Tutti e 3 guardammo il punto indicato e poi...
Eren era in sella ad un cavallo nero come la pece e stava salutando ogni passante che vedeva, fin quando non si bloccò su di me.
Fece un sorriso e si avvicinò a me: <Ah, mi scusi cittadino, l'avevo scambiata per un'altra persona> disse imbarazzato.<Intendi Rivaille, non è vero?> ipotizzai io.
Ero rimasto incantato dalla sua voce, dai suoi occhi, dal suo modo di parlare...
Era più bello di quanto potessi immagini.
Hanji, nel frattempo, era rimasta a fissarlo.
Inquietante.<E lei come lo conosce? È un suo parente? Oppure è suo fratello? Perché la trovo identica> disse, con un sorriso.
<Sono suo cugino, appena arrivato in città. Voglio fargli una sorpresa> mentii, facendolo sorridere ancora di più.
Cazzo quanto mi piaceva.
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The Ghost (in revisione)
FanficLevi, insieme ai suoi amici, si ritrova a vagare in un grande bosco. Il loro obbiettivo era quello di trovare la "casa", famosa per le numerose morti che avvenivano là dentro. Voci di corridoio affermano che era infestata dalla famiglia Jaeger. La l...