RISPOSTE

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Hanji aveva creato un gruppo WhatsApp per parlare di ciò che era accaduto poco fa.

Hanji: Ragazzi, avete visto il telegiornale?!

Erwin: Si, è terribile! Che si fa?

Hanji: Dobbiamo sbrigarci ad organizzare il tutto! Prima che ci siano altre vittime!

Erd: Mi sembra strano, però. Ha ucciso in pieno giorno.

Levi: Sarà rimasto nell'ombra.

Isabel: Ha ucciso dei bambini! Lo dobbiamo eliminare al più presto!

Petra: Che ne dite se andassimo a parlare con il padre e la figlia che hanno trovato i corpi? Forse ne sanno qualcosa...?

Hanji: Si! È vero! Loro avranno trovato qualcosa!

Levi: Non ci conterei, dato che loro hanno trovato solo i corpi.

Furlan: Eren ha ammazzato delle persone che sono andate nella sua casa per qualche ora, perché? Di solito ci metteva un po' meno di una settimana.

Oruo: Perché ne aveva il tempo, mentre in quel momento no. E forse ha pensato fosse meglio ammazzarli lo stesso e subito, senza esitazione. Forse per paura che tornassero a disturbare il suo sogno.

Petra: Sono d'accordo.

Erwin: Si, anch'io. Però penso che sia meglio se andiamo anche a parlare con i tipi.

Hanji: Ci andiamo domani! Vi voglio tutti pronti dopo scuola! Entreremo nel bosco!

Andarono tutti offline. Anche io.
Ero così concentrato a leggere i messaggi che non mi ero accorto di aver superato casa mia.

Tornai indietro ed aprii il cancello.
La casa aveva tutte le luci spente.
'Forse Zio dorme' pensai.

Entrai in casa.
Salì fino in camera mia e mi buttai sul letto.
Feci per chiudere occhio, ma non ci riuscivo; avevo fame.

Scesi di nuovo e andai in cucina.
Aprii il frigo e notai del pasticcio di carne avanzato e di chissà quanti giorni.

Lo presi, tutto convinto nel papparmelo, ma notai della muffa sui lati, così andai a buttarlo.

Lo Zio teneva la pattumiera in giardino per non far arrivare le formiche fin dentro casa.

Quando feci per tornare dentro, notai una luce sul retro, accesa.
'Ah, ecco dov'era' pensai.
Andai nella direzione da cui proveniva la luce.

<Eih, zio. Cosa sta-> mi bloccai appena vidi un biglietto appoggiato sul tavolo dove Kenny squartava le bestie.
Lo presi e cominciai a leggerlo.

Caro Levi,
non ti dico dove sono andato e non te lo dirò mai. Ho dovuto compiere questo viaggio per uno stupido capriccio di tua nonna.
Non so nemmeno se torno, ma poco importa. Sai badare benissimo a te stesso, giusto?
Non chiedere aiuto a nessuno per cercarmi o cose simili, perché sono in un posto che provoca terrore nelle persone, forse hai anche già capito.
Mi raccomando! Non cercarmi! Devo farlo da solo.
Con affetto,
Zio Kenny.

L'aveva scritto velocemente.
Si capiva da alcuni errori di ortografia e dalla poca attenzione che aveva prestato nello scrivere ogni singola lettera.

Decisi che per il momento non mi sarei preoccupato più di tanto.
Era normale che sparisse e tornasse così all'improvviso.

Tornai in casa e rilessi la lettera.
'Un posto che provoca terrore nelle persone' chissà cosa intendeva...

Presi una pentola e misi a bollire l'acqua per la pasta.
Continuava a martellarmi in testa quella frase.
Un posto così odiato, così temuto.

The Ghost (in revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora