Quando tornai a casa, essa era ancora vuota.
Lo Zio non era tornato.
Non sapevo se essere felice o triste; amavo stare a casa da solo, ma mi preoccupavo per la sua salute.
Non sapevo dove si trovava o come stesse.Mi arrivò un messaggio da parte di Furlan.
Furlan: Allora... dimmi, Levi. Tu cosa ne pensi? Di questa storia, intendo... perché, ad essere sincero, ho paura.
Levi: Non dovresti. Sono pronto a proteggere ed aiutare te e gli altri in caso di bisogno e pericolo.
Furlan: Grazie, è bello che tu lo voglia fare, ma non devi. So che ti hanno detto che bisogna aiutarsi a vicenda in un gruppo, ma se ci succedesse qualcosa di pericoloso, non venire.
Levi: Vuoi darmi ordini?
Furlan: Non ti fidi?
Levi: Certo che mi fido.
Furlan: Perfetto. Comunque non hai ancora risposto alla mia prima domanda.
Levi: Penso che questa missione sia davvero importante per tutti. Immagina! Noi riusciamo a sconfiggere Eren e nessuno morirà più per mano sua. Bello, vero?
Furlan: E va bene, farò finta che tutto ciò sia solo una noiosa gita scolastica.
Levi: Sarà tutt'altro che noiosa.
Furlan mi inviò qualche emoji sorridente e poi andammo offline.
Sarebbe stato bello essere riconosciuti in tutto il mondo per aver ucciso uno dei fantasmi più pericolosi.Al solo pensiero di un articolo del genere, mi venne da ridere.
Fin da piccolo dicevo che gli spiriti non esistevano e, nonostante ci siano molte prove, lo pensavo anche adesso.Eren Jaeger...
Dalle foto sembrava davvero un bel ragazzo.
Non era male, però...
Era morto e sepolto.
Non ero convinto che fosse davvero diventato un fantasma.
'Come dico sempre, vedere per credere' pensai.Dopo cena, salì in camera e mi sdraiai sul letto.
Fortunatamente, non c'erano compiti per il giorno dopo.
Potevo fare quello che volevo per altre 2 ore.Non avevo molte idee, dato che mio zio non teneva molti apparecchi elettronici in casa.
Mi sarebbe piaciuto guardare almeno la televisione, però Kenny diceva sempre che essa ci distruggeva i neuroni senza che ce ne accorgessimo.
Mi girai e rigirai nel letto.
Non avevo idee, così decisi di dormire prima, di modo che il giorno dopo mi sarei svegliato con più calma.La sveglia mi fece balzare in aria, la mattina dopo.
Stavo dormendo così profondamente, che mi ero spaventato.Andai a lavarmi la faccia, mi vestii e andai verso scuola, con Hanji.
Parlammo sempre dello stesso argomento.
Arrivato in classe, presi posto vicino a Furlan, notando la mancanza della rossa: <E Isabel?> chiesi.
<Influenza. Sarà meglio per lei se guarisce prima delle vacanze di Carnevale> disse ironico.I giorni passarono velocemente.
Hanji e gli altri si misero d'accordo di incontrarci il giorno dopo in piazza per le 4.
Ovvero il primo giorno di vacanze.Ero pronto ad affrontare Eren Jaeger e la sua famiglia!
Ero pronto a tutto!Avevo invitato Furlan, Erwin, Hanji ed Isabel a casa mia per passare il tempo.
Li feci accomodare in salotto.<Wooow!!! M tu vivi da solo?> mi chiese la rossa.
Scossi la testa:-<No, dovrebbe esserci mio Zio, ma è sparito da praticamente un mese>
I miei amici mi guardarono preoccupati.
<Va tutto bene. Una volta se nè andato per 4 anni e 2 mesi>
Sospirarono.Passammo il tempo a fare qualche compito delle vacanze e a chiacchierare sul piano di Hanji: <...e poi apriamo le tende e facciamo entrare la luce solare!> concluse la mora.
<Ma sei sicura che ce ne sarà ancora? Non sappiamo dove si trova la casa e potremmo arrivare di notte e li saremmo davvero nei guai> commentò Furlan.
<No, non è vero! Perché, anche se c'è buio, possiamo proteggerci con i crocifissi>
<Ancora... i crocifissi non tolgono di mezzo i fantasmi> disse Erwin, dando una pacca sulla spalla alla mora, che gli fece la linguaccia: <Eih! Non comportarti così con il tuo capo!> disse scherzoso.
Lei gliene fece un'altra e i 2 risero.La serata fu molto divertente.
Hanji decise di fermarsi da me a dormire per farmi compagnia, nonostante io l'avessi pregata di tornare a casa.<Con cosa ceniamo?> chiese, entrando nella mia cucina quando tutti se ne andarono.
<Apri il frigo e guarda cosa c'è> le dissi.Lei lo fece e controllò attentamente ogni alimentare che conteneva.
La sentii sbuffare per poi vederla massaggiarsi la testa: <Qua c'è praticamente solo carne, qualche pomodoro e... dei fagioli in scatola scaduti da ben 9 anni!>
<Quanto?!> chiesi esterrefatto, prendendo il barattolo.
Lo lanciai nel cestino, schifato.<Ordiniamo una pizza?> chiese, cercando dei soldi e tirando fuori dalla tasca una banconota da 20 euro e qualche moneta: <Siii! Dai, offro io>
Acconsentì e chiamammo una pizzeria vicina.Dopo cena, buttammo i cartoni e andammo in camera mia.
Avevo un solo letto, che era una piazza e mezza: <Dormiremo vicini!> disse esaltata la Quattrocchi, mentre io mi deprimevo all'idea di non potermi allargare quella notte.Ci sdraiammo uno a fianco all'altro.
Feci per dormire, ma la ragazza posò la testa sul mio fianco: <Che fai? Dormi?> chiese ridendo.Non avevo voglia di spostarla, così mi limitai a mugugnare un sì.
<Nooo, mi abbandoni così?> chiese, fingendosi offesa.
Mi misi a pancia in su e lei si appoggiò sul mio petto.<Cerchi di sedurmi, Quattrocchi?>
<No, solo, mi sento bene in tua compagnia!>
<Ti sembra un buon motivo per spalmarti sul mio corpo?>
<Bah! Ammettilo che ti piace!> commentò ridendo.
<Scusami tanto, ma sono gay>Lei si alzò di scatto: <Dici sul serio?! Ma è bellissimo! Ho un amico gay!>
<Non farlo sentire a tutto il paese> le dissi.La ragazza si appoggiò di nuovo sul mio petto: <Peccato, non potrai essere mio>
<Ma vaffanculo> dissi.
Lei rise.Ci addormentammo in quella posizione, con la quale ci risvegliammo il giorno dopo.
Aprii a fatica gli occhi, notando Hanji abbracciata a me, con la testa appoggiata sopra.
Non provavo interesse per le donne, quindi il suo gesto non mi fece eccitare o cose simili.La scostai e scesi a preparare la colazione.
Notai solo dopo averla messa sul tavolo già pronta, che era erano le 13:44.
Tardissimo!
Si vede che eravamo stanchi.Lei mi raggiunse subito dopo: <Buongiorno> disse, strofinandosi gli occhi.
Aveva i capelli sciolti.
Era la prima volta che la vedevo senza coda: <Stai meglio coi capelli così> le dissi, prendendo un pezzo di focaccia.
<Dici? A me non piaccio> si sedette al mio fianco e prese i biscotti per poi pocciarli nel té.Dopo colazione/pranzo ci vestimmo e alle 4 andammo in piazza, dove c'erano tutti.
Erwin fece un discorso di incoraggiamento e poi partimmo.
Era il momento... di andare in missione!*angolo autrice*
Siiiii!!! Finalmente partono!
Comunque la scena di prima mi è sembrata molto una storia della LeviHan, ma LEVI È DI EREN, QUINDI SHISH!!!

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The Ghost (in revisione)
FanfictionLevi, insieme ai suoi amici, si ritrova a vagare in un grande bosco. Il loro obbiettivo era quello di trovare la "casa", famosa per le numerose morti che avvenivano là dentro. Voci di corridoio affermano che era infestata dalla famiglia Jaeger. La l...