10. Lucy e Yama

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Uscire era fuori discussione. Si erano rifugiati in gilda appena in tempo per evitare la pioggia, ma erano stati colpiti comunque da qualche goccia che li aveva ustionati. Gildarts poggiò Natsu in un angolo e la Dragon Slayer del cielo corse ad aiutarlo. Wendy era esausta, pallida e sudata, ma non si sarebbe arresa e Gildarts fu orgoglioso di quella piccola creatura che dimostrava più forza di tutti loro messi insieme. Cercò Cana con lo sguardo e la vide seduta al bancone semi distrutto che si teneva la testa con le mani, si avvicinò poggiandole la mano sulla schiena e lei lo guardò regalandogli un mesto sorriso.

- Sto bene, ho solo la testa che mi scoppia.-
- Sarei dovuto arrivare prima quando mi hai chiamato. Mi dispiace.-
- Sei arrivato. Conta solo questo.- In quel momento Gildarts pensò di essere una persona molto egoista, Cana, anche se un po' dolorante, era illesa e per lui quella era la cosa più importante in quel momento. Avrebbe voluto stringerla tra le braccia e riempirla di coccole, ma sapeva che la ragazza non avrebbe accettato simili attenzioni, ma non poteva fare altro. Lei era sua figlia e per anni l'aveva trattata come una completa estranea, di questo non si sarebbe mai dato pace. Tornò in se dopo qualche minuto, aveva molte cose di cui occuparsi. Cercò Erza e la vide mentre scendeva le scale tenendo strette le mani di Juvia. Era arrabbiata, non era difficile capirlo, aveva il viso scuro e gli occhi stretti. Spinse la ragazza giù dal penultimo gradino e Juvia ricadde sulle ginocchia gemendo leggermente, infine le puntò la spada alla nuca, spostandole i capelli e premendo la punta dell'arma contro la pelle della ragazza.


- Erza, ma che fai?- Gray scattò in piedi, le costole dolevano molto meno rispetto a prima, grazie all'aiuto di Wendy, ma per non affaticarla troppo non le aveva permesso di completare la guarigione. Il mago del ghiaccio provò ad avvicinarsi, ma Erza lo fulminò con lo sguardo.
- Non è Juvia, ma Carman. Si è separata dal corpo principale lasciando Seere da sola e ora qualcuno l'ha portata via. Tutto quello che è accaduto e che accadrà è solo colpa sua.- Accentuò l'ultima parola spingendo in avanti la spada e costringendo Juvia a piegarsi ancora di più verso il pavimento. Ad attirare l'attenzione per un secondo fu il ritorno di Freed, il mago mostrava evidenti segni di stanchezza, rinfoderando la spada e cercando un posto in cui sedersi e recuperare un po' di forze.
- Ho finito, quei due sono bloccati nella camera e non potranno uscire. Spero solo che non si agitino troppo li dentro, ad ogni modo ho anche impedito loro si usare la magia.-
- Grazie Freed. Dovrò far loro molte domande, ma prima lei deve dirci ogni cosa.- Si riunirono intorno alla maga e alla sua prigioniera. Gray si soffermò ad osservare il corpo della compagna e sperando che ci fosse Juvia, ma si rese conto che di lei non vi era traccia. Sentì il petto squarciarsi dal dolore al solo pensiero che fosse ancora bloccata in quell'inferno, che tutto quello che aveva fatto per liberarla non fosse servito a nulla. Le parole gli uscirono di bocca senza rendersene conto, strinse i pugni così forte da farsi sanguinare i palmi.
- Mi ha ingannato. Mi avevi promesso di liberarla e sei ancora dentro di lei. Perché diavolo ho fatto tutto questo?!- La sentì ridere e il solo pensiero che a lei non importasse nulla del destino di Juvia lo rese cieco di rabbia. Scattò in avanti e la prese per i capelli tirandole su il viso e alzando la mano per colpirla, ma quando i suoi occhi incontrarono quelli di Juvia, nonostante non ci fosse lei dentro quel corpo, non riuscì più a muoversi.
- Inizia col dirci chi sono questi Aditya. Devi saperlo, sono venuti per te.- Laxus si fece avanti, serio e distinto. Sovrastò la figura di Juvia con la sua ombra e spostò da lei il mago del ghiaccio, che cedette senza opporsi oltre.
- Oh loro non sono venuti per me. Sono demoni, ma sono nati in questo mondo e hanno ottenuto un corpo umano.-
- Demoni? Si sono presentati come dei?-
- Se volete sapere tutta la storia dovrete sedervi e nel frattempo sperare che il mondo non finisca prima che io termini di raccontare.-

Si rigirò nel letto godendo del caldo delle coperte e cercando di spostare quel peso da lei che iniziava ad infastidirla. Mugugnò qualcosa e provò a spostare la mano sulle lenzuola cercando quel qualcosa che ora le stava facendo salire la temperatura del corpo. Riuscì a toccarla, al tatto percepì come pelle morbida e calda, seguì i contorni dei muscoli e arrivò alla spalla.
- Natsu spostati.- Chissà perché non le dava più fastidio come prima trovarselo nella sua stanza o nel suo letto. Infondo non facevano nulla di male e dormire insieme poteva diventare una bella abitudine. Poi però le venne in mente quando lo aveva trovato sopra di lei e il bacio sotto l'albero e si costrinse a svegliarsi di colpo. Scattò a sedere e si voltò verso il compagno di letto, ma ciò che vide non era il viso di Natsu, bensì dei lunghi capelli biondi e un viso lungo e distinto che richiamò alla sua mente un nome ben preciso. - Yama!- Provò a spostarsi cadendo dal letto e battendo sul pavimento gelato. La sensazione di freddo così improvvisa e penetrante le fece rendere conto di un'altra realtà. Portandosi dietro solo una parte del lenzuolo che le ricadde tra le cosce, si ritrovò completamente nuda ed esposta. Il movimento di Lucy fece svegliare anche Yama, che si tirò su a sedere controvoglia scoprendo il petto nudo e dalla pelle luminosa. - Che.. che cosa è successo? Perché io sono nuda e per...perché lo sei anche tu?- Gli puntò un dito contro e balbettò qualche altra domanda, completamente sovrastata dall'imbarazzo, suscitando nel dio della morte solo una semplice e spontanea risata. Si sdraiò di nuovo appoggiando la testa sulla mano e il gomito sul cuscino e continuando a guardarla divertito. Da parte sua Lucy non pensò neanche a coprirsi o nascondersi a quegli occhi malva, rimase solo a bocca aperta nella speranza di ricordare cosa fosse accaduto. Infine la scena le tornò alla mente. L'immagine di un Natsu inarrestabile e furioso e Yama che perdeva contro i colpi potenti del Dragon Slayer. Lei che cercava di fermare il compagno e poi il colpo di Yama diretto verso Natsu, ma che aveva colpito lei trapassandole lo stomaco da parte a parte. Si toccò la pancia di riflesso e la sentì liscia, senza lividi o ferite e senza provare dolore.
- Ti ho guarita mentre rigeneravo le mie ferite. Mi dispiace averti colpito e... sei ancora vergine non preoccuparti.-
- Non stavo pensando a quello!- Lo disse spontaneamente avvampando di colpo e tirando il lenzuolo verso di lei per coprirsi del tutto e per fargli un dispetto. Ora quello completamente nudo era lui, ma non sembrava preoccuparsene, al contrario rise di nuovo e continuò a prenderla in giro.
- Bugiarda, ci hai pensato eccome.- Saltò giù dal letto stirando i muscoli e controllando che fosse completamente guarito, poi chiuse gli occhi e fu circondato da una luce dorata e tenue che quando svanì, lasciò il posto a nuovi abiti candidi, ma semplici questa volta. I pantaloni gli ricaddero perfettamente e la camicia, dal collo leggermente ampio, rese il suo viso ancora più sottile. Si fermò davanti alla finestra, osservando cupo il cielo terso e le nubi nere che scurivano ogni cosa.
- Dove siamo?- Lucy tornò sul letto, si arrotolò il lenzuolo in modo da coprirsi il più possibile. Si guardò intorno, erano in una stanza piccola e austera. Il letto era l'unico mobile di tutta la camera e non riuscì a capire se oltre la porta ci fossero altre stanze.
- Non siamo molto lontani da Magnolia. Non sono riuscito a fare più di così in quelle condizioni. E' una casa abbandonata in mezzo al nulla. Vieni qui e guarda fuori.- Lo fece, si alzò e tirandosi dietro un fastidioso strascico, si avvicinò a Yama, che le prese le spalle e la portò alla finestra. Tutto ciò che riuscì a vedere fu il buio e la morte. La vegetazione era appassita e agonizzante, il cielo era scuro e la pioggia fitta rendeva tutto malinconico e triste. - Il mondo muore perché non sono stato in grado di portare a termine la mia missione, ma c'è qualcosa che non riesco a comprendere.-
- Volevi uccidere Natsu per rendere debole Seere e poi eliminarla da questo mondo, ma se ora sta accadendo questo vuol dire che è libera. Dimmi, perché mi hai lasciato vedere tutte quelle cose quando mi hai baciato?- Se lo era chiesto da un po'. Non era riuscita a darsi una spiegazione sul perché quel perfetto estraneo, un nemico che stava combattendo e vincendo contro il suo compagno, avesse deciso di mostrargli il suo passato e la sua motivazione. Per questo ora non lo temeva, nonostante fosse indifesa e sola con lui, Lucy si sentiva tranquilla, per nulla in pericolo. Yama la fece voltare verso di se e le carezzò il viso concentrando il suo sguardo su quello di lei.
- Non volevo farlo. Volevo spaventarti. Ti avrei mostrato l'inferno e ti avrei fatta urlare di terrore, così Natsu avrebbe sofferto e io avrei goduto nell'ucciderlo. Era questo che volevo, ma quando ti ho baciata sei entrata nella mia testa e vi hai frugato dentro come più ti piaceva. Non ho potuto impedirlo. Dimmi, quante cose sai ora su di me?- Lucy ci pensò qualche istante prima di rispondere. Le immagini le avevano invaso la testa di colpo ed erano state prepotenti e forti, ne aveva percepito le emozioni e le sensazioni di ogni scena.
- So cosa sei. Aditya, come dio della morte è solo un nome, niente di più. Tu come Varuna e Surya e tutti i tuoi fratelli siete i figli umani di Seere. So che siete stati rinchiusi per anni in un luogo buio e umido e ogni giorno si aggiungeva a voi un altro fratello mentre un altro spariva.-
- Eravamo scarti. I demoni imperfetti che Zeref non voleva. Siamo nati con un corpo umano e con una magia instabile, credo che i miei fratelli scomparsi siano stati usati per degli esperimenti, ma continua.-
- Ho visto anche che avevi paura e temevi per i tuoi fratelli, ma non potevi aiutarli. Poi un giorno è comparso un uomo... credo si chiami Indra e vi ha liberati, ma ormai eravate rimasti in pochi.- Yama si spostò da lei voltandosi dalla parte opposta e nascondendo il viso tirato dal dolore e dalla rabbia di non essere riuscito a portare a termine il suo scopo.
- Dopo anni e anni rinchiusi senza conoscere nulla che pareti di roccia e dolore, è arrivato qualcuno che ci ha detto che avremo potuto cambiare le cose, che se fossimo maturati avremo potuto essere liberi. Uccidere nostra madre era il modo per ottenerla.- Yama non riuscì a capacitarsene. Come fosse stato possibile per quella ragazzina umana entrare dentro di lui e scovare tutti i suoi segreti e le sue sensazioni. Si portò la mano al petto e continuò a farsi molte domande, senza trovare un senso logico al suo comportamento. Per tutta la vita era stato solo, non era riuscito neanche ad instaurare un rapporto con quelli che erano i suoi fratelli, infatti non gli importava se fossero morti o tenuti prigionieri, ma quando aveva colpito Lucy era stato assalito dall'apprensione e dalla paura e non l'avrebbe lasciata morire. - Tu hai pianto.- Lucy rimase per un secondo spiazzata, senza capire a cosa si stesse riferendo in quel momento, provò ad avvicinarsi a lui, ma Yama si spostò ancora di qualche centimetro evitando la mano della maga. - Quando mi sono reso conto che stavi vagando nella mia testa, ho temuto che avresti usato quelle informazioni contro di me, invece hai pianto per me e hai provato a consolarmi, perchè lo hai fatto?-
- Non sarei mai stata in grado di farti qualcosa di così crudele, ho pensato che volessi confidarti e che magari fossi stato costretto a comportarti male. Ho pensato che forse avevi solo bisogno di qualcuno che ascoltasse e che riuscisse a capirti. Le persone hanno bisogno di qualcuno con cui confidarsi.-
- Io non sono come gli altri. Sono solo un aborto demoniaco senza passato, ne futuro.-
- E allora?- Lo prese di forza costringendolo a voltarsi verso di lei. Per qualche ragione avrebbe voluto prenderlo a schiaffi in quel momento. - Non esistono persone perfette. Hai sangue di demone e quindi? Ho incontrato veri demoni, alcuni erano malvagi come Deliora, altri invece erano buoni e si sono integrati perfettamente nonostante il loro aspetto bizzarro. Ho mangiato e festeggiato con loro e non ho visto nessuna differenza tra me e loro. Tu sei bellissimo e sei forte, di cosa dovresti vergognarti? C'è un qualche motivo per cui non meriti una vita normale o felice? Forse ci sarà qualcuno che potrebbe non accettarti, ma troverai anche molte persone a cui questo non importa. Io so che esistono uomini che sono in grado di accettare un compagno a prescindere dal suo passato. Io l'ho trovato in Fairy Tail.-
- Fairy Tail... una gilda ipocrita e piena di segreti.-
- Non sarà perfetta, ma è quello che voglio io e tu puoi ottenere qualcosa di così bello proprio come l'ho io. Aiutami a risolvere questa situazione, troviamo un modo per salvare questo mondo e sono sicura che cambierà tutto.- Ne era convinta e la decisione dipinta sul suo viso riuscì persino a raggiungere Yama. Tutto ciò che voleva era distruggere Seere e quello che stava accadendo nel mondo era la prova che quel demone fosse libero. Forse Indra aveva fallito e ora spettava a lui risolvere la faccenda, ma c'era qualcosa che non tornava. Doveva sapere cosa era successo e concentrandosi, provò ad usare la telepatia per chiamare Indra. Non riuscì a raggiungerlo in nessun modo, trovò un muro quasi non volesse essere raggiunto e la cosa lo mise in allarme, così provò a contattare Varuna. Erano vicini a Magnolia, sarebbe riuscito a raggiungere la sorella senza sforzi. Ricevette una risposta debole dalla ragazza, pensò che sicuramente era stata sconfitta e stesse faticando a riprendere i sensi.
" Fratello mio, dove sei?"
" Dimmi tu piuttosto, Sei ferita? Surya è vivo?"
" Si, siamo rinchiusi nell'edificio di Fairy Tail, bloccati da delle stupide rune che mi impediscono la magia, non so per quanto tempo riuscirò a parlare con te. Fratello c'è qualcosa che non va." Lo sapeva, ormai ne era sicuro, ma aspetto che la sorella continuasse a parlare. Fece un gesto con la mano a Lucy, chiedendole di non parlare e la ragazza rimase in attesa, anche se non riuscì a capire cosa stesse facendo in quel momento Yama. " Riesco a sentire le voci dei maghi al piano inferiore, dicono che Carman è stata separata da Seere e bloccata in un corpo umano e che Indra-sama ha portato via il corpo originale con l'anima del demone."
" Non ha senso, avrebbe dovuto eliminarla, è per questo che li abbiamo distratti!"
" Non so cosa pensare... però io... fratello mio ti prego aiutaci. Vieni a prenderci."
Il collegamento si interruppe bruscamente, Yama non riuscì a parlare oltre con Varuna, probabilmente aveva perso i sensi o non era più riuscita ad eludere le rune impresse nella prigione. Rimase in silenzio ancora per qualche istante e infine tornò a concentrarsi sulla ragazza al suo fianco, ancora in attesa. Per quanto si sforzasse di non pensarlo, ormai la sensazione di essere stati usati e traditi era troppo forte e non poteva sopprimerla, così decise.
- Andiamo dalla tua amata Fairy Tail. Non credo di essere in grado di affidarmi ad un gruppo, ma voglio fidarmi di te. Ci è stato detto che la vostra gilda e i vostri Master avevano usato Seere per incrementare il loro potere e la loro fama e come non pensarlo. In pochi anni la vostra gilda è cresciuta ed è diventata potente e io non potevo credere che ci fossero degli esseri umani così sciocchi da voler usare un potere così oscuro e pericoloso pur di aumentare la loro magia, quando noi che siamo nati con quel dono abbiamo sempre e solo sofferto. Ora però voglio sentirlo da te, dimmi che cosa sai e poi deciderò.-
- Io so e reputo vero che per anni la nostra gilda ha tenuto nascosta Seere e non l'ha mai sfruttata. Fin ad ora nessuno è mai stato in grado di ucciderla, altrimenti sono sicura che i nostri Master avrebbero risolto la situazione molto tempo fa. Io so che tu vuoi eliminare questo male e so che Fairy Tail ti aiuterà in questo, insieme possiamo trovare la forza di contrastarla.- Ne era convinta e nulla l'avrebbe fatta tentennare.
Yama le prese la mano e si inginocchiò davanti a lei, le baciò il dorso delicatamente e le sollevò l'indice portatolo sulla su fronte, facendo in modo che disegnasse dei simboli ben precisi guidata da lui. Lucy riconobbe una croce e un cerchio, poi il movimento sembrò formare qualche lettera, ma non fu in grado di decifrarle. Quando Yama le fece staccare il dito per un secondo vide il simbolo disegnato da lei illuminarsi e sparire velocemente.
- Ho voluto stringere un patto con te, voglio fidarmi e affidarti il mio destino. Solo a te che sei stata l'unica persona in grado di versare lacrime sincere per un mostro. Prometto di proteggerti e di aiutarti, prometto che farò di tutto per estirpare questo male dal mondo che tanto ami. Ora sta a te trasformare le parole in realtà.- La prese tra le braccia sollevandola e si concentrò per arrivare alla gilda. Fu così veloce che a Lucy mancò il respiro e dovette chiudere gli occhi.
Quando li riaprì sentì su di se gli sguardi di tutti i suoi compagni e l'imbarazzo crescente di una situazione decisamente strana. Scattarono come molle, pronti ad attaccare e riprendersi la loro compagna, ma Lucy fu abbastanza veloce da calmare gli animi.
- Fermi non è un nostro nemico! - Alzò le braccia in avanti e si agitò parecchio, Yama fece fatica a tenere su lei e il lenzuolo che la copriva. La mise giù e Lucy, paonazza e terribilmente imbarazzata, provò a spiegare velocemente la situazione. - Mi ha salvato la vita.-
- I capelli e gli occhi... sono uguale ai due che ci hanno attaccato!- Laxus sembrava sereno, ma aveva già richiamato abbastanza magia da sferrare un colpo dei suoi fulmine prima che l'estraneo potesse fare qualcosa.
- Lui è Yama, ha combattuto contro Natsu, ma ora è tutto diverso, datemi solo il tempo di spiegare. Dov'è Natsu ora?- Nessuno fece in tempo a rispondere. Non vi avevano prestato attenzione, concentrati dall'arrivo della ragazza, ma non appena il Dragon Slayer aveva percepito il profumo della compagna insieme al nome di Yama, aveva ripreso i sensi e la sua rabbia riprese vita con la stessa velocità. Scattò in avanti fulmineo, ora che Wendy lo aveva in parte guarito, poteva fare a pezzi quel mostro con tutta la sua forza. Gridò il nome di Yama con tutto l'odio che sentiva nel cuore e infiammò il pugno destro per colpirlo con forza. Yama spostò la ragazza appena in tempo per fermarlo, scansò il colpo che lo colpì di striscio alla guancia bruciandola lievemente e si mise sulla difensiva. - Natsu basta! Lascia che questa volta ti spieghi la situazione!-
- Spiegare cosa? Ti ha colpita e portata via. Pensavo fossi morta e invece torni con lui coperta da uno straccio e lo difendi anche?!- Non servì altro per capire a cosa si stava riferendo, non aveva avuto il tempo di soffermarsi su quel particolare, ma infondo in quel piccolo rifugio non aveva trovato nulla che potesse indossare. Lo capiva eppure ne rimase ferita, il solo credere che Natsu potesse pensare una cosa simile di lei, le riempì gli occhi di lacrime. Rimase ad osservarlo mentre tentava di colpire Yama, che si limitava a schivare, poi osservò i compagni che parlottavano di qualcosa e si sentì al centro dell'attenzione, così alla fine esplose. Si mise tra i due e piangendo fermò quella scena con il suo stesso corpo.
- Sei ridicolo! Sto provando con tutta me stessa a farti capire la situazione e pensi solo a come ti senti tu ora, non ti importa di niente!- Senza farsi notare, da lontano Gray evocò un enorme mano di ghiaccio e la scaraventò contro il Dragon Slayer, che rotolò per la stanza. Il mago del ghiaccio si fece avanti e scattando verso Natsu, riuscì a fermarlo prima che si rialzasse.
- Lucy ha ragione. Diamole il tempo almeno di vestirsi e di raccontare cosa le è successo poi decideremo. Andare avanti così a menar le mani, non ha senso.- Riuscendo per un po' a tenere fermo Natsu, ma sperando che qualcuno dei compagni si rendesse conto della situazione e corresse ad aiutarlo, alzò lo sguardo e si rivolse a Yama. - Mi fido se Lucy dice che non sei un nemico, ma cerca di capire anche che fino a poco fa abbiamo combattuto contro dei tuoi compagni.-
- Io sono dalla parte di Lucy ora. Lei crede che possiamo giungere ad un dialogo e io posso dirvi come fermare Seere, vero Carman?- Rispose rivolgendosi alla ragazza ancora in ginocchio sul pavimento. Juvia alzò lo sguardo e osservò Yama con attenzione, degnandolo soltanto di una misera smorfia.
- Che bambino capriccioso... hai percepito che Indra ti aveva abbandonato e ti sei legato alla prima persona che ha provato un po' pena per te. Non sareste mai dovuti nascere!- Lo schiaffo arrivò preciso e doloroso, Lucy scattò in avanti a mano tesa e colpì il viso di Juvia nella speranza che smettesse di dire quelle cattiverie. Riuscì a farle abbassare lo sguardo verso il pavimento e le labbra si impregnarono di sangue.
- Non è giusto nei confronti di Juvia averti colpita, ma sono del parere che anche lei ti avrebbe presa a schiaffi. Sono anche figli tuoi, tu fai parte di Seere come lei di te. Sono sangue del tuo sangue, come puoi dire queste cose, lo sai che hanno sofferto per anni?-
- Figli miei!- Si riprese sputando sangue e affrontò lo sguardo di Lucy con cattiveria e odio, tanto che la maga degli spiriti riuscì persino a percepire quel sentimento sulla sua pelle. - Quei mostri non mi appartengono! Sono stata costretta a farli nascere, ma avrei preferito togliermi la vita! Sono stata costretta ad offrire il mio corpo e la mia magia a Seere per ordine di Zeref, non l'ho mai chiesto ne tanto meno voluto! Volevo liberarmi di Seere tanto quanto voi e sarebbe andato tutto per il meglio, ma sono stata tradita!- Lo gridò con tutte le sue forze, sputò fuori quelle verità che celava nel cuore da secoli, tutta la frustrazione e il dolore che aveva dovuto sopportare. Pianse come mai dopo tanto tempo, senza dare importanza a nulla che non fosse quello sfogo. - Volevo avere una vita normale, costruirla con mio marito e invece sono stata bloccata da quel demone a vivere un'esistenza di dolore e morte, sofferenza e oppressione e quando credetti di aver finalmente raggiunto il mio scopo, il mio stesso marito, l'uomo in cui avevo riposto tutta la mia fiducia, ha scelto Seere a me. Sono stata delusa dalle persone di cui mi fidavo e dal mondo intero e se ora Seere lo distruggerà... non posso che esserne felice!-

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