18. In agguato...

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  - Lucy!- lo gridò così forte che sentì la gola bruciare e gli occhi spingere in fuori. Sollevandole la testa dal pavimento cercò di farla calmare, ma la ragazza continuò a contorcersi dal dolore, una fitta sempre più forte al ventre che sembrava volerlo squarciare. Il piccolo Exceed blu, svegliato bruscamente, aveva preso a volare in tondo sopra i due ragazzi, nella speranza di poter trovare un modo per aiutare l'amica. Il grido attirò l'attenzione di molti, Gray si precipitò al piano inferiore, incurante del fatto che la ferita alla gamba potesse riaprirsi, ma sentir gridare l'amico in quel modo, gli aveva completamente offuscato la ragione. Allo stesso modo anche Yama si era svegliato ed era balzato giù dalla branda improvvisata, scansando Varuna in malo modo che dormiva al suo fianco. I due si ritrovarono al piano inferiore e fermarono lo sguardo sulla figura di Lucy, ormai stretta su se stessa che si reggeva il ventre e su Natsu, dal viso bianco come un cencio, incapace di reagire.
- Che è successo?- Yama si portò sui due inginocchiandosi, allungò la mano verso la ragazza e richiamò la sua magia curativa, qualsiasi dolore la stesse affliggendo, in quel modo avrebbe potuto alleviarlo, ma presto si accorse che su di lei non aveva alcun effetto.
- Lucy sta male, credo la pancia, continua a gridare.- Happy parlò di fretta, preoccupato e decisamente confuso, ma neanche Natsu sembrò lucido.
- Si è accasciata di colpo. Non so che ha, dobbiamo portarla da Porlyusica!-


Natsu rivolse a Yama una supplica velata ripensando alle capacità di quel ragazzo dai capelli dorati. Grazie a lui si erano spostati da un posto all'altro in pochissimi secondi, sicuramente era il più adatto e il più veloce per portarla dalla donna.
- Fammi vedere dove si trova.- Yama fu lesto, allungò la mano sulla fronte del Dragon Slayer e cercò nella mente del ragazzo l'informazione di cui aveva bisogno, individuata la meta, prese la ragazza tra le braccia e sparì in pochi secondi dalla gilda.
- Gray-sama che succede?- Il mago del ghiaccio si voltò repentino al richiamo della giovane. Juvia rimase ferma per le scale cercando di capire cosa stesse accadendo. Ci aveva impiegato parecchio ad alzarsi e camminare fin li, ancora non era riuscita a riprendere il pieno controllo dei suoi muscoli e lo sforzo le aveva imperlato la fronte di sudore. Gray salì da lei e le porse il braccio permettendole di appoggiarsi, poi prima di riportarla in camera, si rivolse al compagno ancora decisamente scosso, riscuotendolo dal torpore.
- Saranno già arrivati, ma Lucy ha bisogno di te.- Il mago del ghiaccio lo esortò a muoversi, così come Happy, che si aggrappò alla sciarpa del Dragon Slayer smuovendolo un po'. Dalla scalinata infine apparve anche Varuna. Indossava una leggera sottoveste candida e leggera, tanto che per un secondo, a Gray parve di vedere un fantasma.
- Vengo con te. Yama non ha riacquistato i pieni poteri, posso curarla io se è necessario.- La ragazza saltò giù dalle scale con un solo balzo e prima di poggiare i piedi a terra, il suo corpo si illuminò di una luce dorata e in un secondo si cambiò gli abiti, indossando dei pantaloni e una top azzurro decisamente più comodi e pratici. - Dove dobbiamo andare?-
- Nella foresta fuori Magnolia.-
- Spero tu abbia dato a mio fratello delle indicazioni più precise di queste.- Varuna rispose stizzita e lo prese per un braccio concentrandosi e provando a capire da lui la direzione da seguire. Si concentrò anche sulla magia di suo fratello, Natsu era tropo agitato per poterlo considerare affidabile. Quando anche loro sparirono, Gray tornò a concentrarsi sulla compagna, la prese in braccio e la riportò in camera appoggiandola dolcemente sul letto.
- Non dovete sforzarvi tanto o le ferite si riapriranno.-
- Sei leggera.- Le sfiorò il viso con la mano cercando di essere il più delicato possibile. Non era abituato a quel contatto, era qualcosa che per anni aveva tenuto lontano da lui, quasi ne fosse intimorito. - Andrà tutto bene, vedrai che Lucy si riprenderà. Il malore potrebbe essere stato causato dalla magia che ha usato contro Seere.-
- Non so.- Juvia rispose, ma il suono della sua voce fu flebile e leggero. Gray notò lo sguardo preoccupato di lei, ma non riuscì a dire o fare nulla per calmarla. - In quel mondo c'era anche Juvia. Lucy-san prima di recitare l'incantesimo ha parlato con qualcuno e ha fatto delle promesse.-
- Che cosa hai sentito?- Lo chiese accorato e attese la risposta. Il pensiero che Juvia ricordasse così bene i momenti trascorsi in quell'inferno gli fecero accapponare la pelle.
- Non era molto chiaro. Lei lo ha chiamato il bene, ha detto di aver sempre parlato con lei e di volergli concedere una seconda possibilità.-
- Il bene? Che vuol dire?-
- Juvia non ha capito molto, solo che Seere aveva lasciato in quel mondo dei sentimenti di cui non si sarebbe nutrita, sentimenti buoni. Juvia ha pensato che forse, facendo quella promessa, Lucy-san ha portato via qualcosa da quella dimensione.-

Ricomparve davanti ad un grosso albero in mezzo alla foresta. Davanti a se solo un grande portone in legno semiaperto da cui intravide la figura di una anziana ed austera signora. Con il fiato corto e la ragazza tra le braccia che continuava a lamentarsi, per la prima volta nella sua vita chiese aiuto a qualcuno.
- So che può aiutarla, mi hanno mandato da Fairy Tail.-
- Entra.- Porlyusica rincasò senza aggiungere altro e Yama la seguì. La piccola dimora della maga era ordinata e pulita e il ragazzo per un secondo ne rimase quasi meravigliato. Poggiò Lucy sul letto e si mise in disparte senza aggiungere altro. La donna rimase sorpresa del comportamento educato e silenzioso del giovane, ne aveva sentito parlare, si era ben informata della situazione in sui la gilda verteva e di cosa avevano dovuto affrontare i maghi di Fairy Tail e, in un certo senso, si era fatta un'idea tutta sua di questo Aditya che aveva sconfitto Natsu e poi si era unito al gruppo. Ad ogni modo non perse altro tempo, si piegò sulla ragazza e prese a tastarle il ventre con entrambe le mani. Sentì i muscoli tirarsi e rilassarsi a tempi molto regolari, percepì la magia della giovane completamente in subbuglio, come se stesse per esplodere. Si spostò velocemente verso un armadietto e prese un flacone con un liquido viscoso e rosato. Lo aprì e alzando la testa di Lucy la costringe ad ingerirlo.
- E' solo un palliativo. Lenirà i dolori.- Lentamente Lucy iniziò a rilassarsi, il respiro si fece regolare e riuscì a chiudere gli occhi per un po'. L'anziana maga continuò le sue analisi, seguita sempre dallo sguardo attento di Yama. - Se devi stare qui a non fare niente, puoi anche andartene. Se non sai cosa le è successo sei inutile.- Lo sguardo della donna di Edoras era severo e arcigno, aveva tollerato anche troppo la presenza di un estraneo in casa sua e ormai la sua pazienza era al limite, eppure doveva sapere qualcosa di più. - Dentro di lei è come se fosse tutto in subbuglio. Non è solo la sua magia ad essere fuori controllo, ma anche i suoi organi stanno soffrendo.-
- Lucy è stata nella dimensione di Seere, ha usato un incantesimo molto potente per renderla vulnerabile.- rispose spostando lo sguardo verso l'entrata. Aveva percepito l'arrivo di sua sorella e di Natsu e attese l'entrata in scena del preoccupato ed agitato Dragon Slayer, invece, per suo stupore, non accadde nulla.
- Vattene, non ho più bisogno di te. Fuori da casa mia.- Non lo disse gridando, ma fu dura e decisa, tanto che Yama alla fine dovette obbedire. Uscì dalla strana abitazione e si trovò il viso di Natsu a pochi millimetri da suo, tanto che sobbalzò dallo spavento.
- Che combini fermo qui come un idiota?-
- Se busso quella vecchia mi uccide, se provo ad entrare sono già morto, quindi sto qui e aspetto.-
E così rimasero in attesa. In silenzio, come se fosse proibito anche solo emettere un suono. La foresta intorno a loro li accompagnò per tutto il tempo, zittendo ogni animale e ogni minimo fruscio. Varuna e Yama si sedettero sotto un grande albero poco distante, la ragazza fece appoggiare il fratello su di lei, coccolandolo e cercando di calmare l'ansia che lo stava corrodendo. Nonostante non si fosse legata a quei ragazzi tanto quanto lui, anche lei sentì crescere l'ansia e la preoccupazione, una sensazione che conosceva fin troppo bene e senza rendersene conto, mentre con le dita giocava con i capelli del fratello, chiuse gli occhi e iniziò a cantare. Lieve e delicata, la voce della ragazza colpì le orecchie del Dragon Slayer e lo fecero voltare, mentre il piccolo Happy si avvicinò a lei, che gli regalò una carezza gentile.

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