Si era svolto tutto troppo in fretta. Decisi e pieni di coraggio i tre maghi si erano scagliati contro quella grande oscurità armati della forza d'animo e della determinazione, ma non era bastato. Senza neanche muoversi, Seere era riuscita a bloccare ogni tipo di magia e attacco diretto. Gray era scattato in avanti richiamando la sua magia del ghiaccio e creando due spade ricurve sui suoi avambracci tentò di colpirla, ma al demone bastò un semplice gesto della mano per spezzarle e sbattere il mago contro una delle pareti di roccia. Infiammando tutto il suo corpo, il Dragon Slayer di fuoco tentò un secondo attacco, si sentì pervadere dalla furia dello scontro e dalla determinazione di uscirne vincitore, ma le fiamme di Natsu non riuscirono neanche a sfiorarle i vestiti. La donna non percepì che un leggero calore e divertendosi lo sbattè contro il pavimento, bloccandogli ogni movimento. Dalle retrovie Yama tentò uno dei suoi incantesimi, recitò a voce bassa le parole adatte e tentò di bloccarla, così come aveva fatto contro Natsu, nella sua dimensione nera. Se ci fosse riuscito, sarebbe stato in grado di amplificare gli attacchi dall'esterno e forse riuscire a sopraffarla, ma si rese presto conto che la sua magia non poteva nulla contro la donna che l'aveva creato. Non fu in grado di attivarlo e presto si sentì risucchiare ogni forza vitale solo grazie ad uno sguardo di Seere. Non disse nulla, sorrise ai poveri maghi, che sapeva gia spacciati e decise di divertirsi ancora un po'. Usando entrambe le mani riuscì a spostarli e bloccarli contro una parete della stanza, senza dar loro la possibilità di reagire in nessun modo. Muovendo appena le dita della mano destra richiamò una spada lunga ed affilata e la puntò contro il mago del ghiaccio, cercando al sua attenzione e sorridendo emozionata.
- La prima volta sei stato colpito quando non eri cosciente. Fammi sentire il suono del dolore stavolta.- Muovendo l'arma con la sola magia la spinse a forza contro il braccio del mago, dapprima graffiandolo e poi penetrando con forza tra la carne e l'osso. Gray si morse la lingua, ma non gridò, nonostante il dolore fosse terribile, così Seere infastidita creò una seconda spada e allo stesso modo la puntò stavolta contro la gamba sinistra e colpì.
- Fermati!- Natsu lo gridò con tutto il fiato che riuscì a recuperare, ma nonostante tutto la spada colpì feroce e assetata del sangue scarlatto del mago del ghiaccio, eppure Gray non gridò neanche stavolta. Si limitò a chiudere gli occhi e accettare quel dolore, riuscendo a riaprirli a fatica solo quando l'arma smise di muoversi tra le carni.
- Come era prevedibile. Non potete neanche sfiorarmi e ancora cercate di lottare.- Questa volta si concentrò su Yama. Come gli altri anche il mezzo demone era bloccato e nonostante avesse provato a sciogliere quella presa, si era reso conto che la sua magia era divenuta inutile e debole. Sicuramente era stata Seere, ma questo ormai non aveva molta importanza. Sentì gli occhi dorati della madre su di lui, ne percepì la presenza, ma da lei non avvertì che un vuoto senza fine.
- Mi ricordo quando ti ho creato. Eri il più bello di tutti i tuoi fratelli, ma somigliavi troppo al corpo umano che mi ospitava e non andavi bene. Ammetto però che mi hai sorpresa. Che ne diresti di tornare ad essere una parte di me. Non saresti più costretto a soffrire e lottare... infondo questo mondo non potrebbe mai accettare una creatura immonda come te.- Accarezzò il viso del ragazzo quasi dolcemente, seguì con la mano i lineamenti di Yama senza ferirlo, per qualche secondo il cuore del giovane sussultò. - Eppure ti sei invaghito di quella ragazza umana, quella maga degli spiriti stellari, che sciocchezza. Credi che la persona che ora è ferma qui al tuo fianco, ti permetterà di amarla?- Si rivolse a Natsu e lo scrutò attentamente, percependo quella gelosia e quel senso di possessione che gli umani possedevano. Metterli l'uno contro l'altro sarebbe stato un bel divertimento per lei. - Permetti ad una madre degenere come me di farti un dono figlio mio. Ti permetterò di uccidere l'ostacolo del tuo amore e ti concederò di avere la ragazza, basta che tu mi dica si.- Rimasero in silenzio, nonostante Natsu ardesse di furore, rimase in attesa della risposta. Non si era mai fidato di quel ragazzo troppo bello per essere vero, eppure la sua amata Lucy aveva riposto fiducia in lui e da compagno, non poteva non avere fede nel giudizio della ragazza. Così, per qualche assurda ragione, legata ai sentimenti che provava per Lucy, si convinse che Yama non avrebbe mai accettato una simile proposta. Lo vide mentre si mordeva il labbro inferiore e scappava dallo sguardo gelido della donna e si mise nei suoi panni per qualche secondo. Seere sapeva dove colpire e fare male, giocare in quel modo era il suo pane quotidiano. Infine Yama reagì, trovò la forza di guardarla in viso e sorreggere quegli occhi felini.
- Uccidimi! Preferisco la morte piuttosto che negare a qualcun altro la libertà di decidere del proprio destino. Io e i miei fratelli non abbiamo mai avuto modo di decidere della nostra vita, ma ora possiamo. Non so se questo mondo è pronto ad accettare dei mostri come noi, ma non mi serve l'approvazione di tutti, me ne basta una sola e l'ho trovata. Il resto vorrei crearlo con le mie mani, ma se la mia sopravvivenza porterà via la vita a colei che mi ha donato una speranza, allora io voglio morire.-
- Noi lotteremo fino alla fine!- Natsu gli diede man forte, orgoglioso di quella parole che gli avevano toccato il cuore. Adirata Seere decise che il gioco sarebbe terminato in quel momento. Quella ragazza era stata una spina nel fianco dall'inizio, le aveva impedito di prendere il proprio guardiano e piegarlo incondizionatamente al suo volere e ora persino suo figlio si appoggiava a lei e la cosa non riusciva a sopportarla.
- Bene, vediamo se lei la pensa allo stesso modo.- Alzò un braccio e con un gesto veloce richiamò nuovamente la sfera collegata al suo mondo e rese i tre maghi incapaci di reagire. Persero i sensi senza poter opporre resistenza e lei fu in grado di concentrarsi sulla figura di Lucy.
L'aveva sentita che la chiamava e la sfidava e, ora più che mai, era pronta ad accettare.
- Eccomi, mi cercavi.- Lucy spalancò gli occhi quando vide le figure dei suoi amici immobilizzati e privi di sensi. Fu pervasa dal terrore e dallo sconforto per qualche istante, ma non potendo tornare indietro, decise di non arrendersi al suo cuore debole.
- Che cosa gli hai fatto?-
- Sono morti. Mi hanno sfidato e questo è il risultato, cosa credevi?-
- Un motivo in più per fermarti.- Nonostante si fosse impegnata, le lacrime presero a premere contro le palpebre e reprimerle diventò quasi impossibile. Sentì le ginocchia farsi molli e le forze abbandonarla. Il solo pensiero di averli persi, l'aveva gia resa impotente.
- E come di grazia? Sei nel mio mondo, so ogni cosa e so anche quello che c'è nella tua testolina. Cosa ti fa credere che quello che sai non sia un inganno? Potrei benissimo essere stata io a dirti tutto, ad imbrogliare fino alla fine. Puoi davvero crederci?- Lo aveva pensato e il terrore di essere nel torto la stava gia opprimendo, ma cosa altro poteva fare? Se davvero Natsu aveva perso, se il suo mondo stava soffrendo per colpa di quel mostro orribile, lei poteva tirarsi indietro per un dubbio? - Io non voglio che questo mondo finisca, non l'ho mai voluto. Mi sto solo divertendo un po', cosa c'è di sbagliato? Gli esseri umani sono liberi, possono agire come più preferiscono e perchè non posso farlo anche io?-
- E' vero, ma le persone che sbagliano pagano per gli errori commessi. Ci sono delle cose che non possono essere permesse.-
- Non sei molto obiettiva mia cara. Mi sembra che vi sia gia capitata una cosa del genere... come si chiama... ah si Jellal.-
- Che vuoi dire?- Lucy era conscia che continuare a parlare con lei l'avrebbe portata alla confusione, era questo che Seere voleva e avrebbe rischiato tutto pur di farla cedere, eppure non riuscì a sottrarsi. - Mi sembra che quel giovane fosse tutto tranne che un bravo ragazzo, eppure voi tutti lo avete accettato, aiutato, perdonato e persino amato. Cosa rende ciò che io faccio diverso da ciò che lui ha commesso?-
- Non aveva colpe, è stato plagiato e usato. Quando ha capito i suoi errori ha fatto di tutto per rimediare.-
- E io allora? Devo nutrirmi per vivere e solo perchè ciò di cui io mi cibo è diverso dal vostro, posso essere biasimata e odiata in questo modo?- In quel momento le forze l'abbandonarono, le ginocchia iniziarono a tremare e Lucy ricadde carponi sul freddo pavimento di quella dimensione oscura, respirando a fatica. La stava sfinendo, parlare con lei in quel modo senza protezione, l'avrebbe portata alla morte. - Sei stata tu a sfidarmi e non riesci neanche a sopportare il suono della mia voce. Scegli come preferisci morire mia cara, se uccisa dai miei demoni o dalla mia voce.-
Pianse tutte le lacrime che poteva versare. Non si era mai trovata da sola, credere di poter affrontare un nemico così forte e terribile era stato solo un gesto disperato. Rimase in quella posizione, mentre Seere la derideva, impossibilitata a muovere anche il più piccolo muscolo. Quella sarebbe stata la fine di ogni cosa.
- Lucy!- solo quella voce, quel grido disperato riuscirono a farle alzare lo sguardo. Furiosa Seere si era voltata verso di lui schiaffeggiandolo con forza e facendogli sanguinare un labbro. Gli occhi della maga stellare incontrarono quelli del compagno, ardenti e pieni di speranza.
- Natsu...- lo chiamò con un filo di voce, ma bastò. Il Dragon Slayer sfidò il demone davanti a lui con lo sguardo e poi cercò la figura dell'amata compagna. Non riuscì più a parlare, Seere gli impedì di farlo, decisamente infastidita dal fatto che quel ragazzo fosse riuscito a riprendersi così in fretta, ma non servì altro. Alla maga bastò poterlo vedere, riuscire anche per pochi secondi a scambiarsi uno sguardo di intesa per trovare l'ultimo barlume di forza ed agire. Riuscendo a sfruttare la distrazione di Seere strisciò in avanti e poggiò la mano sull'enorme porta davanti a lei, quel contatto le provocò una miriade di emozioni e una forza inaspettata si insinuò nel suo corpo facendola gemere. Dietro quell'ostacolo si celava il punto debole di Seere, l'unica cosa che avrebbe potuto sconfiggerla e lei era la sola speranza rimasta in grado di fermarla.
- Se anche richiedesse la mia vita, se anche fosse tutto un inganno... io devo farlo.-
Chiuse gli occhi e si concentrò. Richiamò tutto il suo potere e le parole che le erano state insegnate qualche secondo prima. Il corpo della ragazza prese a brillare, una luce tenue e calda, l'avvolse donandole una sensazione di pace e tranquillità. Schiuse la bocca e prese a recitare.
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Tears Of Blood
FanfictionDopo sette anni di vuoto Makarov è alle prese con una decisione che coinvolgerà tutti i suoi figli e metterà in pericolo le loro vite...la donna in nero su cui nessuno sguardo deve essere posato, la cui voce non può essere ascoltata farà versare lac...