13. Verso l'inferno.

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  Quando tutto ebbe inizio stavano camminando per le strade di Magnolia. Non aveva ancora capito il motivo per cui fossero insieme, ma ormai aveva imparato ad accettare la presenza di lei al suo fianco da quando tutto era iniziato. Aveva deciso di andare dal vecchio Makarov per controllare le sue condizioni, nonostante il master avesse proibito a tutti di avvicinarsi alla sua stanza. Si era chiuso nel più completo isolamento e non gli era stato possibile neanche contattare Porlyusica affinché lo aiutasse e questo lo aveva reso ansioso e terribilmente preoccupato. In più aveva lasciato la gilda nel più completo caos e ora si sentiva come se fosse venuto meno ad un suo compito.
- Sono sicura che sta bene.- Mirajane parlò sottovoce, ma riuscì comunque a catturare l'attenzione del compagno al suo fianco. Laxus le donò solo uno sguardo fugace, ma si rese conto del fatto che la ragazza fosse tesa.
- Forse non dovremmo dirgli ciò che sta succedendo.- Non che lui non ci avesse pensato, ma di certo non avevano molte scelte da fare. Non era convinto di potersi fidare degli Aditya, anzi dentro di se sapeva che, la scelta che avevano fatto, era forse la più sbagliata presa dalla gilda, ma lui non era riuscito a dire nulla.


Eppure era quello il compito di un Master, difendere la propria gilda e guidarla nelle decisioni da prendere, così per la prima volta in vita sua si era reso conto di non essere pronto per un tale compito e il solo fatto di averlo pensato un tempo e di aver agito per ottenerlo, lo nauseò. In quel momento di sconforto, sentire la mano delicata di lei, che provava a sorreggerlo, fu una sensazione bellissima e reagì istintivamente, stringendole la mano e percepirla così fredda lo invogliò a continuare quel gesto. Eppure era gelida, troppo per essere viva. Agì d'istinto e voltandosi verso di lei, riuscì a sorreggerla prima che cadesse in avanti. Le spostò i capelli candidi dal viso e lo vide altrettanto pallido e sudato, il respiro corto e affaticato.
- Hoi, Mirajane! Che ti succede?-
- Non riesco a... non posso...- Mira ricadde in ginocchio bruscamente costringendo anche Laxus a piegarsi su di lei. Stava soffrendo e cercando di reprimere qualcosa con tutta se stessa, fu allora che lui capì. La scena attirò l'attenzione di alcune persone, che timorose si affacciarono dalle loro case per osservare e tra quelle si fecero avanti anche alcuni conoscenti.
- Mirajane!- Wakaba corse da loro e provò ad aiutare la ragazza, scambiò solo un lesto sguardo con il Dragon Slayer, che per il momento non disse nulla. - Vieni, portala dentro.- Laxus la prese in braccio stringendola al petto, la sentì tremare e per la prima volta provò una sensazione di inutilità devastante. Wakaba li condusse dentro un vecchio bar poco lontano, aprì la porta e il giovane Dreyar si trovò davanti i visi di tutti i membri della gilda. Accorsero ad aiutarli, liberando un divano cencio e malridotto per permettergli di far sdraiare la ragazza. Mirajane non lo lasciò, costringendolo a rimanere in ginocchio accanto a lei.
- Che le sta succedendo?- Warren provò ad avvicinarsi preoccupato e attirò su di se lo sguardo di Laxus. Erano tutti presenti, tutti i membri di Fairy Tail che avevano deciso di lasciare la gilda, erano chiusi in quella bettola e a lui lo stomaco iniziò a rivoltarsi dalla rabbia.
- E' una situazione che non credo vi interessi più.-
- Sappiamo ogni cosa.- Fu Macao a prendere la parola, si alzò dalla sedia cercando la mano del figlio al suo fianco. Romeo non aveva accettato quella situazione dall'inizio, ma poi le cose erano cambiate. - Il Master ci ha dato la possibilità di scegliere cosa fare, alcuni hanno reagito male e non puoi biasimarli Laxus. Non negare che anche tu hai avuto dei dubbi e che tutta questa storia ti abbia lasciato amareggiato.-
- Si è vero, ma non ho lasciato la mia famiglia.- Ne era convinto e avrebbe voluto chiudere li quella conversazione, che per lui ormai non aveva più senso, ma qualcosa nello sguardo del vecchio Macao gli disse che forse avrebbe potuto reggere per qualche altro minuto.
- Makarov ha parlato a me in privato e dicendoti questo non voglio giustificare ne me ne gli altri, ma non siamo degli sciocchi e sappiamo accettare la situazione. Il Master ha cercato di allontanare e salvare tutti quelli che non avrebbero potuto reggere a questo scontro. E' vero, noi siamo andati avanti e alcuni di noi sono diventati più forti in sette anni, ma voi siete sempre i maghi speciali di Fairy Tail.-
- Noi sapevamo già tutto prima ancora che ci riunissimo per ascoltare la storia di Mavis e del Master. - incedette Max, non riuscendo a guardare il Dragon Slayer negli occhi e fissando il legno del tavolo come se fosse l'unica cosa che riuscisse a vedere in quel momento. Infondo era stato lui a dar inizio alla discussione che aveva portato la divisione della gilda. - Macao aveva raccontato tutto a Warren e lui lo ha passato a noi. Come ha detto Macao, non siamo degli stupidi e lo abbiamo capito tutti. Il Master voleva che lasciassimo la gilda, che non ci immischiassimo in tutto questo perché sappiamo bene di non avere la vostra forza o la vostra determinazione. In questi sette anni abbiamo vissuto e lui non voleva che perdessimo tutto in questo modo.-
- Non è una scusa accettabile.- Laxus rispose di getto, ma ormai il suo cuore si era placato e aveva capito. Lo aveva notato subito, gli abiti sporchi e le mani ferite di tutti i presenti. Le scottature sul viso di Wakaba e degli altri erano il segno che nonostante tutto, non erano riusciti a rimanere fermi.
- Per noi è stato difficile, ma togliere un peso dal cuore debole del Master era forse l'unica cosa che potevamo fare.- Warren cercò di fargli capire ciò che erano stati costretti a fare, ma era conscio che comunque rimanevano dei traditori. - Abbiamo aiutato la città e protetto le persone, anche questo è qualcosa che deve essere fatto.-
- Io lo sapevo...- lo disse con un filo di voce, regalando a tutti i presenti un sorriso meraviglioso seppur sofferente. In cuor suo Mirajane aveva sempre saputo che nessuno di loro sarebbe mai stato in grado di abbandonarli. - Mi fido di ognuno di loro.-
- Ora non parlare.- Laxus si piegò su di lei, spostandole i capelli dalla fronte madida di sudore. Percepì la magia di Mirajane in completo subbuglio, agitata e frenetica, che vorticava dentro quel fragile corpo vogliosa di esplodere.
- Che le succede?-
- E' la Satan Soul, non riesce a tenerla sotto controllo.- Rispose senza spostare lo sguardo, era stato Max a porgli la domanda, ma in quel momento per lui non esisteva che lei e la battaglia che stava affrontando. Poi tutto prese a muoversi. Ogni trave di legno, ogni cosa che non fosse fissata al pavimento o alle pareti iniziò a tremare a muoversi. Boati mostruosi strapparono il silenzio della città ancora spaventata e la terra prese a spaccarsi. Mirajane iniziò a gridare.

Lo videro chiaramente e rimasero tutti senza fiato.
- Sta giocando, vi invita ad andare da lei.- Yama tornò al piano inferiore seguito dai suoi fratelli, sembrava aver riacquistato tutta la sua eleganza e bellezza etera e Lucy ne rimase nuovamente affascinata. Era rientrata da pochi secondi insieme a Natsu quando la terra aveva iniziato a tremare ed era rimasta ad osservare le moltitudini di crepe che si erano create sul terreno.
- E' orribile.-
- Non possiamo perdere altro tempo. Dobbiamo mettere fine a questa storia.- Natsu si interpose tra la ragazza e Yama, che si stava avvicinando, quasi a dirgli che non poteva più permettersi tanta confidenza con lei, ma il rivale non si fece intimorire dal gesto. Al contrario lo sorpassò senza troppe difficoltà e prese la mano della ragazza attirandola verso di lui.
- Ohi, credo sia ora che la pianti. Lucy è...-
- Non essere egoista piccolo Dragon Slayer, lei per ora è la mia padrona, quindi ho tutto il diritto di averla vicino e al contrario di te, posso farle un regalo.- Lucy sentì qualcosa tra la sua mano e quella di Yama e non appena lui la lasciò andare, si ritrovò con tre piccole fiale contenenti un liquido scuro e viscoso. - Indra ha assorbito per anni il nostro sangue. Neanche se vi avessimo donato tutto quello che abbiano in circolo, sareste stati in grado di arrivare al suo livello. Così abbiamo pensato che forse, farvi assimilare direttamente la nostra parte demoniaca avrebbe potuto portare dei vantaggi.-
- E' uguale al sangue di Seere.- Natsu lo disse a denti stretti, quasi si vergognasse di riuscire ancora a pensare a quel demone senza andare su tutte le furie, eppure una parte di lui la considerava ancora la sua signora e faceva fatica a mantenere la calma.
- Se bastasse solo questo, come mai Indra assorbiva il vostro sangue anziché l'essenza demoniaca?- La logica domanda di Erza fece scendere per un secondo il silenzio. La maga dai capelli scarlatti spostò lo sguardo da Yama a Varuna e poi anche verso Surya e l'espressione divertita degli Aditya le mise i brividi.
- Lo scoprirete presto. Noi siamo solo per metà demoni e non abbiamo molto autocontrollo sulla nostra magia. Siamo in grado di utilizzare ogni tipo di magia umana, ma non dobbiamo mai superare un certo limite, chiamiamolo in questo modo.-
- Quindi mi stai dicendo che contro di noi non vi siete impegnati, eppure vi abbiamo sconfitti e questo non ha molto senso.- Gildarts provò a punzecchiare Yama, stava iniziando ad odiare quell'atteggiamento spocchioso e derisorio che stava usando, senza contare che continuava a rimanere al fianco di Lucy pur di indispettire Natsu. Non si fidava di loro, aveva rischiato di affogare sulla terraferma solo per aver sfiorato Varuna e ora erano passati dalla loro parte solo perchè Yama si era invaghito di Lucy. Questo per lui continuava a non avere alcun senso. - I ragazzi hanno accettato questa storia, ma chi ci dice che in quelle fiale non ci sia un qualche veleno? Possiamo davvero fidarci così su due piedi?-
- Ma questo è veleno. Non vi sto offrendo un bicchiere di vino, ma essenza demoniaca pura. Non ho idea se riusciranno a sopportarlo e mi rendo conto che tu non ti fidi di noi, ma non avete molte altre scelte. Potete andare da Seere tutti insieme e attaccarla con tutta la vostra forza, ma non riuscirete neanche a sopportare la sua vista e le basterebbe una sola parola per farvi cadere come mosche ai suoi piedi. Questo non vi renderà invincibili, ma vi donerà solo qualche possibilità di contrastarla. Il resto dipende da voi.-
- Ormai è deciso.- Natsu si fece avanti, prese dalle mani di Lucy le fiale e, tenendone una per se, passò le altre a Gray ed Erza. - Non abbiamo tempo per star qui a discutere. Lucy si fida di lui e per quanto la cosa mi faccia andare in bestia, voglio credere in lei. Tutto questo è iniziato per colpa di Fairy Tail e Fairy Tail deve risolverla a tutti i costi.-
- Natsu ha ragione. Noi andremo da Seere e proveremo a fermarla con tutte le nostre forze.- Dando man forte alle parole di Natsu, Erza aprì la fialetta e la portò alla bocca ingerendone il contenuto tutto d'un fiato. Sentì il liquido scenderle giù per la gola caldo e viscoso, ebbe un conato, ma represse l'impulso di vomitare con tutte le sue forze. Dopo di lei anche Gray e Natsu bevvero e all'inizio, a parte una forte ondata di calore, non percepirono altro.
- Non sento nulla.-
- Aggrappatevi al ricordo della cosa più bella che avete, non lasciatela andare per nessuna ragione.- Yama si scostò da Lucy e la fece allontanare da Natsu, sapeva che al primo accenno di dolore sarebbe corsa da lui per aiutarlo, ma non poteva permetterlo. Avvicinò il Dragon Slayer e fece segno ai fratelli di fare lo stesso con gli altri, così Varuna si mise davanti ad Erza e Surya accanto a Gray. Poi tutto accadde di colpo. Si sentirono mancare la terra sotto i piedi, ogni muscolo per proprio corpo irrigidirsi e lacerarsi. Videro l'inferno con tutti i suoi orrori, patirono ogni dolore e sofferenza immaginabili, ma resistettero. Il male puro iniziò a corrodere i loro corpi, come un cancro maligno che non lascia via di scampo e quando le loro gambe non furono più in grado di sorreggerli, gli Aditya li aiutarono prendendoli per le spalle e portandoli delicatamente in ginocchio sul pavimento. Con il respiro corto e affannoso, per un secondo Erza riuscì a guardare negli occhi Varuna e le sorrise.
- Mi dispiace davvero... voi dovete sopportarlo ogni giorno.- Era vero, quella era la vita dei figli di Seere e ora loro la condividevano con i figli di Fairy Tail. Sul pavimento si accesero tre cerchi magici luminosi, ognuno di lor racchiuse all'interno una coppia e iniziarono a roteare. Gli Aditya si ferirono i polsi e porsero ai ragazzi il loro sangue vivo e pulsante.
- Vi aiuterà a stabilizzarvi.- Varuna avvicinò il braccio ad Erza e gentilmente le chiese di bere. Non appena il nettare scarlatto le toccò le labbra il dolore divenne meno intenso, ma la sua mente si riempì di immagini di un passato lontano che non era il suo, ma che le ricordava tantissimo gli avvenimenti che lei stessa aveva vissuto. Non riuscì a guardare i compagni, ma sapeva che anche in loro si stavano muovendo le stesse sensazioni e si rilassò. Quando riaprì gli occhi era in piedi, forte e determinata come non mai. Seduta e stremata accanto lei giaceva Varuna, così come ai piedi di Natsu c'era Yama e Surya accanto a Gray.
- Mi sento strana, la mia magia è diversa.-
- Si stabilizzerà, ci vorrà un po'. Non abusatene troppo, vi serve solo per resistere a Seere.- Yama rispose con il fiato corto, si passò la mano sulla fronte scoprendola umida e cercò con lo sguardo gli occhi di Lucy che trovò come sempre gentili e premurosi. La maga degli spiriti era accanto a Natsu e continuava a chiedergli come si sentisse. Il Dragon Slayer iniziò a muovere i pugni ed evocò le sue fiamme, trovandole rosse e splendenti.
- Tu Yama come stai?- Lo ammise, non si aspettava che la maga lo chiedesse anche a lui, ma stava imparando che gli esseri umani sapevano sempre come trovare un modo per stupirlo.
- Non credo che saremo di aiuto per un po'. Ora dovete decidere.- E così fecero. Iniziarono a discutere sulla situazione, quando una voce conosciuta prese possesso delle loro menti con una notizia non molto rassicurante.
- Ragazzi sono Warren. Statemi bene a sentire. Mirajane sta perdendo il controllo della sua Satan Soul. Laxus sta cercando di farla calmare, ma non credo che ci riuscirà. Ha detto che vuole i Raijinshu accanto a lui e che devono raggiungerlo immediatamente.- Freed scattò come una molla al solo nominare il suo Laxus e anche gli altri iniziarono ad agitarsi. - Voi non sapete che sta succedendo, ma qui è un inferno. La terra si è spaccata in più punti e all'inizio pensavamo fosse solo un terremoto, ma hanno iniziato ad uscire delle... delle cose dalle crepe. Molti sono andati a controllare, ma abbiamo bisogno di rinforzi.- Warren prese un attimo di respiro sentendo i vecchi compagni in allarme e molto agitati. In quella situazione diventava difficile persino mantenere la conversazione telepatica. Poi Laxus gli mise la mano sulla spalla e prese la parola gridando e facendoli zittire in un pochi secondi.
- Non fate gli idioti e ascoltatemi. Io devo rimanere qui, se Mirajane perde il controllo forse posso fermarla in qualche modo. Natsu, Erza, Gray... voi come state?-
- Noi siamo pronti.- Erza non specificò altro e rimase in attesa degli ordini.
- Va bene, voi andate e cercate di non farvi prendere a calci troppo presto. Qui ho bisogno di tutti gli altri, dobbiamo difendere la città a tutti i costi. Levy tu devi occuparti di Juvia, trova un modo per aiutarla, sono sicuro che troverai qualcosa e con te dovrà rimanere qualcuno a proteggerti e controllare Carman. Gildarts... non credo tu abbia bisogno di ordini da parte mia. Per il resto state tutti attenti e tornate interi.-
Quando la connessione telepatica si interruppe non ebbero bisogno di chiedersi altro. I loro cuori si riempirono di quella fiducia che erano sicuri di poter avere gli uni verso gli altri e il fatto che Warren li avesse contattati era il segno che Fairy Tail non si sarebbe mai davvero divisa. Freed e i suoi compagni di squadra partirono per primi, aveva intuito il motivo per cui Laxus li voleva accanto e il mago era pronto ad aiutare il suo comandante dando tutto se stesso. Insieme a Levy rimasero Elfman e Lisanna, nonostante i due Strauss volessero correre dalla sorella, sapevano benissimo che non sarebbero stati in grado di aiutarla in nessun modo se avesse perso il controllo della Satan Soul e, rendersi utile proteggendo la Scripter e tenendo sotto controllo Carman, era forse l'unica cosa che potessero fare in quel momento. Anche gli Exceed decisero di rimanere alla gilda, non sarebbero stati di molto aiuto e Lily aveva stretto una segreta promessa con il suo compagno Dragon Slayer e quindi non lasciò la sua posizione.
- Ora credo sia tutto deciso. Io e Gajeel vi seguiremo dal demone. Voi Aditya cosa avete deciso di fare?- A Gildarts rimase da mettere in chiaro solo le ultime cose.
- Ci uniremo a voi. Siamo gli unici che possono condurvi a lei e vi aiuteremo con i demoni che Seere avrà sicuramente richiamato al suo fianco.-
- Verrò anche io!- Lucy lo disse convinta, cercò con lo sguardo l'approvazione di Natsu, ma al contrario delle sue aspettative, non trovò nulla.
- No tu rimarrai qui. Non puoi usare le tue chiavi e non voglio farti correre rischi inutili.- Il Dragon Slayer non riuscì a guardarla in viso. Non si erano mai separati, per nessun motivo e ora dirle quelle parole fu come ferire se stesso.
- Posso essere utile lo stesso! Siamo un Team, non ci siamo mai separati!- Yama si avvicinò a lei, le prese la mano e con l'altra le accarezzò il viso passandogli il palmo davanti agli occhi. Lucy non riuscì a reagire e quando le palpebre iniziarono a farsi pesanti e le gambe molli, ricadde addormentata tra le braccia del biondo senza poter dire nulla.
- Si sveglierà quando ce ne saremo andati, ma non mi sento sicuro a lasciarla da sola.-
- Non sei tu quello che deve proteggerla!- Natsu ribatté indispettito, ormai la sua pazienza stava raggiungendo il limite e non riusciva più a sopportare che lui la toccasse in continuazione.
- Lasciarla qui con Carman non mi fa stare tranquillo, forse dovrei...- Si piegò su di lei avvicinandosi troppo alle sue labbra e Natsu esplose come un vulcano correndo a riprendersi la sua compagna. Gliela strappò dalle braccia e la strinse a se e, come un gatto selvaggio, iniziò a soffiargli contro indispettito.
- Non ci provare!-
- Non sai neanche quello che voglio fare e poi non credo che siano affari tuoi!-
- Ok piantatela adesso!- Ad interrompete la lite scese in campo Varuna. La ragazza divise i due con un semplice spostamento della mano ed entrambi si ritrovarono seduti e immobilizzati. Si stava stancando di vedere suo fratello giocare come un bambino e non ne poteva davvero più dei continui lamenti del Dragon Slayer, per cui aveva deciso di porre fine a quella stupida sceneggiata. - Non so davvero che diavolo ci sia in lei da farvi comportare così, ma ho capito quello che mio fratello vuole fare.- Si avvicinò a Natsu e prese la ragazza per un polso tirandola verso di se. Natsu fu costretto a lasciarla fare, ancora immobilizzato dalla strana magia di Varuna e dovette osservare la scena avvampando di imbarazzo. Varuna avvicinò il viso a quello di Lucy e la baciò sulla bocca per qualche secondo. Quando si staccò la maga stellare fu investita da una calda luce dorata e poco distante da lei una figura vestita in abiti scuri ed eleganti si materializzò.
- Loke!- In coro chiamarono il nome del loro vecchio compagno, che ancora spaesato, non riuscì a capire bene cosa stesse succedendo, ma quando i suoi occhi ricaddero sulla figura del mago del ghiaccio, lo spirito stellare sentì il suo cuore libero da un grosso peso.
- Allora sei ancora vivo... pensavo davvero di essermi liberato di te e invece...- provò ad essere indifferente, ma tutto ciò che ottenne fu una frase spezzata a quasi vicina alle lacrime. Si scambiarono una forte stretta di mano e poi tornò a concentrarsi sulla sua padrona chiedendo spiegazioni. Furono sbrigativi, Varuna disse soltanto che donando a Lucy qualche briciola di potere in più era riuscita a manomettere la porta del Leone, la più semplice da aprire visto che Leo aveva continuato a forzarne l'apertura nonostante di sigilli imposti dal Re degli spiriti. Gli raccontarono di Seere e di Carman e di ciò che si apprestavano a fare.
- Il re degli Spiriti Stellari ha interdetto tutte le porte, ha detto che questo demone può uccidere anche uno spirito e non voleva ci sacrificassimo per colpa di Fairy Tail, ma io non potevo accettarlo. Rimarrò a proteggere Lucy e la gilda mentre siete via. State attenti a non morire... di nuovo.-
Accentuò l'ultima parola guardando il mago del ghiaccio che gli regalò un semplice saluto con la mano. Il gruppo si riunì intorno agli Aditya e poi scomparvero tutti in un batter d'occhio. Quando riaprirono gli occhi si ritrovarono ai piedi di un vecchio castello diroccato completamente avvolto da un'aura maligna e pesante. Intorno a loro decine di demoni li stavano aspettando.
- A quanto pare eravamo attesi.-
- Non vedevo l'ora, sono tutto un fuoco!-

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