Magnolia Anno X801
Il vento soffiò caldo e delicato, sfiorando l'erba, gli alberi e accarezzando le lenzuola bianche appena stese. La donna continuò a tenderle in modo che quel vento gentile le asciugasse il prima possibile e continuò a guardarsi intorno.
- Layla! Dove si sarà cacciata quella peste?-
- Lasciali stare, sono bambini. Staranno giocando nella foresta.-
Infatti, tra i fitti alberi e l'umidità della soleggiata giornata estiva, una bambina dai lunghi capelli color pesca, legati con un treccia ormai del tutto disfatta, e un bambino dai capelli così scuri da sembrare blu, giocavano a rincorrersi tirandosi contro lingue di fuoco e ghiaccio che colpivano gli alberi circostanti.
- Sei una schiappa! Non riesci neanche a scaldarmi con quel fuocherello!- Gridò il bambino schivando una scintilla e un ramo bruciato che gli venne scagliato contro.
- E il tuo ghiaccio allora? Un gelato sciolto è più freddo!- Scalpitò lei, scivolando però su una pozzanghera mezzo ghiacciata e suscitando abbondanti risate. - Devi smetterla con queste trappole, non sei leale!-
- E tu che continui a bruciarmi i capelli di nascosto? Guarda che me ne sono accorto stanotte.- Nonostante i battibecchi, il bambino si avvicinò alla ragazza e gli tese la mano per farla rialzare. Lei accettò sorridendo l'aiuto e si rimise in piedi, richiamando un po' della sua magia di fuoco per asciugarsi la gonna. - Credo che zia ci stia cercando, mi sembra di averla sentita qualche minuto fa.-
- Uffa, la mamma è troppo apprensiva, non facciamo niente di male...- ma l'attenzione di Layla fu catturata da qualcosa, un rumore non molto lontano da loro. - Lo senti anche tu Lyon?- Il bambino si concentrò, mentre provava a rimettersi la maglietta che aveva gettato su una grande roccia umida, ma in un primo momento non sentì nulla. Poi percepì qualcosa, come una voce non molto distante, che parlava, anzi no cantava. Era una voce femminile così dolce e delicata che per qualche secondo, entrambi i bambini si persero in quella melodia. Si concentrarono e avvicinandosi a quella melodia, iniziarono a capirne le parole."Make my wish come true, let darkness fade to light Show me there's still hope, show me it's not over Battles we can win, our struggle lies within..."
Infine la videro, era una bambina, che poteva avere la loro stessa età, seduta su un tronco spezzato. Gli occhi color del cielo e i capelli color dell'oro. Lei li vide, ma terminò lo stesso la sua canzone, lasciandosi ascoltare.
"...Will we live to greet the dawn? Love will not leave you, hate will not heal you Promise me one day that peace shall reign."
- Chi sei?- Layla si fece avanti, non appena ebbe terminato. Non riusciva a capire il significato di quelle strane parole, ma lo stesso i suoi occhi si riempirono di lacrime. - Come ti chiami?-
- Mi chiamo Freyja. So che è un nome un po' strano, ma la mia mamma mi ha detto che è il nome della dea della magia.-
- Non sei di queste parti, vero?- Lyon guardò la bambina come se non ne avesse mai una in vita sua, fomentando la gelosia di Layla, che lo pizzicò sul braccio facendolo gridare.
- No, sto cercando una persona, ma credo di essermi persa e per scacciare la paura ho iniziato a cantare. Lo faceva sempre la mia mamma.-
- Chi stai cercando? Noi conosciamo bene la città possiamo aiutarti. Facciamo parte di una gilda, Fairy Tail forse la conosci.- Layla spostò la manica della maglietta mostrando alla bambina un tatuaggio sulla spalla, così come il bambino che scoprendosi la caviglia, mostrò lo stesso identico simbolo.
- Allora la conoscete. Si chiama Lucy. Lucy Heartphilia.-
- Si.- Layla si ricompose e fissando la strana bambina con occhi indagatori continuò. - Perchè cerchi la mia mamma?-
La donna continuò a sistemare il bucato sui fili che percorrevano il giardino dalla sua casa ad un grande albero poco distante. Aveva sempre così tanto lavoro da fare che essere riuscita a sistemare la casa entro il pomeriggio, le regalò qualche minuto per rilassarsi. Prese una sedia e si sistemò accanto alla donna che sedeva in giardino e che si godeva la bellezza di quella giornata estiva.
- Come ti senti?- Fece lei, spostandosi dal viso i lunghi capelli biondi, che le erano sfuggiti alla coda per colpa del vento. La donna al suo fianco si accarezzò il pancione e sorrise.
- Juvia sta bene. Non vede l'ora che Gray torni a casa, aveva promesso che sarebbe stato con Juvia quando la bambina sarebbe arrivata.-
- Sono sicura che tornerà presto. Non era una missione complicata e poi hai Lyon con te, non vede l'ora di diventare il fratello maggiore.-
- Tu e Natsu dovreste fare un altro figlio, Layla è grande e sono sicura che sarebbe felice.-
- Non lo so...- Lucy si rilassò sulla sedia abbandonando le braccia verso il terreno. Il tempo era volato via così velocemente che quasi non se ne era accorta. Se ripensava a quello che era accaduto in dieci anni poteva solo ricordare la felicità e i momenti belli passati con la persona che ama e con gli amici di sempre. Non c'erano più le battaglie, non c'erano più i grandi giochi della magia, ne Zeref, ne altro. C'erano solo lei, Layla e Natsu che vivevano a Magnolia, in quella che pochi anni prima era ancora la sede della loro gilda, ma che era diventata solo una casa. Una bellissima casa in cui vivevano anche Gray e Juvia con il piccolo Lyon. Fairy Tail era tornata nel bellissimo edificio in città costruito da Makarov, ripresosi la gloria e la fama, la gilda era tornata allo splendore e con Laxus ormai Master, era tutto come un tempo, come quando Lucy vi era entrata per la prima volta. C'erano state le lacrime in quei dieci anni, dire addio al loro amato Master Makarov era stato difficile per tutti, ma gli anni erano tanti e il vecchio Dreyar era arrivato ai suoi ultimi, ma comunque bellissimi momenti, ma non rimpianse nulla perchè era sopravvissuto abbastanza per vedere la nascita della nuova generazione di Fairy Tail inaugurata proprio da Layla e Lyon, seguiti dalla bellissima Angel Dreyar, la figlia di Laxus e Mirajane. Per qualche istante il ricordo della nascita di Layla le fece salire le lacrime agli occhi e ricordò sorridendo anche quando era venuto alla luce Lyon e il battibecco che ne era uscito fuori per dare il nome a quella piccola creatura.
- A cosa pensi?- Juvia lo chiese vedendo l'amica persa nei ricordi.
- Mi piacerebbe avere un altro figlio, ma se dovesse essere un'altra bambina Natsu morirebbe di gelosia.- risero insieme e rimasero a godersi il sole per qualche altro minuto, fino a che non sentirono la voce di Layla che gridava a perdifiato. Lucy si alzò di colpo, ma non appena la vide correre felice, con accanto Lyon e un'altra piccola figura al fianco dei bambini, per qualche secondo il suo cuore sembrò perdere qualche battito. Anche se a fatica Juvia si mise in piedi e attese l'arrivo dei bambini, anche in lei qualcosa si era mosso. Attesero poco e finalmente incontrarono gli occhi della sconosciuta bambina, che sorrise ad entrambe.
- Mamma, lei è Freyja. L'abbiamo incontrata nella foresta e dice che ti sta cercando.- La bambina arrossì sentendo lo sguardo di entrambe le donne su di lei. Afferrò la piccola borsa che aveva a tracolla e prese a cercarvi qualcosa al suo interno, tirando poi fuori un foglio di carta arrotolato e fermato da uno spago.
- Mi ha mandata mio zio da voi. Dice che leggendo questa capirete tutto.- Lucy prese la lettera, la dispiegò e si meravigliò della bellissima calligrafia con cui era scritta.
Cara Lucy,
è passato davvero tanto tempo, che forse non ho il diritto di farti questa richiesta. Dieci anni fa, non appena tutto ebbe fine ce ne andammo senza dire nulla. Noi che ci eravamo conosciuti come nemici e che diventammo compagni, scappammo da voi. Varuna aspettava un bambino, una creatura nata per un gioco strano e che forse non sarebbe dovuta mai venire al mondo, eppure mia sorella la voleva e so che anche tu ti saresti opposta se avessimo deciso di mettere fine a quella gravidanza, ma per non creare problemi decidemmo in tutta fretta di trovare un posto solo per noi, in cui vivere da esseri umani. E lo trovammo. Un piccolo paesino di montagna, lontano dalle città e dalle persone che sapevano cosa avevamo fatto. Il nostro posto fu quello e lo amammo dal primo momento. Li la bambina iniziò a crescere e alla fine venne al mondo. Bella come mai ne avevo viste, bionda come la sua prima madre e con gli occhi della seconda, perchè sia tu che Varuna ne siete genitrici a tutti gli effetti. Non nascondo che tememmo per la sua magia, ma presto ci accorgemmo che in lei non ve ne era alcuna traccia. La chiamammo Freyja, la dea della magia, infondo questi nomi altisonanti ci sono sempre piaciuti.
Poi iniziammo a morire.
Eravamo consci che sarebbe successo, ma speravamo di riuscire a durare un po' più a lungo e vedere Freyja diventare grande e sempre più bella, ma non fu così. Varuna si spense per prima, il parto la indebolì molto e dopo la nascita della bambina non riuscì' più a camminare. Non possiamo vivere senza la nostra parte demoniaca e cinque anni fa dovemmo dirle addio. Poi due anni più tardi, anche Yama se ne andò. Freyja crede che lui sia suo padre e io ti chiedo di non dirle la verità, so che non sembrerà giusto, ma Yama ha amato questa bambina come se fosse realmente la sua e vi ha dedicato il resto della sua vita. Ora tocca a me, ma prima di darle un altro dolore, ho deciso di mandarla da voi. Presto anche la mia vita si spegnerà, ero il più giovane e questo mi ha donato qualche attimo in più. Conosco il vostro cuore, il tuo e di Natsu e quello di tutta la vostra gilda e so che l'accoglierete e la renderete felice. Accetta questo nostro ultimo dono, te ne prego. In lei c'è la nostra speranza e quella di tutte le anime che dieci anni fa decidesti di salvare dall'oblio. Addio amica mia, amore di mio fratello Yama e compagna di mia sorella Varuna. Tu che per noi sei stata tante cose insieme, dona la stessa felicità che ci hai trasmesso a questa bambina.
Che tu sia sempre felice...Surya
Le lacrime caddero copiose e quando anche Juvia lesse la lettera, pianse. Lucy cadde in ginocchio accanto alla piccola Freyja e l'abbracciò con tutto l'amore che poteva donarle, poi prese la mano di Layla e la unì a quella della bambina.
- Questa è tua sorella Layla, accettala e amala come noi amiamo te.-
La bambina rimase per qualche secondo senza parole, poi Lyon, che aveva capito poco, ma che si sentì trascurato si avvicinò e diede a Freyja un buffetto sul viso.
- Benvenuta a Fairy Tail.-
- Bentornata piccola Freyja.-
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Tears Of Blood
FanfictionDopo sette anni di vuoto Makarov è alle prese con una decisione che coinvolgerà tutti i suoi figli e metterà in pericolo le loro vite...la donna in nero su cui nessuno sguardo deve essere posato, la cui voce non può essere ascoltata farà versare lac...