Sessanta due

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"Vado io."  Affermo schietto.

"Va bene, ma non peggiorare la situazione!" Mi avverte Benjamin.

Annuisco e salgo le scale. Arrivo davanti la porta della sua camera e sospiro prima di bussare.
Nessuno mi risponde così abbasso la maniglia per entrare, ma la porta non si apre facendomi capire che è chiusa a chiave.

"Ludo.." La chiamo, ma lei non risponde.

"So che sei lì.." Continuo.

"Ludo quelle cose le ho dette così-" Mi interrompe

"Pensi che io sia una puttana- Sussurra con un filo di voce- e me lo hai detto -un singhiozzo la interrompe- come se niente fosse."

"Stai male? -Prendo fiato- Stai male per colpa mia?"

"Vai via." Sussurra dall'altro lato della porta.

"Non posso lasciarti in questo stato da sola."

"Tranquillo, sto benissimo."

"Apri questa porta e dimmelo guardandomi negli occhi."

Lei non risponde, ma un suo singhiozzo mi fa capire che sta piangendo.

"Ludo.." Sussurro portando una mano sul cuore. Il quale ha rallentato di un battito, non appena le mie orecchie hanno percepito quel dannato singhiozzo.

"Lasciami stare." Scandisce le parole

"Ludovica-"

"Vai via, voglio stare sola."

Poggio le spalle alla porta e scivolo su di essa. Un altro singhiozzo, appartenente alla ragazza dietro la porta, mi fa stringere il cuore. Chiudo gli occhi, raccolgo tutte le forze che ho e mi alzo e scendo le scale.

"Allora?" Chiede Benji raggiungendomi.

Faccio spallucce e parlo:<< Torno a casa.>>

"Siete due cazzo di bambini." Quasi urla salendo le scale in modo rabbioso.

"Ben, lasciala stare!"

"No, non la lascio stare. Ora voi due fate pace, con le buone o con le cattive!"

"Benjamin sta male!" Esclamo fermandolo.

"È normale che sta male!" Urla lui

"Prova a metterti nei suoi panni, no? -Continua- Sta male perché lei ti ama e tu ti stai per sposare, di sicuro questa litigata sarà stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso quindi.." Lascia la frase in sospeso.

"Faremo pace, per poi ritornare a litigare." Sussurro abbassando il capo.

"Certamente." Ironizza lui

"La conosco bene, è il suo modo per dirti addio." Mi spiega

"Vai ad abbracciarla -Gli suggerisco- fallo forte, stringila anche da parte mia."

"Vai e fallo tu, ora che sei in tempo."

"Non ne vuole sapere di me. Ci ho provato, non mi ha neanche aperto."

"Ma ti ha risposto, quind-" Lo interrompo

"Sì, per dirmi di andare via. Me lo avrà ripetuto almeno tre volte."

"Guarda che la stai perdendo." Prova a farmi ragionare, il mio migliore amico.

"Amo Jessica, mi sarebbe piaciuto averla come amica, ma lei non è d'accordo." Mi avvicino alla porta e, dopo aver salutato Benjamin con un" Ciao", esco di casa.

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