Capitolo 20

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Paige mi passa accanto salutandomi con un sorriso scintillante

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Paige mi passa accanto salutandomi con un sorriso scintillante. Mi domando come ho fatto a non averla mai notata, è una bellissima ragazza. Vedrei molto più vicino lei a Ryan piuttosto che Leilani, o addirittura... me. Li ho visti spesso ridere e credo passino molto tempo insieme dopo la scuola. L'idea che lei riesca a farlo ridere mi rattrista, mi piacerebbe poter custodire la sua meravigliosa risata tutta per me.
《Che fai?》 mi domanda, avvicinandosi alla palma.
《Aspetto che inizi storia dell'arte》, dico, mettendo a terra il pastello.
《Ehi, figurati, continua pure. Ho sempre voluto vedere come disegnassi》, dichiara, sedendosi accanto a me sull'erba.
《Perché?》 chiedo, riprendendo il mio schizzo da dove l'avevo interrotto.
《Ryan mi ha detto che hai un talento, ero curiosa》, confessa, seguendo ogni linea tracciata dal mio pastello verde. A me non dice un bel niente, a lei rivela che adoro il mare e che ho un talento. Perché lo fa? Ha detto che parlano di cazzate quando... vanno a letto insieme, ma fra tutte le cazzate possibili sceglie proprio me come argomento? Faccio sempre più fatica a capirlo.
《Spero di non aver deluso le tue aspettative》, faccio, forzando una risatina.
《Affatto. Posso vedere altri lavori?》 chiede con gentilezza.
《Ehm, okay.》
Le passo il mio taccuino, lo sfoglia con attenzione. 《Sono fichissimi! Ryan aveva ragione.》 È gentile con me, ieri mi ha anche prestato il cellulare per una telefonata, ma non riesco a pensarla diversamente da un altro contesto che non sia 'mi faccio Ryan'.
《Da quanto lo conosci?》 domando, spinta dalla curiosità.
《Dall'anno scorso. Hanno bocciato anche me》, ridacchia.
《Perché vi hanno bocciato?》
《Lui aveva casini a casa e io non riuscivo a studiare dopo aver perso la testa per lui》, mormora con una punta di malinconia, continuando a sfogliare i miei disegni.
《Eravate fidanzati?》
Lei mi passa il taccuino saltando le ultime pagine, come se la mia domanda richiedesse una risposta talmente difficile da non potersi distrarre con altro.
《Con Ryan la parola "fidanzati" non trova spazio. Non ha mai avuto una ragazza fissa, ma ero talmente stupida da credere che sarei riuscita a fargli cambiare idea》, fa un respiro profondo e poi dichiara: 《Lui è stato la mia prima volta.》 Percepisco il suo dolore. Ryan avrà ferito più volte anche lei.
《Perché hai bruciato la possibilità di farlo con qualcuno che ti amava?》 Non riesco a smettere di farle delle domande.
《Perché io amavo lui》, replica con un sorriso amaro. Ha usato il verbo al passato ma le si legge in faccia che è ancora innamorata di lui.
《Sicura di non amarlo ancora?》
La mia domanda le fa sgranare gli occhi. 《Ma certo》, farfuglia, sorridente.
《Allora per quale motivo ci vai ancora a letto? Mi pare di aver capito che ti abbia spezzato il cuore》, spero di non aver fatto trasparire la gelosia che provo.
《Non mi ha spezzato il cuore, sono stata io ad impuntarmi. Lui era stato chiaro fin dall'inizio, io ho voluto insistere nonostante i rifiuti. Noi non facevamo sesso, ci baciavamo, ci toccavamo... ma non si spingeva mai più in là per il fatto che fossi vergine》, si prende una brevissima pausa e poi continua: 《Finché un giorno ottenni quello che volevo. Prima che Mark iniziasse l'università e prendessero insieme stanza al campus, Ryan aveva una camera tutta sua al secondo piano di casa Turner. Era tornato da poco dall'Inghilterra, non mi ha mai raccontato lo scopo del viaggio ma credo avesse a che fare con la sua famiglia, e mi feci trovare sotto casa. Aveva un aspetto pietoso: capelli in disordine, un accenno di barba, occhi arrossati per l'evidente mancanza di sonno. Non mi calcolò, filando subito in camera sua, lo seguii, mi sdraiai sul letto accanto a lui e iniziammo a bere. Non so cosa scattò nella sua testa in quel preciso istante, ma mi baciò con foga e incominciò a spogliarmi...》
La interrompo: 《Non servono i particolari. Ho afferrato.》
Come fa a parlarne con tanta facilità? Si rende conto che è un argomento delicato?
《Mentre lo facevamo, sapevo di essere soltanto una valvola di sfogo per lui e che non contavo niente, ma non mi importava. Preferivo essere usata da lui piuttosto che non averci niente a che fare. Era merito del sesso se lui si avvicinava a me, non potevo smettere. Lo stesso vale per oggi. Vado ancora a letto con Ryan perché è l'unico modo per averlo accanto. Ogni tanto ha bisogno di me, come per quella volta di ritorno dall'Inghilterra, ed io lo accontenterò tutte le volte che vorrà.》 Sento una fitta al petto a sentirle dire queste parole. Sono quasi pentita di aver indagato.
Lui sente il bisogno di lei: un'affermazione piuttosto importante.
Mi viene la nausea. E se anche lui fosse innamorato di lei?
Ho sentito con le mie orecchie risponderle malissimo e ore dopo ridere come se niente fosse. Magari ha un modo tutto suo di dimostrare i sentimenti che prova. Forse non l'ha ancora capito, per questo la tratta in quel modo.
《E a te sta bene così? che lui ti usi quando ne ha voglia e vada pure a letto con altre?》 chiedo, sbigottita.
《Sì, è il prezzo da pagare per continuare a stare con lui》, risponde con un'alzata di spalle.
Ma dice sul serio? È assurdo!
《Quante ragazze siete?》 continuo, posando nella mia sacca taccuino e colori per avere un'aria disinteressata. Ho paura di sentire la risposta.
Lei scoppia in una risata. 《Non siamo un'associazione. Io e Leilani siamo quelle che lo vedono più spesso, ma alle feste ne abborda parecchie. Non centinaia, sia chiaro, ma è un ragazzo attraente e molte gli si buttano addosso.》 La notizia non mi stupisce ma fa ugualmente male.
《Fra me e Leilani non corre buon sangue. Mi odia senza alcun motivo》, la informo, dando un'occhiata al display del cellulare per controllare che ore siano. Preferisco cambiare argomento.
《Io penso che ce l'abbia》, mormora dondolandosi.
《E sarebbe?》
《Credo che si sia accorta, esattamente come me, che tu lo intrighi, e questo le dà fastidio. Non so cosa abbia tu di diverso da noi, ma Ryan è cambiato nei nostri confronti da quando ti ha conosciuta.》
Ryan intrigato da me? Sì, certo. Il suo è solo un modo malato di divertirsi.
《Che intendi per cambiato?》
Lei accarezza l'erba con un dito e tiene gli occhi abbassati. 《Non lo so, non sembra più interessato a farlo. Una volta non dovevo insistere così tanto per fare sesso con lui. Adesso è diventata una fatica attirare la sua attenzione.》
Per quanto la cosa faccia schifo, mi sento sollevata a sapere che non è poi così attratto da loro.
《Credimi, non è a causa mia》, smentisco subito.
《Lo conosco da un bel po' e non l'ho mai, e sottolineo mai, sentito parlare di un ragazza nel modo in cui parla di te. Si spazientisce quando William ti gira attorno, l'ho visto io stessa. Mi racconta di te, di ciò che ti piace, e nonostante le vostre discussioni lo portino ad infuriarsi più del dovuto, non riesce a starti lontano.》
Paige è a conoscenza delle nostre liti? Perché lui parla con lei anche di questo?
《Avete un ottimo rapporto se ti confida persino le nostre sfuriate》, sfodero il sorriso più falso che ho.
《Non abbiamo un ottimo rapporto. Insomma, ogni tanto ridiamo, ci divertiamo, ma quando si confida è solo perché non riesce più a trattenersi. Ryan non parla granché; di lui so poco e niente. Quando gli chiedo qualcosa spiega solo il minimo e spesso nemmeno quello. Non conosco bene i motivi dei vostri battibecchi, per via del suo carattere poco espansivo, ma il semplice fatto che mi accenni qualcosa sta a significare che c'è dell'interesse.》 Il modo che ha di parlarmi sembra sincero, non leggo cattiveria, o invidia, piuttosto sembra timorosa. Timorosa di perderlo. Non la spaventano né Leilani né le altre con cui va a letto, ma con me invece ha paura. Pensa che Ryan possa provare sentimenti per me e abbandonarla definitivamente.
Quanto si sbaglia...
《Paige, non gli interesso nel modo in cui pensi tu, okay? Ryan gode trattandomi male, tutto qui. Vedilo come un bulletto anziché un ragazzo che prova sentimenti per me.》 Ricontrollo l'ora dal cellulare. 《Devo andare》, dico, rimettendomi in piedi.
Lei dà un occhiata alla mia gonna color cappuccino che arriva fino alle caviglie. 《È troppo carina! Dove l'hai presa?》 mi domanda. Le dico il nome del negozio e del centro commerciale prima di salutarla e andare a lezione.

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