Papà mi accompagna al campus?

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DRIN! DRIN! DRIN!

Argh! Perché esiste quest'arnese spacca-timpani? Maledetta sveglia! Ha distrutto il bel sogno che stavo facendo, ma ormai sono sveglia, almeno mentalmente in quanto le palpebre sono così pesanti che fatico ad aprire gli occhi. Giuro che un giorno di questi distruggerò quest'affare infernale! Lo giuro! Ma cosa sto blaterando? La sveglia è impostata sul mio cellulare quindi distruggerlo porterebbe alla mia fine sociale e non mi aggrada come idea. Sbuffo rumorosamente, rivoltandomi tra le coperte come una gustosa coscetta di pollo alla brace, per poi alzarmi e sbadigliare come se non ci fosse un domani. Barcollo leggermente mentre tento inutilmente di aprire gli occhi. Tasto le pareti, scendendo miracolosamente al piano inferiore per poi fare colazione. Noto immediatamente che mamma è indaffarata a cucinare del bacon con uova così mi avvicino silenziosamente a lei e la abbraccio da dietro, inspirando il suo dolce profumo alla gardenia.

«Oh, buon giorno Layla.»

Mi concede uno dei suoi innumerevoli sorrisi mentre continua imperterrita ad armeggiare con la padella in modo da cucinare una colazione coi fiocchi. A confronto sono una vera schiappa in quanto più volte ho rischiato di chiamare i pompieri. Vi assicuro che non sto scherzando e state pur certi che sono un pericolo pubblico in cucina anche se nell'ultimo periodo sono migliorata tantissimo, ma nonostante ciò mamma rimane sempre imbattibile in questo campo.

«Giorno a te, mamma.» Le rispondo con la voce ancora impastata dal sonno.

Mi siedo composta non prima di averle dato un sonoro bacio sulla guancia e poco dopo scende in salone anche papà.

«Oggi ti accompagnerò personalmente al campus.»

«Perché?!»

Sicuramente non mi aspettavo questo cambio di programma. Wow! Veramente inaspettato! Se papà verrà al collage, scoprirà che Jace è il mio insegnante di laboratorio e non gradirà affatto la nostra relazione. Prenderà a pugni Jace e dopo mi metterà in castigo a suon di schiaffi in faccia e...LA MIA VITA È FINITA! Ok Layla, devi calmarti immediatamente. Non puoi di certo farti prendere dal panico, no? Respira con calma e rilassati. RILASSATI. Argh! Non ci riesco! Dopotutto papà mi accompagnerà solamente, non starà lì ad aspettare che...

«Ah, dimenticavo. Spero di incontrare il tuo ragazzo. Hai detto che lavora lì come assistente di laboratorio, giusto?»

«Ehm sì.» Biascico appena.

«Bene, allora ti aspetto giù. Non fare tardi!» Mi ricorda con ammonimento. «Ti concedo al massimo un'ora.»

Sogghigna per poi andar via, facendomi così tirare un sospiro di sollievo. Papà è sempre stato autoritario e mi ha costantemente fatto paura. C'è da dire che è gelosissimo sia di me che della mamma, ma anche di James nonostante sia il figlio maschio. Dice che al giorno d'oggi i ragazzi sono solo dei maiali senza scrupoli e trovare uno come mio fratello è più unico che raro. Sono così nervosa tanto da voler tirarmi i capelli con le mie stesse mani! Fortunatamente prima che possa compiere qualche sciocchezza, i miei pensieri vengono interrotti da mamma.

«Ecco a te la colazione!» Esclama, entrando radiosa in salone.

Appoggia con calma il piatto sul tavolo e si siede vicino a me. Rivolgo il mio sguardo alla deliziosa colazione, ma non ho fame. Sembra che il mio buco nero si sia chiuso all'improvviso. Incredibile! Mamma lo nota subito infatti spezza quasi istantaneamente il finto silenzio.

«Tesoro, cosa ti preoccupa?»

«Papà mi accompagnerà al collage.»

«Non vedo il problema.»

«Jace! Ecco il problema!» Esclamo, torturandomi i capelli.

«Stai tranquilla. Papà non rovinerà nulla e non si metterà a gridare come un pazzo davanti a tutti, anche se ne è capace.» Sogghigna pensierosa.

Non so se piangere o ridere dopo le parole di mamma quando di colpo mi viene un'idea. Sobbalzo sulla sedia ed afferro il cellulare sul divano, scrivendo poi un messaggio ad Anastasia e pregandola di non far uscire Jace dall'appartamento del custode. Per fortuna la mia amica riceve l'SMS in tempo e mi rassicura che farà come le ho chiesto. Non so cosa farei senza di lei!

«Hai ragione mamma. Andrà tutto bene.» Le sorrido più tranquilla.

Lei mi guarda sbigottita ed un po' destabilizzata a causa dalla mia risposta. Poco dopo si alza e va in cucina. Divoro in una manciata di minuti la mia squisita colazione e vado su a prepararmi senza perder altro tempo. Mentre m'infilo la maglia, mi arriva un messaggio dalla mia amica. Dice che mi aspetterà lei all'entrata del campus, assicurandomi la riuscita del piano. Preparo tutto l'occorrente in valigia e scendo in tutta fretta. Saluto mamma con un caloroso abbraccio ed un sonoro bacio sulla guancia per poi sorriderle felice.

«Ci vediamo venerdì.»

«Non vedo l'ora di vederti laureata. Ci renderai fieri di te!» Esclama felice.

«Mamma, dov'è James?»

«James è uscito presto questa mattina. Doveva accompagnare Vanessa al fioraio.»

«Ah, ok. Salutamelo.»

Devo ammettere che sono un po' delusa in quando sono sempre stata coccolata da mio fratello e la sua assenza si fa sentire. Eccome se si fa sentire! Esco di casa e salgo immediatamente in macchina. Papà carica le valige per poi mettere in moto il veicolo. Durante l'intero viaggio ascoltiamo musica commerciale e di tanto in tanto scambio qualche battuta con mio padre. Gli voglio molto bene ma mantengo sempre una certa distanza con lui e credo sia dovuto alla profonda stima e rispetto che ho nei suoi confronti. Io e James quando eravamo piccoli lo soprannominavamo "l'uomo di ghiaccio" poiché mostrava raramente i suoi veri sentimenti anche verso la moglie ed i figli, ma quando si scioglieva, allora sì che bisognava cogliere l'attimo e festeggiare senza perder tempo. Nonostante tutto, sia io che mio fratello adoriamo nostro padre ed ogni giorno ringraziamo Dio per averci dato due genitori unici nel loro genere, malgrado abbiano i loro momenti di sclero.

Il figlio della luna---La resa dei conti (Da Revisionare)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora