Nella tana dell'Alpha

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Mi sveglio di soprassalto poiché mi sento scuotere energicamente per le spalle. Robert?!

«Rob...»

La mia possibile frase viene interrotta dal ragazzo di fronte a me in quanto repentinamente pone una sua mano sulla bocca e con l'altra mi fa cenno di tacere. Guardo gli altri due licantropi distesi a terra intenti a russare beatamente.

«Ho inserito qualcosa nella bevanda che li ho gentilmente offerto. Dormiranno per un po' però comunque non fare chiasso.» Mi sussurra gentilmente all'orecchio.

Allora Robert non è cattivo! Infatti i calcoli non tornavano. Perché mi avrebbe parlato di Drake se poi lo aiutava nella sua malvagia impresa? Non avrebbe avuto senso!

«Andiamo.»

Mi prende per mano ed insieme c'inoltriamo nel fitto della foresta, poi tutto ad un tratto mi dice: «Aggrappati forte alla mia schiena.»

«Perché?» Chiedo scettica.

«Te l'hanno mai detto che fai troppe domande?»

«Giusto due-tre volte.»

Sorrido divertita per poi aggrapparmi a lui. Robert salta così in alto da ritrovarci in breve tempo tra i rami più alti di un albero. Salta come una scimmia da una chioma all'altra quando poi arriviamo dinanzi ad un plesso di case di legno nel bel mezzo della foresta. Cos'è?!

«Questo è l'accampamento gestito dal fratello del tuo ragazzo.» Mi spiega come se avesse letto nella mia mente.

Rimango visibilmente esterrefatta.

«Come pensavi vivessero? Nelle tende?» Ride di gusto il mio amico.

Gli dò una pacca amichevole sulla nuca e lui riprende subito a saltare tra gli arbusti. Scendiamo dall'ultimo albero e c'inoltriamo silenziosamente tra le molteplici case quando tutto ad un tratto si accendono tutte le luci ed una trentina di persone ci circondano come fossimo dei veri criminali. Improvvisamente qualcuno mi abbraccia da dietro, perciò mi volto e rimango sorpresa.

«Ana!» Esclamo con le lacrime agli occhi.

«Pensavo che non ti avrei mai più rivista!» Singhiozza sulla mia spalla.

La abbraccio forte a me dopo poco si calma, ponendosi poi dinanzi a Robert.

«Lui è uno di noi. Non è cattivo ed ha fatto quello che ha fatto per colpa di Drake.» Lo difendo prontamente.

«Quindi anche lui era sotto incantesimo?»

«No, ma Drake l'ha trasformato in una specie di mostro e lui per proteggerti ha fatto quel che fatto.»

Sotto gli occhi di tutti i presenti la mia amica con titubanza abbraccia Robert mentre lui le accarezza dolcemente i capelli con fare affettuoso. Anastasia però quasi repentinamente si stacca dalla stretta.

«Potete tornare nelle vostre case. Sono dei nostri.» Annuncia ai vari uomini-lupo.

Tutti ritornano nelle loro abitazioni in legno, guardandoci sempre con fare sospettoso e bisbigliando tra loro.

«Perché ci guardano così?» Domando non capendo questo astio nei nostri confronti.

«Poco fa dei lupi ci hanno attaccato, ma tutto ad un tratto hanno battuto la ritirata. Sembrava fosse successo qualcosa.»

«Ero loro prigioniera e sono scappata con l'aiuto di Robert.»

«Bene, bene, bene. Hai capito la mia amica! Ora ti porto da Jace.»

Appena Anastasia nomina il suo nome, mi si illuminano gli occhi. Camminiamo velocemente lungo una piccola collina, seguendo con discrezione i due. Arrivati alla fine guardo verso la piccola valle ed osservo meravigliata le case illuminate. Assomigliano a delle piccole stelle sparse qua e là nel cielo notturno. Che spettacolo! Anastasia mi richiama all'attenzione ed in poco tempo entriamo insieme a Robert nella grotta. Subito si presenta davanti a noi una casa a due piani in legno con tanto di vetrate. Favolosa!

«Wow!» Esclamo senza parole.

«Questa è la casa dell'Alpha.»

Dall'enorme casa fuoriesce un ragazzo dall'aria vagamente familiare. È Jake! Il diretto interessato si blocca appena vede Robert. Anastasia si avvicina al suo ragazzo e gli spiega ciò che è successo a Robert. Jake si avvicina minaccioso al suo vecchio amico, ma alla fine lo abbraccia affettuosamente a sé.

«Ben tornato amico mio!»

«Ora sono a casa!» Risponde emozionato Robert.

Senza perder altro tempo entriamo in casa e subito una donna dai capelli grigi e gli occhi vispi si avvicina a noi. Si presenta educatamente e dice di essere la mamma di Scott e Jace. La donna invita me ed Anastasia a sederci sul sofà bordeaux del salone mentre i due ragazzi salgono al piano superiore, probabilmente per chiamare qualcuno.

«Tu sei la ragazza di Jace?» Mi domanda l'anziana senza troppi giri di parole.

«Credo di sì.»

«Credi?» Chiede alzando un sopracciglio.

Anastasia prende fiato e le ricorda in poco tempo ciò che è successo a suo figlio negli ultimi mesi. Dopo aver ascoltato il breve racconto, la donna mi sorride raggiante.

«Sarai perfetta come compagna di mio figlio.» Ride gioiosamente. «Ecco perché lui è impazzito questi giorni senza te.»

Davvero?! Davvero?! Devo assolutamente vederlo! Dov'è?! Dov'è?! Come se mi avesse letto nella mente, sentiamo dei passi frettolosi lungo la scala principale farsi sempre più vicini sino a quando non vedo colui che ha rapito, ridotto in brandelli e rianimato il mio povero cuore: Jace. 

Il figlio della luna---La resa dei conti (Da Revisionare)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora