Capodanno

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Il tempo passa in fretta ed ormai sono già due giorni che sono di ritorno a New York. Oggi è il 25 dicembre ciò significa che trascorrerò le vacanze di Natale con la mia famiglia infatti alle 14:00 arriva mio fratello con Vanessa.

«Ehi fratellone!» Esclamo contenta, saltandogli al collo.

«Polpetta da quanto tempo!» Esulta, stringendomi forte a sé.

Sorrido come una bambina piccola per poi allontanarmi e fargli la linguaccia a causa dell'insulso nomignolo che mi affibbia ormai da quando sono nata. Mi volto di scatto, andando a salutare sua moglie con un sorriso genuino stampato in volto.

«Che bello vederti Vanessa!»

Le lascio un tenero bacio sulla guancia per poi abbracciarla con sincero affetto.

«Anche a me fa molto piacere rincontrarti.»

«Dimmi, com'è vivere con mio fratello?» Chiedo curiosa, alzando un sopracciglio e pronta a prender in giro James.

«È come un bambino: basta tenerlo indaffarato e dargli i premi quando si comporta bene.» Afferma sghignazzando alquanto divertita.

«Io...cosa?!» Domanda James.

Io e Vanessa ci scambiamo subito uno sguardo d'intesa per poi urlare all'unisono: «BAMBINO! BAMBINO! BAMBINO!»

Mio fratello, preso in causa e difensore accanito del suo ego smisurato, si lancia contro di noi, dando così avvio ad una vera e propria maratona. Dopo la nostra bizzarra riunione in salone, i miei genitori ci chiamano a tavola. Mangiamo tutti insieme per poi giocare a carte e ridere a più non posso. Fortunatamente la settimana passa in fretta e il 31 sera arriva in un batter d'occhio. Alle 19:00 qualcuno, o meglio Jace, suona al campanello del mio palazzo.

«Mamma è Jace! Vado a prenderlo!» Annuncio, correndo giù per le scale.

«Layla porterà qui il suo ragazzo? Mamma! Tu me lo fai sapere così?» Chiede un po' alterato mio fratello.

Alzo gli occhi al cielo divertita. Vorrei realmente godermi il loro piccolo battibecco, ma devo scendere giù per aprire il portone al mio ragazzo. Scendo repentinamente dalle scale con un sorriso sincero stampato sulle labbra. Apro il portone e Jace mi bacia non appena siamo l'uno di fronte l'altro senza un ammasso di legno a separarci.

«Buona sera, piccola.»

«Jace.» Sorrido innamorata persa. «Andiamo o mio padre e mio fratello si faranno film mentali.»

«C'è qualche problema se li fanno?»

«Non avresti più le tue belle gambe in quanto i due uomini di casa sanno farsi valere.»

«Oh, ma io sono il figlio di un Alpha.» Dice fiero di sé.

«Lo so, ma tu non li conosci veramente.» Ammicco sghignazzando.

Lui fa uno strambo gesto con la mano come per scacciar via quello che ho detto, mostrando un ghigno sadico stampato in volto. Alzo gli occhi al cielo alquanto divertita per poi salire al piano superiore e bussare alla porta. Poco dopo viene ad aprirci James.

«Entrate.» Asserisce serioso.

Notare il viso indagatore e corrucciato di mio fratello mi fa venir da ridere, ma cerco comunque di non darlo a vedere in quanto peggiorerei solamente la situazione. Inoltre devo ammettere che vedere mio fratello con quell'espressione guardinga e cupa sul volto mi fa rimanere alquanto stralunata. Subito Vanessa si avvicina a me e mi sussurra all'orecchio: «Devo ammettere che è proprio un bel bocconcino.»

Consto solo ora che mia cognata sta divorando Jace con un solo sguardo, avvicinando sempre più le due palpebre per squadrarlo meglio.

«Ti ricordo che sei sposata con mio fratello.»

Il figlio della luna---La resa dei conti (Da Revisionare)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora