Capitolo 4.

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Capitolo 4.

Le materie di scuola, però, non sarebbero state facili, ma Harry c'è l'avrebbe messa tutto per avere voti alti in ogni materia.

In quella prima settimana si ambientò bene nel castello ed imparò a conoscere i professori con cui aveva seguito le prime lezioni: Astronomia, Storia della magia, Incantesimi, Difesa Contro le Arti Oscure e Trasfigurazione.

La lezione di Trasfigurazione fu la più complicata, ma nonostante tutto, dopo aver preso una marea di appunti complicati solo lui era riuscito a trasformare il fiammifero in un ago.

In quel momento, però, il colore del suo occhio destro cambiò nuovamente. «Harry, il tuo occhio destro ha cambiato colore?» sibilò Salazar attirando la sua attenzione.

Harry per un attimo non disse niente, ma poi gli chiese: «Che colore ha preso?»

«È diventato prima azzurro e poi dorato» rispose il serpente.

Nessuno sembrò aver fatto caso alla cosa e ringraziò che fosse stato solo Salazar a notare il cambiamento per questo sibilò a sua volta: «Non capisco cosa significhi, ma non voglio parlarne con nessuno per ora» il serpente annuì e tornò attorno al suo polso.

La professoressa diede dieci punti a Serpeverde per quella riuscita.

Dopo quella lezione il suo occhio non cambiò più colore, ma doveva stare attento perchè la prossima volta non poteva essere di certo così fortunato.

Quella mattina che segnava l'inizio della seconda settimana di lezione Harry fu l'ultimo a svegliarsi, con Draco che lo chiamava senza sosta per farlo alzare dal letto.

Lasciato il dormitorio con Draco, Tiger e Goyle si ritrovò ad essere indicato da tutti gli allievi della scuola che parlavano di lui e sospirò rassegnato, era da quando aveva messo piede a Hogwarts che tutti lo indicavano e parlavano tra di loro.

«Non si indica, maleducati» sibilò Salazar indignato.

«Salazar, lascia perdere. Ignorali» sibilò lui cercando di non farsi sentire, se non dai tre ragazzi vicino a lui.

Entrati in Sala Grande si accomodarono a tavola servendosi da mangiare.

Salazar scese dal collo di Harry lungo tutto il braccio per poi salire sul tavolo ed annusare quello che il ragazzo aveva nel piatto sibilando: «Sembra buono...»

Il ragazzo dagli occhi di giada tagliò un pezzetto di bacon e glielo porse: «Per saperlo devi assaggiarlo»

Salazar mangiò il pezzetto di carne e ne rimase sorpreso: «Molto buono...» il ragazzo sorrise e tagliò la strisciolina di beacon e mentre mangiava si prese cura di Salazar dandogli i vari pezzetti di cibo.

Terminata quella sua colazione il piccolo serpente tornò al suo posto soddisfatto addormentandosi poco dopo.

Harry terminò di mangiare con calma parlando con Draco, poi una ragazza si avvicinò loro: «Ciao, Draco»

«Ciao, Pansy» rispose lui tranquillamente sorseggiando il suo succo di frutta.

«Quindi dall'inizio dell'anno tra le serpi c'è l'eroe del mondo magico» disse lei osservando Harry attentamente cercando di studiarlo.

Il ragazzo dagli occhi di giada la osservò e le rispose freddamente: «Eroe che non ha scelto di esserlo»

Salazar si spostò nuovamente dalla sua posizione sistemandosi attorno al collo del ragazzo.

Harry puntellò il gomito sul tavolo e posò la testa sulla mano leggendo l'orario senza fare una piega.

La seconda settimana di lezioni partì bene, quel giorno avrebbe avuto la prima lezione di pozioni e la cosa si faceva complicata anche perchè non capiva come prendere il professor Piton.

«Cosa abbiamo oggi?» chiese Draco.

«Doppia ora di pozioni con i Grifondoro» rispose Harry alzando lo sguardo dal foglio per poi sorridergli tranquillamente.

Il ragazzo biondo arrossì leggermente, ma mascherò il suo imbarazzo dicendo: «Sarà meglio andare per non arrivare in ritardo a lezione»

I Serpeverde del primo anno lasciarono la Sala Grande e si diressero fino all'aula di pozioni nei sotterranei e si accomodarono ai loro posti mentre il professore li osservava entrare.

Appena furono tutti presenti si alzò dalla sedia ed iniziò a parlare tranquillamente senza distogliere lo sguardo dal ragazzo dai capelli corvini che lo osservava senza fare una piega, così decise di metterlo alla prova: «Harry Potter, la nostra nuova celebrità...» s'interruppe quando lo vide sbuffare infastidito, ma riprese subito il suo discorso con il suo discorso domandandogli: «Che cosa ottengo se verso della radice di asfodelo in polvere dentro un infuso di artemisia?»

Harry, però, non si sarebbe fatto ingannare con quelle domande e rispose sicuro di sé: «Se mischiassi l'asfodelo e l'artemisia otterrei il distallato della morte vivente, un potente sonnifero» aveva letto bene il libro di pozioni durante le vacanze e di certo delle domande tanto semplici non l'avrebbero messo poi in grande difficoltà.

L'uomo, però, non ancora convinto gli chiese ancora: «Dove guarderesti se ti dicessi di trovarmi un bezoar?» Harry si passò una mano tra i capelli per poi incrociare le braccia al petto e osservare l'uomo: «Essendo una pietra la troverei nello stomaco di una capra, ma se non ho l'animale in questione a portata di mano direi che potrei trovarlo anche in un negozio specializzato nella vendita di questi elementi oppure nell'armadietto delle scorte» indicò il mobile poco distante, immaginando che contenesse quegli elementi.

Piton sogghigno e gli chiese ancora: «Qual'è la differenza tra napello e luparia?»

«Sono la stessa pianta conosciuta anche come aconito» rispose lui tranquillamente.

Draco guardò Harry sorpreso per un attimo, ma poi gli sorrise e gli disse senza farsi sentire: «Hai fatto colpo con il professore» il ragazzo con i capelli corvini gli sorrise con dolcezza ed era la prima volta che sorrideva a qualcuno in quel modo.

«Prendete appunti forza» tutti iniziarono a scrivere e appena terminarono il professore diede loro da ricreare la prima pozione dividendoli a gruppi di due.

Harry in coppia con Draco lavorò benissimo, ma anche Salazar si divertiva ad aiutarlo spingendo con il muso tutto quello che era abbastanza leggero da fare nelle mani del padrone.

I due ragazzi risero divertiti nel vederlo aiutare in quel modo, ma apprezzarono il suo sforzo tanto che al termine della lezione, nonostante il problema della fusione del calderone di Seamus creato da Neville che era costato dieci punti ai Grifondoro, dopo aver consegnato la pozione con il loro nome scritto sopra gli diedero doppia razione di bocconcini.

Rientrati in Sala Comune, Harry trovò un giornale di quella mattina e lo prese: «Una rapina alla Gringott, il giorno del mio compleanno? Questo è interessante...» Draco si mise seduto sul bracciolo della poltrona dove si era accomodato Harry e insieme lessero l'articolo.

«Non credevo ci fosse un pazzo da tentare una rapina alla Gringott» disse Draco.

«Credici perchè la stanza che è stata forzata è la stessa dove Hagrid ha preso qualcosa per Silente» rispose il ragazzo dagli occhi di giada.

Lasciarono cadere quel discorso, avrebbero pensato dopo a come capirci qualcosa.

Un'anima in guerraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora