Capitolo 1

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Capitolo 1.

Casa nel faro 31 Luglio 1991

Un ragazzo dai capelli corvini disteso sul freddo pavimento guardava l'orologio attendendo l'arrivo del suo compleanno.

In testa, però, aveva due domande: I Dursley si ricorderanno che è il mio compleanno? Chi è il mittente delle lettere che sono arrivate a casa e che non vogliono farmi leggere?

Quei suoi pensieri furono interrotti da qualcuno che cercava di aprire la porta.

Per questo si spostò nascondendosi dietro una parete sporgente.

La porta crollò ed un uomo enorme varcò la soglia risistemando la porta poco dopo.

Nonostante le proteste dei Dursley l'uomo si accomodò tranquillamente sul divano ed iniziò a parlare con Harry rivelandogli che era un mago e che aveva un posto alla scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts.

Il ragazzo dai capelli corvini ne rimase sorpreso, ma adesso si spiegava il perchè delle strane cose che riusciva a fare.

In quel frangente scoprì anche come erano morti i suoi genitori, ma non si sorprese più di tanto per le bugie che i Dursley gli avevano rifilato.

Per questo motivo dopo esser riuscito a leggere la lettera tanto agognata le scelte che aveva da fare erano due: andare con Hagrid o restare con i Dursley.

Non ci pensò nemmeno a lungo, andò via con l'uomo.

La mattina, dopo uno strano viaggio con una moto volante, raggiunsero il Paiolo Magico a Londra.

Harry seguì perplesso Hagrid che lo condusse sul retro del locale non dopo aver fatto conoscenza di alcuni maghi tra cui, Raptor, uno dei professori che quell'anno sarebbero stati ad Hogwarts.

Prima di fare le compere per l'anno scolastico Hagrid accompagnò Harry alla Gringott dove prelevarono i soldi che gli servivano e un altro oggetto misterioso su ordine di Silente il preside della scuola.

Lasciata la banca dei maghi Harry prese il foglio con l'elenco delle cose da comprare e con l'uomo fece il giro dei vari negozi comprando tutto l'occorrente per l'anno scolastico, compresa quella che sarebbe stata la sua bacchetta.

Gli avanzarono anche un po' di soldi e quando Hagrid lo raggiunse con una civetta bianca aveva solo un ultima compera da fare, ovvero, la divisa per quell'anno scolastico, ma prima voleva fare un altra cosa per questo entrò nello stesso negozio dove l'uomo gli aveva comprato la civetta e subito trovò quello che voleva.

«Signore avete trovato quello che vi interessa?» il ragazzo si voltò a guadare la commessa e le rispose semplicemente: «Sì» le indicò l'unico serpente nel negozio, e lo acquistò senza pensarci troppo.

La commessa fece per dargli una scatola dove metterlo, ma lui scosse la testa e disse: «Non ne ho bisogno...» alzò la manica della camicia e il serpente si legò attorno al suo braccio chiudendo gli occhi addormentandosi al tepore della sua pelle calda.

Harry lo ricoprì con la manica della camicetta che indossava e dopo aver comprato una busta di bocconcini per il suo nuovo amico sibilante lasciò il negozio.

Fuori dal negozio c'era caldo e la scatola non gli sarebbe servita a niente.

Hagrid perplesso l'osservò cercando di capire cosa ci fosse nella busta, ma non chiese niente al ragazzo, se avesse voluto dirglielo l'avrebbe fatto.

Si diressero al negozio d'abiti di Madama McClan ed Harry rimase sorpreso nel vedere un ragazzo con la pelle bianca come la porcellana, gli occhi grigi e i capelli così biondi da sembrare quasi bianchi.

Quando gli occhi del ragazzo si posarono su di lui il suo cuore fece una capriola.

La proprietaria del negozio subito l'avvicinò domandandogli: «Hogwarts, caro?» Harry annuì e la donna lo prese per il polso dove il suo nuovo amico dormiva e disse: «Forse è meglio che stia attenta a non stringermi il polso non penso che lo apprezzerebbe»

«Chi?» chiese lei perplessa pensando che stesse parlando in terza persona, ma Harry si scoprì il braccio mostrandole il serpente attorno ad esso.

La donna annuì e disse: «Sali sullo sgabello ed iniziamo a provare la divisa»

Il ragazzo dagli occhi di giada l'accontentò e salì sullo sgabello affiancando il ragazzo dai capelli biondi.

«Ciao» disse il ragazzo con voce annoiata.

«Ciao» gli rispose Harry tranquillamente cercando di mascherare un certo imbarazzo.

La sua attenzione fu attirata dal serpente che si spostò dal suo braccio andando a rifugiarsi attorno al suo collo, Draco osservò l'animale interessato, ma poi disse: «Non capisco perchè noi del primo anno non possiamo avere una scopa personale. Credo che me ne farò comprare una e la porterò al castello di nascosto»

Harry sorrise divertito da quella idea pensando: Per un attimo mi è sembrato di aver davanti Dudley, per quanto riguarda il suo carattere, però, non sembra per niente male, chissà perchè si nasconde dietro questa sua maschera.

Draco ignaro dei pensieri del ragazzo gli domandò: «Tu c'è l'hai una scopa tua?»

«No» ammise Harry per poi aggiungere: «Fino a ieri non sapevo nemmeno di essere un mago»

«Come mai?» era piuttosto incuriosito dal ragazzo al suo fianco.

«Sono stato cresciuto dai miei zii. Dei babbani che non mi hanno mai detto niente sui miei genitori» rispose lui.

Draco, allora, gli chiese: «I tuoi genitori sono come noi?»

«Erano... si erano come noi» rispose Harry sorridendo tristemente per poi aggiungere: «Sono morti un anno dopo la mia nascita»

«Mi dispiace. Sai già in che casa andrai?» chiese per cambiare discorso e non far sentire il ragazzo a disaggio.

«Non ne ho idea» ammise Harry.

«Nessuno lo sa di preciso, ma io ho un idea. Tutta la mia famiglia è stata a Serpeverde e spero di esserci anch'io. Se andassi in un altra casa come Tassorosso, me ne andrei» aggiunse Draco senza troppi giri di parole.

Hagrid fece la sua comparsa alla vetrina del locale e il ragazzo biondo disse: «Ehi guarda quello...»

«Lui è Hagrid, il guardiacaccia di Hogwarts. Mi ha accompagnato a fare le compere per la scuola» disse lui tranquillamente, quasi svogliato sapendo che c'era ancora molto sul mondo dei maghi che doveva imparare e aveva bisogno solo di trovare qualcuno che l'aiutasse.

Il suo sguardo si posò nuovamente sul ragazzo biondo e quando i loro sguardi si legarono per l'ennesima volta Harry deglutì a fatica.

«Ecco fatto, caro» disse Madama McClan.

Harry scese dallo sgabello e il serpente tornò a scivolare sul suo corpo tornando al suo comodo giaciglio sul braccio del ragazzo.

Pagò subito la divisa e il ragazzo biondo gli chiese: «Qual'è il tuo cognome?» Harry si voltò a guardarlo e rispose: «Potter» detto questo lasciò il locale.

Draco sgranò gli occhi sorpreso, ma non poté seguire quel ragazzo perchè ancora Madama McClan stava terminando la sua divisa.

Era arrivata, però, l'ora di tornare a casa per questo Hagrid lo condusse a casa dopo aver portato dentro il baule, dove aveva messo tutte le cose comprate a parte la civetta delle nevi, diede al ragazzo il biglietto per il treno che l'avrebbe portato il primo settembre alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts partendo dalla stazione King's Cross dal binario 9¾.

Un'anima in guerraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora