Capitolo 16.

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CAPITOLO 16.

La mattina arrivò troppo svelta per i due ragazzi che controvoglia si alzarono da letto ed andarono a fare colazione e solo dopo senza esser visti da altri, nascosti sotto il mantello dell'invisibilità, lasciarono il castello andando nella foresta proibita dove Kilgharrah li attendeva pazientemente.

Vedendoli arrivare disse: «Salite sulla mia schiena. Saremmo a destinazione in pochissimi minuti» i due non risposero nemmeno, salirono semplicemente in sella al Drago e si lasciarono condurre a destinazione.

Alcuni minuti dopo giunsero in un enorme distesa d'erba vicino ad un lago e Harry sentendo una fitta al petto si portò le mani sul cuore mentre riviveva il dolore di Merlin.

Draco preoccupato gli accarezzò la schiena immaginando che quel dolore non fosse il suo, ma del mago con il quale condivideva il corpo: «Va tutto bene. A breve vi rivedrete» quelle parole tranquillizzarono il ragazzo che fece un respiro profondo sentendo il dolore al petto alleviarsi.

Il Drago li condusse in una caverna ed appena ne raggiunsero le profondità videro due bare di cristallo che avevano mantenuto intati i corpi dei due ragazzi, Harry si avvicinò a quella dov'era Arthur e l'osservò attentamente per svariati minuti prima di andare a quella dove riposava Merlin ed aprirla toccando il volto dello stregone.

Il corpo dei due venne avvolto da una luce dorata e poco dopo lo spirito dello stregone tornò nel suo corpo.

Quando la luce si dissolse Harry barcollò all'indietro, ma trovò il sostegno di due braccia forti: «Tutto bene, ragazzo?»

«Sì...» si rimise stabile sulle gambe e vedendo che anche il principe si era risvegliato, sorrise: «La ringrazio per l'aiuto Sire» fece un lieve inchino e si fece da parte in modo che potesse raggiungere il compagno che ancora non aveva aperto gli occhi.

Arthur si avvicinò al corpo di Merlin e posò una mano sul suo petto avvertendo il lieve battito del suo cuore si abbassò posando con dolcezza le labbra sulle sue donandogli un dolcissimo bacio.

A quel gesto il ragazzo da capelli corvini aprì gli occhi e gli legò a fatica le braccia al collo: «Arthur...»

«Ben tornato, Merlin» con dolcezza lo prese in braccio facendolo uscire da quella bara di cristallo, ma non lo mise a terra semplicemente lo mantenne stretto a sé come a volerlo proteggere dal mondo esterno.

Draco tenendo per mano Harry disse: «Dovremmo tornare al castello, se si accorgono che siamo andati via saremmo nei guai»

«Merlin, non può viaggiare in questo stato. È ancora molto debole» disse Harry un po' preoccupato, ma il ragazzo biondo aggiunse: «Al castello Madama Chips potrà curarlo»

Harry che non ci aveva pensato annuì e si rivolse al drago: «Kilgharrah potresti accompagnarci nuovamente al castello?»

«Lo farò volentieri» rispose lui permettendo ai quattro di risalire sul suo dorso ed alcuni minuti dopo erano in volo per raggiungere il castello.

Giunti a destinazione Draco e Harry condussero Arthur fino all'infermenria e ne varcarono la soglia, ma dentro ci trovarono Silente che parlava con Madama Chips, nel vederli entrare, però, chiusero il loro discorso e si avvicinarono: «Cos'è successo? Chi sono loro? »

Harry rispose: «Sono il sovrano di Camelot Arthur Pendragon e lo stregone Merlino. Il sovrano ha riposato fino ad ora ed io ho custodito l'anima di Merlino dentro di me fino ad ora, per questo è così debole e ha bisogno di riposo» l'uomo li osservò perplesso, ma poi disse: «Madama Chips si occupi dei nostri ospiti, troverò loro delle stanze in cui possano dormire»

«Professore, io so dove possono dormire» rispose semplicemente Harry, ma aveva bisogno di tempo per ripulire la stanza dei due fondatori di Hogwarts.

«Va bene. Per stanotte restano qui, tu avrai il compito di guidarli al loro alloggio» disse il preside lasciando poi la stanza.

Arthur intanto aveva posato Merlin su uno dei lettini e si era fatto da parte per lasciare la possibilità alla donna di occuparsi del compagno.

Svariati minuti dopo Madama Chips terminò il suo lavoro e disse: «Deve riposarsi, il suo nucleo magico deve riprendere forza per questo gli è severamente vietato usare la magia»

«Mi prenderò cura di lui» rispose Arthur sedendosi al bordo del letto accarezzando i capelli del ragazzo che ancora riposava, ma al suo tocco lo vide riaprire gli occhi: «Sei al sicuro, Merlin devi solo riposare e riprenderti del tutto. Tornerai ad essere il mio mago personale» gli sorrise e lui con un filo di voce disse: «Mi potresti abbracciare, mio sovrano?»

Arthur nemmeno rispose a quella sua domanda semplicemente si tolse il mantello e l'armatura lasciandola cadere pezzo per pezzo a terra con un rumore sordo e tintinnante, solo dopo si distese al suo fianco mettendo sui loro corpi il mantello stringendolo con dolcezza in un tenero abbraccio.

Merlin si addormentò e poco dopo anche Arthur lo raggiunse nel mondo dei sogni.

Harry e Draco li lasciarono da soli e tornarono nella loro stanza ed il ragazzo dai capelli corvini disse: «Domani voglio dedicarmi alla ricerca di una stanza in questo castello sono certo che sta qui nei sotterranei e la troverò a tutti i costi»

«Nessuno l'ha mai trovata...» disse Draco sorpreso da quella decisione intuendo quale stanza volesse trovare il compagno.

I due indossarono il pigiama e si misero a letto addormentandosi alcuni minuti dopo. 

Un'anima in guerraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora