Capitolo 17

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Ci stacchiamo dall'abbraccio e mi asciuga le lacrime che mi erano ancora rimaste sul viso, mi da un bacio a stampo e poi prende la forchetta e dice "Da ora ti aiuto io. Non mi importa quanto mangerai, l'importante è che mangi" avvicina la forchetta alla mia bocca e il mio stomaco comincia a chiudersi "No Carter non lo voglio" dico con lo sguardo verso la forchetta. Lui sospira e poi dice "Cosa vuoi mangiare? Ti preparo qualcos'altro?" Io scuoto la testa "No non voglio mangiare niente. Oramai è andata così. Non voglio essere un peso per te, già lo sono e non voglio esserlo ancora di più", lui mi guarda perplesso e poi dice "Ma sei matta? Ma cosa dici? Non sei un peso per me, e mai lo sarai. Mi sono accorto troppo tardi della persona stupenda che sei e ora che stiamo insieme non ti farò credere una stupidaggine del genere". La mia mente si è fermata a "Ora che stiamo insieme" e senza collegare la mente dico "Ora che stiamo insieme?" Lui sorride "Certo Piccola. Ora stiamo insieme, ovviamente se tu vuoi, non voglio obbligarti a stare con me, non lo farei mai..." inizia a parlare a vanvera dicendo 200 parole al secondo "Carter" dico cercando di non scoppiare a ridere "Ecco lo sapevo che non volevi stare con me, come fa una come te a voler stare con uno come me" dice lui senza lasciarmi il tempo di parlare "Carter" Ci riprovo "Hai ragione, non sono alla tua altezza non capisco..."  dice lui e a questo punto alzo la voce "Carter mi lasci parlare?" Lui annuisce con voce debole "Si, va bene" "Oh grazie a Dio. Come stavo dicendo, o meglio, cercavo di dirti, si voglio stare con te. Sono anni che aspetto questo momento e ora che ne ho l'occasione, non me la lascerei scappare per nulla al mondo" dico con un sorriso che va da un orecchio all'altro e con gli occhi che brillano. Il suo volto si illumina e su di esso compare un sorriso, ma non uno di quelli che stupidi che fa sempre, un sorriso sincero, dolce. Ricambio il sorriso e lui si butta sulle mie labbra, fa incontrare le nostre lingue mettendoci tutto l'amore possibile. Quando ci stacchiamo siamo ormai entrambi senza fiato e ci guardiamo negli occhi sorridendo. Lo guardo un'ultima volta e poi dico "Io lavo i piatti, tu stai di là con Camy, non voglio che stia per tanto tempo da sola" Lui sorride e mi lascia un bacio all'angolo della bocca "Va bene piccola. Appena finisci vieni di là anche tu" io annuisco sorridendo e lui si volta per andare di là da Camy. Lavo i piatti e quando ho finito vado verso il salotto con ancora il sorriso sulle labbra. Quando entro in salotto il mio sorriso si allarga ancora di più vedendo la scena che mi si presenta davanti: Carter sul divano che dorme con Camy sdraiata su di lui, con la guancia contro il suo petto che dorme anche lei. Mi avvicino, prendo Camy tra le braccia cercando di non svegliarla e poi la porto nel suo letto. Ritorno di sotto e mi avvicino a Carter, gli do un bacio sul collo e quando lui apre gli occhi gli dico "Ho visto l'ora, sono già le 22 e 30, è meglio che vada a casa adesso. Tanto qui ci sei tu." Lui risponde con la voce assonnata e questo mi fa sorridere "No piccola, bon andartene, resta qui con me, tanto domani è sabato, ti riporto a casa io domani" cerca di fare la migliore faccia da cucciolo e non ha ancora capito che non serve nulla di tutto questo per convincermi, che mi basta guardarlo negli occhi per accettare qualunque condizione imposta da lui. "Va bene" rispondo con lo sguardo verso le mie mani. "Scrivo a mia mamma che resto qui per guardare Camy" continuo.
A mamma:
Ciao mamma, la sognora Johnson non è ancora tornata e resto qui a dormire per guardare Camy. Ti voglio bene. Buonanotte.
La risposta arriva subito
Da mamma:
Va bene tesoro. A domani. Buonanotte.
"Ha detto che va bene" dico a Carter. Lui sorride e mi abbraccia, appoggio la testa sul suo petto e ascolto il battito del suo cuore, il mio suono preferito. Dopo alcuni minuti dice "Vuoi guardare ancora un po' la televisione o andiamo a dormire?" "Andiamo a dormire. Sei stanco" lui si avvicina e mi da un piccolo bacio a stampo, poi un altro e un altro. Continua così per un po' mentre io sorrido come una scema e poi dice "Ora possiamo andare a dormire" Io scoppio a ridere, lui mi prende la mano e mi porta verso camera sua. Quando arriviamo mi lancia una sua maglietta nera e mi dice "Dormi con quella, sicuramente starai più comoda che con quei vestiti addosso" io sorrido imbarazzata e abbasso la testa a disagio, mi sarei dovuta cambiare con lui nella stessa camera e questa cosa mi metteva in imbarazzo. Lui sembra leggermi nel pensiero e mi dice "Esco un attimo quando hai finito chiamami " "Grazie" rispondo con un sorriso riconoscente "Tranquilla piccola. Troveremo una soluzione anche per il tuo costante imbarazzo" detto questo mi fa l'occhiolino ed esce dalla stanza. Mi tolgo la mia maglia e mi infilo la sua, appena la infilo il suo profumo mi invade le narici e il mio stomaco si riempie di farfalle. Esco dalla Camera e dico "Carter ho fatto" lui si gira sorridendo ed entra con me nella camera. Si sdraia sul letto e mi guarda "Non vieni?" Dice lui sorridendo divertito "Em si si io arrivo" dico con esitazione. Mi avvicino e mi stendo nella parte vuota del letto, ma mantenendo comunque le distanze. Lui mi mette un braccio attorno alla vita e mi avvicina a se facendo aderire la mia schiena contro il suo petto, poi si avvicina al mio orecchio "Perché ti metti sempre così lontana? Io ti voglio vicino. Sempre" detto questo mi da un bacio sul collo e mi dice "Buonanotte piccola mia" io rispondo "Buonanotte Carter". Sono tra le sue braccia e non potrei desiderare nulla di meglio in questo momento.
NOTA AUTRICE:
Buon giorno a tutti! Qua i baci vanno di moda ahah. Carter sembra cambiato, e tanto. Voi cosa ne pensate?
Farò un altro aggiornamento in giornata se questo capitolo arriva ad almeno 4 stelline!❤

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