Sono finite le vacanze e oggi devo ritornare a scuola. Queste due settimane sono passate troppo in fretta e davvero non ho la forza di ritornare a scuola, soprattutto perché oggi devo fare il recupero di matematica sui logaritmi. Negli ultimi giorni ho studiato con Carter e devo dire che le cose le so molto bene. Mi alzo e scendo di sotto. Tyler sta facendo colazione "Buongiorno" sussurro. Lui alza la testa e mi guarda e senza rispondere al mio saluto sale in camera sua. Odio questa situazione, non lo so, forse dovrei parlargli. Ma per dirgli cosa? È colpa sua, è lui che mi ha detto che ci sono cose più importanti di me, è stato lui a preferire Amber ed è stato sempre lui a dire che le cose tra noi non sarebbero tornate come prima, ma evidentemente si sbagliava ed io come una stupida ci ho creduto. Faccio un respiro profondo e metto un goccio di latte nel bicchiere per fare colazione. Dopo aver mangiato salgo e vado in bagno per lavarmi velocemente e poi vado in camera. Indosso un paio di jeans grigio scuro con una felpa bianca e le mie San Smith. Pettino i capelli e li lascio sciolti e poi mi scendo al piano di sotto. Metto la giacca, prendo lo zaino ed esco. Appena metto piede fuori casa respiro a pieni polmoni ma a farmi sobbalzare è il suono di un clacson. Carter. Mi avvicino alla sua macchina e salgo. "Ei bimba" mi bacia sorridendo. "Ciao" rispondo. "Tutto bene?" Mi dice. "Si abbastanza, sono preoccupata per matematica" gli dico. "Ei sta tranquilla le cose le sai fare vedrai che andrà bene" dice mettendo una mano sulla mia gamba. "Grazie" dico appoggiando la mia mano sulla sua. Me la stringe e andiamo verso la scuola. Parcheggia la macchina e scendiamo. "Bimba ho bisogno di un caffè e di una sigaretta" mi dice appoggiandosi alla macchina. "Va bene" rispondo sorridendo. Tira fuori dalla tasca un pacchetto di sigarette e l'accendino. Ne prende una e se la porta alle labbra e dopo avvicina l'accendino per accenderlo mentre nel frattempo resto li a guardarlo. Guardo come avvicina la sigaretta alle sue labbra, come i muscoli del suo braccio si flettono quando allontana la sigaretta, i suoi occhi semi-chiusi che lo fanno sembrare totalmente rilassato e il fumo che esce dalla sua bocca quando espira. La sua bocca, le sue labbra sono troppo perfette. Sono perfette quando mi bacia, sono perfette quando fuma ma soprattutto quando sorride perché il suo sorriso è la cosa più bella del mondo. "Bimba hai finito di mangiarmi con gli occhi?" Mi chiede ancora fumando. "Io... scusa" abbasso la testa arrossendo. "Ei" mi tira per il polso avvicinandomi a lui. "Stavo scherzando" dice mentre mi butta tutto il fumo in faccia. "Che schifo Carter" dico muovendo le mani davanti alla mia faccia per far dissolvere l'odore. Lui scoppia a ridere. "Non ridere lo sai che lo odio" dico. Si avvicina per baciarmi sempre ridendo. "Non ti bacio ora che hai fumato te l'ho già detto" dico iniziando ad essere divertita dalla situazione. "Ah si? A me sembra di averti già detto che non mi interessa e che ti bacio lo stesso" dice prendendomi per i fianchi avvicinandomi al suo corpo e facendo congiungere le sue labbra con le mie. Dopo alcuni minuti ci stacchiamo sorridendo. "Non mi sembra che ti sia dispiaciuto poi così tanto avermi baciato" dice sorridendo furbo. "Invece non mi è piaciuto così tanto come dici" mento facendo un sorriso strano. "Mmm a me sembra che i tuoi occhi e il sorriso che avevi prima dicano in contrario" dice sorridendo soddisfatto di avermi messo in crisi. "Be avrai visto male" Faccio spallucce ridendo. "Certo certo" dice mettendomi un braccio attorno alle spalle. "Andiamo a prendere il caffè va" continua camminando verso la scuola. Entriamo e ci dirigiamo alla macchinetta del caffè. Prende un caffè lungo senza zucchero e io faccio una faccia schifata. "Non ti piace?" Mi chiede divertito. "No che schifo" dico disgustata. "Ma tu sei tutta strana eh, non ti piace baciare un ragazzo che fuma e non ti piace il caffè" dice ridendo. Io le faccio la linguaccia e lui mi bacia. Ci stacchiamo in fretta quando sentiamo che la macchinetta del caffè ha finito di prepararlo e ci sediamo accanto ad essa. Quando sto per sedermi, Carter mi tira per un braccio facendomi cadere sulle sue gambe. Mi metto con le gambe ai lati del suo corpo e appoggio la testa sulla sua spalla mentre lui mi accarezza i capelli e beve il suo caffè. È troppo rilassante passare il tempo così, tra le braccia della persona che ami. Quando mi stavo per addormentare sento la campanella suonare e sbuffo sonoramente. "Bimba non per disturbarti eh ma dovremmo andare in classe" dice ridendo lievemente dato che sento il suo petto vibrare. "Si si ora mi alzo" dico restando ancora in quella posizione. "Ashley devi alzarti" dice ridendo sempre di più. "Ti ho detto che ora mi alzo" dico non muovendomi di un centimetro. Ad un certo punto sento che la cosa, o meglio, la persona su cui ero seduta inizia a muoversi e alzarsi. Spalanco gli occhi di colpo e vedo Carter in piedi con me in braccio mentre prende il mio ed il suo zaino. "Fammi scendere" urlo. "No no" dice ridendo andando verso la mia classe. "Carter fammi scendere" urlo. "Noooo" ride lui. "Dai ci guardano tutti" dico mettendo la testa nell'incavo del suo collo per nascondermi. "Ci guardano perché sono invidiosi" dice e poi si ferma. "Signorina siamo giunti al capolinea" dice e mi fa scendere davanti alla mia classe. "Grazie" dico sorridendo lasciandogli un bacio all'angolo della bocca. Lo saluto con la mano ed entro in classe. "Ei" saluto Cloe che è già al suo posto. "Ciao Ash" dice lei. "Pronta per matematica?" Chiede. "Eh guarda non vedo l'ora" dico ironica. "E tu?" "Eh uguale a te" dice ed entrambe scoppiamo a ridere. Passano le prime ore e poi entra in classe la professoressa di matematica "Ragazzi separate i banchi e iniziamo subito a fare la verifica" dice la prof. Lancio uno sguardo a Cloe e poi mi sposto un po' da lei. Appena mi consegna la verifica inizio a impanicarmi.
-Calcola il cambiamento di base-
-Risolvi l'espressione-
-Risolvi graficamente-
-Risolvi le seguenti equazioni e disequazioni-
-Trova il dominio-
Dopo essermi disperata per un po', faccio un respiro profondo e penso a tutte le cose che mi ha insegnato Carter. Prendo la penna con le mani tremanti e inizio a fare il primo esercizio e gli altri mi vengono naturalmente. Dopo un'ora e mezza ho completato tutta la verifica e al suono della campanella consegno soddisfatta di quello che ho fatto. Esco dall'aula con Cloe dopo aver ritirato tutte le cose che avevo sul banco e vedo il mio bellissimo ragazzo appoggiato al muro davanti alla classe. "Bimba come è andata?" Dice vedendomi incontro. "Benissimo!" Dico baciandolo a stampo. Lui mi sorride mettendomi un braccio sulle spalle. "Vieni a casa con me all'uscita?" Mi chiede. Annuisco. "Si tanto non devi fare i compiti" dico sorridendo. "Perfetto a dopo" dice baciandomi e correndo verso la sua classe dato che è suonata di nuovo la campanella. Torno in classe e con Cloe finiamo le ultime ore di lezione ridendo più che prestando attenzione.
Al suono dell'ultima campanella ci precipitiamo fuori dalla scuola. "Ciao Cloe" Le dico abbracciandola. "Ciao Ash a domani" mi bacia la guancia e se ne va. Ruoto la testa in cerca di Carter ma un braccio mi si posa sulle spalle. "Ei" mi volto sorridendo. "Ciao piccola" dice. "Andiamo a mangiare da qualche parte e poi andiamo a casa?" Mi chiede. "Va bene" Dico sorridendogli e lui ricambia. Andiamo verso la sua macchina e saliamo. "Andiamo al Mc Donald?" Domando facendo gli occhi dolci. "Va bene" dice ridendo e accendendo la macchina. Durante il tragitto cantiamo tutte le canzoni che passano alla radio e ridiamo come due matti. In meno di dieci minuti arriviamo e parcheggiamo. "Cosa prendi?" Mi chiede. "Um... un toast, delle patatine piccole e una coca-cola" gli sorrido. "Perfetto". Facciamo la coda e devo dire che c'è molta gente per essere lunedì. Dopo 5 minuti è il nostro turno. "Buongiorno, volevo un toast, due patatine, due coca-cola e un cheeseburger" dice il mio ragazzo mentre la cameriera lo sta mangiando con gli occhi. Respiro profondamente per non uccidere quella che gli sorride e Carter sembra accorgersene perché mi prende per la vita e mi attira a se. "Ecco a te" dice la ragazza. "Ci sono anche io eh" salto fuori mentre Carter cerca di trattenere una risata. Gli rivolgo uno sguardo di fuoco e lui la smette immediatamente. "Oh scusa non ti avevo visto" dice fingendosi triste. "Immagino, però il mio ragazzo l'hai visto bene" dico alzando la voce. "Basta così" dice Carter pagando e prendendo il vassoio allontanandosi da li. Lancio un ultimo sguardo di fuoco a quella e poi lo seguo. Ci sediamo ad un tavolino e lui scoppia a ridere. "Ashley dovevi vederti" dice ridendo. "Pensavo che l'avresti uccisa da un momento all'altro" dice ridendo. "Eh almeno lo capisce che non deve guardarti" Dico facendo spallucce iniziando a mangiare le mie patatine. Mentre mangiamo il mio telefono che è sul tavolo inizia a vibrare. Guardo chi è: Mamma. Guardo Carter "È mia mamma" dico. Mi incita a rispindere. "Pronto?" Dico. E le parole che sento dopo mi strappano il cuore e lo rompono in mille pezzi mentre mille lacrime mi rigano il viso. Non può essere successo veramente. Non ora.
NOTA AUTRICE:
Buona domenica e buona festa della mamma a tutti!
Come state? Come avete passato questo giorno?
Eccoci qui, cosa avrà mai detto la mamma di Ashley per farla reagire così?❤
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My bad boy
RomanceLui ride, lei piange. Lui la illude, lei ci crede. Lui la ignora, lei lo ama Lei, Ashley Cooper, 17 anni, la classica brava ragazza con una bella famiglia e ottimi voti a scuola. Lui, Carter Johnson, 20 anni, scontroso, antipatico e con un passat...