Capitolo 50

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Guardo mia madre con le lacrime agli occhi e corro in camera mia. Chiudo la porta alle mie spalle e mi appoggio su di essa attirando le gambe al petto. Le lacrime iniziano a scendere sulle mie guance in silenzio ma dopo qualche minuto iniziano a sentirsi i singhiozzi che sono sempre più forti mano a mano che penso al passato e a quello che è successo. Continuo a singhiozzare respirando sempre più irregolarmente fino a che sento bussare alla porta e non rispondo. "Ashley" urla la voce da dietro la porta. "Ashley" urla di nuovo. Con le poche forze che mi rimangono mi alzo e urlo "Vattene via" e dopo mi accascio per terra ma un po' più lontano dalla porta perché non riesco ad arrivarci. Il respiro inizia a mancarmi sempre di più e sento la testa cominciare a girare. Cerco di bloccare i singhiozzi ma non ci riesco e non riesco nemmeno a raggiungere l'inalatore. Sento la testa sempre più pesante e chiudo gli occhi ma prima di perdere completamente conoscenza sento qualcuno prendermi in braccio e poggiarmi sul letto sussurrando "Dio piccola cosa combini, ora ci sono io" e mi lascia un bacio sulla fronte. Continuo a tenere gli occhi chiusi e cerco di regolarizzare il respiro e quando sono sicura di non svenire da un momento all'altro apro gli occhi e alzo la testa trovando Tyler di fronte a me che mi sorride. Non ricambio. "Vattene" dico seria. "No" dice sedendosi ancora più comodamente sul letto. "Cosa non capisci della parola vattene? Devi uscire di qui ora" urlo facendo scendere nuove lacrime. Lui cerca di abbracciarmi ma mi scanso "Non toccarmi, non mi devi toccare" urlo sempre più forte ma lui essendo più forte riesce ad attirarmi verso di se ed abbracciarmi forte. Io continuo a singhiozzare sul suo petto dandogli dei leggeri pugni mentre lui mi accarezza i capelli e ogni tanto mi sussurra qualche "Shh". Dopo un po' mi sono calmata e lo sente anche lui perché mi allontana leggermente dal suo petto e mi prende il viso tra le mani. Cerco di evitare il suo sguardo ma non ci riesco. "Ei guardami" dice facendomi girare verso di se. "Non cambierà niente tra di noi okey?" Dice sincero. "Non cambierà niente come l'altra volta? Tyler non ce la posso fare a sopportare di nuovo tutto" dico sta volta sussurrando con le poche forze che mi restano guardando in basso. Riporta il mio sguardo nel suo e sorride. "Piccola non cambierà niente, ha capito che non deve mettersi in mezzo a noi" sorride ma io non sono convinta. "Tu sarai sempre la mia Trilly" dice sorridendo. "E tu il mio Peter Pan" sussurro e lui mi abbraccia fortissimo e stavolta ricambio. "Mi piace che tu sia così gelosa" mi sussurra all'orecchio ed io sorrido, ma amaramente. Si sono gelosa di lui, ma non è questo il caso. "Ti voglio bene sorellina" mi dice quando ci stacchiamo. "Anche io" gli sorrido, ma non sono per niente convinta delle sue parole. "Sa vatti a lavare la faccia che sembri un panda e poi scendiamo" dice ridendo. "Stronzo" gli dico andando verso il bagno. "Cosa?" Urla per farsi sentire. "Niente" gli rispondo ridendo. Entro in bagno e mi sciacquo la faccia e ritorno in camera da Tyler. Mi prende la mano e insieme scendiamo in cucina. Appena arriviamo la mamma mi guarda preoccupata ma le faccio un sorriso per rassicurarla. Tyler mi sorride e poi mi lascia la mano per andare da Amber, la sua ragazza. Ricambio il sorriso che di sincero ha ben poco e nella mia mente iniziano a formularsi pensieri che per fortuna vengono interrotti dal suono del campanello. Vado alla porta e appena la apro le mie labbra si schiudono in un sorriso sincero. "Nonna" dico buttandomi addosso a lei. "Ciccina" mi abbraccia lei tra le sue grandi braccia. Appoggio la testa sul suo petto e il suo profumo di rosa mi invade le narici. Ci stacchiamo e entriamo in cucina. "Ciao mamma" saluta mia mamma. Dopo cinque minuti suona di nuovo il campanello. "Vado io" urlo davanti alla porta. "Ciao zia" dico guardandola. "Amore della zia" dice lei abbracciandomi. Ricambio l'abbraccio e poi mi stacco per farla passare. Entra pure mio zio e lo saluto. Quando sto per chiudere la porta sento una voce fastidiosa e sbuffo. "Ciao bellezza" dice facendomi l'occhiolino. "Ciao Michael" dico alzando gli occhi al cielo. Chiudo la porta e mi allontano il più velocemente possibile da lui quando cerca di avvicinarsi. Entriamo in cucina e siamo tutti in piedi per aspettare di mangiare. Appena la mamma ci da l'okey prendiamo tutti posto ed io sono capitata tra Amber e Michael. Si prospetta un pranzo di merda dico tra me e me. Mi alzo per aiutare la mamma e come primo ci sono le lasagne. Diamo un piatto ciascuno e quando tutti hanno ricevuto il proprio piatto iniziamo a mangiare. Io resto in silenzio e continuo a mangiare le lasagne con lo sguardo rivolto sul piatto. Ad un certo punto sento una mano sulla mia gamba e quando vedo a chi appartiene per poco non urlo dallo schifo. Velocemente scrollo la sua mano sulla mia gamba e continuo a prestare attenzione al piatto. "Ashley" Sento mia zia chiamarmi. Alzo lo sguardo e lei continua "Tyler ci ha presentato la sua ragazza" quando lo dice mi sale un conato di vomito che reprimo con un sorriso falsissimo "E tu? Ce l'hai il ragazzo?" Mi chiede in modo sfacciato. Mi impanico un attimo e cerco di guardare la mamma che intuisce il mio disagio e risponde al posto mio "Preferisce pensare alla scuola e un ragazzo non sarebbe il massimo". Rilascio un respiro di sollievo e con la coda dell'occhio vedo Michael sorridere in modo compiaciuto. Mi alzo dal tavolo e raccolgo i piatti per poi andare in cucina con la mamma. "Grazie" dico guardandola. "Tranquilla tesoro" dice baciandomi la guancia per poi dividere l'arrosto e le patate nei piatti. Inizio a portarli in cucina e quando passo di fianco a Michael sento una sua mano sul mio fianco. Mi sposto bruscamente e lo guardo male per poi finire di dare i piatti. Mi siedo al mio posto giocando il braccialetto che mi ha regalato Carter e come penso a lui sorrido. Chissà cosa starà facendo. Prendo il cellulare e gli scrivo.
A Carter:
Che fai?
Invio e attendo la sua risposta che non tarda ad arrivare.
Da Carter:
Mi rompo i coglioni tu?
Sorrido per la sua risposta.
A Carter:
Pure io.
Mi manca stare con te.
Gli scrivo subito dopo.
Da Carter:
Anche tu mi manchi da morire bimba.
Non riesco a frenare il sorriso che mi si forma sulle labbra e mi arriva un altro messaggio.
Da Carter:
Il coglione cosa fa?
Volto lo sguardo nella sua direzione e gli rispondo.
A Carter:
Geloso?
Da Carter:
Oh non puoi immaginare quanto.
Rido silenziosamente.
A Carter:
Tranquillo, ha allungato un po' troppo le mani ma l'ho fermato in tempo.
Da Carter:
Dio ringrazia che sono qui altrimenti l'avrei già preso a pugni.
A Carter:
Tranquillo, sai che amo solo te.
Da Carter:
Sarà meglio.
Scuoto la testa e quando la alzo hanno già finito tutti di mangiare. Mi sto per alzare a raccogliere i piatti quando la ragazza al mio fianco mi rovescia 'involontariamente' il suo bicchiere di vino rosso addosso macchiando la mia maglietta bianca. "Oh scusa non l'ho fatto apposta" dice giustificandosi. Punto il mio sguardo su Tyler che continua a guardare l sua ragazza così parlo. "Tranquilla, vado a cambiarmi" dico sorridendo rivolgendomi agli altri. Salgo di corsa le scale e quando entro chiudo la porta alle mie spalle e rilascio un lungo sospiro appoggiandomi su di essa. Non capisco come le cose possano essere diverse dalla volta precedente. Come inizio sembra anche peggio del previsto.
NOTA AUTRICE:
Ei!
Ecco finalmente la ragazza che non va per niente a genio ad Ashley, e a voi come sembra? Cosa ne pensate? La reazione di Ashley vi sembra esagerata?❤

My bad boyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora