Quando mi stacco dal l'abbraccio guardo Carter negli occhi e una lacrima esce senza il mio consenso. Si avvicina e sempre con il suo sguardo nel mio, passa il suo pollice sotto il mio occhio togliendo quella lacrima per poi lasciarmi un piccolo bacio a stampo sulle labbra. Appena si stacca sorrido e lui ricambia. "Cosa ci fai qui?" Mi chiede con voce insicura. "Sono venuta a parlare con te" gli dico ovvia. Lui si sposta, mi fa passare, entriamo in casa e ci sediamo sul divano. Lui è agitato continua a giocare con le sue mani ed a muovere le gambe, così penso di divertirmi un po'. "Sono qui per parlare di ieri sera" dico seria. Lui si agita ancora di più ma poi mi fa cenno di continuare. Sorrido internamente e continuo. "Sono qui per dirti che ci sono stata molto male e..." provo a continuare la frase ma lui mi blocca. "Lo so mi dispiace bimba io..." dice ma lo interrompo io. "Non ci sono io che tengono" dico cercando di non ridere per la sua espressione. "Amore io ti amo non puoi lasciarmi non so come farei senza di te, sei la persona più importante della mia vita..." e mentre dice queste parole una lacrima gli sfugge ma la asciuga subito. A questo punto mi butto addosso a lui riempiendo la sua faccia di baci. "Ti amo anche io stupido" dico e lui mi prende il viso tra le mani lasciandomi un lungo bacio sulle labbra.
Ora siamo stesi sul divano, io con la testa sul suo petto e lui che mi avvolge con le sue braccia. "Bimba" mi chiama. "Mmm.." "Cosa ti ha fatto cambiare idea?" Mi chiede. "Ho litigato con Tyler e ho capito che mi mancavi, così ho parlato con Justin e mi ha convinto a perdonarti quindi eccomi qui" dico indicandomi e sorridendo. Lui scuote la testa "Sei incredibile" dice sorridendo e dandomi un bacino sul naso. "E con Tyler? Come mai ci hai litigato?" Mi chiede ed io mi irrigidisco. Lui se ne accorge e mi stringe più forte. "Piccola non sei obbligata a raccontarmelo" mi dice iniziando ad accarezzarmi i capelli per farmi restare calma. Prendo una sua mano tra le mie e gli racconto quello che è successo. "Appena sei andato via ero in crisi e lui è entrato e dopo avermi calmata mi ha chiesto da quanto andava avanti la nostra relazione" Mi interrompo facendo un respiro e lui mi bacia la fronte come a dire 'sono qui amore e non me ne vado', sorrido al mio pensiero e continuo. "Io gli ho risposto e lui ha iniziato ad urlarmi addosso che avrei dovuto dirglielo, allora in quel momento mi sono talmente arrabbiata che mi sono messa a urlare tutto quello che ho passato in questi mesi e come mi sono sentita per colpa sua. Volevo farlo sentire come mi sono sentita io, volevo farlo sentire una merda come mi sono sentita io, anche se quando ho visto i suoi occhi tristi mi sono sentita in colpa ma sono venuta qui perché dovevo riprenderti" dico e giro lo sguardo verso di lui. Lui si fionda sulle mie labbra baciandomi dolcemente, come se con quel bacio volesse trasmettermi tutto l'amore che prova per me, tutto quello che vorrebbe dirmi ma che non riesce ad esprimere, tutto quello che ha provato per averlo lasciato e quanto gli sono mancata. Ci stacchiamo ormai senza fiato e lui appoggia la fronte sulla mia sussurrando "Dio piccola cosa ho fatto per meritarti" dice chiudendo gli occhi come se io fossi la cosa più bella della sua vita, la cosa migliore che gli potesse capitare. Alzo una mano per accarezzargli il viso dolcemente. "Hai fatto tutto amore, mi hai salvata senza nemmeno accorgertene" ed a sentire queste parole apre di scatto gli occhi raccogliendo una lacrima che è sfuggita al mio controllo. "Bimba non piangere, non avevo idea di tutto questo ma appena sarai pronta a parlarmene sarò qui" dice continuando ad accarezzarmi il viso dolcemente. Sorrido anche se sono consapevole che forse non riuscirò mai a raccontargli da cosa mi ha salvata.
Passiamo ancora un po' di tempo sul divano a ridere ed a farci le coccole. "Bimba" mi dice. "Dimmi" chiedo continuando a tracciare cerchi immaginari sulla sua mano. "Con Tyler come farai?" Mi chiede con cautela come se fosse pronto ad una mia qualunque reazione. Sospiro e blocco il movimento delle mie mani per poi riprenderlo subito dopo. "Io.. io non lo so" dico chiudendo un attimo gli occhi per poi riaprirli. "Forse dovresti parlargli" mi suggerisce lui. Mi giro di scatto verso di lui "Parlargli?" Chiedo ironica ma lui non capisce e annuisce. "Penso di avergli già detto tutto quello che dovevo dirgli stamattina" dico. Lui capisce dal mio tono di voce che mi sto arrabbiando e si siede con me sulle sue gambe. "Piccola ho capito quello che mi vuoi dire, però oggi eravate entrambi arrabbiati e vi siete urlati addosso l'impossibile, quindi ora che vi siete calmati tutti e due, o almeno tu ti sei calmata e potete affrontare un discorso in modo più o meno tranquillo. Dovete cercare di risolvere i vostri problemi con calma e se avrai bisogno di aiuto per superare questo ostacolo sono qui." Mi dice tutto questo guardandomi negli occhi e con tutta la calma del mondo. Iniziò a sorridere e mi avvicino per dargli un dolcissimo bacio sulle labbra. "Grazie amore" dico dandogli un altro bacino a stampo. "Allora andiamo?" Mi chiede alzandosi dal divano. Mi alzo anche io e mi avvicino. "Si" dico sospirando. Mi prende la mano e insieme usciamo di casa.
Dopo 15 minuti siamo davanti a casa mia e lui spegne la macchina, si volta verso di me "Bimba andrà tutto bene, chiamami quando vuoi" dice sorridendo per rassicurarmi. Io faccio una faccia stranita "Perché dovrei chiamarti?" Chiedo. "Per dirmi come è andata" dice come se fosse ovvio. "Ma non vieni con me?" Chiedo preoccupata. Lui fa una faccia sorpresa "Vuoi davvero che venga con te?" Mi chiede con gli occhi che luccicano ed un leggero sorriso. Avvicino il mio viso al suo e appoggio la mia fronte sulla sua. "Voglio che tu venga. Voglio averti al mio fianco, voglio che tu sia lì a tenermi la mano quando parlerò, voglio che tu sia lì a rialzarmi quando cadrò, voglio che tu sia lì ad asciugarmi le lacrime, voglio te, in ogni momento della mia vita, ovviamente se lo vuoi tu" dico tutto di seguito abbassando gli occhi sull'ultima parte. Lui mi alza il mento con due dita e mi guarda negli occhi. "Io voglio esserci. Voglio stare accanto a te quando parlerai, voglio stare accanto a te quando cadrai perché mi metterò accanto a te e solo quando sarai pronta ci alzeremo insieme. Voglio che tu prenda la mia mano quando ne avrai bisogno e che mi accompagni quando ne avrò bisogno io. Io sono qui, e voglio te, solo te Ashley Cooper" dice tutto questo guardandomi negli occhi. Mi avvicino e gli stampo un piccolo bacio sulle labbra. "Ti amo cucciolo" dico sorridendo. "Ti amo bimba" dice. "Bene allora andiamo?" Dice aprendo la sua portiera. Faccio un respiro e scendo anche io dalla macchina. Prendo le chiavi ed entriamo in casa e la scena che mi si presenta davanti mi fa rimanere a bocca aperta. Come può essere successo?
Nota autrice:
Buongiorno a tutti!
Perdonatemi davvero per questo aggiornamento molto in ritardo.
Allora cosa ne pensate? Ashley avrà fatto bene a perdonare Carter? E cosa avrà visto di così sconvolgente?
Al prossimo aggiornamento.
Fra❤️
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My bad boy
RomanceLui ride, lei piange. Lui la illude, lei ci crede. Lui la ignora, lei lo ama Lei, Ashley Cooper, 17 anni, la classica brava ragazza con una bella famiglia e ottimi voti a scuola. Lui, Carter Johnson, 20 anni, scontroso, antipatico e con un passat...