Faccio un respiro profondo e con un coraggio che non sapevo di avere inizio a battere le mani. I due si staccano di scatto e Carter spalanca gli occhi. "Cazzo.. Ash posso spiegarti.." dice ma lo blocco. "Spiegarmi cosa? Come stessi baciando questa fino a due secondi fa? Oh no aspetta... forse quanto mi hai preso per il culo in questi mesi?" Chiedo sarcastica. "No io davvero posso spiegarti..." cerca di dire. "Non mi devi spiegare niente okey? Non voglio sapere quali erano le cose che dovevi fare, anche se penso di aver capito benissimo quali fossero... Comunque non mi devi più parlare, cercare, scrivere. È finita okey?" Dico andandomene. Mentre apro la porta mi prende per un polso e la chiude appoggiandomi su di essa. "Bimba davvero ti posso spiegare ogni cosa" dice guardandomi negli occhi. I suoi scuri contro i miei lucidi per le lacrime che ho versato e che continuerò a versare. "Ma io non le voglio le tue spiegazioni dovevi pensarci prima" Dico cercando di allontanarmi. "Amore ti prego ascoltami" dice. "Amore lo vai a dire a tua sorella. Sei un coglione. Un emerito coglione." Dico urlando e spostandomi. Apro la porta ma prima di andare mi volto verso di lui "Te lo dico un'ultima volta, non mi cercare più. Non ti voglio più vedere" dico sicura di me. "Ti prego" dice lui. "Ti auguro una buona vita" Dico ed esco dal bagno. Cerco Cloe e la trovo in mezzo alla gente che balla. "Cloe io vado a casa mia" Dico. Lei mi guarda "È tutto a posto?" Chiede. Io annuisco. "Si ma voglio andare a casa" dico. "Ash hai pianto!" Dice puntandomi un dito contro. "Cloe non ne voglio parlare ti spiego tutto domani okey?" Dico sentendo le lacrime negli occhi. "Va bene tesoro. Se hai bisogno sono qui" Mi dice e mi abbraccia. Ricambio il suo abbraccio e con un sorriso finto esco da quella casa. Appena sono fuori l'aria fresca mi arriva in faccia e le lacrime iniziano ad uscire. Cammino lentamente pensando a tutte le cose che mi stanno capitando. Prima Tyler, poi Carter. E poi? Cos'altro deve succedere? Arrivo a casa e apro la porta piangendo ma vado a sbattere contro qualcuno. Tyler. Alzo leggermente la testa e la riabbasso. "Scusami non ti ho visto" Dico tirando su con il naso e andando verso la cucina. "Ashley.." mi chiama mentre vado verso il tavolo e mentre sono di schiena rispondo "Ti prego non è serata domani puoi tornare a trattarmi di merda o a non parlarmi ma non stasera ti prego" dico mentre le lacrime continuano a rigare il mio viso, i pugni stretti lungo i fianchi e le spalle che tremano. "Io voglio solo parlarti" Mi dice avvicinandosi con calma. Non mi giro nemmeno quando sento il suo respiro alle mie spalle. Mi giro di colpo appena sento queste parole. "Stavolta sono io che non voglio parlare con te" Dico e lui mi guarda sconvolto. "Io... non... Mi dispiace" dice abbassando lo sguardo non riuscendo a reggere il mio. "Anche a me" rispondo e vado verso la mia camera. Mi svesto e mi metto il pigiama. Vado in bagno e mi lavo la faccia. Mi sdraio nel letto e inizio a pensare a tutto quello che era appena successo. Lui che baciava un'altra. Io che lo vedevo. Lui che provava a darmi spiegazioni. Io che perdevo la pazienza. Il suo sguardo pentito. Il mio pieno di odio. Il suo cuore... be non so cosa stesse provando ma il mio è in mille pezzi. Inizio a piangere silenziosamente mentre stringo il mio cuscino al petto. Le lacrime iniziano a scendere sempre più velocemente mentre l'immagine di loro due che si baciano diventa sempre più nitida davanti a me. Inizio a singhiozzare e lanciare urli soffocati dal cuscino fino a che mi scappa un urlo più forte degli altri. La porta viene aperta di colpo e due braccia mi stringono. Riconosco subito dal profumo di chi si tratta. Tyler. Non voglio parlare con lui, mi ha trattata male, mi ha fatto passare un mese di inferno ed io non ho voglia di passare altri mesi in questo modo. "Vai via" dico tra le lacrime. "Non vado da nessuna parte" mi risponde stringendomi più forte. "Te ne devi andare io non voglio parlare con te" dico iniziando a dargli dei pugni sul petto mentre lui mi abbracciava sempre più forte lasciandomi sfogare. "Lo so lo so hai tutte le ragioni del mondo per reagire così e ne parleremo più avanti. Stasera lasciati aiutare" Mi sussurra appoggiando la fronte sulla mia testa. "Io non voglio il tuo aiuto" dico piangendo sempre più forte. Sono così confusa. Mi mancava troppo stare tra le braccia di mio fratello ed ora che sono qui quasi non ci credo, ma mi ha fatta soffrire troppo, soprattutto quel giorno in ospedale quando mi ha cacciata. Però ho terribilmente bisogno di aiuto. Ho bisogno del suo aiuto. Mentre penso questo, senza che me ne accorga i miei singhiozzi iniziano ad aumentare e lui aumenta la presa attorno a me. Cerco di liberarmi dalla sua stretta ma più ci provo più lui mi stringe forte. I miei singhiozzi aumentano sempre di più mentre il mio respiro diminuisce gradualmente. Lui se ne accorge e blocca i miei polsi impedendomi di continuare a prenderlo a pugni e mi abbraccia fortissimo. "Piccola mia adesso ci sono io, da adesso nessuno ti farà più del male te lo prometto" Mi dice e dopo queste parole non posso far altro che buttarmi tra le sue braccia. Metto la testa nell'incavo del suo collo, le gambe ai lati del suo bacino e le braccia attorno al suo collo. Mi siedo sulle sue gambe continuando a singhiozzare mentre lui mi passa una mano sulla schiena. "Piccola devi tranquillizzarti" dice accarezzandomi i capelli. "Io-io... no-non ci rie-esco" dico tra i singhiozzi. "Devi farcela lo so che ce la puoi fare" dice ma io continuo a singhiozzare. "Ashley ti prego" dice ma non lo ascolto. Nella mia testa continua a ripetersi la scena di prima e non riesco bene a vedere ne a sentire niente che non sia quello. Mi fa sedere sul letto e si alza di botto. "Ashley chi cazzo ti ha ridotto così? Io lo ammazzo" urla ed a quelle parole alzo immediatamente la testa. "No-no..." dico ma non riesco a finire la frase perché sento che il respiro comincia a mancarmi, la testa inizia a girare, gli occhi iniziano a chiudersi e il buio ad avvolgermi. L'ultima cosa che sento prima di chiudere gli occhi è Tyler che mi da delle gocce e poi il buio.
Pov's Carter
"Cazzo cazzo cosa ho fatto..." dico iniziando a prendere a calci il muro del bagno. "Ei calmati tesoro" dice quella stupida mettendo le mani sul mio petto. "Vattene" dico spingendola via. "Ma tesoro calmati" dice avvicinandosi di nuovo. "Ho detto vattene cazzo altrimenti non rispondo delle mie azioni" dico urlando e lei dopo avermi lanciato un'occhiataccia se ne va. Mi siedo a terra e mi prendo la testa tra le mani. "Cosa ho fatto... a lei poi" dico tirando un pugno al muro davanti a me. Mi alzo ed esco di corsa da quel bagno e da quella merda che mi ha causato solo problemi stasera. Salgo in macchina e parto a tutta velocità verso casa di Daniel. Arrivo e inizio a bussare ininterrottamente. Dopo quasi dieci minuti arriva Daniel parecchio assonnato. "Che cazzo vuoi a quest'ora?" Mi chiede incrociando le braccia al petto. "Ho bisogno di bere e ho fatto una cazzata" dico guardandomi i piedi. "Quando mai... entra muoviti" dice e mentre passo dalla porta mi da uno schiaffo dietro il collo. "Ma che cazzo fai?" Dico irritato. "Non so cosa tu abbia combinato ma sono sicuro che te lo meriti. Inizio a dartele in anticipo" dice sicuro di se. "Ah grazie che bell'amico" dico. "Lo faccio appunto perché sono tuo amico" dice facendomi sedere sul divano e prendendo dal mobiletto due bicchieri e una bottiglia di Jack Daniel's. Ne versa un po' nei bicchieri e me ne passa uno. "Allora cosa hai combinato sta volta?" Mi dice con aria di rimprovero prendendo un sorso dal suo bicchiere. "Ma perché parti dal presupposto che abbia fatto qualcosa senza un motivo?" Chiedo scazzato. "Tralasciando che sei arrivato qui dicendo di aver fatto una cazzata, ti conosco e so come reagisci o cosa fai" dice ovvio ed io sbuffo. "Ho baciato Jennifer" dico tutto d'un fiato. "Ah va be pensa... Tu che cosa hai fatto?" Dice urlando. "Io..." cerco di dire ma mi interrompe. "Tu niente. Ora come lo dirai ad Ashely? Come la prenderà? Lo sai quanto tiene a te.. è una così brava ragazza..." inizia a straparlare, cosa che fa quando si incazza. "Daniel" cerco di interromperlo. "Tu stai zitto..." Mi urla contro. "Daniel lei.." cerco di dire ma mi interrompe do nuovo. "Lei cosa eh? Non lo verrà mai a sapere eh? Lei cosa?" Urla. "Lei ci ha visti" mi alzo dal divano urlando. "Lei cosa? Oh mio Dio Carter cosa hai combinato sta volta?" Dice abbassando la voce. "Non lo so... Io non so che mi è preso" dico prendendomi la testa tra le mani. "Raccontami cosa è successo okey?" Dice mettendomi una mano sulla spalla. Adoro questo di lui. Mi capisce. In un primo momento mi urla addosso ma capisce e mi ascolta. Non mi giudica come fanno le altre persone. Mi ascolta. "Io non so che mi è preso" dico e sospiro. "Sono entrato per fare una sorpresa ad Ashley ma quando sono entrato non la vedevo. Allora sono andato a cercarla in bagno e li c'era Jennifer. Quando sono entrato non l'ho degnata nemmeno di uno sguardo e lei ha iniziato a provocarmi, io nemmeno le davo retta e lei ha iniziato ad avvicinarsi e più si avvicinava più indietreggiavo. Quando ha sentito la porta aprirsi mi sono giarato e lei mi ha baciato di scatto. Io non ho realizzato quello che stava succedendo fino a che ho sentito un applauso. Era Ashley. Aveva le lacrime agli occhi ma non ha pianto, ha trattenuto il dolore. Era accecata dalla rabbia ed io mi sentivo un emerito coglione. Mi ha urlato addosso di tutto prima di andarsene e la capisco. Non ha nemmeno voluto ascoltare le mie spiegazioni, magari se le avesse ascoltate avrebbe capito che non era tutta colpa mia" spiego guardandomi le mani. Daniel mi stringe la spalla. "La ami eh?" Mi chiede e sul mio viso si apre un piccolo sorriso. "Dio se la amo è la cosa migliore che mi potesse accadere" dico sincero e convinto. "Allora non perdere tempo, domani mattina ti alzi e vai subito da lei a spiegarle cosa è successo" dice convinto. "E se non mi volesse ascoltare?" Chiedo. "Ti pianterai li fino a che non ti ascolterà" Mi dice lui. Annuisco. "Bene ora dormi che domani sarà una lunga giornata" dice dandomi una pacca sulla spalla. "Va bene. Grazie amico. Ti voglio bene" dico sincero. "Anche io te ne voglio cretino" dice. "Buonanotte" mi dice e gli faccio un cenno con il capo. Appena lui va verso la sua camera mi tolgo le scarpe e mi sistemo meglio sul divano. Penso penso e penso. Lei non se lo merita. Ha fatto così tanto per me. Mi ha amato nonostante tutto quello che le ho fatto ed io ho solo saputo ferirla. Dovrò cambiare o lasciarla andare. Già forse dovrei lasciarla andare e lei troverà uno migliore di me. Non è così difficile. Domani andrò e glielo dirò. Sarà meglio così.
***
Sono davanti casa di Ashley a torturarmi le mani. Dai Carter ce la puoi fare. Faccio un respiro profondo e suono. Aspetto qualche secondo e ad aprirmi è Tyler. Dio ma cos'ho? L'acchiappa sfighe addosso? "Che cosa ci fai qui?" Mi dice urlando. "Devo parlare con Ashley" dico sicuro di me. "Tu? Con lei? Perché ?" Chiede confuso ma sempre con lo stesso tono di prima. "Si di una cosa" dico vago. Lui sembra confuso ma poi il suo volto diventa rosso. "Sei stato tu a ridurla in questo stato vero?" Dice urlando ed io non rispondo. Ha ragione. "Sei stato tu. Brutto stronzo io ti uccido" urla e sta per tirarmi un pugno in faccia ma una voce angelica, l'unica voce che abbia mai amato lo ferma. "Che succede Ty?" Dice ancora dalle scale. Non mi ha ancora visto e adesso vorrei non essere mai venuto.
NOTA AUTRICE:
Buonasera! Come state? Come procedono le vacanze?
Scusate per non aver aggiornato per così tanto tempo ma sono al mare e non ho wi-fi infatti adesso sto aggiornando dal wi-fi di una piazza ahah. Non so quando riuscirò ad aggiornare di nuovo ma appena tornerò a casa aggiornerò sicuramente.
Allora cosa ne pensate? Ashley lo perdonerà? E lui deciderà di lasciarla stare?❤
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My bad boy
RomansaLui ride, lei piange. Lui la illude, lei ci crede. Lui la ignora, lei lo ama Lei, Ashley Cooper, 17 anni, la classica brava ragazza con una bella famiglia e ottimi voti a scuola. Lui, Carter Johnson, 20 anni, scontroso, antipatico e con un passat...