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|Samson|

"Sam, amore"
"Haz, tu svegli l'orsacchiotto e io preparo la colazione, così magari non facciamo tardi ai nostri rispettivi lavori, come al solito. Amy é in bagno, si sta già lavando, Soph è pronta e Am sta facendo colazione ancora mezza addormentata" sento papi ridacchiare e lo immagino alzare gli occhi al cielo
"Lou, Sam ha 15 anni ormai e lo chiami ancora orsacchiotto? Sai che si imbarazza!"
"Nostro figlio è così dolce e carino che gli piace essere chiamato così! E poi ammetti che anche tu lo fai"
"Ehm lo ammetto. In effetti anche se Sam e Amy hanno 15 e 10 anni saranno sempre i nostri bambini. E sono sicuro che anche Sophia e Amber cresceranno troppo in fretta, come fanno ad avere già 6 anni?"
"Vedi splendore che ho ragione io? Non ricordarmi che le gemelle hanno già 6 anni, vado in ansia" papá Lou si avvicina a papi Haz e si baciano. Sono così belli, li amo davvero tanto. Io, Amelia, Sophia e Amber, le mie sorelle, siamo fortunati ad avere loro come genitori, sono il meglio che potevamo desiderare. Siamo una famiglia unita, non litighiamo mai, se c'è qualche problema ne parliamo e risolviamo. Ho 15 anni e di solito i ragazzi della mia età si allontanano dai genitori, creando con loro sentimenti di conflitto, io non sono così. Vado fiero dei genitori che ho e non mi è mai pesato essere cresciuto da due uomini.
"Questo si che è un buongiorno, splendore"
"Buongiorno a te, amore mio"
"Hey piccolino, guarda che si vede che sei sveglio!"
"Mmh! Sono come papi Haz, non so fingere" sbadiglio aprendo gli occhi
"Buongiorno orsacchiotto"
"Buongiorno papi" abbraccio entrambi i miei genitori e, con molta calma, mi alzo dal letto
"Papi, oggi non ti raggiungo in ospedale, mi fermo da Will, ti ricordi?"
"Certo Sam. Lou, passi tu a prendere Amy e le gemelle a scuola, allora?"
"Ovviamente! Adesso su, muoversi". Loro vanno in cucina e io scappo in bagno. Menomale che ne abbiamo due, altrimenti con tutto il tempo che perdono Amelia e zia Jade in bagno, faremmo notte. É bello però vivere tutti insieme, e devo ammettere che quando Julian ha ricevuto più di una proposta, da varie squadre, ho temuto andasse in quella più lontana. Lui é diventato un calciatore, il suo sogno si é avverato e siamo tutti orgogliosi. Aveva 20 anni quando fu notato dal Chelsea e subito preso in prima squadra. Adesso, a differenza di 2 anni, é uno degli attaccanti di punta della squadra. Quando giocano in casa, allo Stamford Bridge, lo stadio del Chelsea, andiamo tutti a fare il tifo per lui.
"Ciao zio Boo, zio Har!" Esco dal bagno lavato e vestito e sento la voce del mio tutto. Mio cugino, il mio migliore amico, una delle persone più importanti per me
"Ciao Willbear"
"Zio Har, non smetterà mai di chiamarci con questi nomignoli, vero?"
"Purtroppo no, Will. Gli dico di smetterla, ma lui non mi ascolta mai"
"Dov'è Sammy?"
"Eccomi!!" Corro giù per le scale con lo zaino in spalla
"Papi, io mangio qualcosa a scuola, altrimenti facciamo tardi"
"Buongiorno Sam!!" Gridano in coro le mie sorelle
"Ciao piccole" le bacio sulla guancia e scappiamo tutti in macchina di papá Lou. Papi Haz per andare in ospedale va sempre da solo, con la sua macchina, visto che non ha orari fissi. É un chirurgo pediatrico affermato, primario del suo reparto e gode di rispetto e stima da parte dei suoi colleghi e degli specializzandi. Sono fiero della mia famiglia. Sono davvero il ragazzo più fortunato dell'intero universo.




















"Allora? Dai sputa il rospo!"
"Cosa dovrei dirti, Will?"
"Oh andiamo, Sammy! Vuoi dirmi chi è il misterioso ragazzo?"
"N non é nessuno" quando sono agitato inizio a balbettare, sono stupido lo so, ma la mia timidezza mi blocca. Sono estremamente timido e riservato, ho pochi amici perché non riesco a socializzare con tutti. Direi che gli unici amici che ho sono Will e Daniel, il figlio di zio Zayn e zio Liam. Ha 14 anni, un anno in meno di me e due in meno di Will. Stiamo sempre insieme, andiamo tutti e tre alla stessa scuola, in corsi diversi, visto che Will é all'ultimo anno della secondary school. Dopo i sedici anni non è piú obbligatorio continuare a studiare, ma lui vuole farlo e gli ultimi due anni frequenterá una scuola superiore a sua scelta, per poi accedere al college. Al termine delle lezioni della mattina ci incontriamo sempre in mensa e mangiamo insieme, come ora, ad esempio.
"Lascialo stare, Will! Sai che non bisogna forzarlo"
"Hai ragione Dan, scusa Sammy!"
"Scusate voi, sono così timido e stupido!"
"Non sei stupido! Sei dolce e la tua timidezza é un valore, non un difetto"
"Vi voglio bene, ragazzi"
"Anche noi te ne vogliamo, piccolo e dolce Sammy"
"Hey Tomlinson!" Un ragazzo dell'ultimo anno, capitano della squadra di calcio della scuola, mi rivolge la parola per la prima volta, in tutti questi anni nello stesso edificio
"Che vuoi Ruben?"
"Non sto parlando con te, Horan. Che c'è, il tuo fidanzatino non ha la voce?"
"Smettila di rompere i coglioni. Sam non è il mio ragazzo, sai bene che é mio cugino, comunque non sono affari tuoi"
"Sono venuto per invitare anche Tomlinson alla mia festa, domani sera" Ruben Greyson é famoso per le sue feste. Will, essendo del suo anno e anche abbastanza popolare, é sempre stato invitato. Io e Daniel mai, invece
"Cos'è questa novità?! Non verremo alla tua festa, non partecipo quando inviti solo me e non lo farò adesso che vuoi anche Sam, chissà per quale scopo"
"Di lui me ne frega ben poco, voglio solo che vostro zio venga alla mia festa. Visto che vivono insieme Tomlinson potrebbe convincerlo. Tutti morirebbero per poter avere Julian Tomlinson"
"Ma fammi il piacere! Cosa ti fa pensare che mio zio, ventiduenne e soprattutto calciatore famoso, possa partecipare alla tua festa?"
"Se te lo fossi dimenticatoio non ho 16 anni come te, ma 18!"
"Vantati perché hai perso 2 anni. Non capisco perché continuare visto che ormai non sei più obbligato a studiare. Ah giusto, dimenticavo che tanto a te paga tutto il paparino, per poi diventare avvocato come lui"
"Almeno mio padre è qualcuno"
"Si guarda, mi interessa proprio"
"Fai tanto il duro e il popolare ma lo sanno tutti che i tuoi genitori sono ex tossici, sarebbero dovuti morire. Magari lo sei anche tu, tale padre, tale figlio" é un attimo e Will si scaglia addosso a Ruben. Io e Daniel ci buttiamo subito in mezzo, per dividerli ma non ci riusciamo. Io mi becco anche un pugno sul naso da quel cretino. Solo a questo punto Will si blocca
"Oh mio Dio!! Sammy! Ti sei fatto male?!" Scuoto la testa anche se percepisco il sangue che cola dal naso
"Non permetterti mai più di toccare mio fratello!! Coglione!" Gli da un altro pugno e Ruben barcolla
"Ma chi te lo tocca! Froci!!" Tengo Will per un braccio, prima che possa scattare ancora
"Basta Will, basta! Andiamo via". Io e Daniel lo trasciniamo fuori dalla mensa.

























Se ci sei non ho paura ❀ L.SDove le storie prendono vita. Scoprilo ora