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"Ciao amore mio" Louis é appena tornato a casa, sorride e mi bacia
"Ciao Boo"
"Le piccole?"
"Stanno giocando in camera, tutte e tre"
"Da quando le gemelle hanno cambiato atteggiamento nei confronti di Amelia, le cose vanno davvero bene"
"Hanno raggiunto un loro equilibrio e sono tutte e tre più unite che mai"
"Sam?"
"É in camera, sta studiando da tutto il pomeriggio. Oggi mi ha chiamato la sua professoressa di scienze, mi ha detto che Sam ha vinto il primo premio della mostra di scienze che si è svolta stamattina a scuola"
"Una mostra? Non sapevo nulla"
"Nemmeno io, lui non ce l'ha detto"
"Continua a nasconderci le cose? Che cavolo gli prende?! Adesso mi sente!" Sta per andare verso le scale ma lo blocco
"Louis! Che cavolo fai?! Non ci ha mai nascosto nulla, é proprio per questo che adesso sta male, perché é stato corretto e sincero con noi. Ascoltami bene, perché non ho intenzione di starmi zitto, ancora. Sam si fidava di noi, così come Julian. Se ci hanno parlato di quello che provano l'uno per l'altro, l'hanno fatto proprio per non nasconderci nulla, perché il loro sentimento é forte e reale! Tu non ti rendi conto di quello che stiamo facendo, di come stiamo distruggendo nostro figlio!. Non ci guarda nemmeno più in faccia! Non parla, ha paura di noi!! Quando gli ho chiesto perché non ci ha parlato della mostra, mi ha detto di essere stato impegnato con il progetto e di essersi dimenticato di parlarcene, invece non è così!! L'ho sentito parlare con William, al cellulare, non ci ha detto nulla perché non voleva darci altre delusioni, nel caso in cui non avesse vinto. Will ha detto cose che mi hanno spezzato il cuore. Nostro figlio non mangia più! Nemmeno a scuola! Non dorme e piange solo, tu lo sapevi? Naturalmente no! Ha paura di noi, Louis. É proprio terrorizzato e sai perché non esce piú con William e Daniel? Per non darci altre preoccupazioni, ha detto proprio così, e perché i due ragazzi non vengono più a casa?! Perché nostro figlio ha paura che pensiamo male!! Che razza di genitori siamo?! Dimmelo!!. Siamo egoisti, guardiamo Sam star male sempre di più, ogni giorno, e non facciamo nulla". Sono agitatissimo, ho la voce che trema e le guance arrossate. Non ho finito però, ho altro da dirgli, deve capire tutto il male che stiamo facendo ai due ragazzi
"T tuo fratello non fa altro che dormire, nemmeno lui mangia e, ogni volta che entro in camera sua, é perso con lo sguardo nel vuoto e ha gli occhi rossi. Lo abbiamo cresciuto noi. Sai bene che, quando io e te ci siamo conosciuti e poi messi insieme, i gemelli avevano 5 anni, erano così piccoli, Lou. Li abbiamo cresciuti come i nostri primi figli e adesso, invece, stiamo sbagliando tutto, sia con Julian che con Sam. Cosa possiamo fare se si sono innamorati? Non fanno niente di male, dovremmo essere felici per loro, non ostacolarli. Tu non parli più con tuo fratello e guardi Sam sempre con uno sguardo severo, é sensibile e sta male per colpa nostra" lo guardo aspettandomi una sua reazione. Vorrei che la pensasse come me e capisse l'errore che stiamo facendo. Invece di parlare, sale le scale piuttosto di fretta e io lo seguo, non so cosa aspettarmi. Spalanca la porta della camera di Sam facendolo spaventare. É seduto alla scrivania, con un libro avanti, sta ancora studiando
"C.. c.. Ciao papà" si sforza di sorridere ma non ci riesce
"É vero quello che mi ha detto tuo padre Harry?"
"C c.. Cosa?"
"Perché non ci hai voluto con te alla mostra di scienze?" Non so dove vuole arrivare, non lo capisco
"S scusa, m mi sono dimenticato di dirvelo. Sono stato impegnato con lo studio"
"Cazzate!! Ormai non fai altro che mentirci!"
"Louis! Smettila di urlare! Che stai dicendo?!"
"S scusa p papà, m mi di di dispiace" Sam scoppia a piangere portandosi le mani sul viso
"Sam, amore, non piangere. Non devi scusarti di nulla" scuote la testa e guarda Louis che non parla più
"Louis, se vuoi parlare con nostro figlio, siediti e discutiamo con calma. Il tuo atteggiamento è sbagliato, non hai il diritto di urlare. A quanto pare, il discorso che ti ho fatto poco fa, non è servito a nulla. Sono io ad essere deluso adesso, deluso da te". Colpito dalle mie parole sembra rinsavire e si siede sul letto di Sam, io accanto a lui
"Non volevo urlare, scusami tu, orsacchiotto. Papi Haz ti ha sentito parlare al ceĺlulare con Will, prima, e mi ha detto cose che davvero mi fanno male. Ti va di parlarne? Sii sincero e dimmi tutto ciò che senti" Sam annuisce e piano piano racconta la telefonata avuta con Will, cose che ho detto prima a Louis. Alla fine mio marito é più provato di prima, sentirle dire da Sam, queste parole, fanno più male che sentirle dire da me
"Mi dispiace, piccolo mio, potrai mai perdonarmi?"
"Stiamo sbagliando tutto. Tu sei un figlio perfetto, davvero. Non ci dai problemi e, anche in occasioni come questa, quando siamo noi a sbagliare, ti chiudi nel tuo silenzio e ti dai colpe che non hai, pur di non accusarci. Ci perdoni?"
"Non ho niente da perdonarvi, papà" si asciuga le lacrime e finalmente sorride, tutto fossette. Louis gli fa segno di venirsi a sedere accanto a noi, sul letto, e lui si mette proprio in mezzo, fra noi due
"Sam, vorrei sapere se, adesso che abbiamo parlato, é davvero tutto a posto. Non voglio più vederti come in questi giorni e non vorrei che, dopo questi ultimi avvenimenti, il nostro rapporto cambiasse. Ho sbagliato piccolo, tanto, ma siamo sempre in tempo per rimediare, sì?"
"Non cambierà nulla, papà, anzi, adesso mi sono tolto un peso, sono più tranquillo"
"Devo chiederti un'ultima cosa, e ti prego, amore, rispondici sinceramente. Sei innamorato di Julian?"
"P papà, é tutto a posto, i io lo dimenticherò"
"Sam, abbiamo chiarito e ti ho detto che è tutto sistemato, tu però non devi più nasconderci ciò che senti"
"S sì.. m mi dispiace, sono innamorato di lui. Visto che abbiamo detto di essere sinceri v volevo dirvi che Julian é stato il mio primo bacio. É davvero dolce con me ed è stato lui, dopo avermi parlato dei suoi sentimenti per me, a dirmi che voleva parlare subito con voi. Non volevamo tenervi nascosto nulla e soprattutto non volevamo deludervi. Siete importantissimi per me quanto per lui. N non dovrei essere io a raccontarvi questa cosa ma, dovete sapere che Julian vi considera dei genitori a tutti gli effetti. L'avete cresciuto voi e siete i papà che non ha mai avuto, i migliori che potesse desiderare. Me lo ripete sempre, ci tiene tanto al vostro giudizio, soprattutto al tuo, papà. Sono sicuro che in questa settimana é stato malissimo, forse più di me. Ti sei allontanato da lui, senza nemmeno parlargli"
"Hai ragione piccolo, ho fatto tantissimi errori. Anche lui é come un figlio per me, l'ho sempre detto. Voi due siete i miei bambini e la mia posizione non è semplice. Non vorrei vedervi soffrire"
"Lo so papà, sono grande ormai e so che è impossibile non soffrire, non puoi impedirmelo, succederà in ogni caso, se non con Julian, con un altro, é così che si cresce, giusto?" Ancora una volta è Sam che insegna qualcosa a noi, con la sua calma, la sua maturità e la sua dolcezza sempre presente
"Haz, ce lo meritiamo un figlio così? Sembra lui l'adulto"
"É il nostro piccolo uomo, cresciuto troppo in fretta" Sam si butta fra le nostre braccia, stringendoci come non faceva da una settimana
"É bello poterti stringere di nuovo"
"E avere la certezza che adesso non c'è niente di non detto fra noi e siamo quelli di sempre. Ci ha fatto bene parlare, orsacchiotto".

Se ci sei non ho paura ❀ L.SDove le storie prendono vita. Scoprilo ora