- Il ragazzo nuovo

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Nella capanna si accumularono di colpo una dozzina di ragazzi attorno a me per il mio grido inappropriato.
Stavo sognando.
Quello, era solo un sogno, oppure un incubo, direi.
Ma se devo dirla tutta, fu il più realistico che avessi mai fatto.

«Tutto okay amico?» mi chiese Alby, prendendomi per le spalle.

«Si, si, tutto okay, credo.» risposi facendo tranquillizzare la massa.

Respirai profondamente, mi toccai braccia e gambe, e contai fino a cinque con le dita.
Non era un sogno.

Mi alzai e uscii dalla capanna, e vidi Camille.
Andai da lei, con un sorriso stampato in viso.
Ormai non ero più da solo, avevo tanti ragazzi con cui parlare, ero diventato come il vicecapitano della radura, eppure Camille restava l'unica che riusciva a farmi sorridere.
Lei mi guardò, sorrise e mi abbracciò.

Non so perché lo feci, ma la strinsi forte a me.
Più forte di qualsiasi altra volta.
Era passato tempo ormai dal nostro incontro, eppure mi sembrava ancora che lei fosse un allucinazione o roba simile.
Ad un tratto, sentimmo la scatola salire.

Tutti i ragazzi si ammassarono davanti la scatola, mentre un ragazzo bruno toglieva le mani da faccia per il fastidio del sole mattutino.
«Dove.. dove mi trovo? » sussurrò.
Gally ed Alby mi guardarono, come se quello strano fossi io.

Gally lo aiutò ad uscire, provò a scappare, e si mise a correre.
«Ed abbiamo un velocista!» urlò qualcuno tra la folla.
Correva davvero velocemente.
Ma, non aveva un'ottima tecnica di corsa, dato che dopo poco fece un volo dritto a terra. Scoppiammo a ridere, aveva fatto come un'esibizione.
Aveva corso, e poi ruzzolato per il prato.

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Dopo un po' di insistenza, Alby gli fece vedere qualcosina del posto.

Li vidi passeggiare per il prato, e decisi di raggiungerli.
«Hey ciao Alby!» lo salutai.
«Pivello, ti presento Newt.» sorrise, indicandomi. Mi stinse la mano e gli sorrisi.
«È lui il capo, se io non ci sono.»
«Per fortuna non capita quasi mai.» commentai, per poi rivolgere la mia attenzione al nuovo arrivato.

«Hey, prima ho visto che corri bene,
Per un attimo ho pensato che avessi la stoffa per il velocista.» mi complimentai.
«Finché non sei inciampato. Che volo!» risi, insieme ad Alby.
«Che cosa? Un velocista?» chiese lui, perplesso.

«Newt, fammi un favore, va a cercare Chuck.» chiese. Probabilmente era solo una scusa, ma esordii con un 'Daccordo', poi lui ringraziò e mi avviai.

Mentre i due camminavano, potevo percepire lo sguardo del nuovo arrivato che mi seguiva.
Un ragazzo abbastanza curioso, direi.
Molto probabilmente, Alby gli stava dicendo le regole del 'codice di comportamento'.

Mandai Chuck da lui, e gli chiesi di dire a Thomas di raggiungermi più tardi alla capanna che gli avrebbe indicato.

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Io ero nella mia capanna, impaziente di parlare con quel ragazzo.
Tenevo la gamba tremolante appoggiata ad un "comodino" di legno, dove poi tenevo in alto il braccio in modo che mi potessi mordere le unghie.

Vidi il ragazzo entrare.

Feci un respiro profondo e lentamente mi misi composto.
«Entra.» dissi, lui fece come richiesto, chiudendo la tenda alle sue spalle.

Guardai il ragazzo e gli porsi la mano.
«Quindi, io sono..»
«Newt. Me lo ricordo, tranquillo.»

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