- Camille

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Guardai le pareti della camera. Non sapevo che dire.
Mi sedetti sul letto, e lui fece lo stesso.
Teneva le mani bloccate tra le gambe, e fissava il vuoto.
Lo guardai, aveva un viso familiare.
Come se l'avessi già visto.
«E quindi.. ti va a genio questo posto?» chiesi, lui girò la testa verso di me e mi guardò negli occhi.
«No, neanche un po'.»
«Siamo in due allora.» sorrisi, lui ricambiò.

Magari era nella mia stessa situazione.

Magari anche lui non sorrideva da tanto.

Ci guardammo negli occhi per qualche minuto, e fu come se mi fossi perso e non avessi ancora trovato la retta via.

Camille entrò nella stanza di colpo, facendoci distrarre, e così distolsi lo sguardo.

«Hey!» disse, allegramente.

Era così sicura di sé, vivace e oserei dire insistente.
Se voleva qualcosa, non smetteva di annoiarti finché non la otteneva.
Uno dei suoi più grandi pregi.

«Ciao» sorrisi, mentre si sedeva tra me ed il ragazzo.
«Tu sei quello nuovo eh?» rise, girandosi verso di lui.
«Si.» chiese, lei sospirò, esitò e poi mi guardò.
«Piacere di conoscerti..?» disse come per chiederle il suo nome, porgendole la mano.

Lei sorrise e mi guardò.

«Puoi chiamarmi Camille.»

angel // newtmasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora