Capitolo 10 ~ Occhi smeraldo

21 7 8
                                    

Wynne

- La regina ci ospiterà entrambi nel suo regno senza problemi - la voce di Keeran ruppe la quiete del bosco.

Ero in sella ad un purosangue nero, insieme ad uno dei tanti cavalieri del corteo che avrebbe dovuto portarci in salvo. Quando mi avevano scortato lontano da quella casupola non avevo prestato molta attenzione al nostro mezzo di trasporto. Ma adesso, dopo interminabili ore su quella scomoda sella in pelle e cuoio, desideravo ardentemente di essere su un taxi newyorkese per abbandonare quel mondo fuori dal tempo e dallo spazio. Ero a bordo di un cavallo! Un repellente, sozzo e immondo cavallo! Quando il traffico aveva iniziato a diramarsi ed il nostro taxi a muoversi, avevo poggiato le mie mani sul petto del tassista, come a fingere di sorreggermi da lui.
Tecnica ottima per non farsi sgamare, care signore. Complimenti alla madre di questo ragazzone, molto dotato!, pensai mentre Keeran blaterava qualcosa sul sedere di Zac Efron... O forse quella ero io?
Mi stava guardando. Parlava con me?

- Mi stai ascoltando? - mi chiese allora.

Anche lui, come me, condivideva la sella con un uomo che pareva essere parecchio infastidito dalla sua presenza. Come biasimarlo, considerando le braccia ossute di Chiappetta d'oro bucata intorno al busto del povero cavaliere.

- Certo. - risposi.

Ovvio che no, idiota!

- Quindi sei d'accordo? - domandò ancora.

- No. - dissi.

Le mie mani artigliate al suo petto scesero lentamente, raggiungendo la pancia dura come una roccia.

- La regina è stata molto gentile con me e io non voglio deluderla. Sono certo che te la caverai senza di me in ogni caso.

Keeran continuò il suo inutile monologo interiore, mentre io, come Dora l'esploratrice, perlustravo il corpo del mio tassista in cerca di possibili imperfezioni. Mi immaginai il suo visino da bambina innocente chiedere: 'Dov'è il cavallo?'. Inevitabilmente, scoppiai in una fragorosa risata, alludendo al doppio-senso della domanda.

- Non hai seguito nemmeno una parola di quello che ho detto?

Quando era idiota!

- Zainetto! Zainetto! - canticchiai allegramente.

Ero scampata ai nani malefici, condividevo il sedile con Mister Muscoli e le mie mani palpavano i suoi addominali. Che potevo chiedere di meglio?

- Ho detto che dobbiamo separarci. Da qui in poi proseguirai con Robb e Petyr. Ti accompagneranno dove desideri. - ripetè in un sussurro a stento udibile, quasi gli dolesse dirlo.

La mia presa si spostò sulle cosce, ma non potei godere di quella stretta, troppo smarrita dalle parole di Keeran.

- Cosa? Mi molli da sola con Ditocorto e il Re del Nord? Lo sai che muoiono entrambi? Noi puoi abbandonarmi con i morti! Il trono di spade ha bisogno di me! - sbraitai.

I nomi Petyr e Robert non erano di certo i migliori per dei cavalieri. Le loro madri avrebbero dovuto informarsi prima.

- La regina vuole che io torni da lei per riscattare il mio debito. Ed è quello che farò. Tu, nel frattempo, potrai trovare una sistemazione temporanea nel regno di Azzurro, se non vuoi seguirmi. Sarà lieto di accoglierti. - balbettò nervosamente.

No. Io non ci sarei mai andata da quella faccia di culo a chiedere una stanza in cambio di una scopata. Avevo una dignità, miseriaccia!

- Tu non mi mollerai da sola con quel maiale! Non lo farai perchè sai che ti bucherei l'altra chiappa! - lo minacciai.

Scriptorium - Come Vi Distruggiamo Il Lieto FineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora